Mimmo Paladino

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Alessandro Celli

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Considerando che un 3D a Lui dedicato non c'era
considerando che non amo la transavanguardia, ma per amore verso la mia città:vicini::vicini:
mi pare cosa dovuta

Dal 06 Maggio 2017 al 30 Settembre 2017
(non è ancora chiaro se fino al 7 gennaio 2018)
BRESCIA
LUOGO: Piazza della Vittoria | Museo di Santa Giulia BRIXIA Parco Archeologico di Brescia Romana | Teatro Romano

tratto di Mimmo Paladino:D

Paladino tenne la sua primissima mostra personale , giovanissimo, proprio a Brescia nel 1976 nella galleria di Piero Cavellini.
(chiro60 hai letto?):cool:
 

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Mimmo Paladino nasce a Paduli (Benevento) nel 1948 e lavora oggi tra la sua terra d’origine e Roma. È uno dei rappresentanti più affermati della Transavanguardia, movimento teorizzato nel 1980 dal critico Achille Bonito Oliva che esplode nella sezione “Aperto” della Biennale di quell’anno: gli artisti rivendicano un ritorno alla pittura a scapito della smaterializzazione voluta dal Minimalismo e Concettualismo. L’esperienza di Paladino si evolve negli anni Ottanta unendo al linguaggio astratto una rinnovata attenzione per il figurativo. Nel 1964, visitando la Biennale di Venezia, riceve una forte impressione dagli artisti Pop americani. Attraverso densi riferimenti al mito e sviluppando immagini archetipiche postula un’arte dal sapore arcaico, mediterraneo, onirico, che ha come perno il tema della memoria e del frammento.


Le sue statue sono icone, maschere antiche, geometrizzanti, quasi un alfabeto di segni che tornano in maniera ciclica. Memorabile resta la sua installazione Montagna di sale a piazza del Plebiscito a Napoli, degli anni 90, con figure umane di guerrieri e i grandi cavalli rovesciati dentro il cumulo bianco. Paladino si dedica, oltre che alla pittura e alla scultura, anche all’incisione: l’acquaforte, l’acquatinta, la linoleografia, la xilografia. Interviene poi sul territorio, con installazioni per chiese, piazze e palazzi. Altro luogo privilegiato è il teatro per il quale svolge un’attività intensa di scenografo (sovente in coppia con Mario Martone) che gli frutta il premio Ubu per l’Edipo a Colono. Si cimenta anche nel cinema.
 

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Sua è la regia del Don Chisciotte: nel 2005 al Museo di Capodimonte di Napoli presenta un lavoro dedicato al personaggio di Cervantes che prelude a Quijote, il lungometraggio diretto dall’artista, con Lucio Dalla nella parte di Sancho Panza mentre Toni Servillo è il cavaliere errante. Sul tema pubblica poi un libro d’artista con poesie di Giuseppe Conte (Editalia). Dalla sua prima personale nel 1969, presso lo Studio Oggetto di Enzo Cannaviello a Caserta, Paladino è oggi riconosciuto a livello internazionale e le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche del mondo. Nel 1985 la Lenbachhaus di Monaco di Baviera organizza la sua prima mostra retrospettiva in uno spazio pubblico. Nel 1988 la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale nel Padiglione Italia. Nel 1994 è il primo artista contemporaneo italiano a esporre in Cina, alla Galleria Nazionale delle Belle Arti di Pechino. Nel 1995 Napoli organizza una rassegna in tre prestigiosi spazi pubblici: le Scuderie di Palazzo Reale, Villa Pignatelli Cortes e Piazza Plebiscito, cornice della spettacolare installazione della Montagna di Sale.


Nel 1999 è la volta della South London Gallery con il grande ciclo dei Dormienti. La più completa retrospettiva è allestita a Prato al Centro Pecci nel 2002-2003. In quest’anno, Paladino viene scelto per rappresentare il nostro paese durante la Presidenza italiana a Bruxelles, con la scultura equestre Zenith, nella piazza della sede del Parlamento Europeo. Nel 2005, oltre agli eventi legati al Don Chisciotte, tra le sue personali vi è quella alla Cà Pesaro di Venezia, in occasione della Biennale, con terrecotte di grande formato, e quella al MAR, Museo d’Arte di Ravenna: vengono esposte per la prima volta le scenografie teatrali realizzate negli ultimi quindici anni. Nel 2007 si inaugura il mosaico per il Teatro Argentina a Roma, in pendant con quello di Enzo Cucchi. Nel 2012, il Mic di Faenza ha proposto le sue ceramiche in mostra mentre la Pinacoteca Provinciale di Bari allestiva le sue sculture in una monografica.
 

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Nei panoramici spazi di Villa Rufolo a Ravello, si è tenuta nel 2013 una mostra di sculture curata da Flavio Arensi. Per la Sala dei Cavalli di Palazzo Te a Mantova, Paladino ha realizzato con alluminio e matrici di tufo un monumentale cavallo con dentro un uomo, archetipo di Ulisse e della presa di *****.


Tratto da una lettura su Paladino : "Non si può parlare di Mimmo Paladino senza parlare di archetipi. È un archetipo il grande cavallo, con o senza poliedri in groppa, esile e slanciato, immobile e ieratico, sono archetipi i dormienti che un po' ovunque troviamo nei percorsi della sua opera, archetipi i coccodrilli, le teste di rame, le maschere gessate. Forse tutta l'opera di Mimmo Paladino è un archetipo."


