Fabio Mauri

Alessandro Celli

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Fabio Mauri.

(tanto per uscire dalla solita noia:D:D)

Exhibitions — I was not new — Hauser & Wirth


“E’ difficile non ricordare alla notizia della scomparsa a 83 anni di Fabio Mauri (era malato da tempo), l’emozione, vissuta nel ‘93 alla Biennale di fronte al suo magnifico ed indimenticabile Muro Occidentale o del Pianto, una parete allampanata e crollante di valigie usurate d’emigranti, impregnate dall’unto colloso della disperazione ed abilmente montate a mosaico, come mattoni accampati del dolore del mondo.

Fabio Mauri, discendeva dalla famiglia aristocratica d’un signore dell’editoria quale Bompiani (lo chiamava compitamente «zio Valentino»: il conte-zio), era fratello di quella donna non meno impagabile che fu Silvana Ottieri, la dolorosa e luminosa moglie di Ottiero Ottieri, e figlio di quel Mauri, fondatore delle fortunate Messaggerie che ancor oggi portano quel nome, primo importatore di Micky Mouse in italiano (ce n’è traccia nella pittura a fumetti di Fabio, molto prima di Lichtenstein). Fu uomo di lettere e di teatro (L’Isola) prima sposato ad Adriana Asti e poi a lungo compagno della fotografa Elisabetta Catalano.

Ad un certo punto della vita sentì il dovere anche morale, dopo tele espressionistiche non indegne e la scoperta-choc dei sacchi di Burri, d’accedere all’arte della performance e del corpo. Mettendo in scena i suoi dilemmi, che erano quelli stessi, storici, d’una generazione del rimosso. Mentre impazzavano le stramberie postmodern e le stucchevoli poltrone Proust, lui gettava sul grugno delle gallerie-bene poltrone molto Mies van der Rohe, ma simulate di pelle umana: rianimava il tragico fantasma della Storia. E mentre altri «attori» di body art e di giochetti Gutai usavano la performance in chiave spesso spensierata e tardo-dadaista, Mauri mise in gioco se stesso come ombra e come complesso di colpa (non a caso Lea Vergine, per lui, disturbò il celebra distico di Valéry: «il pittore si dà con il suo corpo»).

Vivendo sulla propria pelle, lui non ebreo, ma vittima comunque delle stoltizie delle ideologie, le colpe dei padri complici e d’un mondo d’improvviso dissennato (quello che, dai versi di Hölderlin e Rilke, passa ai grugniti tribunizi del nazismo e agli orrori decorosi dei campi di concentramento) o alla quieta e non meno colpevole banalità del male teorizzata da Hannah Arendt, però voltata in salsa Finzi Contini. Recuperando nel recinto claustrofobico d’una galleria romana o veneziana i ludi sinistri del fascismo, scimmiottante le parate naziste, con opere che crepitano titoli in un minaccioso tedesco o ci parlano della fine della Storia e delle storie (molto prima di Ed Ruscha «dipingendo» ingigantita la parola End sui suoi schermi incinti di nulla e di allarmante vuoto, color avorio).

Abbiamo parlato della famiglia: perché quest’ultimo signore dell’arte, di simpatia davvero impagabile, che aveva conosciuto la durezza dei ricoveri psichiatrici (come il cognato Ottiero) e il rigore certosino dei suoi ritiri mistici, è impensabile senza l’eco del suo contesto famigliare, cui partecipava anche Pasolini (con cui fonda Setaccio e poi anche Officina. Ma sarà compagno di strada pure del Gruppo '63 e di Quindici) ebbene, aveva cominciato a morire insieme alla morte dei suoi, ripetendo «perché loro prima di me?». Decide così di proiettare gli intimi filmini di casa su strutture immobili come cassettoni e cassaforti.

Questo stava a cuore a Mauri, artista molto più grande della sua fama, scrittore fiammante (vedi i suoi Scritti recentemente usciti da Garzanti), filosofo dell’immagine, concettuale emotivo e concreto: l’etica incrollabile dell’arte, che smascheri l’inganno.”

= Marco Vallora =

Che ne pensate ? ;)
 

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Grandissimo Mauri.
Le sue tasche da Cinema risalenti alla fine degli anni 50 a mio parere sono state le prime estroflessioni!
 
Grandissimo artista!!!opere nelle collezioni che contano!!!!
Un grande innovatore!!!!
Gli schermi bianchi dal vivo sono di una forza rara.
 
Bene ragazzi...
cerchiamo di risollevare un po' il tono :clap:
passeggiando con meno indifferenza:cool:

l'arte ci offre molti orizzonti
da scoprire

oltre ai soliti griffapinellibiasiecompany
 

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Caro Ale-one, qui sfioriamo il cielo ....

la mia più grande passione

TRAVOLGENTE
 
Grazie caro:bow:

allora proseguo

Muro d’Europa / L’Automobile, 1979
Installazione Galleria del Falconiere, Ancona
 

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non censuratemi però:no:

Fabio Mauri. Fundación PROA. Buenos Aires. 2014
Ebrea, 1971
performance
 

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io scherzavo ...

.... è l'artista più sopravvalutato della storia

:yes::yes::yes::yes:
 
e ti meravigli delle tue parole?
ah ah ah

sei un mitoOK!

comunque se ti passa qualche bel Mauri
avvisami
il mercato ancora dorme su di lui:cool:
 
e ti meravigli delle tue parole?
ah ah ah

sei un mitoOK!

comunque se ti passa qualche bel Mauri
avvisami
il mercato ancora dorme su di lui:cool:

caro ale, ho un pò giocato ... ma c'è una ragione ... io cerco uno schermo di mauri da circa due anni ... ho mosso mari e monti ... persino il fai da te del fol (:eek:) .... ma senza esiti ..... nn ne ho trovato uno che sia uno nemmeno dai suoi galleristi storici

fino a qualche giorno fa ... quando H&W mi ha trasmesso l'invito per la preview della mostra ..... ed ho visto quello di cui hai postato l'immagine ... "the end" ... del '70 ...

ho immediatamente scritto .... mi è arrivata stamattina la proposta ... peraltro cmq subordinata a decisioni museali, che hanno la priorità .... e non ho potuto che scriverne nel 3d per me più appropriato ... le brutte notizie

il mercato americano viaggia in una altra galassia

bye bye fabio ... è stato un meraviglioso sogno ....

meriti questo ed altro
 
caro ale, ho un pò giocato ... ma c'è una ragione ... io cerco uno schermo di mauri da circa due anni ... ho mosso mari e monti ... persino il fai da te del fol (:eek:) .... ma senza esiti ..... nn ne ho trovato uno che sia uno nemmeno dai suoi galleristi storici

fino a qualche giorno fa ... quando H&W mi ha trasmesso l'invito per la preview della mostra ..... ed ho visto quello di cui hai postato l'immagine ... "the end" ... del '70 ...

ho immediatamente scritto .... mi è arrivata stamattina la proposta ... peraltro cmq subordinata a decisioni museali, che hanno la priorità .... e non ho potuto che scriverne nel 3d per me più appropriato ... le brutte notizie

il mercato americano viaggia in una altra galassia


bye bye fabio ... è stato un meraviglioso sogno ....

meriti questo ed altro
Ti capisco anch'io mi sono appassionato ai suoi schermi.Essenziali, poetici e minimal. :bow: Ma mi sono reso conto che sono introvabili e anche se ne trovi uno disponibile ( mission impossible) ci vogliono parecchi denari :'(.Non ci resta che goderselo nei musei dove merita di stare.
 
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