Diritto di seguito

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Premesso che il DDS farei volentieri a meno di pagarlo, ma che per puro spirito delatorio e di curiosità ho fatto qualche ricerca veloce e scoperto che ci sono parecchie gallerie che non l'hanno pagato mai (eppure una vendita oltre i 10000 euro, negli ultimi anni, l'avranno fatta tutti).
Mancano, del tutto, anche nomi importanti, pluricitati e pluriosannati, ma quando c'è da pagare le tasse (perché se manca il DDS è facile che manchi anche la relativa fattura) chissà come... spariscono. :D
Lungi da me pubblicare nomi, trovate tutto qui, se volete:

[SIAE] Societ Italiana degli Autori ed Editori

Comunque, la mia domanda è: trovate giusta questa ulteriore tassa sull'arte, che sostanzialmente serve a foraggiare chi la riscuote e raramente protegge gli artisti che dovrebbero beneficiarne?
Gli eredi di grandi artisti, non potrebbero trovarsi un lavoro vero?
Disclaimer: Le mie domande sono PALESEMENTE faziose. :)
 
Premesso che il DDS farei volentieri a meno di pagarlo, ma che per puro spirito delatorio e di curiosità ho fatto qualche ricerca veloce e scoperto che ci sono parecchie gallerie che non l'hanno pagato mai (eppure una vendita oltre i 10000 euro, negli ultimi anni, l'avranno fatta tutti).
Mancano, del tutto, anche nomi importanti, pluricitati e pluriosannati, ma quando c'è da pagare le tasse (perché se manca il DDS è facile che manchi anche la relativa fattura) chissà come... spariscono. :D
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Comunque, la mia domanda è: trovate giusta questa ulteriore tassa sull'arte, che sostanzialmente serve a foraggiare chi la riscuote e raramente protegge gli artisti che dovrebbero beneficiarne?
Gli eredi di grandi artisti, non potrebbero trovarsi un lavoro vero?
Disclaimer: Le mie domande sono PALESEMENTE faziose. :)

io ho provato con tre o quattro e non mi hanno deluso .... grazie per l'info, nn lo conoscevo
 
Sarò breve:D e spero di porre un fine sull'annosa questione postata delucidando chi è del settore e spronandolo a comportarsi con le dovute maniere.
La legge è creata appositamente per regolare situazioni che se non disciplinate darebbero adito all'uso della forza o a comportamenti ambigui e spesso funesti. Purtroppo molti nostri governanti negli anni si son fatti leggi per pararsi il c ulo e dunque è nata una sorta di sfiducia pubblica verso le leggi in genere (buone o cattive, giuste o ingiuste),ma queste, se fatte per i motivi ut supra indicati, sono buona cosa.
Partendo dal presupposto indefettibile che la disciplina riguardante il diritto di seguito è nata per tutelare l'artista, quale figura FONDAMENTALE dell'intero sistema del mercato PRIMARIO dell'arte contemporanea, vediamo brevemente di cosa si tratta e cosa è.
Il diritto di seguito si basa essenzialmente su un principio empirico ossia che l'aumento di valore di un opera d'arte in un unico esemplare normalmente (ma può accadere il contrario, raramente, ma può succedere) nel tempo è proporzionale alla crescita della notorietà dell'artista che all'inizio della sua carriera è costretto a vendere o addirittura a svendere le proprie opere a prezzi inferiori a quelli successivamente determinati dal mercato dell'arte.E fin qui ci siamo.
Quindi?
In Italia l'art. 144 e sgg. sul diritto d'autore delinea il diritto di seguito.Come funziona?
Riassumo.
Ci sono due situazioni diverse:
1-gallerie che dispongono di opere consegnate loro dagli artisti e messe in esposizione o in vendita poi dalle gallerie stesse
2-gallerie che acquistano dagli artisti direttamente le opere dagli artisti per rivenderle ai collezionisti
Nella situazione di cui al numero 1 la galleria non acquista le opere ma normalmente le vende per conto dell'artista oppure le espone solamente lasciando libero il collezionista di trattare liberamente con l'artista (rarissimamente).Comunque si può parlare nella maggioranza dei casi di un mandato senza rappresentanza o di una commissione di vendita di opere d'arte per conto dell'artista.La galleria ovviamente avrà un compenso sulle vendite.In questa ipotesi non c'è vendita successiva alla prima e dunque non è dovuto nessun diritto di seguito. Ai fini IVA però la situazione è un po' più complicata ma lasciamo perdere questo.
Nella situazione di cui al numero 2 invece si attua un duplice passaggio di proprietà: dall'artista al gallerista, dal gallerista al collezionista.In questo caso è dovuto il diritto di seguito sulla seconda vendita anche se di difficile quantificazione.
Come viene calcolato il diritto di seguito:
Viene calcolato al netto dell'IVA in misura percentuale sul prezzo di vendita senza dedurre costi e spese sostenute dal gallerista per sostenere e promuovere l'artista stesso (perché la legge parla di prezzo di vendita intero).
In Italia la gestione spetta alla SIAE che deve essere informata su ogni vendita secondaria sulla quale parte il calcolo del diritto di seguito spettante all'artista.
Tranquillizzo i galleristi: vi sono pochissimi casi giurisprudenziali in cui gli artisti (che manco lo sanno) hanno promosso azione giudiziaria per il mancato pagamento del diritto di seguito, MA POSSONO FARLO entro ovviamente i termini di prescrizione ordinari.
La legge italiana prevede anche che per le vendite di opere d'arte sopra i 3000 eurozzi devono essere denunciate a cura del professionista venditore (GALLERISTA O MERCANTE CHE SIA) mediante dichiarazione alla SIAE fornendogli unitamente tutte le informazioni relative ad assicurare il pagamento del diritto di seguito (state tranquilli, deve comunque essere la SIAE a richiedervi quest'ultime informazioni riguardanti i compensi elargiti agli artisti del diritto di seguito).
Una curiosità del diritto di seguito è nel caso di Salvator Dalì che lasciò il diritto di seguito ai suoi legittimi 5 eredi ma che venne impugnato il testamento dala Fondazione che riteneva che il diritto spettasse a lei.Leggetevi tutta la vicenda, è molto interessante e su Google si trova.
Spero di aver messo dei sensi di colpa ai mercanti o ai galleristi di cui al numero 2 :D:D:D
 
