Ubaldo Oppi

menzio

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In questa fase in cui sembrano vedersi segnali di riscoperta del figurativo mi permetto di aprire una discussione su di un artista di cui, mi pare, si sia parlato poco sul forum
Ubaldo Oppi è un artista raro, che ha dipinto poco e per un periodo di tempo piuttosto breve (praticamente solo negli anni '20). E' stato tra i fondatori del Gruppo Novecento di Margherita Sarfatti salvo uscirne quasi subito accusato di tradimento; è stato uno degli esponenti del Realismo Magico insieme fra gli altri a Donghi e Cagnaccio.
In asta passano pochissime opere ma quando passano i risultati sono comunque interessanti ed in quest'ultimo periodo anche Oppi ha beneficiato dei buoni risultati del figurativo, basti pensare al Nudo alla Finestra che ha triplicato la stima da Wannenes

Oppi.jpg

Ritratto della moglie sullo sfondo di Venezia.jpg

Ubaldo_oppi,_i_chirurghi,_1926_(vicenza,_pal._chiericati)_01.jpg

Ubaldo Oppi - The Prodigal brother 1924 by Ubaldo Oppi (1889-1945) oil on  - (MeisterDrucke-2166.jpg
 
Il quadro di Oppi con i tre uomini che conversano mi ha fatto pensare, non so perchè, ad un artista - sconosciuto ai più - che si chiama Cesare Sofianopulo.
Pubblico i quadro che mi è per primo venuto in mente sullo spunto dei 3 uomini, che è un "doppio autoritratto", e sotto l'opera che viene probabilmente considerato il suo capolavoro (entrambe le opere sono degli anni '30)

sofianopulo.jpg

sofianopulo2.jpg
 
Sommo pittore. Franz Roh, massimo esegeta del Realismo Magico, lo elegge fra i più nobili artefici dei primi anni Venti, nel Pantheon in cui allora imperano Metafisica e Nuova Oggettività, Valori Plastici e il Novecento di Margherita Sarfatti.
Talentuoso, ispirato e bellissimo (tanto da "soffiare" a Picasso la bellissima modella Fernande Olivier), aveva scoperto nella Parigi delle sue scorribande notturne con Modigliani quei derelitti che perpetuò in impareggiabili ritratti.
Fra gli esiti più alti del suo migliore periodo, "Le amiche" del 1924, saggio sopraffino di pittura, imbevuto di classicità e urgenze introspettive.
Muore troppo presto, a soli 53 anni, dopo aver provato sulla propria pelle gli orrori della prigionia nel campo di concentramento di Mauthausen (di cui restano disegni commoventi e bellissimi).
Tanto fugace itinerario esistenziale non lo priva, tuttavia, di un posto rilievo fra i grandi pittori dell'ultimo secolo.
Glielo aveva predetto in gioventù Modigliani: "Ubaldo caro, dall'inferno ti vedrò brillare nei cieli della pittura come una stella polare."
 
“I collezionisti pretendono di rinchiudere l’universo in un armadio.
E, come gli amanti, sanno che non si chiude a chiave la terra intera;
di qui la loro malinconia.”


Anatole France, 1874
 
Resta inteso che Ubaldo Oppi era pittore amato dalla brava Claudia Gianferrari, resta anche inteso che in Soth’s Il figlio dell'armatore del 1925 fu aggiudicato per quasi 82 mila euro e sempre in Soth’s le BAGNANTI del 1927 fece 66 mila euro.

La bella pittura ha sempre il suo fascino, e si fa pagare:o
 

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Il quadro di Oppi con i tre uomini che conversano mi ha fatto pensare, non so perchè, ad un artista - sconosciuto ai più - che si chiama Cesare Sofianopulo.
Pubblico i quadro che mi è per primo venuto in mente sullo spunto dei 3 uomini, che è un "doppio autoritratto", e sotto l'opera che viene probabilmente considerato il suo capolavoro (entrambe le opere sono degli anni '30)

Vedi l'allegato 2522493

Vedi l'allegato 2522494

Ciao Biagio, il terzo quadro si intitola "I chirurghi" ed è una delle opere più conosciute di Oppi. E' una grande tela del '26 che ha avuto decine di esposizioni e che appartiene alla Pinacoteca Civica di Vicenza.
Come scriveva Artebrixia il record d'asta dovrebbe essere proprio il figlio dell'armatore

Vedi l'allegato 2522567
 
Pittore per me semisconosciuto sicuramente raffinato ed enigmatico. Per farmi un'idea del periodo ho acquistato per le vacanze la biografia di Magheritta Sarfatti di R. Ferrario, stessa autrice del testo dedicato a Palma Bucarelli, era l'ultimo libro con la copertina un pò rovinata, forse depone bene per crescita di interesse e riscoperta del periodo auspicata da Menzio.

