Arte Concettuale & Minimal art

varoon

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So di essere il più indegno ad aprire una discussione del genere:o, ma visto che manca nel forum, ci provo io...:D

*.*.*.*​

Inizio con il postare la mostra che si inaugurerà il 3 ottobre a NY su William Anastasi e i suoi Sound Works dal 1963 al 2013.

Parlavo oggi con la sua galleria Jocelyn Wolff e loro puntano molto su questa retrospettiva dei Sound Works (sebbene sia solo una parte della produzione artistica di Anastasi). Poi ad Artbasel Miami dedicheranno un grande stand sulle opere storiche di questo artista.

anastasiTitle.jpg


THE EXHIBITION
Sound Works examines the importance of sound in the work of William Anastasi (b. 1933), one of the key figures in the development of Conceptual, Process, and Minimal Art. Since the early 1960s sound has played a central role in Anastasi’s relentless investigations into the status, autonomy, and representational function of the art object. Bringing together works from 1963 to the present, Sound Works marks the first comprehensive exhibition to focus exclusively on William Anastasi’s varied use of and engagement with sound. By showcasing sound as a consistent thread in his pioneering efforts to question aesthetic norms, this exhibition provides a unique lens through which to consider Anastasi’s artistic innovations and contributes to the ongoing critical reappraisal of his oeuvre.

This ensemble of objects and drawings explores the complex relationship between sound and image, and yields a range of conceptual and phenomenological tensions: between active and passive, presence and absence, creation and destruction. In so doing, Anastasi raises important questions about site and medium specificity, the dematerialization of the aesthetic object, and the dynamic nature of sense experience and perception. Cumulatively, Sound Works offers visitors an unprecedented opportunity to consider both the importance of sound to Anastasi’s broader artistic practice as well as Anastasi’s significance to the emerging art movements of the 1960s and beyond.

William Anastasi: Sound Works, 1963–2013 opens at a pivotal moment in the artist’s career—in the year of his eightieth birthday— and coincides with a resurgence of interest in sound based art. This unique timing opens the door for critical discussion of the development of sound art and Anastasi’s pivotal role in its history.

EVENT
Symposium: Details forthcoming
October 18, 2013, 5:30pm
Hunter College MFA campus at 205 Hudson Street

The exhibition is made possible by the generous support of: Agnes Gund, Dorothy Lichtenstein, The Straus Family Fund, Galerie Jocelyn Wolff, and an anonymous donor.

WILLIAM ANASTASI
William Anastasi (American, b. 1933) is considered to be one of the founders of both Conceptual and Minimal Art, having created relevant works before the respective movements were named. His works are held in collections that include the Metropolitan Museum of Art, the Museum of Modern Art, the Guggenheim Museum, the Whitney Museum, the Walker Art Center, the National Gallery of Art, and the Art Institute of Chicago. In 2010 he was recipient of the John Cage Award, an unrestricted biennial grant from the Foundation for Contemporary Arts. He lives and works in New York City.

ABOUT THE HUNTER COLLEGE ART GALLERIES
The Hunter College Art Galleries, under the auspices of the Department of Art and Art History, have been a vital aspect of the New York cultural landscape since their inception over a quarter-century ago. This exhibition builds on a long tradition of creative interchange between art history and studio art at Hunter.
Widely regarded as one of the leading art programs in the country, Hunter College’s Department of Art serves both undergraduate and graduate populations, offering a full undergraduate major in Art, a BFA and an MFA in Studio Art, and an MA in Art History. In its 2012 rankings of “America’s Best Graduate Schools,” U.S. News & World Report ranked Hunter’s Master of Fine Arts program13th in the nation, and within this, the painting and drawing program 7th.

MEDIA CONTACT
For additional information, images, or to request a pdf or print catalogue please contact:
Andy Cushman | Octopus Outreach | E ac@8op.us | M 917-714-4402

William Anastasi - Sound Works
 

Allegati

  • William-Anastasi_wi2_schl.jpg
    William-Anastasi_wi2_schl.jpg
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Sono il secondo meno degno e preparato sul tema quindi leggero' con interesse cercando di ampliare gli orizzonti.
 
