meeting art asta 816

Questa volta i lotti "senza riserva", cioè ad offerta libera, sono molti di meno del solito, a occhio meno del 10%
Ciò mi fa pensare che vedremo percentuali di aggiudicazione meno "bulgare" di quelle cui ci ha abituato la Meeting.
 
FANTASTICO..... :o


364 GIANNI DOVA Roma 08/01/1925 - Pisa 1991
Composizione nucleare, 1952
olio su tela cm 64x50, firma, anno ed etichetta della Galleria d'Arte Schettini (MI) al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
 
per me catalogo mediocre a parte alcuni lotti che si contano sulle dita di una mano o poco piu'.
Io sinceramente non li sto capendo. C'è qualcosa che non quadra.
Posso capire i tempi di magra nel reperire opere di qualità ma poi quando si vedono alcuni lotti nei cataloghi con banditore virtuale che potrebbero avere un minimo di significato nei cataloghi tradizionali( opere poi in genere tristemente vendute a quattro soldi con questa assurda modalità del banditore virtuale) ed al contempo nei cataloghi tradizionali si vedono lotti che a mio avviso dovrebbero esitare nei cataloghi con banditore virtuale per la qualità assai bassa proposta, ti cadono le braccia.
Io vedo una gran confusione e lo dico con dispiacere perchè fino a qualche tempo fa pensavo che la meeting art fosse la nr. 1 delle case d'asta sul panorama nazionale. Oggi la vedo superata e surclassata da molte altre sue concorrenti.
 
Questa volta i lotti "senza riserva", cioè ad offerta libera, sono molti di meno del solito, a occhio meno del 10%
Ciò mi fa pensare che vedremo percentuali di aggiudicazione meno "bulgare" di quelle cui ci ha abituato la Meeting.
Dici ?
Vedremo a fine dicembre , sarei contento di darti ragione
 
per me catalogo mediocre a parte alcuni lotti che si contano sulle dita di una mano o poco piu'.
Io sinceramente non li sto capendo. C'è qualcosa che non quadra.
Posso capire i tempi di magra nel reperire opere di qualità ma poi quando si vedono alcuni lotti nei cataloghi con banditore virtuale che potrebbero avere un minimo di significato nei cataloghi tradizionali( opere poi in genere tristemente vendute a quattro soldi con questa assurda modalità del banditore virtuale) ed al contempo nei cataloghi tradizionali si vedono lotti che a mio avviso dovrebbero esitare nei cataloghi con banditore virtuale per la qualità assai bassa proposta, ti cadono le braccia.
Io vedo una gran confusione e lo dico con dispiacere perchè fino a qualche tempo fa pensavo che la meeting art fosse la nr. 1 delle case d'asta sul panorama nazionale. Oggi la vedo superata e surclassata da molte altre sue concorrenti.

Quoto in pieno!
Ho pensato esattamente la stessa cosa dopo che ho visto a 50 euro passare con banditore virtuale tutte le opere di Ugo Carrega e vedere adesso una infinità di opere che solo scorrendo il catalogo velocemente mi cadono le braccia...:(
 
Quoto in pieno!
Ho pensato esattamente la stessa cosa dopo che ho visto a 50 euro passare con banditore virtuale tutte le opere di Ugo Carrega e vedere adesso una infinità di opere che solo scorrendo il catalogo velocemente mi cadono le braccia...:(

È proprio così. Riguardo la poesia visiva da te citata è indubbio un redivivo interesse. Movimento asrtistico di tutto rispetto e di valenza internazionale. Loro però non se ne sono accorti continuando così a fare pacchiani errori di valutazione avendo introdotto queste aste con banditore virtuale. Se ne accorgeranno prima o poi ? Bohhh...
 
Il fatto poi che la copertina del catalogo è uno Scirpa la dice lunga visto che scorrendo il catalogo c'è comunque qualcosa di molto più rappresentativo.
 
Bisognerebbe che chi ha decide di procedere lungo questa strada di organizzare aste ogni 15 secondi avesse la lucidità di ripensarci (e non mi riferisco solo ad una casa d'asta) e' tutto il sistema che perde di credibilità, sembra di stare al mercato del pesce.

Che dopo un po' puzza.
 
Ultima modifica:
come distruggere un quadro....
la carta di Schifano del 1965 (il nudo, lotto 84) che ha fatto 5500 + diritti da pananti meno di un anno fa, poi subito messa al doppio da fabiani (invenduta)......
ora a 8 di base d'asta.....mah
 
Ultima modifica:
Per chi fosse interessato, segnalo la carta di Velasco - lotto 265
Fa parte di un importante progetto che si è concluso con la mostra in Triennale. OK!
Io ho già dato all'epoca su quella mostra. Sono a posto per un po.
 