Sulle similitudini di Biagio... Forse a livello compositivo, viste le figure grandi in primo piano e "fondali teatrali" ma nel "mood" o nell'atmosfera trovo i lavori profondamente diversi, in Oppi una compostezza misteriosa e un'eleganza ricercata e rarefatta anche negli accostamenti cromatici e riferimenti classici e metafisici, in Sofianopulo traspare un che di inquietante, di irridente e provocatorio nei confronti dello spettatore, certe atmosfere tedesche un pò equivoche da "Angelo Azzurro" ed un senso istrionico alla Freddy Mercury.
 
quindi avrai forse letto che Oppi mise le corna a Picasso:D
e la reazione del pittore spagnolo influì di sicuro in modo negativo sul periodo parigino del giovane pittore.
 
Margherita Sarfatti. Apre il 21 settembre la mostra Segni, colori e luci a Milano

Inserisco qui questo spunto in quanto Oppi è stato un importante esponente del gruppo Novecento.
La mostra su Margherita Sarfatti si terrà contemporaneamente al Museo del Novecento di Milano ed al Mart di Rovereto; mi sembra una bella iniziativa per approfondire questa figura della prima metà del XX secolo tanto importante e discussa
 
Margherita Sarfatti. Apre il 21 settembre la mostra Segni, colori e luci a Milano

Inserisco qui questo spunto in quanto Oppi è stato un importante esponente del gruppo Novecento.
La mostra su Margherita Sarfatti si terrà contemporaneamente al Museo del Novecento di Milano ed al Mart di Rovereto; mi sembra una bella iniziativa per approfondire questa figura della prima metà del XX secolo tanto importante e discussa

Certo che sì, caro Menzio! Temo, tuttavia, a esprimermi con le lodi che userei nei confronti della figura e dell'opera culturale di Margherita Sarfatti: non vorrei che qualcuno ritenesse ciò espressioni di natura politica.
 
Riporto questo breve aneddoto tratto da un volume edito da Giovanni Scheiwiller del 1930.
E' lo stesso Oppi a raccontare un suo incontro con Amedeo Modigliani.

" Abitavo in place Goudeau 13, Parigi. Un pomeriggio d'autunno del 1913, epoca in cui la miseria era una necessità riconosciuta e accettata. Ero a letto; stesi, il digiuno è meno duro. Bussarono. Una speranza improvvisa ed impossibile mi riscaldò il sangue. Scesi dal letto e socchiusi la porta: Modigliani. 'Oppi, comperami questa valigia', 'Ma non ho bisogno di valigie' , 'Mi bastano diciotto soldi' 'Ma non ho neanche un soldo, vedi, stavo a letto perchè non ho da mangiare'. Io, sulla soglia, in camicia, gambe nude, lui con le braccia abbandonate, la valigia a terra. Valigia in tela con gli angoli rinforzati. Ci guardammo tristemente sorridendo. Modigliani chiuse gli occhi luminosi e grandi, abbassò la bellissima testa, curvò il corpo a raccogliere la merce. Si rialzò sospirando e, nell'andarsene, accorato e sommesso fece: 'Alors....'"

E' curioso pensare che artisti che ora costano decine e decine di migliaia di euro come Oppi o addirittura milioni come Modigliani all'epoca non riuscissero a mettere insieme il pranzo con la cena e d'altra parte il discorso valeva per quasi tutti i grandi maestri di inizio secolo ora storicizzati e giustamente valutati .....
 
Riporto questo breve aneddoto tratto da un volume edito da Giovanni Scheiwiller del 1930.
E' lo stesso Oppi a raccontare un suo incontro con Amedeo Modigliani.

" Abitavo in place Goudeau 13, Parigi. Un pomeriggio d'autunno del 1913, epoca in cui la miseria era una necessità riconosciuta e accettata. Ero a letto; stesi, il digiuno è meno duro. Bussarono. Una speranza improvvisa ed impossibile mi riscaldò il sangue. Scesi dal letto e socchiusi la porta: Modigliani. 'Oppi, comperami questa valigia', 'Ma non ho bisogno di valigie' , 'Mi bastano diciotto soldi' 'Ma non ho neanche un soldo, vedi, stavo a letto perchè non ho da mangiare'. Io, sulla soglia, in camicia, gambe nude, lui con le braccia abbandonate, la valigia a terra. Valigia in tela con gli angoli rinforzati. Ci guardammo tristemente sorridendo. Modigliani chiuse gli occhi luminosi e grandi, abbassò la bellissima testa, curvò il corpo a raccogliere la merce. Si rialzò sospirando e, nell'andarsene, accorato e sommesso fece: 'Alors....'"

E' curioso pensare che artisti che ora costano decine e decine di migliaia di euro come Oppi o addirittura milioni come Modigliani all'epoca non riuscissero a mettere insieme il pranzo con la cena e d'altra parte il discorso valeva per quasi tutti i grandi maestri di inizio secolo ora storicizzati e giustamente valutati .....