Grande discussione aperta dal grande Varoon :bow:
Darò il mio contributo OK! .......... ho studiato :D
Anche se da qualche parte mi ricordo che avevamo cominciato a parlarne ma dove :mmmm:
 
"Tutta l’arte è concettuale".
Quello che varia è la sua componente percentuale all'interno di un'opera d'arte!
Un'opera potrebbe dirsi "anche" preminentemente concettuale, ancorchè concettuale. ;)
 
arriverà Rothko e scatenerà l'inferno!!
 
Sto giusto leggendo un libro dove parla in parte anche dell'arte concettuale.
Devo ancora "studiarla"...
Sinceramente non è propriamente la mia preferita :no:
 
"Tutta l’arte è concettuale".
Quello che varia è la sua componente percentuale all'interno di un'opera d'arte!
Un'opera potrebbe dirsi "anche" preminentemente concettuale, ancorchè concettuale. ;)

In senso lato è così come dici però se si parla di arte concettuale va sempre ricercata in essa l'idea (semprechè non ne sia un pretesto per vendere schifezze immonde o far scalpore immotivato) piuttosto che l'abilità tecnica o ricerca estetica.
I concetti intrinseci si estrinsicano nei mezzi adoperati, a volte anche video o addirittura happening o, come nel caso della land art (che ne è una sua derivazione) è il paesaggio stesso che divenendo parte integrante dell'opera comunica più o meno esplicitamente un concetto di base.
Guardare, anzi, vedere un opera concettuale significa confrontarsi con idee tratte dalla filosofia, dalla psicoanalisi, dalla politica, dalla religione ecc ecc e saper cogliere il messaggio in chiave artistica.Solo quando il linguaggio artistico utilizzato dall'artista è riuscito ne esce un opera d'arte degna di chiamarsi tale per il fatto di essere facilmente intellegibile e non occorrendo critici o persone "estranee" che debbano spiegare un concetto che nella peggiore delle ipotesi è completamente avulso dall'opera che lo racchiude.Quindi, a mio avviso, si parla di "bella" opera concettuale quando da quel dipinto, fotografia, video ecc è chiaro o abbastanza chiaro quale sia il messaggio che l'artista vuole trasmettere concettualmente a prescindere dalla sua abilità tecnica.
 
Ah beh!

In senso lato è così come dici però se si parla di arte concettuale va sempre ricercata in essa l'idea (semprechè non ne sia un pretesto per vendere schifezze immonde o far scalpore immotivato) piuttosto che l'abilità tecnica o ricerca estetica.
I concetti intrinseci si estrinsicano nei mezzi adoperati, a volte anche video o addirittura happening o, come nel caso della land art (che ne è una sua derivazione) è il paesaggio stesso che divenendo parte integrante dell'opera comunica più o meno esplicitamente un concetto di base.
Guardare, anzi, vedere un opera concettuale significa confrontarsi con idee tratte dalla filosofia, dalla psicoanalisi, dalla politica, dalla religione ecc ecc e saper cogliere il messaggio in chiave artistica.Solo quando il linguaggio artistico utilizzato dall'artista è riuscito ne esce un opera d'arte degna di chiamarsi tale per il fatto di essere facilmente intellegibile e non occorrendo critici o persone "estranee" che debbano spiegare un concetto che nella peggiore delle ipotesi è completamente avulso dall'opera che lo racchiude.Quindi, a mio avviso, si parla di "bella" opera concettuale quando da quel dipinto, fotografia, video ecc è chiaro o abbastanza chiaro quale sia il messaggio che l'artista vuole trasmettere concettualmente a prescindere dalla sua abilità tecnica.

