ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 10

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Visto il successo ottenuto dal precedente thread:

ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 9


visibile alla pagina web:

http://www.finanzaonline.com/forum/...accumulo-patrimonio-artistico-p-p-nr-9-a.html

che dalla sua apertura il 16-09-14 ha avuto ben 217.783 visite/accessi

ma dove purtroppo non si può più scrivere perchè ha raggiunto il limite massimo di 190 pagine

Apro il nuovo thread:

ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 10

Qui potrete visionare i precedenti thread sugli Artisti italiani della "Generazione anni '60" /ANNINOVANTA :

ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 9


http://www.finanzaonline.com/forum/...accumulo-patrimonio-artistico-p-p-nr-9-a.html

ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 8

http://www.finanzaonline.com/forum/...accumulo-patrimonio-artistico-p-p-nr-8-a.html

ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 7

http://www.finanzaonline.com/forum/...accumulo-patrimonio-artistico-p-p-nr-7-a.html

ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 6

http://www.finanzaonline.com/forum/...accumulo-patrimonio-artistico-p-p-nr-6-a.html

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 5

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 5 - Forum di Finanzaonline.com

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 4

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 4 - Forum di Finanzaonline.com

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 3

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 3 - Forum di Finanzaonline.com

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 2

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 2 - Forum di Finanzaonline.com

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.)

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) - Forum di Finanzaonline.com
 
Ho avuto il piacere di essere oggi a Bologna al Teatro storico di villa Mazzacorati-Aldrovandi tra i 100 partecipanti alla realizzazione delle sessioni di registrazioni per l'Opera "3000 pagine" di Eva Marisaldi che sarà presentata dal 12 ottobre Ottobre al 2 dicembre 2018 al P.A.C. di Milano all'interno della sua mostra personale a cura di Diego Sileo e nella quale una suo Lavoro verrà donato al Museo del Novecento, andando ad arricchire le collezioni civiche.


Carissimi "Amici dell'Arte" del FOL,

Da più di 10 anni, fin dal mio esordio sul FOL vi parlo quotidianamente di Artisti italiani della "Generazione anni '60".

Scrisse Giuseppe Verzocchi nel catalogo della collezione che porta il suo nome donata generosamente alla città di Forlì e motivo di orgoglio per tutti noi forlivesi amanti dell'Arte moderna/contemporanea, i pittori che ne fanno parte furono scelti tra "alcuni esponenti delle più varie e opposte tendenze" dell'epoca.

Così ho sempre cercato di fare io sul forum, cercando di parlarvi non solo dei miei beniamini ma di tutti (o quasi) gli Artisti dei miei amati ANNINOVANTA.

Un Artista che però ho sempre portato alla vostra attenzione e di cui non mi sono mai arreso di segnalare non solo come una delle mie preferite in assoluto ma pure nome su cui concentrare i vostri studi (e i vostri investimenti) è sempre stato quello di Eva Marisaldi.

Potete quindi facilmente immaginare la gioia e il piacere che ho provato questa mattina aprendo la mail che ricevo dalla Galleria Massimo Minini come iscritto alla loro mailing list, e leggendo questo scritto del suo titolare :

Pochi giorni fa il PAC ha dedicato a Eva Marisaldi una mostra nelle sale appena rinnovate. Per essere precisi dovrei dire che è stata Eva dedicare al PAC e a noi stupiti visitatori di quella sera, una mostra sottilmente e clamorosamente bella e poetica.

Io, che espongo il suo lavoro da tanto (direi dal ‘95), mi sono stupito di fronte a quelle quaranta opere. Credo di cominciare solo ora a capire...

Una mostra per bambini, vietata ai maggiori di diciott’anni. Dan Graham ha scritto recentemente un libro (Don’t Trust Anyone Over 30). Parafrasandolo abbasserei ancora l’asticella (Don’t Admit Anybody Over 18). Sì, perché i lavori di Eva Marisaldi possono funzionare se ci si spoglia di tante fesserie che abbiamo imparato, di tante incrostazioni del “critichese” che abbiamo assorbite, di tanta storia dell’arte che abbiamo studiato e che ora ci sta in cagnesco. (cit.)

Una mostra vietata a chi sa troppo e a chi non ne sa abbastanza, una famiglia di lavori che in questa occasione rimandano mirabilmente uno all’altro con una serie di nessi sottili, tessuti da Eva che, con il suo impaccio, riesce a non dire nulla e a far capire tutto. Per lei parlano i lavori, dai titoli misteriosi, titoli che, anche loro, non sono immediati ma mediati da una sensibilità che ora diventa evidente.

