mambor1
Nuovo Utente
- Registrato
- 5/1/14
- Messaggi
- 6.354
- Punti reazioni
- 187
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Nota: This feature may not be available in some browsers.
Dici ?Questa volta i lotti "senza riserva", cioè ad offerta libera, sono molti di meno del solito, a occhio meno del 10%
Ciò mi fa pensare che vedremo percentuali di aggiudicazione meno "bulgare" di quelle cui ci ha abituato la Meeting.
per me catalogo mediocre a parte alcuni lotti che si contano sulle dita di una mano o poco piu'.
Io sinceramente non li sto capendo. C'è qualcosa che non quadra.
Posso capire i tempi di magra nel reperire opere di qualità ma poi quando si vedono alcuni lotti nei cataloghi con banditore virtuale che potrebbero avere un minimo di significato nei cataloghi tradizionali( opere poi in genere tristemente vendute a quattro soldi con questa assurda modalità del banditore virtuale) ed al contempo nei cataloghi tradizionali si vedono lotti che a mio avviso dovrebbero esitare nei cataloghi con banditore virtuale per la qualità assai bassa proposta, ti cadono le braccia.
Io vedo una gran confusione e lo dico con dispiacere perchè fino a qualche tempo fa pensavo che la meeting art fosse la nr. 1 delle case d'asta sul panorama nazionale. Oggi la vedo superata e surclassata da molte altre sue concorrenti.
Quoto in pieno!
Ho pensato esattamente la stessa cosa dopo che ho visto a 50 euro passare con banditore virtuale tutte le opere di Ugo Carrega e vedere adesso una infinità di opere che solo scorrendo il catalogo velocemente mi cadono le braccia...
grazie per la puntuale segnalazionePer chi fosse interessato, segnalo la carta di Velasco - lotto 265
Fa parte di un importante progetto che si è concluso con la mostra in Triennale.
Io ho già dato all'epoca su quella mostra. Sono a posto per un po.
Di nullagrazie per la puntuale segnalazione
Mi associo, grazie Arcange, per la segnalazione.grazie per la puntuale segnalazione
Concordo,pur essendo una piccola carta,è un'opera del bravissimo Velasco della serie "Foresta Rossa" che testimonia la rinascita della vita: tra binari abbandonati dove un tempo scorreva la vita di una grande città sgombrata in pochissime ore,sono nati arbusti che sono diventati alberi dai tronchi dritti che svettano nel cielo di Chernobyl a testimoniare che non tutto è perduto e la vita nelle città fantasma sia ancora possibile.Per chi fosse interessato, segnalo la carta di Velasco - lotto 265
Fa parte di un importante progetto che si è concluso con la mostra in Triennale.
Io ho già dato all'epoca su quella mostra. Sono a posto per un po.
per me catalogo mediocre a parte alcuni lotti che si contano sulle dita di una mano o poco piu'.
Io sinceramente non li sto capendo. C'è qualcosa che non quadra.
Posso capire i tempi di magra nel reperire opere di qualità ma poi quando si vedono alcuni lotti nei cataloghi con banditore virtuale che potrebbero avere un minimo di significato nei cataloghi tradizionali( opere poi in genere tristemente vendute a quattro soldi con questa assurda modalità del banditore virtuale) ed al contempo nei cataloghi tradizionali si vedono lotti che a mio avviso dovrebbero esitare nei cataloghi con banditore virtuale per la qualità assai bassa proposta, ti cadono le braccia.
Io vedo una gran confusione e lo dico con dispiacere perchè fino a qualche tempo fa pensavo che la meeting art fosse la nr. 1 delle case d'asta sul panorama nazionale. Oggi la vedo superata e surclassata da molte altre sue concorrenti.
QUOTE=tra-fuocoeferro;47611885]Mi associo, grazie Arcange, per la segnalazione.
Concordo,pur essendo una piccola carta,è un'opera del bravissimo Velasco della serie "Foresta Rossa" che testimonia la rinascita della vita: tra binari abbandonati dove un tempo scorreva la vita di una grande città sgombrata in pochissime ore,sono nati arbusti che sono diventati alberi dai tronchi dritti che svettano nel cielo di Chernobyl a testimoniare che non tutto è perduto e la vita nelle città fantasma sia ancora possibile.
Per chi fosse interessato, segnalo la carta di Velasco - lotto 265
Fa parte di un importante progetto che si è concluso con la mostra in Triennale.
Io ho già dato all'epoca su quella mostra. Sono a posto per un po.
Che rogna!
era uno dei 4 lotti economicamente alla mia portata che mi ero segnato sulla mia moleskine...mi sa che posso depennare!
A questo punto a completare il tutto faccio un appunto: che io sappia l'opera si chiama "Ashio" e non "Nuttalburg" come scritto da Meeting. E quindi bovrebbe rifarsi al paesino giapponese. Scusate se sbaglio..