Sembra dunque una forma raffinata di dilettantismo :rolleyes:
 
Sembra dunque una forma raffinata di dilettantismo :rolleyes:

Premetto che nulla ho contro i dilettanti e tra questi , alcuni, sono a livello di idee e anche di tecnica molto meglio di certi professionisti che sono tali per "grazie" ricevute, dipende che valore attribuisci al termine dilettantismo.
Comunque a parte ciò non vedo perchè tu ci veda una forma raffinata di dilettantismo se questo termine è spregiativo.Qualunque forma d'arte o movimento artistico se fatto "male" è cattiva arte. Quello che comunque conta o almeno la base di partenza dell'arte concettuale è l'idea da cui far poi nascere l'opera artistica.Che poi sia fatta da un dilettante o da un professionista poco importa ai fini della volontà del suo artefice.Vorrà dire che in un caso è fatta da un dilettante e in un altro da un professionista, ma sempre concettuale è se alla base c'è una idea che sta al di sopra della tecnica.Il difficile è realizzare l'idea in modo adeguato e forsae qui sta la differenza tra un dilettante (non bravo) e un professionista (bravo)
 
Magari sbaglio discussione, ma non posso fare a meno.
Passando circa 1 ora fa in via Dante - Milano, mi sono imbattuta in questo :eekk:
Allora chiedo: si può definire arte concettuale ??
 
Ultima modifica:
Magari sbaglio discussione, ma non posso fare a meno.
Passando circa 1 ora fa in via Dante - Milano, mi sono imbattuta in questo :eekk:
Allora chiedo: si può definire arte concettuale ??

Si, ed esprime bene la attuale nostra situazione politica e come siamo messi noi contribuenti...:):)
 
Magari sbaglio discussione, ma non posso fare a meno.
Passando circa 1 ora fa in via Dante - Milano, mi sono imbattuta in questo :eekk:
Allora chiedo: si può definire arte concettuale ??

... trattasi di multiplo senza tiratura (se ne trovano diversi anche a Roma);)
 
Premetto che nulla ho contro i dilettanti e tra questi , alcuni, sono a livello di idee e anche di tecnica molto meglio di certi professionisti che sono tali per "grazie" ricevute, dipende che valore attribuisci al termine dilettantismo.
Comunque a parte ciò non vedo perchè tu ci veda una forma raffinata di dilettantismo se questo termine è spregiativo.Qualunque forma d'arte o movimento artistico se fatto "male" è cattiva arte. Quello che comunque conta o almeno la base di partenza dell'arte concettuale è l'idea da cui far poi nascere l'opera artistica.Che poi sia fatta da un dilettante o da un professionista poco importa ai fini della volontà del suo artefice.Vorrà dire che in un caso è fatta da un dilettante e in un altro da un professionista, ma sempre concettuale è se alla base c'è una idea che sta al di sopra della tecnica.Il difficile è realizzare l'idea in modo adeguato e forsae qui sta la differenza tra un dilettante (non bravo) e un professionista (bravo)
Sabatini Coletti
dilettantismo
[di-let-tan-tì-smo] s.m.
1 Stato degli atleti che praticano uno sport non a fini di lucro
2 Modo di svolgere un'attività approssimativo, superficiale SIN faciloneria, pressappochismo: dar prova di d.
Altri dizionari insistono su superficialità, pressapochismo ecc.
Io intendo semplicemente fare una specie di paragone con quei "santoni" o guaritori che, avendo cognizioni superficiali di anatomia, psicologia ecc. si mettono a fare i "medici". O con quei discorsi di psicanalisi abbozzata male che oramai abbondano nelle rubriche giornalistiche, nei film e telefilm, nei discorsi un po' saccenti e tanto sballati che si sentono in giro e che anche il vicino di casa si sente autorizzato a propinarti.

L'arte (l'artista) ha bisogno di concetti, ma non dovrebbe mai esserne serva. Per esempio, nelle dittature l'arte viene assoggettata al messaggio da comunicare. E l'arte concettuale necessita che il contenuto mentale - non l'artistico - venga riconosciuto ed elaborato dall'osservante. Di per sé l'opera non è sufficiente. E poiché non è sufficiente l'opera, né è dunque sufficiente l'artista, ci appiccico un po' di "concetti" superficiali che sembreranno profondi, facendo diventare artista anche chi non lo è, col solito "trucco" di confondere tra atteggiamento estetico e godimento artistico.
Ben presto si prende un concetto e lo si illustra con un'opera visiva. Diciamo che il sussidiario di quinta magari lo fa meglio.

