Gilberto Zorio

brunog

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Non potendo seguire con continuità e da vicino il mondo dell'arte,volevo capire il mercato di questo importante artista che è in modo vertiginoso crollato. Qualcuno sa cosa sia accaduto a Zorio, contrariamente agli altri protagonisti dell'Arte Povera.
Saluti
 
Non potendo seguire con continuità e da vicino il mondo dell'arte,volevo capire il mercato di questo importante artista che è in modo vertiginoso crollato. Qualcuno sa cosa sia accaduto a Zorio, contrariamente agli altri protagonisti dell'Arte Povera.
Saluti

non so se sia crollato come dici tu, certo non è persona della massima simpatia.
 
conosco bene il lavoro di Zorio ed ho avuto modo in passato di conoscerlo anche di persona, credo che la flessione del mercato di quest'artista sia dovuto ad una eccessiva produzione, spesso anche di bassa qualità, in oltre il movimento arte povera è da sempre stato a dispetto del nome molto collezionato e sostenuto da un certo tipo di collezionismo molto elitario e per certi versi snob che mal tollera l'eccessiva produzione e diffusione presso il mercato secondario di opere di un determinato artista a questo si aggiunge purtroppo il fatto che le opere di Zorio sono proposte da gallerie di medio livello che non sostengono a dovere l'artista la stessa cosa accade con un altro esponente dell'arte povera Piero Gilardi
 
Quando le sue opere sono di qualità e non il marchio di note fette di salame...eccome se sono richieste e vendute!
 
conosco bene il lavoro di Zorio ed ho avuto modo in passato di conoscerlo anche di persona, credo che la flessione del mercato di quest'artista sia dovuto ad una eccessiva produzione, spesso anche di bassa qualità, in oltre il movimento arte povera è da sempre stato a dispetto del nome molto collezionato e sostenuto da un certo tipo di collezionismo molto elitario e per certi versi snob che mal tollera l'eccessiva produzione e diffusione presso il mercato secondario di opere di un determinato artista a questo si aggiunge purtroppo il fatto che le opere di Zorio sono proposte da gallerie di medio livello che non sostengono a dovere l'artista la stessa cosa accade con un altro esponente dell'arte povera Piero Gilardi

Non sono poi così sicuro che sia colpevole di iper-produzione. In fin dei conti è un Artista che lavora da molti anni e se suddividiamo il numero di opere per gli anni di attività non mi sembra davvero che abbia inondato il mercato. Inoltre, la qualità non è "bassa". Direi meglio che ha fatto cose molto belle e cose molto brutte. Le cose molto belle non te le regala nessuno, le brutte sono effettivamente indigeste.
Mercato secondario: passano davvero pochissime opere sul mercato secondario, quasi niente! Al più qualche carta, ma opere significative non passano mai. Scusa: ma tu dove la vedi questa valanga di opere??
Sinceramente l'accostamento a Piero Gilardi in termini di mercato gestito male (anzi malissimo dal gallerista di Gilardi) non lo vedo proprio.
 
Ultima modifica:
Non sono poi così sicuro che sia colpevole di iper-produzione. In fin dei conti è un Artista che lavora da molti anni e se suddividiamo il numero di opere per gli anni di attività non mi sembra davvero che abbia inondato il mercato. Inoltre, la qualità non è "bassa". Direi meglio che ha fatto cose molto belle e cose molto brutte. Le cose molto belle non te le regala nessuno, le brutte sono effettivamente indigeste.
Mercato secondario: passano davvero pochissime opere sul mercato secondario, quasi niente! Al più cartine, ma opere significative non passano mai.
Sinceramente l'accostamento a Piero Gilardi in termini di mercato gestito male (anzi malissimo dal gallerista di Gilardi) non lo vedo proprio.

Concordo... opere storiche, forti, significative...sono rare ed apprezzate!
 
Tutto vero.