Dici giusto, caro Menzio. Una condizione singolare, questa, che riguarda, tuttavia, taluni autori attivi negli ultimi due secoli.
Pensa, ad esempio, ad Arnold Böcklin, in coincidenza del suo sofferto soggiorno nella "città eterna", obbligato a dipingere quadretti raffiguranti la campagna romana per sopravvivere.
Non è stato sempre così, ovviamente. E quello di Michelangelo è, al contrario, l'esempio più emblematico: ricchissimo tanto da esserlo fra i maggiori al mondo (almeno in quello allora conosciuto).
Oggi, se mi passi una battuta, potrebbe accadere l'opposto: eredi di artisti (o pseudo tali) nell'attualità pagati autentiche fortune, a litigare fra loro per spartirsi le briciole di lasciti che scoprono improvvisamente senza alcun valore economico.
Oltre al danno, la beffa di dover pagare l'affitto di umidi cantine ove parcheggiare beni, in alcuni casi, anche deperibili.
 
E si può anche andare oltre caro @nonOmnis: artisti giovani construiti a tavolino che già trentenni (o nemmeno) oggi costano centinaia di migliaia di dollari e alcuni addirittura milioni. Oggi al mondo c'è una piccola percentuale di persone che ha una quantità di soldi inverosimile e per queste persone gli artisti che valgono sono quelli che costano. E naturalmente ci sono galleristi intraprendenti e introdotti ben contenti di soddisfarli pompando dei giovani artisti dalle belle speranze e dal futuro artistico del tutto incerto.
Che schiaffo alla vera arte...
 
E si può anche andare oltre caro @nonOmnis: artisti giovani construiti a tavolino che già trentenni (o nemmeno) oggi costano centinaia di migliaia di dollari e alcuni addirittura milioni. Oggi al mondo c'è una piccola percentuale di persone che ha una quantità di soldi inverosimile e per queste persone gli artisti che valgono sono quelli che costano. E naturalmente ci sono galleristi intraprendenti e introdotti ben contenti di soddisfarli pompando dei giovani artisti dalle belle speranze e dal futuro artistico del tutto incerto.
Che schiaffo alla vera arte...

Un'analisi oggettiva, la tua, caro Biagio, che potrebbe peraltro essere estesa - con le debite proporzioni, naturalmente - ad altri ambiti del sistema economico fiorito in rapporto all'arte e, in particolare, a certa sedicente tale.
La scaltra trasformazione di bond e obbligazioni subordinate in "cose" da appendere alle pareti di casa o comunque da inserire all'interno delle medesime.
Risultato: a guadagnarci sono i soliti furbi senza scrupoli. Con altri volti, magari (ma non è neanche detto), e tuttavia la stessa indole.
 
Ormai tutto è legato alle mode in tutti i settori ed anche nell'arte.
Già riuscire a non seguire le mode ed andare controcorrente rappresenta un bel segno distintivo. Poi chi lo sa che a lungo andare non rappresenti anche un buon investimento;)
 
Ormai tutto è legato alle mode in tutti i settori ed anche nell'arte.
Già riuscire a non seguire le mode ed andare controcorrente rappresenta un bel segno distintivo. Poi chi lo sa che a lungo andare non rappresenti anche un buon investimento;)

Su Donghi, Cagnaccio di San Pietro e Rosai, in particolare, nell'ultimo anno mi sembra sia andata come dici tu.
Segnali di ripresa significativi li ha dati anche, con opere di epoca giusta e valore conclamato, Filippo de Pisis.
Ora mi aspetto analoghe attenzioni per Casorati, Oppi e Sciltian.
 
Su Donghi, Cagnaccio di San Pietro e Rosai, in particolare, nell'ultimo anno mi sembra sia andata come dici tu.
Segnali di ripresa significativi li ha dati anche, con opere di epoca giusta e valore conclamato, Filippo de Pisis.
Ora mi aspetto analoghe attenzioni per Casorati, Oppi e Sciltian.

Speriamo! Andando un po' fuori argomento ed anche un po' fuori dai miei artisti preferiti, a proposito di future possibili sorprese, mi sono capitati sotto mano alcuni cataloghi d'asta di 10/15 anni fa' con opere di Roberto Crippa e sono rimasto impressionato di quanto fossero alte le stime rispetto ai valori attuali e non solo per le spirali degli anni 50 ma anche per le ultime opere degli anni 70. Bene, considerando l'indubbia importanza storica dell'artista, ed il fatto che la moda al momento si orienta da altre parti, penso che possa valere la pena tenerlo d'occhio. (E chiedo scusa per la digressione)
 
Certo che sì, caro Menzio! Temo, tuttavia, a esprimermi con le lodi che userei nei confronti della figura e dell'opera culturale di Margherita Sarfatti: non vorrei che qualcuno ritenesse ciò espressioni di natura politica.

Rispolvero l'argomento per segnalare un nuovo articolo sulla grande doppia esposizione dedicata a Margherita Sarfatti
Ritratto di Margherita Sarfatti, due grandi mostre per una immensa protagonista del 900 - ArtsLife |
ArtsLife
 
Reduce dalla mostra al MEF 100% Italia cento anni di capolavori allego le immagini delle 3 opere di Ubaldo Oppi presenti.
Il nudo tizianesco del 1928 mi ha particolarmente impressionato, visto dal vivo sembra quasi tridimensionale;)

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