Paolo Scheggi

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

-artpop-

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Molti ritengono che sia un nome saltato fuori negli ultimi anni, spinto, magari, dalle speculazioni del mercato, altri ancora stimano la sua magistrale figura per aver fornito un contributo importantissimo alle indagini che riguardano ''l'arte e lo spazio''.

Sicuramente Paolo Scheggi è una delle figure più complesse e importanti della generazione di artisti che sono nati, artisticamente parlando, tra la fine degli anni 50 e gli inizi degli anni 60.
Uno dei primi grandi critici a evidenziare la sua importanza, nel panorama artistico dell'epoca, fu il grande Gillo Dorfles nel celebre saggio ''Pittura Oggetto'' del 1966.

Paolo Scheggi raggiunge il grado più alto della sua instancabile ricerca artistica creando le Intersuperfici, delle opere monocrome, formate da tre tele sovrapposte caratterizzate da forature ellittiche o circolari.

Per molto tempo il mercato lo ha dimenticato, ma nella seconda metà del primo decennio degli anni duemila, dopo alcune mostre che hanno attirato l'attenzione dei collezionisti, Scheggi, asta dopo asta, ha accumulato degli importantissimi record price.

Ho aperto questo topic perché è doveroso evidenziare la figura di Paolo Scheggi
 
il mercato non lo ha riscoperto " nella seconda metà del primo decennio degli anni 2000 " ( formula temporale da mal di testa), ma negli ultimi 6 mesi.
 
Molti ritengono che sia un nome saltato fuori negli ultimi anni, spinto, magari, dalle speculazioni del mercato, altri ancora stimano la sua magistrale figura per aver fornito un contributo importantissimo alle indagini che riguardano ''l'arte e lo spazio''.

Sicuramente Paolo Scheggi è una delle figure più complesse e importanti della generazione di artisti che sono nati, artisticamente parlando, tra la fine degli anni 50 e gli inizi degli anni 60.
Uno dei primi grandi critici a evidenziare la sua importanza, nel panorama artistico dell'epoca, fu il grande Gillo Dorfles nel celebre saggio ''Pittura Oggetto'' del 1966.

Paolo Scheggi raggiunge il grado più alto della sua instancabile ricerca artistica creando le Intersuperfici, delle opere monocrome, formate da tre tele sovrapposte caratterizzate da forature ellittiche o circolari.

Per molto tempo il mercato lo ha dimenticato, ma nella seconda metà del primo decennio degli anni duemila, dopo alcune mostre che hanno attirato l'attenzione dei collezionisti, Scheggi, asta dopo asta, ha accumulato degli importantissimi record price.

Ho aperto questo topic perché è doveroso evidenziare la figura di Paolo Scheggi

bravissimo artpop!
ottimo artista,per altro con una vita ed una carriera davvero minima visto che è scomparso alla tenera età di 31 anni!di questo ne ha beneficiato la produzione ,davvero ridotta, e nè stà prendendo atto il mercato internazionale!
per noi due ovviamente il problema di fondo resta sempre l'anagrafe(maledetta:D)
 
Veramente fino al 2006 molte opere venivano aggiudicate a cifre comprese tra i 10 e i 20k

Cube by Paolo Scheggi | Blouin Art Sales Index

Dal 2008/2009 in poi le cifre di aggiudicazione si sono almeno triplicate.

ma che triplicate, non è vero niente, lo spartiacque è l'aggiudicazione di Londra di Ottobre 2013, prima Scheggi lo comprava solo una nicchia di collezionisti a cifre medio basse per opere di quelgi anni per un artista di quella storia, come quelli che ora comprano Rho, Radice & Co per intendersi ...
 
