Kounellis

  • Ecco la 59° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana a doppia velocità per le principali piazze internazionali. In Europa gli indici Euro Stoxx 50 e Dax hanno aggiornato oggi i record assoluti, mentre negli Stati Uniti gli indici di Wall Street S&P 500 e Nasdaq 100 hanno ritracciato dai recenti massimi storici. Martedì scorso è stato diffuso il rapporto di febbraio sui prezzi al consumo degli Usa, che ha evidenziato una lieve accelerazione dell’inflazione. L’indice mostra una crescita del 3,2% su base annua, rispetto al 3,1% di gennaio, mentre il dato core ha rallentato meno del previsto, da 3,9% a 3,8%. Nel complesso, i dati confermano la tesi prudente della Fed sui tagli dei tassi, togliendo qualche certezza a chi spera in una prima mossa nel meeting di giugno. Per continuare a leggere visita il link

Alessandro Celli

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Proseguo la mia pallosissima
funzione, spesso vana e maldestra,
di stimolare nuovi spunti di riflessione

e di Kounellis non avevamo ancora dedicato un post
:eekk:

Mi vengono in mente le parole di Kounellis su "L'Espresso" del 1 agosto 1996, in cui affermava:
"mi hanno chiamato artista, negli anni Sessanta, perchè non sapevano come definire un mucchio di carbone.
Ma io sono un pittore e rivendico la mia iniziazione nella pittura.
Perchè la pittura è la costruzione di immagini, non indica una maniera nè tantomeno una tecnica.
Ogni pittore ha le sue visioni e i suoi mezzi di costruzione dell'immagine ed è ridicolo il luogo comune che associa la parola pittore all'arte tradizionale e la parola artista ad un ruolo anarchico, modernista e sperimentale.
Il pittore moderno, come in ogni epoca, è un uomo antico"
 

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Non è uno di quegli artisti che produce la quantità e ricordo che il grande gallerista Ugo Ferranti narrava spesso sulla produzione di Kounellis, ben equilibrata e mai spesa a dismisura.
I due instaurarono una vera amicizia, tant'è che poche ore prima di morire, il Ferranti ha chiesto a Kounellis di realizzare l’urna per le sue ceneri, che resta un capolavoro di arte povera.
 

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Insomma, forse l'avrete capito, ma riservo un gran rispetto in Kounellis, anche per le opere di minor rilievo........

Fra i cento più grandi artisti viventi
I tedeschi lo hanno posizionato al numero 77
Die 100 größten lebenden Künstler | Capital
:eek::eek::eek::eek:
 

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“Kounellis sembra mettere in discussione una concezione della globalizzazione superficiale legata al tempo presente, a un contemporaneo troppo rapido, perciò breve, che non riesce a sopravvivere al consumo del tempo e a confrontarsi appunto con la storia.

La storia per Kounellis è una misura, una proporzione dove costruire uno spazio, una dimensione in cui la storia diventa presente e viceversa. Una dinamica che ha sempre mostrato nelle numerose mostre nel mondo, e ciò è evidente anche in due più recenti nelle quali Kounellis cerca di spingere come la storia sia una dimensione materiale legata a una pratica fisica, non solo un concetto, ma anche un’immagine.

Gli artisti infatti sono stati per la storia i testimoni attraverso la produzione delle immagini. Hanno immaginato la storicità del mondo, guardano come una figura di Giano al passato e al futuro contemporaneamente, creando nella simmetria temporale un luogo ideale dell’arte.
Kounellis riesce a porre l’attenzione sulla relazione tra un passato a cui fare riferimento e un futuro che inevitabilmente vede ripetersi con cadenza periodica.

Questa funzione fondamentale dell’artista che documenta la storia è basata anche su una coscienza della propria epoca delle differenze e delle similitudini, non solo con un passato a cui fare riferimento, ma anche a un futuro che inevitabilmente vede ripetersi con cadenza periodica su alcuni corsi storici.

E Kounellis è in questo tessere gli elementi nel tempo che diventa un riferimento di questa relazione fondamentale.”
 