Avevo scritto di lei nei Pizzini e scusate se mi cito:

“Lavora sulla sensibilità, tratto che la contraddistingue, e non avrà vita facile in un mondo di lupi come quello dell’arte. Lei potrà venire fuori alla distanza se manterrà quell’aura di gentile mistero che caratterizza la sua poetica, dandole forme delicate. Un lavoro che viene disegnandosi poco a poco e l’immagine, dapprima indistinta, si fa via via più chiara man mano che l’affresco si completa. So che più avanti capiremo meglio il senso di un lavoro che non risiede nelle singole opere, ma nel loro insieme. E anche lei, strada facendo, imparerà a farsi comprendere lasciandosi un poco andare. Come dire: «Abbiate pazienza, poi capirete meglio».”

Ecco, adesso abbiamo visto e capito. Forse abbiamo creduto di capire. Anche lei, come tanti artisti italiani, oggi subisce il peso di modelli diversi provenienti da nazioni economicamente potenti. Questi impongono i propri modelli culturali che noi subiamo, accettiamo ed esaltiamo come tanti Alberto Sordi che molto bene da un lato ha interpretato e dall’ altro ha giustificato quel menefreghismo che ci contraddistingue sordi sì, ma anche ciechi o accecati.

Non voglio farne qui un problema di nazioni, niente nazionalismo autarchico isolazionista. Chiedo solo di aprire gli occhi perché il caso di Marisaldi è emblematico, come d’altronde quello di Maria Lai, Carla Accard, Louise Bourgeois, Sheila Hicks… Curiosamente tutte donne che hanno dovuto attendere la morte, o quasi, per essere accettate. Quindi, donna è difficile, per giunta italiana. Ancora peggio.

Comunque, veniamo al sodo. Con questa mostra Eva balza in cima alle classifiche e sistema i disfattisti, quelli che pensano che in Italia non vi sono più artisti di livello internazionale, che dopo Fontana, Melotti, Manzoni, Burri, dopo Paolini, Fabro, Anselmo, dopo Clemente, Ontani, Cucchi, dopo Cattelan, Beecroft, Vezzoli, dopo Spalletti e Garutti (però, madonna quanti fantastici artisti abbiamo!) non è successo più niente.

Allora, primo: ne abbiamo elencati tanti ed è successo già abbastanza -e tanti li abbiamo omessi per non infastidire-, secondo: dopo gli artisti appena citati arriva una generazione diversa ma ugualmente importante (Marisaldi, Arienti, Favaretto, Pivi...) a dimostrazione del fatto che l’Italia è da sempre una culla che genera arte di grande livello. Qui non sono gli artisti che mancano, sono gli altri che non ci credono. Il guaio è questa esterofilia delle gallerie, l’insicurezza dei musei, la latitanza del ministero con i suoi inutili apparati, la voracità dei fondi senza fondo, il desiderio dei collezionisti, l’incapacità a giudicare della critica…

E quei pochi che ci credono vengono tenuti per fessi.

Per fortuna ogni tanto un artista lancia un acuto, voce che grida nel deserto (cit.) e ci avverte che il re è vestito di tutto punto con ori e broccati, con sete e lini finissimi, come nel rinascimento.

Ogni nazione ha un momento magico nella propria storia, un momento che non si ripete. L’Italia ne ha già avuti due (Roma e Firenze dei Medici). Possiamo dire che ha avuto un terzo magic moment (cit.) in questi ultimi 50 anni, appunto, da Lucio Fontana a Maurizio Cattelan, come si diceva fino a poco fa.

Oggi invece possiamo dire tranquillamente: da Fontana a Marisaldi.

Massimo Minini

Ps. Rileggendo vedo che ho parlato poco del lavoro, dei lavori. Ma questi parlano da soli e non sopportano commenti. Le parole e le opere riposano su piani diversi che non si intersecano. Certo i lavori di Eva parlano della leggerezza e non del peso, del sorriso che suscitano e non della rabbia, dell’intelligenza e non dell’ovvio. Lei non denuncia i misfatti della guerra o degli attentati, non fa lavori politici né statistici. Tutto il suo lavoro parte da una visione un po’ stupita dei dettagli che danno vita alla nostra vita, accennano a una danza: dei nastrini, dei cucchiai, dei camaleonti. Ricordano la pittura (il grande post-it giallo modificato) di pattern, con i suoi problemi di support/surface, ma senza la sottesa ideologia di Tel Quel. I suoi lavori sono di una trattenuta ironia, non sfacciata come molte oggi. Un lavoro intimo perché personale, che nasce probabilmente da osservazioni minori (gli spilli del Carnevale): insomma torna questa idea di opere per bambini, non minus habentes ma esseri non ancora contaminati dal quotidiano orribile.