Posso confermare che la Galleria Niccoli di Parma, nel 2002 fece una bellissima mostra con un bellissimo libro (credo da tempo esaurito). Da allora, dopo un iniziale movimento, l'interesse si spense abbastanza velocemente e Niccoli non fu capace o non volle sostenere l'artista più di tanto, limitandosi all'archivio in collaborazione con la moglie dell'artista. Dopo diversi anni di ampio disinteresse (forse solo Rino Costa e Gariboldi continuarono a spingerlo portandolo spesso anche alle varie fiere), solo recentemente si è capito che Scheggi merita grandissima considerazione, a mio avviso comunque inferiore a Bonalumi, ma incomparabilmente superiore a Dadamaino, per esempio. In questo caso i collezionisti incredibilmente hanno dormito alla grande. Adesso per i più comincia ad essere troppo tardi.
 
Posso confermare che la Galleria Niccoli di Parma, nel 2002 fece una bellissima mostra con un bellissimo libro (credo da tempo esaurito). Da allora, dopo un iniziale movimento, l'interesse si spense abbastanza velocemente e Niccoli non fu capace o non volle sostenere l'artista più di tanto, limitandosi all'archivio in collaborazione con la moglie dell'artista. Dopo diversi anni di ampio disinteresse (forse solo Rino Costa e Gariboldi continuarono a spingerlo portandolo spesso anche alle varie fiere), solo recentemente si è capito che Scheggi merita grandissima considerazione, a mio avviso comunque inferiore a Bonalumi, ma incomparabilmente superiore a Dadamaino, per esempio. In questo caso i collezionisti incredibilmente hanno dormito alla grande. Adesso per i più comincia ad essere troppo tardi.

Esattamente, io lo considero alla pari di Bonalumi….ma la distanza tra Scheggi e Dadamaino è enorme.:clap:
 
Posso confermare che la Galleria Niccoli di Parma, nel 2002 fece una bellissima mostra con un bellissimo libro (credo da tempo esaurito). Da allora, dopo un iniziale movimento, l'interesse si spense abbastanza velocemente e Niccoli non fu capace o non volle sostenere l'artista più di tanto, limitandosi all'archivio in collaborazione con la moglie dell'artista. Dopo diversi anni di ampio disinteresse (forse solo Rino Costa e Gariboldi continuarono a spingerlo portandolo spesso anche alle varie fiere), solo recentemente si è capito che Scheggi merita grandissima considerazione, a mio avviso comunque inferiore a Bonalumi, ma incomparabilmente superiore a Dadamaino, per esempio. In questo caso i collezionisti incredibilmente hanno dormito alla grande. Adesso per i più comincia ad essere troppo tardi.
ci sono dei retroscena e/o pettegolezzi vari che si sentono su Scheggi, per esempio che la sua improvvisa rivalutazione economica sia partita da quando gli eredi si sono fatti parte "attiva" nella gestione dell'archivio, di fatto spodestando Niccoli...e sempre in coincidenza con il cambio di gestione dell'archivio, si sono affacciati un paio di investitori che stanno facendo lievitare i prezzi....insomma penso che Politi, quando riferito a Manzoni, disse che per "essere storicizzati si ha bisogno di un Germano Celant qualsiasi, di una buonissima galleria e di molte opere per il mercato, vere o false che siano" aveva visto lungo....
 
Tralatro io vado alla ricerca anche di multipli..tipo litografie…ne avevo vista una tempo fa su ebay…non ho avuto nemmeno il tempo.
 
ci sono dei retroscena e/o pettegolezzi vari che si sentono su Scheggi, per esempio che la sua improvvisa rivalutazione economica sia partita da quando gli eredi si sono fatti parte "attiva" nella gestione dell'archivio, di fatto spodestando Niccoli...e sempre in coincidenza con il cambio di gestione dell'archivio, si sono affacciati un paio di investitori che stanno facendo lievitare i prezzi....insomma penso che Politi, quando riferito a Manzoni, disse che per "essere storicizzati si ha bisogno di un Germano Celant qualsiasi, di una buonissima galleria e di molte opere per il mercato, vere o false che siano" aveva visto lungo....