Premesso che il DDS farei volentieri a meno di pagarlo, ma che per puro spirito delatorio e di curiosità ho fatto qualche ricerca veloce e scoperto che ci sono parecchie gallerie che non l'hanno pagato mai (eppure una vendita oltre i 10000 euro, negli ultimi anni, l'avranno fatta tutti).
Mancano, del tutto, anche nomi importanti, pluricitati e pluriosannati, ma quando c'è da pagare le tasse (perché se manca il DDS è facile che manchi anche la relativa fattura) chissà come... spariscono. :D
Lungi da me pubblicare nomi, trovate tutto qui, se volete:

[SIAE] Societ Italiana degli Autori ed Editori

Comunque, la mia domanda è: trovate giusta questa ulteriore tassa sull'arte, che sostanzialmente serve a foraggiare chi la riscuote e raramente protegge gli artisti che dovrebbero beneficiarne?
Gli eredi di grandi artisti, non potrebbero trovarsi un lavoro vero?
Disclaimer: Le mie domande sono PALESEMENTE faziose. :)

La cosa più insopportabile di questa tassa è che lo stato la riscuote ma a quanto ne so io agli artisti o loro eredi non arriva nulla.
La mia esperienza personale è addirittura grottesca, avendo avuto per circa tre anni un galleria la prima volta che ho venduto un quadro che prevedeva il pagamento del dds, mi sono recato all'ufficio cittadino della SIAE per pagarlo ma non sapevano nemmeno cosa fosse ! Ho dovuto io a mie spese telefonare al loro ufficio a Roma per informarmi come pagare.
Sorvolo poi sul fatto che nella mia città da decenni operavano gallerie che evidentemente mai si erano rivolte alla Siae per pagare ...
 
La cosa più insopportabile di questa tassa è che lo stato la riscuote ma a quanto ne so io agli artisti o loro eredi non arriva nulla.
La mia esperienza personale è addirittura grottesca, avendo avuto per circa tre anni un galleria la prima volta che ho venduto un quadro che prevedeva il pagamento del dds, mi sono recato all'ufficio cittadino della SIAE per pagarlo ma non sapevano nemmeno cosa fosse ! Ho dovuto io a mie spese telefonare al loro ufficio a Roma per informarmi come pagare.
Sorvolo poi sul fatto che nella mia città da decenni operavano gallerie che evidentemente mai si erano rivolte alla Siae per pagare ...