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io vado con modestia... un senza titolo del 1959, di un certo Kounellis ....
ma solo per l'idea, che mi piaceva tanto "dove l’attenzione si sposta sulla stratificazione del tempo, inteso come tempo esistenziale, e dove la scrittura si propone come immagine lirica di un fatto semplice, oggettivo e quotidiano"
 

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Quando dodici cavalli veri divennero un'opera d'arte. Era il 1969, nella sala della galleria romana L'Attico. Gli animali furono legati attorno al perimetro della quattro mura che formava lo spazio rettangolare della sala espositiva. Pulsanti di energia vitale, col loro odore e la loro fisiologia attiva, quei cavalli diventarono un lavoro leggendario, l'ambigua e surreale installazione con cui il greco, ma romano d'adozione, Jannis Kounellis affermava il suo prorompente e provocatorio vitalismo creativo.

Era il trionfo del "recupero della natura viva", dell'esplosione della vita nella sua attualità, raccontata in tempo reale. Con i cavalli, comparvero pappagalli veri su trespoli d'acciaio, donne coperte di un sudario e stese su un letto col becco a gas legato ad un piede, giochi di fuochi sprigionati da fiamme ossidriche, carbone, caffè e oro, sacchi e pietre, cactus e uccelli.
 

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Ma del resto :
"1967 - 1971 : in questo arco di anni la definizione arte povera è accettata e condivisa come identificazione di un gruppo, in seguito i percorsi tornano individuali"

In particolare il 1969 l'accento è proprio posto sulla coralità.
Già infatti nel 1972 Kounellis si presentò a Roma con un calco d'oro sulle labbra.
Quell'idea di coralità era già terminata.
Consiglio una riposante e stimolante lettura di "arte povera storia e storie", G. Celant - ed. Electa 2011.

E Boetti ce lo rammenta…
:D:D:D:D
 

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E non a caso la
Rosa nera, di Jannis Kounellis, smalto su tela, 1966 viene utilizzata come immagine per la copertina del catalogo del Museo del Novecento di Milano
:bow::bow::bow:
 

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ed ecco quanto riportano al
Solomon R. Guggenheim Museum
New York, NY 10128
guggenheim.org


Influenced by Alberto Burri as well as Lucio Fontana, whose work offered an alternative to the Expressionism of Art Informel, Kounellis was looking to push painting into new territory. He was inspired, too, by the work of Jackson Pollock and Franz Kline, and by the earlier abstractions of Kazimir Malevich and Piet Mondrian. Kounellis’s painting would gradually become sculptural; by 1963, the artist was using found elements in his paintings. Kounellis began to use live animals in his art during the late 1960s; one of his best-known works included 11 horses installed in the gallery. Kounellis not only questioned the traditionally pristine, sterile environment of the gallery but also transformed art into a breathing entity. His diverse materials from the late 1960s onward included fire, earth, and gold, sometimes alluding to his interest in alchemy. Burlap sacks were introduced, in homage to Burri, though they were stripped of the painting frame and exhibited as objects in space. Additional materials have included bed frames, doorways, windows, and coat racks. People, too, began to enter his art, adding a performative dimension to his installations. In the 1970s and 1980s, Kounellis continued to build his vocabulary of materials, introducing smoke, shelving units, trolleys, blockaded openings, mounds of coffee grounds, and coal, as well as other indicators of commerce, transportation, and economics. These diverse fragments speak to general cultural history, while they simultaneously combine to form a rich and evocative history of meaning within Kounellis’s oeuvre.
 

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E concludo (finalmente direte voi, eh):wall::wall: inserendo una bella recensione su Boetti e Kounellis:

".......... si mette in evidenza come i percorsi di Boetti e Kounellis, inizialmente legati da una matrice comune, si siano nel tempo sviluppati attraverso estetiche differenti: se Boetti sottende ad un universo dai mille colori, in cui prende forma anche l’aspetto ludico, Kounellis amplifica l’energia e la tattilità del nero catrame come colore/materia. I due approcci estetici, all’apparenza distanti, trovano forte convergenza nella tensione spirituale e nella comune carica simbolica e concettuale........."
 