Oltre alle immagini delle opere in Brescia, avrete visto qui pubblicate :
  • scultura esposta a Villa Pisani, dimora settecentesca sulla Riviera del Brenta.
  • museo Madre di Napoli.
  • Museo Arte Ravenna
  • Montagna di Sale, Piazza del Plebiscito, Napoli nel 1995
  • Palazzo Reale, Milano.
  • Montagna di sale, Milano
  • Testimoni a Ravello 2013


Da una intervista a Mimmo Paladino :"Nei suoi lavori sono spesso protagonisti i cavalli, perché?"
Perché è un animale puro, veloce e (soprattutto) libero. Ha una forma arcaica e una struttura geometrica precisa. È puro pensiero.
L’arte ha un potere intrinseco di seduzione se si ha capacità di comprenderla.
 

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Se passate da Brescia
avvisatemi:bow:

e inserisco un contributo a Kounellis:bow::bow::bow:
visto che io sto dalla parte dell'arte povera:p
 

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Ora chiudo con un'ultima immagine deliziosa
ed il ricordo di un Suo grande amico

Buona giornata;)
 

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Nel beneventano sono nati tre artisti: Paladino, De Maria ed Arcangelo. Tutti e tre nell'arco di pochi chilometri e tutti della stessa generazione.
 
Considerando che un 3D a Lui dedicato non c'era
considerando che non amo la transavanguardia, ma per amore verso la mia città:vicini::vicini:
mi pare cosa dovuta

Dal 06 Maggio 2017 al 30 Settembre 2017
(non è ancora chiaro se fino al 7 gennaio 2018)
BRESCIA
LUOGO: Piazza della Vittoria | Museo di Santa Giulia BRIXIA Parco Archeologico di Brescia Romana | Teatro Romano

tratto di Mimmo Paladino:D

Paladino tenne la sua primissima mostra personale , giovanissimo, proprio a Brescia nel 1976 nella galleria di Piero Cavellini.
(chiro60 hai letto?):cool:

Grazie dell'informazione Ale, non lo sapevo...scusa ma in questo periodo trovo un po' di difficoltà a scrivere, spesso mi cascano le braccia e nn riesco a digitare se non col naso (o con altre propaggini, ma e' ancora più difficile...)
 
Ultima modifica:
Nel beneventano sono nati tre artisti: Paladino, De Maria ed Arcangelo. Tutti e tre nell'arco di pochi chilometri e tutti della stessa generazione.

Da orgoglioso beneventano tengo a precisare che oltre ad aver dato i natali agli artisti sopra citati, la città di Benevento ha avuto un Liceo Artistico (da me frequentato) che ha visto passare (in veste di alunni e/o insegnanti) oltre agli stessi Paladino, De Maria e Arcangelo anche Perino & Vele e Luigi Mainolfi. Lo stesso Conrad Marca-Relli è nato a Boston da genitori entrambi beneventani. :D
 
... tanto per tenervi aggiornati ...
Mimmo Paladino è arrivato a Brescia, ovvio che Minini non poteva mancare
(mi rammenta un pò Amelio per Napoli:rolleyes:)

per il resto tutto procede nelle varie installazioni
 

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il più autorevole e il più autentico artista italiano.
nonostante sia stato celebrato, lo sarà ancor di più. inevitabile
 
... stasera era da Fazio su RAI3 ....
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Nel 1993 un importante industriale commissiona a Paladino un'opera partendo da una Fiat 500, l'artista esegue. Da allora non ha più saputo nulla dell'auto fino a quando, qualche giorno fa, la fondazione BresciaMusei la rintraccia e porta a Brescia.
Dopo 24 anni, grazie alla disponibilità del proprietario, auto e artista si sono nuovamente incontrati. ;)
Mimmo Paladino, a bordo dell'opera d'arte, ha fatto il suo ingresso in piazza Vittoria gremita di persone e resa unica dalla presenza delle auto storiche.
(qui siamo nel periodo Mille Miglia, eh)

Giovedì, al termine della punzonatura, l'auto troverà posto al Museo con le altre opere della mostra Ouverture visitabile fino al 7 gennaio 2018;)
 

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Nel 1993 un importante industriale commissiona a Paladino un'opera partendo da una Fiat 500, l'artista esegue. Da allora non ha più saputo nulla dell'auto fino a quando, qualche giorno fa, la fondazione BresciaMusei la rintraccia e porta a Brescia.
Dopo 24 anni, grazie alla disponibilità del proprietario, auto e artista si sono nuovamente incontrati. ;)
Mimmo Paladino, a bordo dell'opera d'arte, ha fatto il suo ingresso in piazza Vittoria gremita di persone e resa unica dalla presenza delle auto storiche.
(qui siamo nel periodo Mille Miglia, eh)

Giovedì, al termine della punzonatura, l'auto troverà posto al Museo con le altre opere della mostra Ouverture visitabile fino al 7 gennaio 2018;)

:eek:
 
Che forza. Conosco molto bene il proprietario della 500:D (non sono io)
 
ho una domanda per voi appassionati di Paladino, volevo chiedervi se anche in questo caso esiste un "periodo d'oro" da considerare e monitorare nelle diverse aste e quale sia.
 
transavanguardia.... 1979-1983
 
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