opere da major o da museo?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Alessandro Celli

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Da una discussione di ieri con un amico collezionista.

Io trovo maggior soddisfazione ad avere qualche artista che sta nei musei e in tanti libri di arte contemporanea che non un artista gettonato da sothebys e christies.

Non è più bello sapere che artisti come Robert Barry tiene un CV da 20 pagine, Dennis Oppenheim ha opere sparse ovunque, quali il Metropolitan Museum, la Tate Modern, il Centre Pompidou, il Museo Reina Sofia…. Dan Graham ha un curriculum fittissimo, ha partecipato a numerose Biennali di Venezia (1976, 2003, 2004, 2005), alle Documenta V, VI, VII, IX, IX e X di Kassel (1972, 1977, 1982, 1992 e 1997), e allo Skulptur Projekte di Münster (1987, 1997).
(premetto che non sono artisti che colleziono, eh?;))

e poi nelle aste non li cagano nemmeno.
E Voi?:mmmm::mmmm:

Ne volete aggiungerne Voi e non lasciarmi solo a doverne elencare altri?:bow::bow:

Alle volte mi chiedo se sono più tanti quelli che hanno storia alle spalle immensa che non quelli gettonati dalle aste cool a suon di champagnini
... alla fine sono i soliti 20 nomi, che gira e rigira fanno del mercato una grande trottola o una divertente lotteria.

Qui mi dicono che “osservare l’arte fa bene tanto a pazienti psichiatrici quanto afflitti da malattie fisiche.”:D:D:D

L'arte fa bene alla salute: i medici possono prescrivere visite al museo. | Artuu

ma il mercato mi fa soltanto incaZZZZare.:mad::angry::mad:

Vi saluto con una foto del mitico Harald Szeemann:bye::bye::bye:
 

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Bel tema di discussione.

La premessa è che essere nei musei (da vedere poi come ci si arriva..hehe) non significa avere un mercato forte e quotazioni elevate. Lo stesso dicasi per CV brillanti e ricchi di mostre importanti.
Se vogliamo sono condizioni necessarie ma non sufficienti per costare tanto sul mercato.
Il contesto socio culturale attuale esige le seguenti condizioni aggiuntive, imprescindibili:
- avere uno stile riconoscibile anche al variare dei periodi o ciclo di produzione (esempio Lichtenstein, Buffet, Rainer).
- avere un'estetica ed un linguaggio almeno all'apparenza di facile comprensione e con almeno un pizzico di piacioneria (esempio ricami di Boetti e la pop americana in genere).
- aver prodotto un numero di opere sufficienti per sostenere il mercato nel lungo periodo (esempio Warhol, lo stesso Boetti).
- essere disponibili, nel caso di artisti passati a miglior vita i relativi archivi, ad assecondare le logiche e le regole del mercato incarnato da certe gallerie (esempio Gagosian o Zwirner) senza troppi se o troppi ma.
- mercato pulito o comunque certificato da qualche autorità (critici, esperti, gallerie) od archivio autorevole (tipo Paolini).
 
Posto un out-sider vero...
Le sue opere sono quasi tutte esposte all'aperto...
:):p Ciao!!

Ha lavorato come agricoltore lavorando fuori Leeds dall'età di tredici anni e ha fatto la sua prima costruzione alla fine degli anni '70. Ha lavorato negli ultimi venticinque anni, creando sculture, pietre, neve, ghiaccio, canna, foglie, fiori, sabbia e fango.

Le sculture permanenti di Goldsworthy negli Stati Uniti includono Storm King Wall, 1997-98, presso lo Storm King Art Center (Mountainville, New York); Stone River, 2001, Stanford University (Stanford, CA); Three Cairns, 2001-2, al San Diego Museum of Contemporary Art, al Des Moines Art Center e al Neuberger Museum of Art (Acquisto, New York); e Garden of Stones, 2003, presso il Museum of Jewish Heritage (New York, NY).

Goldsworthy ha prodotto numerose opere e commissioni site specific negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia e in Asia; ha tenuto mostre personali nei musei di Stati Uniti, Europa, Canada e Giappone; e il soggetto di un film documentario, Rivers and Tides: Andy Goldsworthy Working with Time, uscito nel 2001.

Registrare le opere effimere nelle fotografie è una parte importante del processo di Goldsworthy. Harry N. Abrams, Inc.; Andy Goldsworthy Sculpture, 1976-1990 (1990), Andy Goldsworthy: A Collaboration with Nature (1990), Stone / Andy Goldsworthy (1994), Wood / Andy Goldsworthy (1996), Wall (2000), e Time (2000).

https://www.metmuseum.org/exhibitions/listings/2004/andy-goldsworthy

https://www.metmuseum.org/exhibitions/listings/2004/andy-goldsworthy/photo-gallery

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B
- essere disponibili, nel caso di artisti passati a miglior vita i relativi archivi, ad assecondare le logiche e le regole del mercato incarnato da certe gallerie (esempio Gagosian o Zwirner) senza troppi se o troppi ma.