Sul numero di dicembre del mensile "Collezionare" è uscito un mio articolo dedicato a "Trasporto Eccezionale" la mostra personale che il PAC di Milano ha dedicato a Eva Marisaldi :

Eva Marisaldi.jpg

L'articolo è ora visibile anche online qui Eva Marisaldi al PAC Milano
 

Carissimo Alessandro,



Ho letto con estremo interesse e la doverosa attenzione l’ intervista che Arianna Rosica ha fatto a Liliana Moro.



Vedremo se mi sbaglio ma a mio avviso Liliana Moro vincerà il Leone d'oro per la migliore partecipazione nazionale alla Biennale di Venezia 2019, i tempi sono (finalmente) maturi e l’arte italiana degli ANNINOVANTA o meglio per gli artisti italiani della “Generazione anni ‘60” è finalmente arrivato il momento di raccogliere i frutti per quanto hanno seminato in un trentennio (circa) di Lavoro.



Senza presunzione posso annoverarmi insieme a Milovan Farronato e Marco Bazzini tra i critici/curatori che si stanno attualmente occupando più di tutti di anni ‘90 e leggere che (finalmente) un prestigioso sito come è Artribune inizi sistematicamente a rileggere quel decennio storico non può che regalarmi grande soddisfazione e piacere.



Nell’articolo della Dr.ssa Rosica c’è un passaggio che vorrei rileggere con attenzione insieme a voi perché sarebbe la conferma di certe riflessioni che da più di un decennio porto alla vostra attenzione e che fino a ora non avevano trovato conferme.



Ho sempre sostenuto che la storica incapacità di questo “paese Italia” a fare anche solo minimamente sistema abbia in quegli anni costretto i nostri Artisti, al pari dei nostri valorosi soldati nella prima Guerra Mondiale della quale ricorre il centenario, a uscire dalla trincea per andare allo scontro senza uno scudo. E infatti alla domanda della Rosica su documenta ‘92 “I problemi erano legati alla sicurezza?”, la Moro risponde: “Vari problemi, diciamo. Sono stato un po' la paura della direttrice, forse un po' questo lavoro rompeva le scatole ad altri … Una cosa che che ho imparato bene a Kassel sono le gerarchie, ...”.

Roberto Brunelli
 
Sul numero di dicembre del mensile "Collezionare" è uscito un mio articolo dedicato a "Trasporto Eccezionale" la mostra personale che il PAC di Milano ha dedicato a Eva Marisaldi :

Eva Marisaldi.jpg

L'articolo è ora visibile anche online qui Eva Marisaldi al PAC Milano

Sempre su Eva Marisaldi è uscito anche un bel vinile:​

Una raccolta di brani musicali composta ed eseguita da Enrico Serotti per le opere di Eva Marisaldi. Edizione "Museum / Art" con libretto interno di 16 pagine colorate con introduzione di Guido Molinari.

Enrico Serotti.jpg

 
siiiiiiii AVANTI TUTTA! E brindiamo .... CAMERIERE, CHAMPAGNE!

Carissimo giorgiogost,

Come avevo scritto ancora nell'ormai lontano 12 febbraio 2013 parlando dell'Artista Stefano Dugani c'è ancora tanto da scrivere/studiare sugli Artisti italiani degli ANNINOVANTA vista la loro rilevanza non solo tra quelli a oggi più riconosciuti:
Carissimi "Amici dell'Arte",

...

Tutti gli Artisti + o - Protagonisti di quegli Anni '90 ( a mio modesto modo di vedere le cose ) sono stati importanti, perchè in quegli Anni vi è stato "il confronto" ed è proprio/solo "dal confronto" che vi è poi una "profonda crescita umana e professionale.

...
 
HEROES OF VISION Fabrizio Passarella e Marco Orea

fabrizio.JPGpassarella.JPG
 
Stefano Peroli

Mi piace condividere con voi la notizia del ritorno di Stefano Peroli alla presentazione del proprio lavoro al pubblico dopo 15 anni di pausa dall’attività espositiva.


Il tutto è avvenuto a Varese dal 26/03/2017 al 23/04/2017 ma purtroppo ho saputo solo ora della cosa.

In questi anni ho sempre dimostrato sulle pagine del FOL la stima e il trasporto che ho avuto verso il Lavoro dell'Artista milanese di nascita (1958) ma ormai da anni torinese d'adozione e la notizia non può che rendermi felice.