Non è una tassa ma un diritto spettante agli artisti (che va a loro e non trattenuto dalla siae)e gestito (malamente) dalla SIAE.Non è una tassa. Si risolverebbe tutto facendo dei conto vendita (almeno sul mercato primario)...su quello secondario non c'è via di fuga, l'unica risiede nel far affidamento sulla ignoranza di chi gestisce il diritto e di chi deve riceverlo.
 
Il DDS non è nato in Italia, credo sia un'idea francese, impostaci dall'Europa.
Si tratta comumque di una follia burocratica che non può avere come risultato che spingere, giustamente, all'evasione, o meglio, all'elusione.
Agli artisti non servirà mai.
Non si capisce perché debba servire agli eredi.
Purtroppo è in mano alla SIAE, che agisce in regime di monopolio, e non si capisce perché questo a lei sia concesso. La Siae è un mostro che incassa e spreca, fino a ieri in preda agli scandali, efficace solo nell'impedire la vita all'arte. Il suo unico interesse è il denaro altrui.
Non riesco nemmeno a parlarne male come vorrei, diciamo che sembra la figlia di un'inseminazione abnorme tra Hitler e Stalin.

Ultimamente sto pure denunciando (Garante per la concorrenza) che se un iscritto si dimentica di pagare la quota entro l'anno viene inesorabilmente fatto decadere, e deve risobbarcarsi le costose e complicate procedure di ammissione. Nemmeno l'AGE arriva a tanta stupidità.

Se qualcuno si illude che il DDS sia un giusto risarcimento agli eredi, vorrei far presente che allora si dovrebbero detrarre, per esempio, gli interessi composti per quanto pagato all'artista, o la svalutazione del periodo; dovrebbe inoltre essere pagata la tassa sull'eredità. E comunque anche valutato in qualche modo l'aumento medio di valore del mercato, ma anche, e qui ti voglio, la sua diminuzione.
Pagare, questo sempre. Detrarre, questo mai!
FNKul0
 
Il DDS non è nato in Italia, credo sia un'idea francese, impostaci dall'Europa.
Si tratta comumque di una follia burocratica che non può avere come risultato che spingere, giustamente, all'evasione, o meglio, all'elusione.
Agli artisti non servirà mai.
Non si capisce perché debba servire agli eredi.
Purtroppo è in mano alla SIAE, che agisce in regime di monopolio, e non si capisce perché questo a lei sia concesso. La Siae è un mostro che incassa e spreca, fino a ieri in preda agli scandali, efficace solo nell'impedire la vita all'arte. Il suo unico interesse è il denaro altrui.
Non riesco nemmeno a parlarne male come vorrei, diciamo che sembra la figlia di un'inseminazione abnorme tra Hitler e Stalin.

Ultimamente sto pure denunciando (Garante per la concorrenza) che se un iscritto si dimentica di pagare la quota entro l'anno viene inesorabilmente fatto decadere, e deve risobbarcarsi le costose e complicate procedure di ammissione. Nemmeno l'AGE arriva a tanta stupidità.

Se qualcuno si illude che il DDS sia un giusto risarcimento agli eredi, vorrei far presente che allora si dovrebbero detrarre, per esempio, gli interessi composti per quanto pagato all'artista, o la svalutazione del periodo; dovrebbe inoltre essere pagata la tassa sull'eredità. E comunque anche valutato in qualche modo l'aumento medio di valore del mercato, ma anche, e qui ti voglio, la sua diminuzione.
Pagare, questo sempre. Detrarre, questo mai!
FNKul0

Il diritto di seguito non è cosa ingiusta ma semplicemente è gestito malamente da una società che fa acqua da tutte le parti e che sinora il bottino se l'è spartito tra i capoccia del liscio e pochi altri che ben conosciamo. Ma in paesi come la Francia e la Finlandia, che esiste da tempo, il diritto di seguito funziona benissimo e nessuno protesta.
 