Ottimo,

allora con mio immenso piacere dimentichiamoci che Prini entri nel mondo dei balocchi natalizi di Soth's e Christieeeees:p
 

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sotto la sede Soth's
mi riconoscete in prima fila?

:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 

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Questi grandi Artisti dimenticati dal mercato rappresentano certamente delle opportunità se acquistati al loro reale prezzo, si possono acquisire opere storiche a cifre ridicole con rischio minimo. Oppenheim ha innumerevoli opere anche al Moma….
 
Domanda (retorica), ma gli artisti che passano in asta dalla Major - parlo dei classici, non delle new entries - non sono forse anche presenti nei musei?

Quindi ci sono tantissime "opere da major E da museo" (più che opere sarebbe meglio parlare di artisti, perchè "opera da museo" mi pare un filino un tiro altino rispetto alle nostre ambizioni collezionistiche.
Parlo almeno per me ;)

Poi ci sono tanti artisti che passano poco in asta ma che hanno un loro percorso storico-artistico di grande rilievo. Ma se non passano dalla major che vuol dire?
Le case d'asta sono banalmente un luogo dove comperare, non è che se un artista c'è o non c'è cambia qualcosa...
 
Io trovo maggior soddisfazione ad avere qualche artista che sta nei musei e in tanti libri di arte contemporanea che non un artista gettonato da sothebys e christies.

Secondo me dovremmo focalizzarci sulle opere e non sugli artisti, i collezionisti dovrebbero collezionare opere e non artisti. Con questo voglio dire che non per avere opere in un museo tutta la produzione di un artista è valida e lo stesso vale per quelli che non hanno opere in musei però vendono bene in aste.
Sicuramente avete visto in musei opere di artisti molto conosciuti che però non meritavano tale esposizione, io ne ho viste molte. Non parliamo poi di quelli che hanno costruito la loro carriera museistica con influnze politiche etc...
 
Secondo me dovremmo focalizzarci sulle opere e non sugli artisti, i collezionisti dovrebbero collezionare opere e non artisti. Con questo voglio dire che non per avere opere in un museo tutta la produzione di un artista è valida e lo stesso vale per quelli che non hanno opere in musei però vendono bene in aste.
Sicuramente avete visto in musei opere di artisti molto conosciuti che però non meritavano tale esposizione, io ne ho viste molte. Non parliamo poi di quelli che hanno costruito la loro carriera museistica con influnze politiche etc...

Dovremmo ricercare degli artisti che ci piacciono le opere di maggiore qualità e che ovviamente ci piaccino e ci gratifichino.
Parlare di "opere da museo Vs opere da Major" mi pare sia da un lato una contrapposizione non necessaria (quasi tutti gli artisti classici che passano nelle aste top sono evidentemente artisti da museo), ma dall'altro lato comprare dalle Major non è impossibile, mentre accedere a "opere da museo" mi pare per lo meno improbabile.

Intando dire: ma in quanti tra noi normali collezionisti abbiamo realmente "opere da museo"?
Mi auguro in tanti, anzi tantissimi. Però penso sia piuttosto improbabile. Altrimenti, apriamo un museo :D
 
Non credo improbabile, opere di qualità e giusta epoca di Artisti importanti possono sempre essere di potenziale interesse di un museo…. in Italia poi ancora di più….
 
No, Biagio, non sono d'accordo. Se abbiamo in mente opere oggi milionarie allora hai pienamente ragione. Oggi un Boetti da museo non lo compriamo noi. Ma venti anni fa si sarebbe potuto comprare o no? Certamente sì. Castellani idem. Bonalumi ancora meglio. Calzolari costava poco e praticamente tutta l'Arte Povera era a disposizione. Potrei fare tanti altri nomi ma non serve, ci siamo capiti. La verità è che praticamente sempre i collezionisti "normali" (intendo dire: non gli Illuminati o le Fondazioni) cercano di comprare oggi quello che rimane disponibile sul mercato a prezzi ancora accessibili. Quasi nessuno riesce a muoversi prima, quando tutto lascia presagire per quel determinato Artista un futuro "da museo" e i pezzi giusti passano sotto il naso di tutti o quasi. E' chiaro che ci vuole occhio, sensibilità e soprattutto cultura, ma non sono forse queste le qualità proprie del Collezionista in gamba? Certamente ci vogliono anche i soldi ma vorrei che sinceramente ognuno si guardasse indietro: chi non ha comprato certe opere perchè le ha lasciate passare? perchè non aveva i soldi o perchè non ci ha creduto? Inutile osservare che continuamente ci sono collezionisti (e non pochi) che spendono tante decine di migliaia di euro, per non dire anche di più, ogni anno, per opere ormai banali di autori che hanno opere molto più importanti nei musei. Come ho detto tante altre volte, io sono convinto che la soddifazione non sia nel possedere tantissime opere mediocri (eppure quanti collezionisti hanno pareti e magazzini pieni?) ma semmai riuscire ad accaparrarsi quattro o cinque opere super. E il conto alla fine è lo stesso. Sono le prospettive che sono ben diverse!
 