STEFANO PEROLI.jpg
 
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Luca Vitone ‎– Rock Suite In Y
Etichetta: Cross Records
Formato: CD, Mini
Paese: Italy
Uscita: 2000
Genere: Electronic, Rock
Stile: Experimental

CD incluso nella rivista d'arte italiana" Cross ", n ° 4-2000

"Rock Suite In Y" è composto da frammenti di centoventidue brani rock. Il momento in ogni canzone in cui viene pronunciata la parola magica è stato registrato: una lettura della storia del rock attraverso il cliché che ha contribuito a rendere questa musica comprensibile in tutto il mondo. Su CD, il secondo dei tre movimenti. "(Luca Vitone)

Luca Vitone CD.JPG

Qui RAM RADIO ARTE MOBILE è possibile ascoltare il secondo track del Cd " Rock Suite in Y" (T. T.: 20' 48") printing in 500 copies

 
Di Luca Vitone segnalo "Ultimo Viaggio".
I motivi sono evidenti. :D
:bow::) Ciao!!

Ps, non trovo la descrizione su internet, spero si legga.

vitone-catalogo.jpg

20190131_092219.jpg
 
Ultima modifica:
Carissimi "Amici dell'Arte",

Oggi mi piace dedicare uno scritto all'Artista EMILIO FANTIN indiscusso protagonista nei miei amati ANNINOVANTA grazie alla sua preziosa e diretta partecipazione in quello che è stato e rappresenta ancora oggi giorno l'esperienza del "Progetto Oreste".

Del "Progetto Oreste" ho più volte parlato qui sul forum ed anche (lo dico con orgoglio) nel mio Libro: ANNINOVANTA 1990 - 2015 Un percorso nell'arte italiana e tante volte ho anche citato il libro "Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa?" nato a seguito di un convegno sulle nuove ricerche artistiche tenutosi al Link di Bologna nel novembre 1997, sotto il pittoresco titolo Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa?, Salvatore Falci, Eva Marisaldi, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti, Anteo Radovan, Cesare Viel e Luca Vitone hanno raccolto le impressioni, i dubbi e gli interessi di un folto gruppo di artisti, accomunati dalla voglia di lavorare insieme, in una fertile e spregiudicata apertura all’altro – sia esso l’amico, un passante, il vicino, il collega, l’esperto o, semplicemente, la realtà. Il libro ha il piglio del manifesto, ma senza proclami generazionali né sfrontati protagonismi; è piuttosto una riflessione a più voci sul significato delle relazioni umane e artistiche, in barba a chi ci vuole schiavi dell’immateriale tecnologico e della "società dello spettacolo".

Fantin, che ho sempre simpaticamente chiamato (sempre con il massimo rispetto!!!) tra amici "l'Artista con l'impermeabile" a seguito della foto che lo ritrae nella copertina del libro citato sopra, ha un curriculum vita/espositivo che va ben oltre a quanto si può riduttivamente leggere su Emilio Fantin - Wikipedia è ancor oggi un autorevole personaggio nel panorama artistico del paese, partecipante al forum dei collezionisti di Prato a settembre 2015 è stato tra la'ltro solo pochi anni fa (2012) finalista del "Premio Internazionale di Arte Partecipativa".

Con l'Artista Emilio Fantin a Arte Fiera 2019

 
Cuoghi e Corsello per Arte Fiera 2019

A Palazzo Bentivoglio, via Borgo di S. Pietro N.1 nel fatiscente antico bellissimo muro dell'ingresso alle cantine trasformate in galleria, potete ammirare la Zampa di Pea Brain che illumina di luce al neon il cortile, all'interno una personale di fotografie di tanti volti della città e vegetali credo del palazzo, dell'artista Jacopo Benassi,
il tutto a cura di Antonio Grulli.

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Remo Suprani

Mostra personale

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CLOISTER Galleria d'arte

corso Porta Reno, 45 Ferrara

Inaugurazione martedì 5 febbraio 2019 ore 18:30

Sino a giovedì 28 febbraio 2019

 
Sul numero di dicembre del mensile "Collezionare" è uscito un mio articolo dedicato a "Trasporto Eccezionale" la mostra personale che il PAC di Milano ha dedicato a Eva Marisaldi :

Vedi l'allegato 2564930

L'articolo è ora visibile anche online qui Eva Marisaldi al PAC Milano

Ciao Roberto,
Non conoscevo l'artista ma dopo aver letto un articolo su flash art, sono andato a vedere la mostra al Pac. Per me è stata una bella sorpresa catturando completamente la mia intenzione e facendomi entrare in questo mondo di piccole cose che oggi tralasciamo completamente presi da mille altre distrazioni.
Un tema vero, concreto e reale perché parte della vita di ognuno.
 
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