Le opere importanti meritano tutta l'attenzione del mercato.
Comunque a livello di visibilità, sia sta muovendo bene:
2015
Sleepless - The Bed in history and contemporary Art - 21er Haus, Vienna

2014
  • Group Show - Bernier/Eliades Gallery, Athens
  • Latin Lovers - FRAC - Nord-Pas de Calais, Dunkerque
  • ARTE POVERA AND 'MULTIPLI', TORINO 1970-1975 - Sprüth Magers Berlin, Berlin
  • Constellations - FRAC - Nord-Pas de Calais, Dunkerque
  • Equilibri - Erica Fiorentini Arte Contemporanea, Rome
  • La Bella Figura - Max Wigram Gallery, New Bond Street, London
  • the warm statues / sculpture – body – action, 1945 - 2013 - Museo Marino Marini, Florence
 
concordo con accipicchia , opere sul mercato secondario ,giusto qualche carta .....per il resto non vedo tutta questa quantitá di opere prodotte ...dopo calzolari lo vedo il prossimo che prenderá il via un nome x 2015....x quanto riguarda gilardi una gestione non ottimale della galleria ed immissione di grandi quantitativi di opere sul mercato secondario a prezzi bassi con conseguenze prevedibili
 
Ultima modifica:
per quanto riguarda l'iper produttività mi riferivo rispetto ai suoi colleghi es.Penone, Anselmo ecc in oltre basta andare in qualche fiera tipo Bologna o artissima per vedere molte stelle in tutte le versioni.... in asta passano molte carte tutto sommato inutili e dozzinali....
 
...le stelle sono tante... milioni di milioni...ma quella di N....vuol dire qualitààà!
Ecco, invece che alle fiere...vai in salumeria!🍗😉
 
...le stelle sono tante... milioni di milioni...ma quella di N....vuol dire qualitààà!
Ecco, invece che alle fiere...vai in salumeria!🍗😉

grazie del consiglio
ma tu pensa al tuo stomaco che al mi ci penso io....
 
Vabbé ci andiamo insieme...il panino lo offro io!😋
 
Soltanto due pagine?:angry::angry:

risollevo con una vecchia intervista, dai!
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Quello con Lia Rumma è un rapporto consolidato che deriva dal periodo di Arte Povera ad Amalfi nel ’68. Vuoi dirci qualcosa su quei tempi?
Sono stati momenti… Beh, avevamo anche 45 anni in meno, che non sono proprio una manciata di minuti.
Soddisfatto della mostra?
Finalmente la vedo completa. Al secondo piano c’è anche un’opera che contiene un compasso da scultore, da marmista, che è stato fabbricato in Toscana… Guarda, vedi il fosforo? È la memoria.
E il mercurio?
Il mercurio non l’ho mai usato, è pericolosissimo. Il crepitio che senti è una scarica elettrica. Vedi là? Quella è una siviera, la portantina del crogiuolo pieno di bronzo fuso che va a riempire la valva della scultura. Quindi ho deciso, come già altre volte, che gli strumenti che lavorano per l’arte ne diventino i protagonisti.
Quello che metti in opera qui è un processo che possiamo rimandare alle azioni di Arte Povera, è un processo…
… no, la prego di assolvermi!
Non è un’accusa.
Naturalmente scherzavo. È il processo che arricchisce il sogno, che evolve in realtà.


È un processo di trasformazione della materia: in tutto ciò c’entra l’alchimia?
Non finirà mai, perché è un’illusione, perché è un sogno, ma è una realtà. Comunque non è solo alchemico. L’alchimia è la parte ambigua della chimica, è la parte più sognante, anche la parte più “negativa”, ma è la parte che dà più speranza, perché noi abbiamo bisogno di speranza. Ecco perché si fa arte, credo. E anche questo elemento aiuta. Esiste da sempre, dai sumeri, dagli antichi egizi, dai romani, dai greci, dai maltesi, dai siculi. Sempre il problema è fare ciò che prima non c’era e che deve dare speranza.

Rispetto alla realtà italiana di oggi, com’era la Torino degli Anni Sessanta?
Era una realtà di drammi sociali, certo, ma anche potenza e sogno: enorme! Il fatto che fosse la città più mescolata d’Italia, il fatto che riassumesse tutte le culture anche artigianali, tutte le mentalità, è stata una ricchezza enorme. Guai dimenticare tutto ciò, vorrebbe dire appannarsi la mente.
Per rimanere lucidi?
Abbastanza per poter dire: “Io, forse, sogno ancora?”.
La stella è simbolo di varie religioni…
È tutto quello che vogliamo, è la stella della politica e della religione, è il segno che ci guida nell’esplorazione e nel sogno. Ha una potenza inaudita perché anche lei ha migliaia anni di storia e stranamente contiene lo schema della forma dell’uomo.

