Salvo

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Avrei piacere di avere la Vostra opinione in merito all'artista Salvo Mangione, in arte Salvo.
Cosa pensate della sue opere e che opinione avete in merito al suo mercato? In una prospettiva di medio/lungo termine pensate cioè che le sue quotazioni possano avere un incremento oppure le vedete stabili o addirittura in calo?
Ringrazio in anticipo chiunque darà il suo parere e chiedo scusa se si è già trattato l'argomento in precedenza. :)
 
Avevo richiesto anch'io lumi sulle quotazioni del Mangione senza purtroppo ottenere risposta :rolleyes:

Qualità?
Riconoscibilità?
Appoggio del mercato?
Storia particolare?

Essendo un figurativo le prospettive non dovrebbero essere allettanti ... Al pari di un Faccincani o di un Pedretti.

Mah:mmmm:
 
Non paragonerei Salvo con Faccincani
 
Salvo a me piace da sempre, per me con stefanoni e' uno dei nostri artisti figurativi più bravi
 
Avrei piacere di avere la Vostra opinione in merito all'artista Salvo Mangione, in arte Salvo.
Cosa pensate della sue opere e che opinione avete in merito al suo mercato? In una prospettiva di medio/lungo termine pensate cioè che le sue quotazioni possano avere un incremento oppure le vedete stabili o addirittura in calo?
Ringrazio in anticipo chiunque darà il suo parere e chiedo scusa se si è già trattato l'argomento in precedenza. :)

Io lo trovo molto gradevole ma sulla rivalutazione non ci conto affatto.
 
Salvo a me piace da sempre, per me con stefanoni e' uno dei nostri artisti figurativi più bravi

Bravo, anzi bravissimo.
Salvo e Stefanoni sono ''figurativi concettuali''

Non bisogna guardare al figurativo, se altri artisti utilizzano il figurativo per raffigurare la realtà, Salvo, ma soprattutto Stefanoni utilizzano il figurativo per trasmettere un concetto.

Negli ultimi mesi mi sono innamorato di Stefanoni....in un futuro non molto lontano entrerà in collezione.
 
Bravo, anzi bravissimo.
Salvo e Stefanoni sono ''figurativi concettuali''

Non bisogna guardare al figurativo, se altri artisti utilizzano il figurativo per raffigurare la realtà, Salvo, ma soprattutto Stefanoni utilizzano il figurativo per trasmettere un concetto.

Negli ultimi mesi mi sono innamorato di Stefanoni....in un futuro non molto lontano entrerà in collezione.

Stefanoni dal vivo è spettacolare :bow:
 
Grazie per i vostri interventi. Riassumendo quindi potremmo dire: giudizio positivo per quanto riguarda l'aspetto artistico mentre per il lato economico punto di domanda.
Ciò che notavo è che c'è poca differenza fra le quotazioni in asta e le richieste di questo artista in galleria e non so se questo sia un bene o un male.
 
Bravo, anzi bravissimo.
Salvo e Stefanoni sono ''figurativi concettuali''

Non bisogna guardare al figurativo, se altri artisti utilizzano il figurativo per raffigurare la realtà, Salvo, ma soprattutto Stefanoni utilizzano il figurativo per trasmettere un concetto.

Negli ultimi mesi mi sono innamorato di Stefanoni....in un futuro non molto lontano entrerà in collezione.

Salvo è' un pittore che negli anni 60 e 70 si è' inserito con autorevolezza tra gli artisti che hanno "giocato" con l'arte povera e concettuale costruendo una reputazione di tutto rispetto.la sua evoluzione stilistica lo ha portato a riscoprire la pittura concettuale (bellissima la sua mostra "archeologie del futuro" nei primi anni 90 a Verona ( galleria dello scudo,vi invito a recuperare il catalogo) . Purtroppo la serialita' della sua produzione e le difficolta' che sta attraversando la pittura figurativa hanno inficiato le sue quotazioni che oggi sono ridimensionate rispetto a qualche anno fa. Ritengo comunque che in futuro vi sarà quantomeno una stabilizzazione dei valori per una rivalutazione si dovrà' aspettare un po' di più .
 