Per chi fosse interessato, segnalo la carta di Velasco - lotto 265
Fa parte di un importante progetto che si è concluso con la mostra in Triennale. OK!
Io ho già dato all'epoca su quella mostra. Sono a posto per un po.
grazie per la puntuale segnalazione :bow:
 
Ritengo doveroso segnalare le due opere di Pavel Mansourov per me tra le più significative dell'intero catalogo. La storia, quella vera, non va mai dimenticata !
 
grazie per la puntuale segnalazione :bow:
Mi associo, grazie Arcange, per la segnalazione.
Per chi fosse interessato, segnalo la carta di Velasco - lotto 265
Fa parte di un importante progetto che si è concluso con la mostra in Triennale. OK!
Io ho già dato all'epoca su quella mostra. Sono a posto per un po.
Concordo,pur essendo una piccola carta,è un'opera del bravissimo Velasco della serie "Foresta Rossa" che testimonia la rinascita della vita: tra binari abbandonati dove un tempo scorreva la vita di una grande città sgombrata in pochissime ore,sono nati arbusti che sono diventati alberi dai tronchi dritti che svettano nel cielo di Chernobyl a testimoniare che non tutto è perduto e la vita nelle città fantasma sia ancora possibile.
 
QUOTE=tra-fuocoeferro;47611885]Mi associo, grazie Arcange, per la segnalazione.

Concordo,pur essendo una piccola carta,è un'opera del bravissimo Velasco della serie "Foresta Rossa" che testimonia la rinascita della vita: tra binari abbandonati dove un tempo scorreva la vita di una grande città sgombrata in pochissime ore,sono nati arbusti che sono diventati alberi dai tronchi dritti che svettano nel cielo di Chernobyl a testimoniare che non tutto è perduto e la vita nelle città fantasma sia ancora possibile.[/QUOTE]

OK! Esatto. Un progetto molto ampio sulle città fantasma.
 
per me catalogo mediocre a parte alcuni lotti che si contano sulle dita di una mano o poco piu'.
Io sinceramente non li sto capendo. C'è qualcosa che non quadra.
Posso capire i tempi di magra nel reperire opere di qualità ma poi quando si vedono alcuni lotti nei cataloghi con banditore virtuale che potrebbero avere un minimo di significato nei cataloghi tradizionali( opere poi in genere tristemente vendute a quattro soldi con questa assurda modalità del banditore virtuale) ed al contempo nei cataloghi tradizionali si vedono lotti che a mio avviso dovrebbero esitare nei cataloghi con banditore virtuale per la qualità assai bassa proposta, ti cadono le braccia.
Io vedo una gran confusione e lo dico con dispiacere perchè fino a qualche tempo fa pensavo che la meeting art fosse la nr. 1 delle case d'asta sul panorama nazionale. Oggi la vedo superata e surclassata da molte altre sue concorrenti.

Meeting è diventata la numero uno grazie ai numeri e non alla qualità delle opere, infatti il livello delle opere è medio.
Chi deve "sbolognare" le opere avendo la certezza della vendita ,prende la direzione di Vercelli. Chi invece deve liquidare opere di un livello superiore , sa che ci sono le Major, Boetto, Farsetti, il Ponte ( che non a caso fanno 2 aste all'anno, mentre Meeting ne fa almeno 4 principali + tutte le aste settimanali).
Le aste , come il mercato del lavoro , andranno sempre più in questa direzione: ognuno sarà spèecializzato in un proprio settore.
 
QUOTE=tra-fuocoeferro;47611885]Mi associo, grazie Arcange, per la segnalazione.

Concordo,pur essendo una piccola carta,è un'opera del bravissimo Velasco della serie "Foresta Rossa" che testimonia la rinascita della vita: tra binari abbandonati dove un tempo scorreva la vita di una grande città sgombrata in pochissime ore,sono nati arbusti che sono diventati alberi dai tronchi dritti che svettano nel cielo di Chernobyl a testimoniare che non tutto è perduto e la vita nelle città fantasma sia ancora possibile.

OK! Esatto. Un progetto molto ampio sulle città fantasma.[/QUOTE]

Ecco, il primo depistaggio è andato
 
Per chi fosse interessato, segnalo la carta di Velasco - lotto 265
Fa parte di un importante progetto che si è concluso con la mostra in Triennale. OK!
Io ho già dato all'epoca su quella mostra. Sono a posto per un po.

Che rogna!
era uno dei 4 lotti economicamente alla mia portata che mi ero segnato sulla mia moleskine...mi sa che posso depennare! :'(

A questo punto a completare il tutto faccio un appunto: che io sappia l'opera si chiama "Ashio" e non "Nuttalburg" come scritto da Meeting. E quindi bovrebbe rifarsi al paesino giapponese. Scusate se sbaglio..
 
Che rogna!
era uno dei 4 lotti economicamente alla mia portata che mi ero segnato sulla mia moleskine...mi sa che posso depennare! :'(

A questo punto a completare il tutto faccio un appunto: che io sappia l'opera si chiama "Ashio" e non "Nuttalburg" come scritto da Meeting. E quindi bovrebbe rifarsi al paesino giapponese. Scusate se sbaglio..

Credo che quel lavoro lo abbiano notato in parecchi ;)... Già ragionare di "opere alla propria portata" è diverso dal tenore del tuo primo post, a meno che non inizi a giocare anche tu di strategia :p... perchè qualche opera interessante a prezzi più importanti si trova, nonostante io detesti le aste chilometriche che complessivsmente tendono a diventare un vero "minestrone".
 
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