L’uomo vitruviano.
Sì, però in tutto il globo l’uomo da sempre ha pensato a come utilizzarla: portandola giù. Conosce molti usi, è il simbolo più diffuso che esista. E io uso questa immagine meravigliosa e la faccio in terracotta, che vuol dire usare una parte piccolissima della nostra crosta terrestre… Uso anche il cuoio, perché la pelle è il nostro involucro protettivo, come la crosta terrestre… Siamo noi, potremmo esplodere.
La pelle è la pittura, i muscoli la scultura e lo scheletro l’architettura.

No, non mi dire così! Forse non è vero, è ancora da vedere. Non lo capiremo mai completamente.
E l’incandescenza, invece?
È la concentrazione di energia, è il pericolo, è l’esagerazione. Quando tu immetti energia su energia, si diventa incandescenti. Si va di potenza immaginaria, può sembrare stupida, banale, ma è la potenza della speranza. Mi stai seguendo?
E il liquido ai piedi della stella di sotto che cos’è?
È acido cloridrico e solfato di rame. Il rame unisce le due ciotole e scatta una meravigliosa batteria. E funziona. Certo che funziona, è un bagno galvanico, ma esiste da ben prima di Galvani, da 3-4mila anni
E le macchine per purificare le parole?
Alcool: tu parli e le parole escono purificate, parli, riparli, riparli, e sei ubriaco, è l’energia, in vino veritas.
Il liquido fosforescente?
È la memoria, la notte non porta la distruzione del giorno, ma è la memoria, di notte sogniamo. Il gesto del contadino che semina è lassù. Ed è una stella, è l’alter ego del sogno. Noi sulla terra camminiamo su una stella semispenta, perché i vulcani sono giù, sono qui.
Quel compasso da scultore lì si chiama maranghino.
Sì, invece lui, l’otre di pelle di maiale, si chiama marrano. I “marranos” erano gli ebrei e gli arabi convertiti, cioè tutti i semiti che dichiaravano di essere cattolici per salvarsi la pelle. Ma il marrano, contenitore di aria e di acqua, è la vita, ed è anche la ribellione. Il compasso chiuso alla fine si apre, perché il marrano si è gonfiato, cioè si è ribellato e vuole respirare libero.

Invece nell’altra siviera c’è il contenitore di pirex, che è il vetro in assoluto, il vetro che regge il calore. Le due siviere non portano dunque il crogiuolo da fusione, ma portano altri elementi. Ruotando s’incontrano e si raccontano le loro storie, non importa se per caso ce ne fosse una sola, l’importante è che continui il racconto, portando la speranza. Invece plasticamente parlando, se li guardi siamo noi a disposizione dello spazio, e al contempo siamo quelli che fanno lo spazio, ci troviamo proprio in mezzo a questa energia piccola e grande… Se riusciamo a percepirla.

Francesca Alix Nicoli
 

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Sicuramente Zorio ha passato un paio di anni con problemi fisici, quindi recuperera' il terreno perso con gli altri protagonisti dell' Arte Povera. Ottimo intervento.
Saluti
 
Due parole per contribuire a spiegare la grandezza di Gilberto Zorio.
Per apprezzare il suo lavoro bisogna sapere che lui è attratto dall'energia. Sin dai primi lavori da protagonista assoluto dell'Arte Povera (1968) costruisce immagini piene di energia. Dal cilindro sostenuto da camere d'aria, alle famosissime Stelle, ai Giavellotti, alle Pelli, ai finora non doverosamente apprezzati Alambicchi con i quali mostra le alchimie di vetro, piombo e acidi vari. Non bisogna mai cercare un secondo significato in tutti questi lavori, tranne forse nelle Stelle che rimandano inevitabilmente al simbolo del pentacolo. Per Zorio contano soprattutto le possibilità di "combinazioni" di energie differenti. Va direttamente a ricercare l'energia e l"intelligenza" dei materiali. I suoi lavori sono pieni di forze e di tensioni pur risultando tra i più eleganti di tutta la produzione poverista.
 