[Riproprongo il mio post stranamente scomparso:]
Caro morto,
da come hai impostato l'argomento sembra che tu voglia chiederci una benedizione a fare ciò che dici facciano alcuni tuoi colleghi e che tu sembri tentato di emulare... :D
 
Non si capisce perché debba servire agli eredi.
...
La Siae è un mostro che incassa e spreca, fino a ieri in preda agli scandali
E comunque anche valutato in qualche modo l'aumento medio di valore del mercato, ma anche, e qui ti voglio, la sua diminuzione.
Pagare, questo sempre. Detrarre, questo mai!
FNKul0

OK! Sacrosante verità, adeguata conclusione :yes:
 
in Italia ormai la siae è alla carretta
 
Ultima modifica:
Solamente un appunto sulla SIAE che gestisce il diritto di seguito, almeno sin'ora.
Il presidente sino al 2013 era gino paoli, dunque chiedete a lui delucidazioni:D:D:D, tra i fondatori ci sono nomi illustrissimi, come Carducci, verga,verdi, lombroso ecc ecc.Nota degna di essere ben intesa è che all'interno della siae le decisioni non si prendono a votazione con ugual peso per tutti i soci ma il peso del voto è relazionato ai proventi percepiti (ecco perché ho scritto e azzardato alcune cose sul liscio...ma era una battuta).Va anche tenuto presente che dal febbraio del 2014 una direttiva europea ha messo fine al monopolio della SIAE sul diritto d'autore, dunque dal febbraio 2014 si sono aperti nuovi scenari relativamente alla tutela del diritto d'autore.In Italia si fa strada ad esempio la Soundreef, ma prevedo che lo scenario si espanda.
OK, lo dovevo per completezza di informazione.
Poi, è chiaro, che ognuno è libero di pensare e dubitare sulla fondatezza e utilità di questa o di quella legge.Ma ...dura lex sed lex
 
[Riproprongo il mio post stranamente scomparso:]
Caro morto,
da come hai impostato l'argomento sembra che tu voglia chiederci una benedizione a fare ciò che dici facciano alcuni tuoi colleghi e che tu sembri tentato di emulare... :D

:D
Carissimo, in realtà la mia galleria è ben presente in quell'elenco con tanto di emolumenti pagati. ;)
Purtroppo vorrei che anche le gallerie figh3tte seguissero il nostro esempio, pur ritenendo il DDS un balzello arcaico e inventato per foraggiare Raul Casadei o Gino Paoli. Se non altro per giusta concorrenza.
Batterista, la storiella dell'intermediariato con l'artista sarà vera una volta su mille.
Già mi vedo la galleria "figh3tta" che mette in contatto un Ali Banisadr con il cliente per la transazione.
Possibile che Poggiali e Forconi vendano Luca Pignatelli e paghino regolarmente il DDS, mentre l'altra galleria di riferimento in Italia non ne abbia mai venduto uno?

Ma non solo a Milano, mancano anche a Napoli :D
 
batteristasinest;41205584....Va anche tenuto presente che [B ha scritto:
dal febbraio del 2014 una direttiva europea ha messo fine al monopolio della SIAE sul diritto d'autore[/B], dunque dal febbraio 2014 si sono aperti nuovi scenari relativamente alla tutela del diritto d'autore.In Italia si fa strada ad esempio la Soundreef, ma prevedo che lo scenario si espanda.
OK, lo dovevo per completezza di informazione.
Poi, è chiaro, che ognuno è libero di pensare e dubitare sulla fondatezza e utilità di questa o di quella legge.Ma ...dura lex sed lex

Grazie dell'info. Naturalmente la SIAE, oltre a non avermi spedito i moduli di pagamento (e se li ha spediti, posta semplice, non sono arrivati: una gioia per chi è spesso all'estero :censored: senza contare che in prima battuta l'unico pagamento previsto è con foglietto arcaico, allo sportello bancario, FISICAMENTE) non si è certio premurata di farmi conoscere l'evento. Niente di strano, intendiamoci, neanche Ghino di Tacco dava informazioni sul N° di telefono della Polizia.
 
