Artisti con mercato difficile nonostante gli sforzi

giulio55

Nuovo Utente
Registrato
13/4/11
Messaggi
623
Punti reazioni
21
Primo esempio: Ennio Finzi, tante biennali di Venezia trattato da tante gallerie italiane, fiera di Bologna con stand ONE MAN SHOW un paio di anni fa, la settimana scorsa cm.50x70 proposto in televendita a 900,00 EURO e non so se sia riuscito a venderlo
non ci saranno speranze? Spero di essere smentito...
 
Bell’argomento. In genere se un artista valido ha un mercato difficile, in grande misura è colpa sua. Finzi ne è un chiaro esempio. Si è buttato via mille volte quando pur avendo contatti con galleristi abbastanza giusti ha intrallazzato con mercantacci di bassissimo livello che gli hanno a più riprese rovinato il mercato. Non rispettare i contratti e certe regole base di buon senso porta ad un inevitabile accantonamento
 
Per spiegare meglio, Finzi senza curarsi delle conseguenze, ha dato quadri da vendere anche a negozietti e piccoli intrallazzatori. Potevano i Galleristi importanti con i quali lavorava accettare una concorrenza interna e continuare a investire su di lui sapendo che i suoi quadri si potevano trovare ovunque a prezzi sempre più bassi? Da qui il crollo
 
Vero...un peccato...Finzi non mi dispiace...
 
Vero...un peccato...Finzi non mi dispiace...

Finzi è un’ottimo artista, ma la verità è che la differenza nel mercato la fa il gallerista :yes:
L’artista Rappresentato da un buon gallerista ha di conseguenza anche un buon mercato OK!
È il gallerista che fa il successo di un’artista:yes:
 
Ultima modifica:
Finzi è un’ottimo artista, ma la verità è che la differenza nel mercato la fa il gallerista :yes:
L’artista Rappresentato da un buon gallerista ha di conseguenza anche un buon mercato OK!
È il gallerista che fa il successo di un’artista:yes:

Il gallerista ha un ruolo importante, nessun dubbio. Certo, anche l’artista dovrebbe facilitargli il lavoro. Diciamo che servono entrambi in egual misura. Per rafforzare la tesi di accipicchia, che condivido in pieno, basti guardare all’ultimo catalogo di Borromeo: 40 lotti di Finzi in asta. 40! In una sola asta delle decine e decine che vedremo in autunno....
 
Finzi è un’ottimo artista, ma la verità è che la differenza nel mercato la fa il gallerista :yes:
L’artista Rappresentato da un buon gallerista ha di conseguenza anche un buon mercato OK!
È il gallerista che fa il successo di un’artista:yes:

Guarda che diversi Galleristi ci hanno provato. Poi l’uomo si è rivelato più volte ingestibile e persino le televendite lo hanno mollato.
 
Guarda che diversi Galleristi ci hanno provato. Poi l’uomo si è rivelato più volte ingestibile e persino le televendite lo hanno mollato.

Insomma..ha fatto harakiri artistico???..boh, non riesco a capire il motivo di un tale comportamento folle dal punto di vista commerciale...
 
Si potrebbero fare diversi nomi, tanti. Tutti artisti di valore, magari non dei fenomeni come si credono loro, ma interessanti e con buona storia. Tutti che si sono bruciati da soli pensando bene di non rispettare patti, contratti e regole.
Nel mondo dei quadri, un gallerista tradito non investe, è chiaro. E quando si sparge la voce di due, tre, quattro “tradimenti” o di insopportabili capricci... i quadri l’artista finisce col doverseli vendere da solo. Se non è un fenomeno dell’Arte, un faro davvero imprescindibile, è la fine.
 
Prima di sparare sul pianista merita soffermarsi un attimo e riflettere su una cosa importante.
I galleristi fanno gli affari loro prima di tutto e L artista ne è il mezzo e se le cose van bene son felici entrambi ma se le cose non vanno ,ossia i prezzi fissati dal gallerista non “piacciono” ai collezionisti , i galleristi hanno sempre altri cavalli da corsa mentre L artista (se fa solo quello ossia vive della sola propria arte) che fa secondo voi?Si mangia letteralmente le sue opere per campare?va a rubare?si prostituisce?spaccia droga?cambia lavoro?
Chiaro che venderà le sue opere al prezzo più vantaggioso e se ne piazza per conto suo anche una al giorno per 200 euro ci campa piuttosto che sperare di venderne una all anno a 5mila con un gallerista che magari neppure gli passa le spese vive.
Tutto qui.
Si fa presto a giudicare con la pancia piena. Ok ,detto questo va anche aggiunto che il mercato non premia i migliori ed è sempre difficile spuntarla bene nel mondo dell arte nonostante studi,disciplina,fatica e impegno possa metterci con tutto se stesso L uomo artista.
 
mah:mmmm:

io tutta 'sta filosofia mica ce la vedo in tanti "artisti".

Vedo invece che le gallerie sono le banche e le grandi case d'asta la borsa.