Zorio ha un curriculum straordinario. Ha fatto mostre importanti in tutto il mondo, ha esposto nei musei più prestigiosi e a Documenta Kassel. Purtroppo non trovo un elenco esaustivo delle tantissime mostre, riconoscimenti e collezioni (se qualcuno più bravo di me lo trova in rete e posta il link, lo ringrazio in anticipo).
Insomma non manca proprio nulla a Zorio per recuperare il notevole gap che si è creato con gli altri colleghi, che non sono più interessanti di lui.
 
Artista sicuramente ancora sottovalutato x ora ....x zorio tutta la vita è un processo alchemico.L'utilizzo del crogiolo alchemico (athanor)ha il compito di "bruciare"le impurità di un metallo impuro quale il piombo sino a renderlo oro ,e così l'alchimista doveva essere in grado di liberarsi dei propri "peccati"purificatondosi e studiando sino a divenire luce e maestro alchimista .L'athanor aveva talvolta la forma di una torre e un.occhiata all'interno permetteva di sorvegliare dalle feritoie ,la cottura dell'uovo filosofale .Il tutto come metafora semplificata del complesso delle qualità mentali ,spirituali dell'individuo ,le trasformazioni delle quali lo condurranno al conseguimento della pietra filosofale ....x zorio l'opera non ha.è energia 20160613_211909.jpg
 
Tutto molto chiaro. Concordo! Complimenti




Zorio ha un curriculum straordinario. Ha fatto mostre importanti in tutto il mondo, ha esposto nei musei più prestigiosi e a Documenta Kassel. Purtroppo non trovo un elenco esaustivo delle tantissime mostre, riconoscimenti e collezioni (se qualcuno più bravo di me lo trova in rete e posta il link, lo ringrazio in anticipo).
Insomma non manca proprio nulla a Zorio per recuperare il notevole gap che si è creato con gli altri colleghi, che non sono più interessanti di lui.
 
Zorio ha un curriculum straordinario. Ha fatto mostre importanti in tutto il mondo, ha esposto nei musei più prestigiosi e a Documenta Kassel. Purtroppo non trovo un elenco esaustivo delle tantissime mostre, riconoscimenti e collezioni (se qualcuno più bravo di me lo trova in rete e posta il link, lo ringrazio in anticipo).
Insomma non manca proprio nulla a Zorio per recuperare il notevole gap che si è creato con gli altri colleghi, che non sono più interessanti di lui.

Visto che nessuno di più esperto lo fa... posto io, almeno fino al 2014... ma mi sembra che basti e avanzi!!!!:bow:

2014
Gilberto Zorio, Sonnabend, New York, USA

2013
Blain|Southern, London
Galleria Lia Rumma, Milano
LV Biennale di Venezia

2012
Tratti con Arco Voltaico, Oredaria, Roma
Per purificare le parole, Brick, Siena

2011
Tre opere 1970-1974, Associazione Mara Coccia, Roma
Installazione al MAXXI, Omaggio all'Arte Povera
Mostra - evento per raccontare l'Arte Povera a cura di Germano Celant che i svolge contemporaneamente, fino ad aprile 2012, in diverse e importanti istituzioni museali e culturali italiane, a Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino

2010
XY Zorio – MACRO Museo d´Arte Contemporanea Roma, Roma
Gilberto Zorio – Galeria Pedro Cera, Lisbon
Gilberto Zorio – CGAC – Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela

2009
Gilberto Zorio – MAMbo – Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Bologna
Gilberto Zorio – Silenzio.Prego – Galerie Baronian-Francey, Brussels

2008
Gilberto Zorio – Milton Keynes Gallery, Milton Keynes, Buckinghamshire (England)

2007
Gilberto Zorio – Galleria Oredaria Arti Contemporanee, Roma

2006
Fontana arbitraria, Parco artistico di Poggio Valicaia, Scandicci, Firenze

2005
Du Creux de l’enf… au creux du Vesuvio, Le Creux de l’enfer centre d’art contemporain, Thiers, France
Galleria Rizziero Arte, Pescara
Gilberto Zorio, Institut Mathildenhöhe, Darmstadt
Sonnabend gallery, New York
La tolda silenziosa, Giorgio Persano, Torino
ZKM | Museum für Neue Kunst & Medienmuseum, Karlsruhe
Fondazione Arnaldo Pomodoro Milano
Kunst- und Ausstellungshalle der Bundesrepubilk Deutschland Bonn
Zero to Infinity: Arte Povera 1962-1972 Tate Modern, London

