Antonio Calderara

Alessandro Celli

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23/10/09
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Antonio Calderara.

Scrisse:
"nel 1954 incontro le pitture di Mondrian. La pittura di Mondrian, così assoluta nella sua costruzione, così precisa nel suo colore, è per me l'apertura a più rigorosa meditazione, a capire un altro aspetto della realtà.
1957-1958, il mio impegno è interesse alla luce, alla luce che tutto invade, che tutto distrugge per essere lei sola protagonista."



La forma allo stato delle relazioni pure è stata miracolosamente sfiorata da tre rare sensibilità: Malvic, Mondrian e Yves Klein che sono morti, ma un barlume è stato salvato, anch'esso per miracolo, da Calderara... io non conosco, tra gli artisti viventi, nessuno che ci sia arrivato più vicino.
scrisse Jesus Raphael Soto, Parigi 1965

"Ciò che colpisce immediatamente i nordici a paragone con Joseph Albers, Barnett Newmann, Richard P. Lohse, e anche con Ives Klein, è l'enorme raffinatezza della ricerca cromatica. Non si tratta della 'paté' dell'Ecole de Paris, ne della dura sistematicità tedesca e anglosassone, ne ancora di magia surreale d'un programma monocromo. Sembra piuttosto che sia il risultato naturale, evoluto, ottenuto con disciplina e intelligenza di duemila-tremila anni di tradizione mediterranea".
Scrisse Albert Schulze Villenghausen, Dortmund 1965


il famoso salto che Calderara fece nelle braccia, non sempre accoglienti, dell’astrazione pura, fu il gesto di un coraggio meditato per anni, probabilmente, e non più contenibile, a fronte della osservazione delle ricerche astratto geometriche del Novecento, non certo ignorate anche se non condivise, affrontate infine, alla soglia della vecchiaia, come catarsi di una capacità di sintesi che, parrebbe un ossimoro ma non lo è, lo aveva sempre condotto nella propria ricerca, attraverso l’analisi minuziosa del circostante, del famoso lago d’Orta, del riflesso nell’acqua dell’isola, della contemplazione della luce del lago in tutte le ore del giorno e del crepuscolo.
Eliminando particolari scomodi per la composizione del dipinto, Antonio si ridusse all’essenziale, divenne veramente astratto, ma rimase crepuscolare.

È bastato che Calderara si guardasse un giorno, allo specchio, lo specchio della sua libertà interiore.

Il messaggio dell'arte moderna, dove non sia ridotta a prodotto commerciale, è un madornale, incrollabile, incoercibile NO.
Il cosiddetto astrattismo non si presta a essere "capito", anche se si presta a essere sfruttato.

Quante opere davvero valide sono appese alle pareti di alloggi borghesi?
E perché stanno lì, attaccate e mai guardate, tutt'al più mostrate, esibite, ornanti e comprovanti, meri status symbols?
Perché "valgono".
Ma il loro significato, la loro interiore insondabilità, resta impermeabile, enigma non risolto.

Artista italiano,
decisamente più apprezzato in Germania che non qui da noi,
incredibile, eh?
:D:D:D:D
Germania
Museum DKM, Duisburg
Sammlung Alison & Peter W. Klein, Eberdingen-Nussdorf
Kunstpalais Erlangen, Erlangen
Museum für Konkrete Kunst, Ingolstadt
Museum gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf

Italia
Villa Croce Museo d´Arte Contemporanea, Genova
MART- Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
 

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"L'arte è il dono di un uomo agli uomini, è fede, amore, rinuncia, è devozione, conquista, purificazione, è umiltà, misura, responsabilità, è coscienza del limite, forma visibile del pensato."

Antonio Calderara
 

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" Sembra piuttosto che sia il risultato naturale, evoluto, ottenuto con disciplina e intelligenza di duemila-tremila anni di tradizione mediterranea".

le Sue opere sono gli istinti superiori della Sua mente nate per ornare ed abbellire la vita di tutti noi,quasi punto d'unione tra il visibile e un invisibile superiore.
sì,davvero grande per me.
e..troppo dimenticato
 
Io ho provato a comperarlo tante volte e non l'ho mai fatto... troppo flebile, troppo consunto... ho sempre temuto di portarmelo in casa per poi vederlo sparire ogni giorno e ritrovarmi con una tela bianca,

:o

Comunque bravissimo...
 
Io ho provato a comperarlo tante volte e non l'ho mai fatto... troppo flebile, troppo consunto... ho sempre temuto di portarmelo in casa per poi vederlo sparire ogni giorno e ritrovarmi con una tela bianca,

:o

...

forse c'è un profondo messaggio in tutto questo ;)
 
Ringrazio pubblicamente l'amico Ostenda
che si è impegnato per trovarmi un'opera di Calderara
ed oggi ci è riuscito,
peraltro con una provenienza di tutto rispetto.