Salvo è' un pittore che negli anni 60 e 70 si è' inserito con autorevolezza tra gli artisti che hanno "giocato" con l'arte povera e concettuale costruendo una reputazione di tutto rispetto.la sua evoluzione stilistica lo ha portato a riscoprire la pittura concettuale (bellissima la sua mostra "archeologie del futuro" nei primi anni 90 a Verona ( galleria dello scudo,vi invito a recuperare il catalogo) . Purtroppo la serialita' della sua produzione e le difficolta' che sta attraversando la pittura figurativa hanno inficiato le sue quotazioni che oggi sono ridimensionate rispetto a qualche anno fa. Ritengo comunque che in futuro vi sarà quantomeno una stabilizzazione dei valori per una rivalutazione si dovrà' aspettare un po' di più .
Concordo! Io preferisco di gran lunga il Salvo del periodo concettuale (famose le lapidi) ed invece del periodo figurativo non ho una grande opinione, anche per la serialità spinta delle opere....come investimento non lo prenderei mai in considerazione, però se piace.....
 
Concordo! Io preferisco di gran lunga il Salvo del periodo concettuale (famose le lapidi) ed invece del periodo figurativo non ho una grande opinione, anche per la serialità spinta delle opere....come investimento non lo prenderei mai in considerazione, però se piace.....

Beh i suoi dipinti sono quantomeno originali , ne posseggo uno e le sue "invenzioni" psichedeliche mi affascinano ,nessuno ha mai collocato la sua pittura nell'ambito della metafisica,ma ricordo una delle ultime interviste di De chirico nel 1978 che rispondeva alla domanda "ma come vede la società' del futuro e quale sarà' il seguito della pittura da lei inventata?" E lui : immagino un mondo "gonfio, molle pieno di spuma e colori psichedelici ......" .la pittura di Salvo è' proprio così ,colorata ,misteriosa ed evocativa. Troppa produzione disturba la "tenuta"del concetto ed anche del mercato,ma ripeto un opera attaccata alla parete crea in me, ogni volta che la guardo, sensazioni di sorpresa e convinzione che Salvo sia un ottimo artista che meriterebbe maggiore considerazione.
 
Ciò che notavo è che c'è poca differenza fra le quotazioni in asta e le richieste di questo artista in galleria e non so se questo sia un bene o un male.

Succede perché le gallerie sparano alto quando gli autori tirano.
 
Scusate, ma non sono d'accordo con le opinioni espresse su Salvo.

Salvo è un grande artista, che ha iniziato la sua attività come concettuale e poi ha virato sul figurativo.

Insieme alla Transavanguardia e Ontani rappresenta il meglio degli anni '80 italiani.

In questo momento le quotazioni di Salvo sono basse (in asta, un quadro bello di dimensioni medio-grandi si compra a coeffic 7/9) per due motivi:
- in questo momento in Italia la pittura figurativa non tira
- la rivalutazione economica sta iniziando a toccare gli anni '70 (Salvo è anni '80)

10 anni fa tutti erano pazzi per informale e transavanguardia (i cinetici erano in secondo piano), adesso tutti pazzi per i cinetici (sono scomparsi i vari Vedova, Cucchi, etc). Ma tra 10 anni?

Per me Salvo è un grande artista degli anni '80, che avrà la sua giusta rivalutazione con la tempistica che abbiamo imparato guardando i cicli del mercato dell'arte.

Io ho sempre il fucile puntato sulle opere di Salvo: se vedo l'opera giusta a buon prezzo, la compro.
 
a me piace moltissimo

mi emozionano soprattutto i notturni, ma in generale apprezzo il suo lavoro dal punto di vista estetico, molto raffinato

Salvo è autore che collezionerei a prescindere da valutazioni economiche, immaginando potrà anche gratificare ma solo nel lunghissimo termine

rappresenta ambienti, città e paesaggi surreali, fantastici, dolci, poetici, intimi, silenziosi .... coinvolgenti, al punto che vorresti viaggiare per raggiungerli
 
Concordo.
Ho sempre avuto una grande ammirazione per chi naviga "controvento" pur potendo scegliere vie più facili e mari più tranquilli.
Nel 72 Salvo è a Documenta pienamente inserito nel spirito concettuale del tempo essendone protagonista, le lapidi, le foto, i neon, la mostra di sè nelle foto (come Ontani) e nelle scritte.
Nel 73 la svolta " Mi ero stufato. In quel periodo per farsi applaudire dalle gallerie bastava tirare un barattolo di vernice contro la parete. Se poi sulla parete c'era una riproduzione della Gioconda o della venere di botticelli ancora meglio....."
Il ritorno alla pittura, con dei lavori a mio parere bellissimi fra il 73 ed il 75, ed al figurativo non lo aiuta. Gli voltano le spalle in molti, galleristi, critici, collezionisti.
Nel periodo delle mille folli trasgressioni artistiche è lui, che torna ai pennelli ed alla figura il vero trasgressivo...
Parlando di un artista meno noto, che era stato disprezzato da un importante gallerista, e del quale invece lui aveva apprezzato tantissimo un quadro del tutto sconosciuto Salvatore Mangione dice " E' difficilissimo dare giudizi assoluti, bisogna penasrci parecchio prima di dire quando uno è un grande artista oppure non lo è....."
Beh per la mia modestissima opinione Salvo lo è......
 