2004
Opere anni 60, Sonnabend Gallery, New York
…tra gli acidi, i marrani, le stelle…, Galleria Poggiali e Forconi, Firenze

2003
Baronian_Francey, Bruxelles
Rossa è la bandiera, Pinacoteca Villa Soranzo, Varallo Pombia, Novara
14 novembre: si apre, Oredaria arti contemporanee, Roma

2002
Già Via dalle Arti, Firenze
Le luci di Kazan, Otto Gallery, Bologna
Gilberto Zorio Disegna, Club Machè, Torino
Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC
Walker Art Center Minneapolis MN
Museum of Contemporary Art Sydney NSW
MOCA THE GEFFEN CONTEMPORARY Los Angeles CA.

2001
Galleria Fumagalli, Bergamo
Galleria Plurima, Udine
Villa Landolfini, Firenze
Quartiere 4, Villa Vogel, Firenze
Reverb, Dia center for the arts, New York (con Jorge Pardo)
Dia Art Foundation: Chelsea, New York, NY, Tate Modern, Londra (Inghilterra)

2000
Galleria Volume, Roma
Galleria No Code, Bologna
Galleria Otto, Bologna
Arte Fiera, Bologna
Crestet Centre d’Art, Château de Simiane, Valréas
Nativealchemy, Artcore Gallery; Istituto Italiano di Cultura, Toronto
Artissima, Torino
Galleria Giorgio Persano, Torino
Galerie Guy Bärtschi, Ginevra

1999
delle Stelle, La Box, Bourges

1998
Galleria Christian Stein, Milano
Installazione Piazza del Plebiscito, Napoli

1997
XLVII Esposizione Internazionale d’Arte, Biennale di Venezia, Venezia
Galerie Krief, Paris

1996
Associazione Culturale Sotto la Mole, Torino
Galerie Pietro Sparta, Chagny
Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Trento
AKAZAN, Galleria Otto, Bologna

1995
Los Marranos de Valencia, Galeria Luis Adelantado, Valencia
Galerie Faux Mouvement, Metz

1994
Galleria RossanaFerri, Modena

1992
ICA/Institute of Contemporary Art, Amsterdam
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato
Matrix Gallery, University of California, Berkeley
Musée d’Art Moderne et Contemporain, Nice
Dokumenta IX , Kassel

1991
Titoli Sospesi, SteinGladstone Gallery, New York
Istituto Valenciano de Arte Moderno, Valencia
Galleria RossanaFerri, Modena

1990
Galleria Christian Stein, Milano
Fundação de Seralves, Porto

1989
Galleria Cesarea, Genova
Galeria Cómicos, Lisboa
Federazione Partito Comunista Italiano, Torino
…commenti saranno poi, sibilanti…, Galleria Piero Cavellini, Brescia
Galerie Elisabeth Kaufmann, Basel

1988
Sonnabend Gallery, New York
Temple University, Tyler School of Art, Philadelphia
Galleria RossanaFerri, Modena
Eventi Sorvegliati, Palazzo Ruini, Reggio Emilia
Teatro Municipale Romolo Valli, Reggio Emilia

1987
Galleria Christian Stein, Milano
The Tel Aviv Museum, Tel Aviv
Pitti Uomo, Spazio GFT, Fortezza da Basso, Firenze
Galerie Pietro Sparta, Chagny
Gare de Limoges, Limoges
Stedelijk van Abbemuseum, Eindhoven
Alfonso Artiaco Spazio d’Arte, Pozzuoli

1986
I visitatori delle canoe, Galleria Christian Stein, Torino
Centre d’Art Contemporain, Ginevra
Galerie Elisabeth Kaufmann, Zurigo
Galerie Jean Bernier, Athens
XLIII Esposizione Internazionale d’Arte, Biennale di Venezia, Venezia con sala personale
Personale Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Paris
Viaggio con dismisura, Galerie Albert Baronian, Bruxelles
Opere su carta, Galleria RossanaFerri, Modena