Comunque, ripeto, quando segnalai, da iscritto, alla SIAE che si svolgevano i concerti dei Centri Sociali senza pagare un centesimo di diritti, in totale illegalità, mi fu risposto che non potevano intervenire.
Allora capii subito con chi avessi a che fare.
RiFNK.lo
 
Ci sono due situazioni diverse:
1-gallerie che dispongono di opere consegnate loro dagli artisti e messe in esposizione o in vendita poi dalle gallerie stesse
2-gallerie che acquistano dagli artisti direttamente le opere dagli artisti per rivenderle ai collezionisti
....Nella situazione di cui al numero 2 invece si attua un duplice passaggio di proprietà: dall'artista al gallerista, dal gallerista al collezionista.In questo caso è dovuto il diritto di seguito sulla seconda vendita anche se di difficile quantificazione.

non è proprio così..tu puoi anche acquistarla dall'artista ma devi rivenderla entro 3 anni e se la cifra supera i 10.000 netti lo paghi comunque
dal Sito Siae:

"Il diritto non si applica, inoltre, quando il venditore (professionista) abbia acquistato l’opera direttamente dall’autore nei tre anni precedenti la vendita ed il prezzo di quest’ultima non superi € 10.000,00.
La vendita si presume effettuata oltre i tre anni dall’acquisto, salvo prova contraria fornita dal venditore".
 
Premesso che il DDS farei volentieri a meno di pagarlo, ma che per puro spirito delatorio e di curiosità ho fatto qualche ricerca veloce e scoperto che ci sono parecchie gallerie che non l'hanno pagato mai (eppure una vendita oltre i 10000 euro, negli ultimi anni, l'avranno fatta tutti).
Mancano, del tutto, anche nomi importanti, pluricitati e pluriosannati, ma quando c'è da pagare le tasse (perché se manca il DDS è facile che manchi anche la relativa fattura) chissà come... spariscono. :D
Lungi da me pubblicare nomi, trovate tutto qui, se volete:

[SIAE] Societ Italiana degli Autori ed Editori

Comunque, la mia domanda è: trovate giusta questa ulteriore tassa sull'arte, che sostanzialmente serve a foraggiare chi la riscuote e raramente protegge gli artisti che dovrebbero beneficiarne?
Gli eredi di grandi artisti, non potrebbero trovarsi un lavoro vero?
Disclaimer: Le mie domande sono PALESEMENTE faziose. :)

Io sono un superpagatore :D. Va detto per onestà che se paghi in cartaceo e non in telematico, capita che il tuo mandatario di zona non sempre li carichi nel database. Ioltre alcuni colleghi hanno società con ragione sociale diversa dal nome commerciale. Tempo fa a Milano molti sono caduti nei controlli e hanno pagato parecchi. Comunque molti ancora EVADONO :angry::angry::angry:
 
Fatemi capire ho guardato tanti autori e di alcuni che ne sono ne state venduti sicuramente decine ci sono solo due o tre opere
Ma qui sgarrano anche grandi organizzazioni....mi sembra evidente...
Il dds e'sopra i 3000 o 10.000???
 
Sopra i 10000 = sempre e comunque (parlo chiaramente di vendite TRAMITE attività commerciale)
Sopra i 3000 = solo se NON prima vendita o comunque dopo i 3 anni dall'acquisto presso l'artista.
 
Vendita pari o superiore a 3000, successiva alla prima vendita (con l'autore del quadro), svolta da un professionista (mercante o gallerista non improvvisato)e oltre i tre anni dalla prima cessione si paga il diritto di seguito.

Le vendite tra privati non c'è il diritto di seguito se il prezzo non supera le 10.000 euro.Se c'è un professionista e si eccede le 10000 euro non si paga il diritto di seguito SOLO se è una seconda vendita la cui prima risale a meno di tre anni prima (che dovrà provare il secondo venditore)

Sotto i 3000 euro non si paga il diritto di seguito mai.

La prima vendita a qualunque cifra non paga il diritto di seguito, ma è ovvio.

PS: prima vendita è quella con l'autore del quadro e il compratore, seconda vendita è quella tra il mercante e un collezionista foss'anche lo stesso autore originario.
 
A leggere tutto questo mi viene alla mente un solo pensiero:
povera Italia... (ok, viene dalla UE, ma...)
Mi hanno detto che in Italia le gallerie devono pure tenere dei registri con le opere vendute, di proprieta' etc.
Ma come fanno a lavorare da quelle parti?

p.s.: felice anche per questo, di vivere e lavorare in un paese dove la burocrazia praticamente non esiste (o quasi)
 
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