Congo the Chimp: un artista?

Lightcreek

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La vendita di all'asta di una parte della collezione prodotta dallo scimpanzé guidato da Desmond Morris ripropone la domanda della fattibilità dell'arte in ambito non antropico. Conosco le opinioni di Picasso e Dalì ma temo che fossero più ispirate dalla voglia di provocare che da una sincera riflessione. Si sospetta di una sensibilità artistica nel Neanderthal ma si tratta di un nostro stretto parente. Qualche studio ha evidenziato negli elefanti, pur non lasciando questi tracce conservabili a parte delle foto - che non riesco a reperire - di scelta "consapevole" di allineamenti e geometrie (soprattutto composti da ossa).

Se poi seguissi l'opinione dei due grandi artisti che ho citato, con quale strumenti potrei avvicinarmi in modo critico ad una produzione non umana?
 
Salvador Dalì made a comparison with one of the best-known abstract painters of the day: "The hand of the chimpanzee is quasihuman; the hand of Jackson Pollock is totally animal!"
 
Personalmente prenderei in considerazione la tesi di Doubuffet (vedi sotto e link).
Congo rappresenta una libera manifestazione "artistica" scevra da preconcetti e idee inculcate da altri.
Non c'è connessione tra gesto e caso come in Pollock.
È espressione pura.
Come semprea mio parere.
:) Ciao!!

"Prese una matita e io gli misi davanti un pezzo di carta.
È così che l'ho registrato in quel momento che qualcosa di strano stava uscendo dalla fine della matita.
Era la prima linea del Congo."
Fonte Wikipedia.


L’Art Brut, così definita da Dubuffet nel 1945, è un’arte rozza, primordiale, non mediata, spesso scandita da una ritualità incontrollabile.
Include l’arte dei popoli cosiddetti primitivi, quella dei bambini, dei malati psichiatrici, dei carcerati.
È la grezza espressione di una visione libera da vincoli culturali, di coloro che vivono in condizioni di reclusione, costrizione o marginalità, ossia degli artisti inconsapevoli.

Jean Dubuffet e l'Art Brut: liberare l'istinto e una questione ideologica
 
Ultima modifica:
Vediamo due opere di Congo.

220px-Chimpanzee_congo_painting.jpg

congo_1st_paint.5ad4b165010.original.jpg
 
Beh, fra scimpanzè, robots e umani ...un bel match. :rolleyes:
 
Personalmente prenderei in considerazione la tesi di Doubuffet (vedi sotto e link).
Congo rappresenta una libera manifestazione "artistica" scevra da preconcetti e idee inculcate da altri.
Non c'è connessione tra gesto e caso come in Pollock.
È espressione pura.
Come semprea mio parere.
:) Ciao!!

"Prese una matita e io gli misi davanti un pezzo di carta.
È così che l'ho registrato in quel momento che qualcosa di strano stava uscendo dalla fine della matita.
Era la prima linea del Congo."
Fonte Wikipedia.


L’Art Brut, così definita da Dubuffet nel 1945, è un’arte rozza, primordiale, non mediata, spesso scandita da una ritualità incontrollabile.
Include l’arte dei popoli cosiddetti primitivi, quella dei bambini, dei malati psichiatrici, dei carcerati.
È la grezza espressione di una visione libera da vincoli culturali, di coloro che vivono in condizioni di reclusione, costrizione o marginalità, ossia degli artisti inconsapevoli.

Jean Dubuffet e l'Art Brut: liberare l'istinto e una questione ideologica

Non riesco ad immaginare una espressione artistica che non sia mutuata attraverso la cultura e la consapevolezza. Che poi la cultura sia borderline o fuori dai canoni o, se possibile, addirittura non umana questo lo accetto. Anche il disagio mentale muta (distorce - dal punto di vista comunemente "condiviso") la visione comune ma non la annulla. Se l'annullasse non sarebbe arte come non è arte un masso che rotola giù da un dirupo. Nel caso dei "piccoli di uomo" vi è una coscienza in crescita, una definizione progressiva della propria realtà, e quindi, in proporzione possiamo parlare di espressione artistica. Difficilmente, ciò che è proprio della creatura del sesto giorno, sfugge completamente ad una comprensione, seppur parziale. Con una scimmia ho due problemi. Il primo è il suo grado di elaborazione simbolica, il secondo è come posso "leggere" quello che appartiene ad una entità aliena da me. Hai citato un caso interessante ed è un'illusione che l'artista possa operare secondo uno "stato di natura". Al limite si può ricercare la "primitività" ed è stato fatto spesso negli ultimi due secoli da artisti famosissimi ma l'antropologia moderna non conosce uomini primitivi. A parte le patologie, l'homo sapiens, ha ovunque le stesse potenzialità anche se vi sono società più sofisticate e altre meno. Il primitivo delle isole Andamane se da bimbo piccolo fosse portato in Italia e cresciuto come un bimbo avrebbe le stesse potenzialità di qualsiasi italiano della sua età. Gli esperimenti fatti sui primati mostrano uno sviluppo simile (anzi precoce) che poi si interrompe in ragione della loro natura. Attualmente non coesistono con la nostra specie altri Homo. Prima facevo l'esempio dei neanderthalensi ma sapevano elaborare oggetti, probabilmente avevano un concetto della morte simile al nostro. Se i recenti studi sulle inumazioni saranno confermati erano in grado di utilizzare i fiori per onorare i morti. Forse gli ultimi, a Gibilterra, sono scomparsi ventimila anni fa, se resistevano ancora un po' vedevano l'agricoltura.
 
Un artista?
Un grande artista!
C'è un stile, una personalità... sarà, io sono profano, non ne capisco, ma me ricorda un tantinello il Piunturicchio.
Della prima maniera. Che è proprio l'ultima.

 
Personalmente trovo molto interessante questa definizione di Nigel Warburton riportata da Angela Vettese: "L'Arte è un pensiero visualizzato che ci invita a sua volta a pensare". Pertanto trovo semplicemente ridicolo attribuire valenza artistica al gesto di un animale. Ma siccome al mondo ci sono molti raccoglitori di cose inutili (c'è chi all'asta si disputa le mutande della tal attricetta o la cravatta del tal politico) è assai probabile che queste sciocchezze fatte da una scimmia che mai avrebbe potuto spiegare perchè le ha fatte, finiranno per trovare compratori disposti a spendere anche di più che per opere vere di artisti veri.
 
Gli amanti del figurativo potrebbero invece orientarsi su un'opera di Ruby o di Suda, nomi ormai established tra gli elefanti pittori.
Tra l'altro molto più bravi di tanti colleghi artisti sul mercato, appartenenti alla ristretta e provinciale categoria degli artisti umani... :D

 
l' arte presuppone volontà e comunicazione, poi uno si può attaccare al muro una tavola consunta o una lamiera ruggine bene, ma è decorazione. A Carrara è pieno di scalpellini bravissimi ma non sono artisti, perchè ? Perchè hanno la tecnica ma non hanno niente da dire.
 
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