Ultima modifica:
io tre nomi li ho fatti al post di apertura, mi spiace che non ne abbiate individuati altri:o

Robert Barry - Dennis Oppenheim - Dan Graham

doveri aggiungere proprio Vito Acconci?:(
 
No, Biagio, non sono d'accordo. Se abbiamo in mente opere oggi milionarie allora hai pienamente ragione. Oggi un Boetti da museo non lo compriamo noi. Ma venti anni fa si sarebbe potuto comprare o no? Certamente sì. Castellani idem. Bonalumi ancora meglio. Calzolari costava poco e praticamente tutta l'Arte Povera era a disposizione. Potrei fare tanti altri nomi ma non serve, ci siamo capiti. La verità è che praticamente sempre i collezionisti "normali" (intendo dire: non gli Illuminati o le Fondazioni) cercano di comprare oggi quello che rimane disponibile sul mercato a prezzi ancora accessibili. Quasi nessuno riesce a muoversi prima, quando tutto lascia presagire per quel determinato Artista un futuro "da museo" e i pezzi giusti passano sotto il naso di tutti o quasi. E' chiaro che ci vuole occhio, sensibilità e soprattutto cultura, ma non sono forse queste le qualità proprie del Collezionista in gamba? Certamente ci vogliono anche i soldi ma vorrei che sinceramente ognuno si guardasse indietro: chi non ha comprato certe opere perchè le ha lasciate passare perchè non aveva i soldi o perchè non ci ha creduto? Inutile osservare che continuamente ci sono collezionisti (e non pochi) che spendono tante decine di migliaia di euro, per non dire anche di più, ogni anno, per opere ormai banali di autori che hanno opere molto più importanti nei musei. Come ho detto tante altre volte, io sono convinto che la soddifazione non sia nel possedere tantissime opere mediocri (eppure quanti collezionisti hanno pareti e magazzini pieni?) ma semmai riuscire ad accaparrarsi quattro o cinque opere super. E il conto alla fine è lo stesso. Sono le prospettive che sono ben diverse!

Ciao Acci, condivido quello che dici, ma non è in contrasto con quello che ho espresso io.
Non ne faccio una questione essenzialmente di costo, ma in relazione al titolo del 3D.
In primis ragionando in generale non trovo ci sia necessariamente una contrapposizione tra "opera da museo Vs opera da Major" perchè le opere incluse nei cataloghi delle aste top possono tranquillamente essere opere da museo.
(Il tema di Brix è diverso in realtà da quanto espresso dal titolo)

L'altra parte del mio ragionamento è che - ripeto, al di là dei costi - se mettessimo insieme la totalità delle opere da tutti noi collezionate, i pezzi realmente museali sarebbero una manciata.
Questo non per dire che non sia possibile comperare opere da museo, ma semplicemente che a conti fatti la presenza di questa tipologia di opere all'interno della somma delle nostre collezioni, è piuttosto una rarità (anche per i motivi che hai bene esposto).

Quindi, tornando al titolo del 3D, mi pare un po' come dire: "mi compro un'opera da museo o un'opera in asta top?". Ok, ma quanti si comprano realmente un'opera da museo? Pochissimi. E questo vale anche per artisti sottostimati o con prezzi "accessibili".
A conti fatti è piuttosto raro (anche se sarebbe l'optimum) che qualcuno abbia delle "opere capolavoro" di artisti musealizzati.

Ale cita Acconci, Oppenheim, Barry ecc, ma la mia impressione è che per quanto questi artisti siano "accessibili", è più probabile che nelle collezioni ci siano delle "buone opere", piuttosto che delle "opere fondamentali".
Magari ottime opere domestiche, anche da buone e ottime collezioni private. Ma sul "museali" metterei qualche riserva.
Non so se sono riuscito a spiegare il mio punto di vista, che poi in gran parte non è molto diverso dal tuo se non per una diversa angolatura, e per uno sguardo più ampio ossia prendendo nel complesso la somma delle collezioni, e non ad esempio una singola spettacolare collezione.
 
