purtroppo ANCHE quando sono parenti non è detto siano esperti
(in diversi casi anche i figli sanno ben poco del lavoro del padre)
:mad:
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Certo Alessandro.
Morto l’Artista in alcuni casi è un vero calvario.
Poi quando non c’è competenza o c’è presunzione di competenza ed in soccorso ed a tutela non viene attivato un comitato scientifico super partes che analizza oggettivamente le opere si e’ davvero nei guai.
Non sono riuscito a leggere tutti gli ultimi interventi, mi sono focalizzato su un punto che avete fatto emergere. Giustizia e Legge vanno in direzioni divergenti. O meglio, non sempre viaggiano parallele. Abbiamo capito che la strada difensiva, può portare a lidi diversi. Io ho sempre pensato, ingenuamente, che a prescindere dal percorso processuale, la Sentenza emessa dal Giudice, fosse Giusta, appunto. Che comunque lo sviluppo portasse comunque alla Verità. Quadri legalmente autentici ma invendibili perché considerati falsi dagli archivi e viceversa, Sentenze che depotenziano un’archivio ed altre che prendono come oro colato il parere di un “esperto” (oggi, domani chissa’). Insomma devo agevolare gli studi in Legge di mio figlio.... N’si sa mai
Hai perfettamente ragione su questo.
Un’opera buona passa tutti i test.
Un’opera falsa li passa tutti solo se il falsario, oltre ad avere una bella mano, ha pure conoscenze tecnico scientifiche non comuni e non sbaglia ad applicarle (lascio perdere le tecniche d’indagine che non potevano ancora essere note al momento del falso, perché li’ e’ sfortuna :)).
Si dice che il delitto perfetto non esista, il problema è’ che non si può portare la prova del contrario. ;)
Comunque se uno fa il falso perfetto, non quelli per beota, per intenderci, per me, sarebbe da considerare un artista a tutti gli effetti.
Uno potrebbe fare come Banksy con il meccanismo che ha distrutto il quadro in asta, inserito anni prima, filmando il tutto (Quella distruzione si potrebbe poi considerarlo come danneggiamento della proprietà? L’opera era già’ stata pensata così...).
Come?
Si fa un falso, si vende e si filma tutto il processo creativo e quando il reato è’ sicuramente prescritto, si rende noto il filmato.
:D
Ho letto che una volta fu mostrato a Kounellis un quadro da autenticare.
- E' falso, rispose...ma talmente bello che lo autentico!
Nella fattispecie, questo quadro lo considerate falso o autentico??
Un'opera falsa con autentica diviene vera?
Ed una vera senza autentica è di per sè falsa ?
Una vera ma non registrata in archivio è falsa?
Ed una falsa però registrata diviene autentica?
Da mal di testa...!
Credo che dal punto di vista giuridico possa essere considerato come un’opera autentica, ma vendendo l’opera, conoscendo questo fatto, si potrebbe forse considerarla come una truffa (parlo di diritto svizzero) perché se fosse noto questo fatto (difficilmente accertabile per chi acquista) il valore di mercato sarebbe inferiore.
Ps: la risposta è’ “a pancia”. Preciso comunque che c’è’ una differenza con gli arazzi di Boetti, perché’ il processo era già’ pensato all’inizio in quel modo, era noto e non si tratta di un corpus extraneus nella produzione dell’artista, come nel caso citato
Oggi, mi pare, non è importante che una data opera sia autentica, ma piuttosto che venga considerata tale, quindi vendibile e mezzo di guadagno... La Giustizia, rispondendo a Mr. Perplide, è un concetto astratto.. la sua applicazione.. bah, molto fallace, se un Giudice è sceso dal letto col piede sbagliato, se un Avvocato è particolarmente bravo, o incapace... ti saluto bambina!!
La "verità processuale" non coincide necessariamente con la "verità reale".
Mi pare un concetto abbastanza noto e, per quanto discutibile, è quello che dà da vivere agli avvocati.
Tornando al tema ho visto che nello studio del difensore della Fondazione esiste un bel numero di casi analoghi negli ultimi anni, parrebbe tutti con sentenze del medesimo segno, da qui forse la scelta del rito abbreviato.
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