1985
Personale Galleria Civica, Palazzina dei Giardini, Modena
Galerie Pietro Sparta, Chagny
Personale al Württembergischer Kunstverein, Stoccarda

1984
Galerie Pietro Sparta, Chagny
Galerie Albert Baronian, Bruxelles
Galleria Plurima, Udine
Ex Ospedale Psichiatrico, Collegno, Torino

1983
Galerie Müller-Roth, Stuttgart
Forum Kunst, Rottwell
Galerie Walter Storms, München
Nel ventre del compasso, il vulcano e la colonna, Centro d’Arte Contemporanea, Siracusa
Forum Skulptur 83, Middelbourg

1982
Galleria Cavellini, Brescia
Galleria Christian Stein, Torino
Personale a Loggetta Lombardesca, Pinacoteca Comunale, Ravenna

1981
Galleria Salvatore Ala, Milano
Galerie K. Meyer-Hahn, Düsseldorf
Terra trasparente, polvere di pirex, alcool modellato, acqua di carta, crogiuolo di stella…, Galleria Vera Biondi, Firenze
“Hass” und andere Arbeiten, Gallerie Rüdiger Schöttle, München
Sonnabend Gallery, New York
Galerie Appel und Fertsch, Frankfurt
Titoli a parte, Galleria De Crescenzo, Roma

1980
Galleria De Crescenzo, Roma
Studio G7, Bologna
Galerie Albert Baronian, Bruxelles
Galerie Eric Fabre, Paris
Da trentasei anni due mesi e un giorno, Galleria Karen & Jean Bernier, Athens
Biennale di Venezia

1979
Galleria Pero, Milano
Inventando facendo arte, Galleria Emilio Mazzoli, Modena
Galleria Christian Stein, Torino
Si aprono le nuvole e saranno gli eventi, Galleria Karen & Jean Bernier, Athens
Stedelijk Museum, Amsterdam

1978
Galleria Cavellini, Brescia
Galerie Eric Fabre, Paris
Galerie Albert Baronian, Bruxelles
Galerie t’Venster, Rotterdam
Studio Grossetti, Milano
Galleria Cavellini, Milano
Galleria Annunciata, Milano
Energie, Galleria del Tritone, Biella
Biennale di Venezia

1977
Galleria del Tritone, Biella
Studio G7, Bologna
Studio C. Manzo, Pescara

1976
Spazio Nuovi Strumenti, Brescia
Peronale al Kunstmuseum, Lucerna
Galleria Schema, Firenze
Galleria De Ambrogi-Cavellini, Milano

1975
Galleria Dell’Ariete, Milano

1974
Galleria Gian Enzo Sperone, Roma
Galleria Toselli, Milano
Galleria Françoise Lambert, Torino
Galleria Gian Enzo Sperone, Torino

1973
Galleria Gian Enzo Sperone, Torino
Galerie MTL, Bruxelles
X Quadriennale, Roma

1972 Documenta V, Kassel

1971
Galleria Flori, Firenze
Galleria Gian Enzo Sperone, Torino
Modern Art Agency, Napoli
Incontri Internazionali d’Arte, Roma

1970
Galleria Toselli, Milano
Rassegna romana 'Vitalità del negativo'

1969
Galleria Gian Enzo Sperone, Torino
Personale Galerie Sonnabend, Paris
Rassegne di gruppo alla Kunsthalle di Berna e allo Stedeljik Museum di Amsterdam

1968
Ricognizione Cinque, Studio Colautti, Salerno
Rassegna 'Arte povera - azioni povere', Amalfi

1967
Galleria Gian Enzo Sperone, Torino presentato da T.Trini, allineandosi tra i primi protagonisti dell'Arte Povera coi quali espone allo spazio 'Deposito d'arte presente'

1963
Piccola Galleria d’Arte Moderna, Torino

Rassegne di gruppo alla galleria d'arte moderna di Bologna, al MAMAC di Nizza, al Castello di Rivoli dove ha lavori nella collezione permanente.
 
Ultima modifica:
Grazie, Lory!

E non è neppure completa: manca la partecipazione alla IX Documenta Kassel del 1992 !!
 
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