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Per ulteriori approfondimenti…..
Gallerie:
Austria

Galerie Elisabeth & Klaus Thoman, Innsbruck

Galerie Weihergut Biberngasse, Salzburg
Galerie Elisabeth & Klaus Thoman, Vienna
Belgium
Galerie Pascal Polar, Brussels
Triangle Bleu, Stavelot
Brazil
Sprovieri - Rio de Janeiro, Rio de Janeiro, RJ
Denmark
Galleri Bo Bjerggaard, Copenhagen
France
Galerie Pietro Spartà, Chagny
Galerie Karsten Greve - Paris, Paris
Galerie Lelong - Paris, Paris
Germany
Blain|Southern - Berlin, Berlin
Galerie Dittmar, Berlin
Akira Ikeda - Berlin, Berlin
Galerie Karsten Greve - Cologne, Cologne
Konrad Fischer Galerie - Düsseldorf, Dusseldorf
Galerie Leu, Munich
Edition Schellmann, Munich
Greece
Bernier/Eliades Gallery, Athens
Italy
Galleria Fumagalli, Bergamo
Galleria Spazia, Bologna
Tornabuoni Arte, Florence
Artevalori, Genoa
Galleria Cardi - Milano, Milan
Gabrius Printstore, Milan
Galerie Karsten Greve - Milano, Milan
Giacomo Guidi Arte Contemporanea - Milan, Milan
Galleria Christian Stein (C.so Monforte), Milan
Galleria Christian Stein (Via Lazzaretto), Milan
Christian Stein Edizioni, Milan
Zonca & Zonca, Milan
Alfonso Artiaco, Naples
Rizziero Arte, Pescara
Galleria Cardi - Pietrasanta, Pietrasanta (LU)
Galleria Valentina Bonomo - Arte Contemporanea, Rome
Giacomo Guidi Arte Contemporanea - Rome, Rome
Galleria L'Attico, Rome
Galleria L´Archimede, Rome
Marco Noire Contemporary Art, San Sebastiano Po/Torino
Mexico
Galería Hilario Galguera, Mexico City
Netherlands
Galerie A, Amsterdam
Galerie Willy Schoots, Eindhoven
Livingstone Gallery, The Hague
Kunsthandel Meijer, Utrecht
Singapore
Sabiana Paoli Art Gallery, Singapore
South Korea
Wooson Gallery, Daegu
Spain
Polígrafa Obra Grafica, Barcelona
Galería Carles Taché, Barcelona
Galeria Nieves Fernandez, Madrid
Galería GACMA, Málaga
Altair, Palma de Mallorca
Galería Kewenig, Palma de Mallorca
Sala Pelaires, Palma de Mallorca
Switzerland
Galerie Gmurzynska - St. Moritz, St. Moritz
Galerie Karsten Greve - St. Moritz, St. Moritz
Galerie Gmurzynska - Zug, Zug
Galerie Gmurzynska - Zürich, Zurich
Galerie Lelong - Zürich, Zurich
Galerie Proarta, Zurich
United Kingdom
Blain|Southern, London (England)
Faggionato Fine Arts, London (England)
Sprovieri - London, London (England)
USA
Donald Young Gallery, Chicago, IL
ACE Gallery - Los Angeles, Los Angeles, CA
Cheim & Read, New York City, NY
Akira Ikeda - New York, New York City, NY
Crown Point Press, San Francisco, CA




Luoghi museali:

Austria
Essl Museum - Kunst der Gegenwart, Klosterneuburg

Belgium
SMAK Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Ghent

Bosnia and Herzegovina
ARS AEVI Museum of Contemporary Art, Sarajevo

Canada
Art Gallery of Ontario, Toronto, ON
Vancouver Art Gallery, Vancouver, BC

Denmark
HEART - Herning Museum of Contemporary Art, Herning

Museet for Samtidskunst / Museum of Contemporary Art, Roskilde


Finland
Kiasma - Museum of Contemporary Art, Helsinki

France
CAPC - Musée d'art contemporain, Bordeaux
FRAC - Nord-Pas de Calais, Dunkerque
Carré d´art - Musée d´art contemporain de Nîmes, Nîmes
Centre Pompidou - Musée National d´Art Moderne, Paris
Musée Départemental d'Art Contemporain de Rochechouart, Rochechouart
Musée d'Art Moderne et Contemporain (MAMCS), Strasbourg