Non sarà una frase da scrivere nei manuali, ma non è nemmeno una stro:censored:zata !
Comunque sulle tele di Scheggi non penso che ci siano dei problemi, sulle strutture componibili con i cartoni fustellati (le scatolette in teca di plexiglass per intenderci) qualche dubbio io me lo porrei...
 
"essere storicizzati si ha bisogno di un Germano Celant qualsiasi, di una buonissima galleria e di molte opere per il mercato, vere o false che siano" aveva visto lungo....



infatti...
ormai sono dell'idea che la storia la fanno i mercanti a servizio dei critici e più spesso viceversa.:p:p:p

Cari miei...
nelle enciclopedie impolverate potrete trovare da Rosai a Sassu, passando per Carrà...


ma poi nelle stanze dei bottoni:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
del mercato la storia riescono a modificarla a loro piacimento.
In quelle stanze di enciclopedie ne leggono poche, semmai le leggano:no::no:, preferiscono sapere quanta "merce" c'è a disposizione per mettere in piedi un bel tormentone.:yes::yes::yes:

E le nostre enciclopedie saranno sempre più piene di polvere:cool::cool:

ma incomincio ad essere palloso, eh?
http://www.finanzaonline.com/forum/39799605-post91.html
 
Come ho detto più volte io non finirò mai di imparare.
Dorfles ha etichettato Castellani, Manzoni Scheggi e Bonalumi come ''artisti oggettuali''

Una domanda, oltre questi ci sono altri artisti che possono essere etichettati ''artisti oggettuali''?
 
infatti...
ormai sono dell'idea che la storia la fanno i mercanti a servizio dei critici e più spesso viceversa.:p:p:p

Cari miei...
nelle enciclopedie impolverate potrete trovare da Rosai a Sassu, passando per Carrà...


ma poi nelle stanze dei bottoni:rolleyes::rolleyes::rolleyes:
del mercato la storia riescono a modificarla a loro piacimento.
In quelle stanze di enciclopedie ne leggono poche, semmai le leggano:no::no:, preferiscono sapere quanta "merce" c'è a disposizione per mettere in piedi un bel tormentone.:yes::yes::yes:

E le nostre enciclopedie saranno sempre più piene di polvere:cool::cool:

ma incomincio ad essere palloso, eh?
http://www.finanzaonline.com/forum/39799605-post91.html
:clap::clap::clap::clap:
 
Come ho detto più volte io non finirò mai di imparare.
Dorfles ha etichettato Castellani, Manzoni Scheggi e Bonalumi come ''artisti oggettuali''

Una domanda, oltre questi ci sono altri artisti che possono essere etichettati ''artisti oggettuali''?
Gruppo N e gruppo T & compagnia....
 
Posso confermare che la Galleria Niccoli di Parma, nel 2002 fece una bellissima mostra con un bellissimo libro (credo da tempo esaurito). Da allora, dopo un iniziale movimento, l'interesse si spense abbastanza velocemente e Niccoli non fu capace o non volle sostenere l'artista più di tanto, limitandosi all'archivio in collaborazione con la moglie dell'artista. Dopo diversi anni di ampio disinteresse (forse solo Rino Costa e Gariboldi continuarono a spingerlo portandolo spesso anche alle varie fiere), solo recentemente si è capito che Scheggi merita grandissima considerazione, a mio avviso comunque inferiore a Bonalumi, ma incomparabilmente superiore a Dadamaino, per esempio. In questo caso i collezionisti incredibilmente hanno dormito alla grande. Adesso per i più comincia ad essere troppo tardi.

Confermo, e il catalogo generale è in preparazione, per la precisione l'archivio solo ora è costituito, quello di Niccoli non era di fatto un archivio
 
Confermo, e il catalogo generale è in preparazione, per la precisione l'archivio solo ora è costituito, quello di Niccoli non era di fatto un archivio

Ti leggo con passione quando parli di boni non sentirti in obbligo di fare altro:D
 
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