Non scrivo per "litigare". Ma mi pare di non essere l'unico che ripete "Il re è nudo".
 
Altri Non scrivo per "litigare". Ma mi pare di non essere l'unico che ripete "Il re è nudo".

Mancherebbe altro...è ovvio che non si vuol litigare.Si litiga semmai quando qualcuno ti offende gratuitamente e non è questo il caso;)
Ciò che hai scritto non si discosta da quello che ho scritto ma in parole diverse solo che tu attribuisci la valenza dilettante a chi si spaccia per professionista senza avere le carte in regola (in soldoni;)) ed infatti l'arte concettuale quando fatta da persone che si arrogano il titolo di artisti concettuali ma facendo , evidente a tutti, cose di ignobile fattura non è che finta arte.Siamo pienamente d'accordo su questo.Chi si nasconde dietro il movimento artistico di arte concettuale per poter propinare tutte le idee che gli balzano per la testa non è artista concettuale sinchè quelle idee non le realizza in modo artisticamente ineccepibile sotto il punto di vista fattuale-ideologico.Devono non solo coesistere ma una al servizio indissolubile dell'atra.In questo caso anche il dilettante può fare cose eccelse.L'importante rimane sempre l'opera in sè e in secondo piano l'artista...secondo me è così.Se invece parliamo di investimento il discorso cambia e la firma spesso vale più dell'oggetto firmato.
 
Mancherebbe altro...è ovvio che non si vuol litigare.Si litiga semmai quando qualcuno ti offende gratuitamente e non è questo il caso;)
Ciò che hai scritto non si discosta da quello che ho scritto ma in parole diverse solo che tu attribuisci la valenza dilettante a chi si spaccia per professionista senza avere le carte in regola (in soldoni;)) ed infatti l'arte concettuale quando fatta da persone che si arrogano il titolo di artisti concettuali ma facendo , evidente a tutti, cose di ignobile fattura non è che finta arte.Siamo pienamente d'accordo su questo.Chi si nasconde dietro il movimento artistico di arte concettuale per poter propinare tutte le idee che gli balzano per la testa non è artista concettuale sinchè quelle idee non le realizza in modo artisticamente ineccepibile sotto il punto di vista fattuale-ideologico.Devono non solo coesistere ma una al servizio indissolubile dell'atra.In questo caso anche il dilettante può fare cose eccelse.L'importante rimane sempre l'opera in sè e in secondo piano l'artista...secondo me è così.Se invece parliamo di investimento il discorso cambia e la firma spesso vale più dell'oggetto firmato.

A questo punto mi farebbe piacere che tu postassi qualche esempio secondo te valido.
 
L'arte (l'artista) ha bisogno di concetti, ma non dovrebbe mai esserne serva. Per esempio, nelle dittature l'arte viene assoggettata al messaggio da comunicare. E l'arte concettuale necessita che il contenuto mentale - non l'artistico - venga riconosciuto ed elaborato dall'osservante.

'' It doesn’t really matter if the viewer understands the concepts of the artist by seeing the art. Once it is out of his hand the artist has no control over the way a viewer will perceive the work. Different people will understand the same thing in a different way.''

S. Lewitt.
 
in simpatia, anche se siamo ai limiti dell'accettabile,
ma presento due casi:

1) Un simpatico dilettante

che non ha nessuna pretesa di essere "artista" e credo nessuno lo possa stigamtizzare;
anzi a me sta personalmente molto simpatico (eccedo con l'aggettivo) e spero posti altri
suoi simpatici lavori, mi strappa più di un sorriso e mi dona un po' di allegria

2) Un simpatico professionista

in fondo si era iniziati così, no?
finora non molto osannato, temo lo sarà in più in futuro, chissà perchè....
a me il prodotto finale dà da pensare
soprattutto se lo confronto con tanti simpaticoni anche non dilettanti che dipingono ad occhi aperti
(l'opera mi pare una permutazione, cambi gli oggetti, ma il messaggio è sempre lo stesso
per l'Arte basta una, forse, ma anche tanti altri simpatici "pittori-artisti" dovrebbero fermarsi un passo prima)
simpatici saluti
 
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