Scusate, ma non sono d'accordo con le opinioni espresse su Salvo.

Salvo è un grande artista, che ha iniziato la sua attività come concettuale e poi ha virato sul figurativo.

Insieme alla Transavanguardia e Ontani rappresenta il meglio degli anni '80 italiani.

In questo momento le quotazioni di Salvo sono basse (in asta, un quadro bello di dimensioni medio-grandi si compra a coeffic 7/9) per due motivi:
- in questo momento in Italia la pittura figurativa non tira
- la rivalutazione economica sta iniziando a toccare gli anni '70 (Salvo è anni '80)

10 anni fa tutti erano pazzi per informale e transavanguardia (i cinetici erano in secondo piano), adesso tutti pazzi per i cinetici (sono scomparsi i vari Vedova, Cucchi, etc). Ma tra 10 anni?

Per me Salvo è un grande artista degli anni '80, che avrà la sua giusta rivalutazione con la tempistica che abbiamo imparato guardando i cicli del mercato dell'arte.

Io ho sempre il fucile puntato sulle opere di Salvo: se vedo l'opera giusta a buon prezzo, la compro.

Se tutti facessero così le quotazioni di un artista non crescerebbero mai. Poiché io pure faccio così, e anche peggio, e molti, qui nel forum, mi pare, hanno un simile atteggiamento (in pratica o pago poco perché è un giovane e scommetto, o cerco di prendere l'opera importante a sconto), al di là dell'ovvia considerazione che ognuno cerca di pagare il meno possibile, mi permetto di far riflettere (me compreso) su questa attitudine. In pratica noi ci sentiamo "in diritto" di profittare della disattenzione di altri, o eventualmente della mancanza di denaro da parte loro, probabilmente perché "siamo più bravi", sappiamo riconoscere il buono meglio di altri, e quindi andiamo premiati per questo. Raramente invece, credo, consideriamo che se noi paghiamo di meno, vuol dire che c'è una media e qualcuno paga di più.
Chi è costui? Un fesso, un innamorato dell'arte più generoso o più ricco di noi, un ignorante che non avendo capacità e interesse propri abbastanza approfonditi paga senza capire nulla di prezzi e valori?
Avete presente quella pubblicità ormai attempata in cui lui e lei si incontrano in hotel, ma lei, masticatrice di chewing gum, ha pagato di meno?
Kant misurava la moralità delle azioni con la considerazione tipo "se tutti facessero così". Nessun moralismo, ovviamente, ma una riflessione che può cominciare nel modo seguente: il nostro comportamente vuol contraddire coscientemente la legge domanda-offerta: infatti la nostra domanda è più fortemente motivata di quella "caro, non è ciccina quella veduta di Parigi dal Tamburi ... o Tamburini ...?" ma noi riusciamo :rolleyes::confused: a pagare di meno.
Per poi proseguire ammettendo che noi si può pagar meno proprio perché esiste un mercato in cui qualcuno paga di più.
E forse arrivando a Homo homini lupus, ovvero a mors tua vita mea. :D
 
Scusate, ma non sono d'accordo con le opinioni espresse su Salvo.

Salvo è un grande artista, che ha iniziato la sua attività come concettuale e poi ha virato sul figurativo.

Insieme alla Transavanguardia e Ontani rappresenta il meglio degli anni '80 italiani.

In questo momento le quotazioni di Salvo sono basse (in asta, un quadro bello di dimensioni medio-grandi si compra a coeffic 7/9) per due motivi:
- in questo momento in Italia la pittura figurativa non tira
- la rivalutazione economica sta iniziando a toccare gli anni '70 (Salvo è anni '80)

10 anni fa tutti erano pazzi per informale e transavanguardia (i cinetici erano in secondo piano), adesso tutti pazzi per i cinetici (sono scomparsi i vari Vedova, Cucchi, etc). Ma tra 10 anni?

Per me Salvo è un grande artista degli anni '80, che avrà la sua giusta rivalutazione con la tempistica che abbiamo imparato guardando i cicli del mercato dell'arte.

Io ho sempre il fucile puntato sulle opere di Salvo: se vedo l'opera giusta a buon prezzo, la compro.

condivido riga per riga.
 