Per il resto c'è sempre eBay:p
 
Mi chiedevo come potevano esserci una marea di sue opere nelle aste, ora ho capito tks
 
Mi chiedevo come potevano esserci una marea di sue opere nelle aste, ora ho capito tks

Dipende dalle opere, quelle degli anni 60 son meravigliose come son belle quelle degli anni 70 e la pittura degli anni 80.
A me non dispiace neanche la produzione tarda però parliamo di tutt'altra storia. C'è da dire che come spazialista ha dato un grande contributo ed è anche l'unico del movimento ancora in vita.
Sul fatto della marea di opere, questo è un discorso in comune con tanti altri. Guarda Schifano, anche per lui ogni sessione ci sono una trentina di opere tra le varie case d'asta. Il trait d'union è, come hanno detto, la difficile gestibilità dell'artista con la conseguenza di un mercato poco controllato.
 
Artisti con mercato difficile nonostante gli sforzi
- uno dei possibili sottotitoli del 3D -
Artisti con caratteri difficili, ingestibili sul mercato nonostante gli sforzi
:rolleyes:
 
Dipende dalle opere, quelle degli anni 60 son meravigliose come son belle quelle degli anni 70 e la pittura degli anni 80.
A me non dispiace neanche la produzione tarda però parliamo di tutt'altra storia. C'è da dire che come spazialista ha dato un grande contributo ed è anche l'unico del movimento ancora in vita.
Sul fatto della marea di opere, questo è un discorso in comune con tanti altri. Guarda Schifano, anche per lui ogni sessione ci sono una trentina di opere tra le varie case d'asta. Il trait d'union è, come hanno detto, la difficile gestibilità dell'artista con la conseguenza di un mercato poco controllato.

ok tks
 
Si potrebbero fare diversi nomi, tanti. Tutti artisti di valore, magari non dei fenomeni come si credono loro, ma interessanti e con buona storia. Tutti che si sono bruciati da soli pensando bene di non rispettare patti, contratti e regole.
Nel mondo dei quadri, un gallerista tradito non investe, è chiaro. E quando si sparge la voce di due, tre, quattro “tradimenti” o di insopportabili capricci... i quadri l’artista finisce col doverseli vendere da solo. Se non è un fenomeno dell’Arte, un faro davvero imprescindibile, è la fine.

bellissima analisi Accipicchia ... premetto che non conosco il carattere dell'artista però mi sorge un dubbio: solitamente spariamo addosso agli artisti ma talvolta non potrebbero essere anche i galleristi a non mantenere i patti (pagamenti, quantità di opere o altro...) e poi addossare colpe all'artista che non è in contatto con il collezionista? Il collezionista sente sempre una sola campana...
 
bellissima analisi Accipicchia ... premetto che non conosco il carattere dell'artista però mi sorge un dubbio: solitamente spariamo addosso agli artisti ma talvolta non potrebbero essere anche i galleristi a non mantenere i patti (pagamenti, quantità di opere o altro...) e poi addossare colpe all'artista che non è in contatto con il collezionista? Il collezionista sente sempre una sola campana...

In questo caso specifico, fatalità, conosco i termini del problema. Ti assicuro che il buon Finzi, artista apprezzabilissimo con notevole carico di storia e che avrebbe potuto godere di ogni tipo di vantaggio dal fatto di essere l'unico spazialista ancora vivente, in materia di autogollonzi si può considerare un vero specialista.
 
Prima di sparare sul pianista merita soffermarsi un attimo e riflettere su una cosa importante.
I galleristi fanno gli affari loro prima di tutto e L artista ne è il mezzo e se le cose van bene son felici entrambi ma se le cose non vanno ,ossia i prezzi fissati dal gallerista non “piacciono” ai collezionisti , i galleristi hanno sempre altri cavalli da corsa mentre L artista (se fa solo quello ossia vive della sola propria arte) che fa secondo voi?Si mangia letteralmente le sue opere per campare?va a rubare?si prostituisce?spaccia droga?cambia lavoro?
Chiaro che venderà le sue opere al prezzo più vantaggioso e se ne piazza per conto suo anche una al giorno per 200 euro ci campa piuttosto che sperare di venderne una all anno a 5mila con un gallerista che magari neppure gli passa le spese vive.
Tutto qui.
Si fa presto a giudicare con la pancia piena. Ok ,detto questo va anche aggiunto che il mercato non premia i migliori ed è sempre difficile spuntarla bene nel mondo dell arte nonostante studi,disciplina,fatica e impegno possa metterci con tutto se stesso L uomo artista.

Ti arriverà addosso uno tsunami di :shit::shit::shit:...comunque hai la mia solidarietà di "artista"...per quel che può contare, e sono in buona parte d'accordo, la verità, credo, è che ci sono figli di buona mamma sia tra i Galleristi che tra gli Artisti...gente che si crede sempre più furba degli altri, senza un senso etico del loro lavoro, personalmente ho conosciuto sia "Artisti" che si fanno fare i quadri da colleghi ( o li comprano già fatti, e li ritoccano un po' e via..) sia Galleristi che, dopo un po'spariscono o non ti pagano...Io, alla fine, non avendo mire nè capacità, nè conoscenze importanti, mi arrangio per conto mio, non devo ringraziare nè leccare il didietro a nessuno, e per me, va bene così. Ciao, buona serata. P.S. un'opera venduta al giorno a 200€..sei un grande ottimista!!! ;)
 
Indietro