Il lato b dei quadri!

Antoniotore

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Ciao a tutti!
Sulla scia degli aneddoti sorti in un'altra discussione, apro questa per chiedervi cosa ne pensate del lato B dei quadri!

Personalmente resto sempre affascinato dal retro delle opere...la presenza del titolo e della firma, di qualche etichetta di mostre o gallerie, la tela grezza (o altro supporto)...sono tutti elementi che riescono ad impreziosire il quadro.

Voi cosa ne pensate?

P.S. In parte è anche per questo che non amo la grafica...:D
 
Gli aneddoti si riferivano alla firma sul retro presente nei quadri di Pusole.
 
beh
ci sono artisti che nemmeno firmano le tele, altri che invece ci appiccicano di tutto... o fanno ulteriori disegni.
simpatico cmq girare e guardare.
 
Ciao a tutti!
Sulla scia degli aneddoti sorti in un'altra discussione, apro questa per chiedervi cosa ne pensate del lato B dei quadri!

Personalmente resto sempre affascinato dal retro delle opere...la presenza del titolo e della firma, di qualche etichetta di mostre o gallerie, la tela grezza (o altro supporto)...sono tutti elementi che riescono ad impreziosire il quadro.

Voi cosa ne pensate?

P.S. In parte è anche per questo che non amo la grafica...:D

Tutte le tele che ho riportano sul retro il titolo dell'opera e la firma dell'artista (sulle uniche due acquistate in galleria ho il timbro della stessa)
Su un paio ho anche la dedica personale dell'artista.
Anche a me piace guardare l'opera a 360 gradi
 
Anche a me piace guardare l'opera a 360 gradi

le opere sono come le ragazze:clap::clap::clap:
vanno sempre viste a trecentosessanta gradi

allego una mia opera di cui è più affascinante il retro che non il fronte:eek::eek::eek:
 

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le opere sono come le ragazze:clap::clap::clap:
vanno sempre viste a trecentosessanta gradi

allego una mia opera di cui è più affascinante il retro che non il fronte:eek::eek::eek:

Mammamia che bella!!!!:eek:
Appendila così allora!! Profuma di storia!
Noto che hai messo anche la tua etichetta!OK!OK!OK!OK!OK!
Bella trovata!:clap:
 
certo che mettere il biglietto "collezione privata A.......C... , Brescia"
fa un pò S.b.o.r.o.n.e ...... eh ????????
 
ma no,:no::no::no:
è l'etichetta della Fiera Arte di Brescia.

Io incollo però sempre una strisciolina con l'indicazione della collezione privata.

Che megalomane di bestia che sono:(
infatti, s.b.o.r.o.n.e.
dice schiavo:p:p:p:p
 
le opere sono come le ragazze:clap::clap::clap:
vanno sempre viste a trecentosessanta gradi

allego una mia opera di cui è più affascinante il retro che non il fronte:eek::eek::eek:

Mi sono piegata in due dalle risate :rotfl:
il mio collega mi ha chiesto se ho qualche problema :eek:

Allora gli ho chiesto di girarsi perchè volevo vederlo a 360 gradi :eek:
Mi ha chiesto se sono :hic:
 
si scherza......ehehehehehee
 
E il pescetto,dotto', perché non ci mettiamo un bel pescetto?Ahhh, se fossi Picasso pure i bolli delle mie mutande troverebbero mercato :yes:
 
la perversione collezionistica poi porta a guardare il deretano dei quadri, il Signore vi giudicherà per come sarete messi l'ultimo giorno della vostra vita,pentitevi!
 
la perversione collezionistica poi porta a guardare il deretano dei quadri, il Signore vi giudicherà per come sarete messi l'ultimo giorno della vostra vita,pentitevi!

In effetti ho questa perverzione.
Da bravo toscano devo però, seppur bonariamente, riprenderti...
nell'amena terra bagnata dal Tirreno l'accezione di deretano viene usata in modo dispregiativo per indicare le terga maschili...pertanto mi sento di dirti che dei quadri guardo i **** e non i deretani!:D
 
Rispolvero questo thread spostando uno spunto messo OT in altro thread.

Domanda agli esperti/saggi ed anche Galleristi del forum: se un quadro è’ esposto in una galleria, poi in un’altra e poi ancora in un'altra, dovrei avere le tre etichette sul retro o solo quella della galleria che l’ha venduto?

A me non risulta dalla mia esperienza.