In effetti so anch'io che tu, Biagio, hai messo esattamente a fuoco la situazione media. Come già sai, ritengo però che queste collezioni medie siano frutto di una visione ad angolo molto ristretto. Sono raccolte messe insieme DOPO la consacrazione dei NOMI, e non PRIMA di tale consacrazione in considerazione della PORTATA STORICA e delle QUALITA'. Conosco davvero tanti collezionisti, ma tanti, che spendono cifre ben superiori a quelle di cui posso disporre io, che tuttavia non hanno alcuna opera che possa interessare ad un museo. A me piace invece prestare qualcosa di mio in occasione di mostre antologiche, mostre celebrative di qualche avvenimento o mostre tematiche. Certo non ho le pareti piene, anzi: ho poche decine di opere. Ma lo spirito con il quale sto componendo la mia collezione è proprio questo: avere opere di grande significato. Chiaramente cerco di costruire per ogni opera una bibliografia molto ricca, e il mio intento non è quello di possedere sempre più opere, ma di migliorare continuamente la qualità di quello che ho. Ti assicuro che non sono un milionario, eppure tutto ciò è possibile.
 
Acci, io ho ben chiaro il tuo modo di collezionare e lo condivido (!), ma allo stesso tempo evidenzio che non è la modalità predominante (magari lo fosse!), perchè la maggior parte dei collezionisti compra opere medie, buononine o buone. Quasi mai museali.

E ribadisco che la mia è una constatazione che in parte esula anche dal mero costo delle opere.
Chiarisco che non voglio prendere una posizione in questa direzione, ma semplicemente mi limito a constatare il panorama, per come è posto nel titolo del 3d.

Ci sono infatti artisti importanti - alcuni citati dallo stesso Ale - che oggi si possono comperare (se piacciono) a cifre ancora accessibili. Ciò nonostante anche di questi artisti il 99% dei collezionisti NON compra i capolavori museali. Magari compra opere buone, belle, interessanti, valide ma raramente le opere fondamentali e museali.

Siccome il titolo del 3D è "OPERE DA MUSEO" o "opera da major", quello che intendevo dire è che il dato di fatto è che nella sostanza le opere realmente da museo, anche di artisti accessibili, raramente entrano nelle collezioni.
Non vuol dire che non vi entrino in assoluto, ma che facendo la somma di tutte le nostre collezioni, queste siano una schiacciante minoranza.
Questo perchè nella normalità le collezioni sono fatte più per una dimensione collezionistica domestica, dove in pochi puntano realmente al "capolavoro" (anche su artisti "accessibili"), nell'ottica di una gratificazione personale anche di possedere una "chicca" o una presenza di qualità medio-buona.
Che già sarebbe un ottimo obiettivo/risultato rispetto alle opere mediocri, ma pur sempre rimane molto lontanto da "opere museali", che, ribadisco, se facessimo la somma di tutte le nostre collezioni sarebbero una manciata.
Ma in ogni caso, già che ve ne sia qualcuna per me è fantastico.
 
Mah:boh::boh:, forse non riesco a spiegarmi.

Dennis Oppenheim
Opera importante del 1973 ______ Soth's Londra:
Invalid URL
risultato 10 mila sterline.:(

Vi garantisco che al MoMa ve ne sono ben 8 di simili, medesimo anno. Al centre Pompidou ben due (analoghe viste dal vivo). Alla Tate di Londra una (ma decisamente più bella;))

E volete buttare almeno un occhio sulle gallerie che lo hanno trattato?
https://pederlund.no/wp-content/uploads/2017/11/DO-Biography.pdf
mica come Umberto Lilloni, eh?:D

:cool::cool::cool:
 
Mah:boh::boh:, forse non riesco a spiegarmi.

Dennis Oppenheim
Opera importante del 1973 ______ Soth's Londra:
Invalid URL
risultato 10 mila sterline.:(

Vi garantisco che al MoMa ve ne sono ben 8 di simili, medesimo anno. Al centre Pompidou ben due (analoghe viste dal vivo). Alla Tate di Londra una (ma decisamente più bella;))

E volete buttare almeno un occhio sulle gallerie che lo hanno trattato?
https://pederlund.no/wp-content/uploads/2017/11/DO-Biography.pdf
mica come Umberto Lilloni, eh?:D

:cool::cool::cool:

No no, riesci a spiegarti perfettamente.
Solo che per me hai individuato un argomento ma sbagliato il titolo :-)))

Infatti, hai messo in contrapposizione "opere da museo" rispetto a "opere nelle major".
Ora però hai messo come esempio un'opera di Oppenheim andata in asta dove? Da Sotheby's. Esattamente una Major :rotfl:
 
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