Germany
Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart, Berlin
Kunstmuseum Bonn, Bonn
Kolumba, Cologne

Lehmbruck Museum, Duisburg

K21 Ständehaus, Dusseldorf
Sammlung Alison & Peter W. Klein, Eberdingen-Nussdorf
Hamburger Kunsthalle, Hamburg
Sammlung Reinking, Hamburg
ZKM | Zentrum für Kunst und Medientechnologie Karlsruhe, Karlsruhe
Museum Brandhorst, Munich
Sammlung Goetz, Munich
Städtisches Museum Abteiberg, Mönchengladbach
Kunsthalle Weishaupt, Ulm
Kunstmuseum Wolfsburg, Wolfsburg

Greece
National Museum of Contemporary Art - EMST, Athens

Italy
MUSEION - Museum für moderne und zeitgenössische Kunst , Bolzano
Terrae Motus, Caserta
MUSPAC - Museo Sperimentale d`Arte Contemporanea, L´Aquila
Museo D'Arte Contemporanea Donna Regina - MADRE, Naples
Centro per l´Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato, PO
Collezione Maramotti, Reggio Emilia
Nomas Foundation, Rome
MART- Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Rovereto
Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Turin
Galleria Civica d´Arte Moderna e Contemporanea - GAM, Turin
Ca´la Ghironda - Museo d´Arte Classica, Moderna e Contemporanea, Zola Predosa (BO)

Japan
Toyota Municipal Museum of Art, Toyota Aichi

Liechtenstein
Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz

Macedonia

Osten Museum of Drawing, Skopje


Netherlands
Stedelijk Museum Amsterdam, Amsterdam

Portugal
Berardo Museum - Collection of Modern and Contemporary Art, Lisbon
Museu Serralves - Museu de Arte Contemporânea, Porto

Spain
Museo Guggenheim de Arte Moderno y Contemporáneo, Bilbao
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid
CGAC - Centro Galego de Arte Contemporánea, Santiago de Compostela

Switzerland
Hallen für neue Kunst, Schaffhausen
Kunstmuseum Winterthur, Winterthur
Migros Museum für Gegenwartskunst, Zurich

United Kingdom
Tate Liverpool, Liverpool (England)
Tate Britain, London (England)

USA
MOCA Grand Avenue, Los Angeles, CA
Frederick R. Weisman Art Museum - Malibu, Malibu, CA
Solomon R. Guggenheim Museum, New York City, NY
MoMA - Museum of Modern Art, New York City, NY
 

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I veri collezionisti non dimenticano un genio come Kounellis.
 
Che personalità !!!
Grazie davvero, Artebrixia. Questi sono argomenti OK!
 
Grazie Artebrixia! Questa si che è una panoramica su un artista! Artista di talento planetario, come ho già affermato in un post di ieri nel thread dedicato a Pascali. Post che parzialmente riporto, perchè sarei curioso di conoscere l'opinione di voi amici dell'arte sulla verosimiglianza del seguente aneddoto, sottolineando ancora una volta che per me, indipendentemente dal curriculum da vera star mondiale, Kounellis è un genio assoluto! L'ultima sua mostra che ho visitato, al Teatro Margherita a Bari qualche anno fa, era straordinaria e, da giovane, appassionato amante dell'arte, mi ha lasciato un segno forte!

"Aneddoto: mi è stato raccontato che Pascali era molto schivo, poco competitivo. Una sera, a cena con Kounellis e altri, Pascali racconta di aver fatto un sogno in cui aveva immaginato dei cavalli in una stanza...

Mesi dopo (o anni, non so precisamente) da Sargentini: Jannis Kounellis, Dodici Cavalli vivi. Non c'è alcuna malafede in queste poche righe, considerando anche che il più grande genio, Picasso, "rubava" da molti suoi colleghi (migliorando e rendendo unico il tutto, ovviamente). Nell'arte non c'è delitto nell'attingere, purchè si rimanga se stessi.