Ad esempio Janis metteva sempre l’etichetta nelle opere esposte nella sua galleria?

Ne ho due che secondo la mia ricostruzione dovrebbero essere di provenienza Dolores Neuman (e’ lei con il marito che aveva organizzato da Janis la mostra post graffiti), pubblicate, di cui una visibile in diversi documentari, anche quello recente di Basquiat, esposte da Janis negli anni 80 ed una pure esposta anche da Gladstone ma di etichette non ne vedo nel retro, se non quelle della case d’aste da cui ho acquistato.

Gli artisti che colleziono li contatto e sanno che ho io queste opere e non ho dubbi sull’autenticità (ok sarebbe possibile che chi ha l’originale abbia fatto fare una copia esatta, per poi venderla in asta, ma non e’ cosi’ facile).

Di nessuna di queste opere prese in asta ho un certificato di autenticità di una galleria e le ho comprate non da una casa d'asta pinco pallino, ma da sothebys e christies o da altre case d'asta primarie.

Ho diversi quadri con etichette, nemmeno tutte (stando alle pubblicazioni e la documentazione che ho raccolto negli anni), ma per nessuna di queste opere ho un certificato d'autenticità.

E’ normale? E' capitato solo a me?

Con le opere acquistate in asta io di certificati d’autenticità non ne ho mai visti (etichette al retro quando c’era la provenienza nella descrizione del lotto si’, ma di certificati no).

Mi chiedo allora: si usava poi così tanto qualche anno fa il certificato di autenticità?

E' possibile che chi vende in asta non consegna il certificato alla casa d'aste?

Voglio capire se è un problema delle aste questo.

Le gallerie che vendono opere provenienti da altre gallerie primarie storiche, consegnano dei certificati d'autenticità della prima galleria o solo la propria e magari il collezionista vede solo l'etichetta nel retro? Ad esempio se il gallerista x mi vende un opera di Basquiat provenienza Mazzoli od Annina Noesi, mi consegnerà anche il certificato d'autenticità di Mazzoli (o Nosei) o vedrò solo l'etichetta al retro e mi devo accontentare del certificato d'autenticità del gallerista da cui compro? Al posto di Basquiat potrei dire Schifano.

Qualcuno mi può aiutare?

Di certo ci sarà sia chi ha comprato in Galleria come pure chi ha comprato molto in asta.

Parlo di secondo passaggio, quindi di un'opera venduta forzatamente in precedenza altrove.

Per l'asta faccio un esempio concreto:

https://www.sothebys.com/en/auctions/ecatalogue/2019/modern-and-contemporary-mi0339/lot.86.html

Da come conosco io le case d'asta, dovrei ricevere la certificazione dell'archivio Schifano, l'opera avrà delle etichette al retro della galleria Mazzoli, ma il famoso certificato della Galleria Mazzoli, se c'era, non l'avrò.
 
Ultima modifica:
Una volta non c’era questa ossessione del certificato e molti artisti specie americani manco sapevano cosa fosse.
Ho sempre pensato che è sia più facile falsificare un certificato di un’opera e che se un’opera e falsa spesso ha tutti i certificati che ci aspettiamo.
 
Una volta non c’era questa ossessione del certificato e molti artisti specie americani manco sapevano cosa fosse.
Ho sempre pensato che è sia più facile falsificare un certificato di un’opera e che se un’opera e falsa spesso ha tutti i certificati che ci aspettiamo.

Grazie mille Arte.

E sulle etichette al retro mi sapresti dire qualcosa?

Ho narrato la mia esperienza e mi piacerebbe sentire anche quelle di altri.
 
ci sono opere che parlano della loro importanza dal retro.

Che poi si possano anche falsificare etichette ci sta, ma condivido che anni fa 'sta mania delle certificazioni su carta bollata non era una ossessione
quindi facevano fede le gallerie di riferimentoOK!
 

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ci sono opere che parlano della loro importanza dal retro.

Che poi si possano anche falsificare etichette ci sta, ma condivido che anni fa 'sta mania delle certificazioni su carta bollata non era una ossessione
quindi facevano fede le gallerie di riferimentoOK!

Grazie Ale.

Vedo dal retro che ci sono le esposizioni istituzionali, ma effettivamente di gallerie non ne vedo o sbaglio?

Qualcuno ha delle opere che sono stato esposte al Mambo del Bologna prima degli anni 90?

Dietro vede un'etichetta?
 
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