Scusate, ma non sono d'accordo con le opinioni espresse su Salvo.

Salvo è un grande artista, che ha iniziato la sua attività come concettuale e poi ha virato sul figurativo.

Insieme alla Transavanguardia e Ontani rappresenta il meglio degli anni '80 italiani.

In questo momento le quotazioni di Salvo sono basse (in asta, un quadro bello di dimensioni medio-grandi si compra a coeffic 7/9) per due motivi:
- in questo momento in Italia la pittura figurativa non tira
- la rivalutazione economica sta iniziando a toccare gli anni '70 (Salvo è anni '80)

10 anni fa tutti erano pazzi per informale e transavanguardia (i cinetici erano in secondo piano), adesso tutti pazzi per i cinetici (sono scomparsi i vari Vedova, Cucchi, etc). Ma tra 10 anni?

Per me Salvo è un grande artista degli anni '80, che avrà la sua giusta rivalutazione con la tempistica che abbiamo imparato guardando i cicli del mercato dell'arte.

Io ho sempre il fucile puntato sulle opere di Salvo: se vedo l'opera giusta a buon prezzo, la compro.

Ho atteso di leggere le Vostre considerazioni prima di scrivere anche io qualcosa a riguardo, proprio perchè Salvo è un artista che ha fatto delle scelte che non sono mai riuscito a giustificare.
Discretamente interessanti agli inizi, si è poi condannato da solo al disastro. Ha cambiato marcia inventandosi una pittura solo decorativa, tipo "metafisica" di serie B, per di più ripetitiva e sempre più "svogliata" (le nevicate nooooo, che orrore!)
Ho letto un accostamento (un po' forzato) con Stefanoni: non sono d'accordo. In Stefanoni (anche lui non mi piace troppo) vedo ben diverso impegno, cura e soprattutto poesia. Un modo di dipingere ugualmente riconoscibile ma molto molto più ricercato.
Il mercato non è poi così sballato e non è solo questione di mode: se le quotazioni sono in picchiata è anche perchè si è capito che il suo futuro non è granchè.
 
Se tutti facessero così le quotazioni di un artista non crescerebbero mai. Poiché io pure faccio così, e anche peggio, e molti, qui nel forum, mi pare, hanno un simile atteggiamento (in pratica o pago poco perché è un giovane e scommetto, o cerco di prendere l'opera importante a sconto), al di là dell'ovvia considerazione che ognuno cerca di pagare il meno possibile, mi permetto di far riflettere (me compreso) su questa attitudine. In pratica noi ci sentiamo "in diritto" di profittare della disattenzione di altri, o eventualmente della mancanza di denaro da parte loro, probabilmente perché "siamo più bravi", sappiamo riconoscere il buono meglio di altri, e quindi andiamo premiati per questo. Raramente invece, credo, consideriamo che se noi paghiamo di meno, vuol dire che c'è una media e qualcuno paga di più.
Chi è costui? Un fesso, un innamorato dell'arte più generoso o più ricco di noi, un ignorante che non avendo capacità e interesse propri abbastanza approfonditi paga senza capire nulla di prezzi e valori?
Avete presente quella pubblicità ormai attempata in cui lui e lei si incontrano in hotel, ma lei, masticatrice di chewing gum, ha pagato di meno?
Kant misurava la moralità delle azioni con la considerazione tipo "se tutti facessero così". Nessun moralismo, ovviamente, ma una riflessione che può cominciare nel modo seguente: il nostro comportamente vuol contraddire coscientemente la legge domanda-offerta: infatti la nostra domanda è più fortemente motivata di quella "caro, non è ciccina quella veduta di Parigi dal Tamburi ... o Tamburini ...?" ma noi riusciamo :rolleyes::confused: a pagare di meno.
Per poi proseguire ammettendo che noi si può pagar meno proprio perché esiste un mercato in cui qualcuno paga di più.
E forse arrivando a Homo homini lupus, ovvero a mors tua vita mea. :D

In realtà, a mio modo di vedere, è più semplice: si creano asimmetrie di mercato nei momenti in cui c'è poco interesse su un artista. Per cui, due opere simili possono essere vendute a prezzi diversi. In questi casi, la mia esperienza è che si compra meglio in asta.

Nei momenti di forte interesse su un artista, il mio discorso cade completamente (salvo colpi di fortuna) e - se si vuole comprare l'opera di quell'artista - bisogna pagarlo il suo prezzo. In questo caso, invece, la mia esperienza è che si compra meglio dai mercanti o da privati.
 
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