Qualcuno sa qualcosa di questa storia Pascali/Kounellis? Non conosco benissimo colui che me l'ha raccontata, quindi mi farebbe piacere ricevere conferme/smentite da voi amici esperti o semplicemente un parere riguardo la verosimiglianza.

Grazie."

P.S. Onde evitare errate interpretazioni di alcuni "fraintenditori di professione", di cui questo straordinario forum ahimè non è privo, sottolineo, ancora una volta, che secondo me l'autenticità, la riconoscibilità, l'intensità, l'altissimo spessore etc etc etc dell'opera di Kounellis, fanno di lui un inarrivabile GENIO mondiale!
 
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Ops ...
:boh::boh:

mi ero scordato che siamo su un forum di finanza:(:(
quindi dimentico sempre un occhio al mercato...

Beh.:o
Jannis Kounellis con Untitled del 1968, di dimensioni 202×159 cm, che da una stima di £400-600mila è stato battuto per £1,2 milioni

... e non Lire
ma SterLine:D

Più preciso::angry:
Lot 28 - Christie's, London (February 11, 2014)
Single Owner Sale (Sale 10171)
$ 2,069,854 USD
€ 1,518,824 EUR
£ 1,258,500 GBP

Original Currency of Sale: £ 1,258,500 GBP Premium

Estimate: £ 400,000 - 600,000 GBP
 

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Ultima modifica:
io preferivo questa
:eek:

Lot 125 - Christie's, London (October 20, 2008)
Italian Art (Sale 7618)
$ 1,260,389 USD
€ 946,735 EUR
£ 735,650 GBP
Original Currency of Sale: £ 735,650 GBP Premium
Estimate: £ 400,000 - 600,000 GBP
 

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... ma mi sarei accontentato anche di questa:p

Lot 42 - Sotheby's, London (October 16, 2006)
20th Century Italian Art (Sale L06624)
$ 651,175 USD
520,232 EUR
£ 350,000 GBP
Original Currency of Sale: £ 350,000 GBP Hammer

Estimate: £ 350,000 - 450,000 GBP
 

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Mi permetto di scrivere qualche riga su Kounellis in aggiunta a quanto meravigliosamente già esposto.
Kounellis è un artista di incredibile complessità. Non si può comprendere il lavoro di Kounellis senza averlo studiato. Nel 1956, quando arriva a Roma dalla Grecia, pur ponendosi l'obiettivo dell'uscita dall'immensa e totalizzante stagione informale, conosce tutto l'ambiente culturale dell'epoca (Piazza del Popolo, Forma1) ma decide di richiamarsi ancora di più alle avanguardie storiche del Bauhaus (formalismo) e all'oggettualismo new-dada.
Gli interessano gli aspetti materici dell'opera di Burri e non può non guardare a Fontana per oltrepassare la superficie del quadro.
Queste le sue partenze.
Dall'oggettualismo new-dada riprende gli elementi della realtà. Non li riprende però come i Ready made per cambiare la realtà, ma per costruire una nuova poetica "lirica". Il reale riportato. Ecco che all'inizio si rivolge ai segni, frecce, lettere e numeri. In una famosa mostra, però non ricordo quale, si fa trovare tutto vestito di bianco, a confondersi con le pareti bianche tracciate con le famose lettere e numeri. Metafora del paesaggio urbano in cui lui si mimetizza.
Successivamente gli interessa di più il contrasto naturale/industriale. Inizia ad usare ferro e lana, elementi della natura e carbone, sacchi e cotone. Immediatamente si accorge che può inserire così direttamente elementi viventi nel contesto artistico: famoso il pappagallo, ultrafamosissimi i dodici cavalli.
Per farla breve (adoro Kounellis) nelle sue opere c'è un richiamo sempre più forte alla vita ed al lavoro. Le sue installazioni, sempre più potenti, non hanno nulla di stravagante, o di sognato (caratteristiche proprie del surrealismo), ma una straordinaria composizione poetica, a volte con contrasti estremi, sempre legata all'Uomo e alla materia.
 
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