Grazie, Paolo (alias Ostenda)
OK!OK!OK!OK!
 
Ringrazio pubblicamente l'amico Ostenda
che si è impegnato per trovarmi un'opera di Calderara
ed oggi ci è riuscito,
peraltro con una provenienza di tutto rispetto.

Grazie, Paolo (alias Ostenda)
OK!OK!OK!OK!


complimentissimi.!!
 
Ringrazio pubblicamente l'amico Ostenda
che si è impegnato per trovarmi un'opera di Calderara
ed oggi ci è riuscito,
peraltro con una provenienza di tutto rispetto.

Grazie, Paolo (alias Ostenda)
OK!OK!OK!OK!

a questo punto una foto è d'obbligo!


e non dive che sei sempre in bolletta!
 
vabbè,
ma l'amico Ostenda è mooolto generoso.

1971, provenienza Mario Surbone,
peraltro presente qui:
Fondazione Antonio Calderara
pagina "collezione"


PS per il "simpatico" Rothko, sono sempre più in bolletta!
 

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evanescente, incerto, indefinito, tenue, vago, eppure chiaro, concreto, distinto, evidente, netto.
davvero super artebrixia
complimenti rinnovati
 
Anche se sono tra gli ultimi arrivati qui sul Forum (per cui tendo a starmene un po' nell'angolo):
:clap::clap::clap:

Bellissimo! Davvero complimenti per l'acquisto!
 
Complimenti per l'acquisto . Hai preso un' opera valida di un'artista per pochi intenditori OK!
 
Ringrazio pubblicamente l'amico Ostenda
che si è impegnato per trovarmi un'opera di Calderara
ed oggi ci è riuscito,
peraltro con una provenienza di tutto rispetto.

Grazie, Paolo (alias Ostenda)
OK!OK!OK!OK!

Guarda che mi stà venendo qualche rimorso per non averlo tenuto per me ... però visto quanto sei appassionato e simpatico và bene così ;)
 
che dire ........
un grande Artista per un grande Collezionista
:bow::bow:

P.S.
Adesso capisco perchè a Verona dicevi di aver già fatto danni :D
 
Ma i tedeschi non fanno grandi differenze fra oli ed acquerelli?

e nemmeno le dimensioni, guardano....:eek:

http://www.van-ham.com/fileadmin/download/KatalogPDF/A330_Zeitgenoessische_Kunst.pdf




239
CALDERARA, ANTONIO1903 Abbiategrasso - 1978 Ameno di Vacciago"Piltma". 1970/72. Oil on wood. 27 x 27cm. Signed verso: Antonio Calderara and dedication. Inscribed: Antonio Calderara 28010 A memo per
Details

Estimate: 8,000 – 12,000 €



240
CALDERARA, ANTONIO1903 Abbiategrasso - 1978 Ameno di Vacciago Untitled. 1971. Watercolour and pencil on vellum. 16 x 15,4cm. Monogrammed and dated lower left: A.C. 1971. As well as signed and dated
Details

Estimate: 5,000 – 7,000 €
 
Ma i tedeschi non fanno grandi differenze fra oli ed acquerelli?

e nemmeno le dimensioni, guardano....:eek:

http://www.van-ham.com/fileadmin/download/KatalogPDF/A330_Zeitgenoessische_Kunst.pdf




239
CALDERARA, ANTONIO1903 Abbiategrasso - 1978 Ameno di Vacciago"Piltma". 1970/72. Oil on wood. 27 x 27cm. Signed verso: Antonio Calderara and dedication. Inscribed: Antonio Calderara 28010 A memo per
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Estimate: 8,000 – 12,000 €



240
CALDERARA, ANTONIO1903 Abbiategrasso - 1978 Ameno di Vacciago Untitled. 1971. Watercolour and pencil on vellum. 16 x 15,4cm. Monogrammed and dated lower left: A.C. 1971. As well as signed and dated
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Estimate: 5,000 – 7,000 €
Ti aggiungo

Hauswedell & Nolte - Auktionen für Kunst, wertvolle Bücher und Autographen: 450 Kunst nach '45

534 Composition
Aquarell. 1972. 13,5 : 13,5 cm (16,9 : 15,5 cm). Monogrammiert u. datiert, rückseitig signiert u. datiert.
1800€

535 Composition
Aquarell. 1972. 13,5 : 13,5 cm (15,9 : 15,4 cm) Monogrammert u. datiert, rückseitig signiert u. datiert.
1800€
 
Antonio Calderara.

Scrisse:
"nel 1954 incontro le pitture di Mondrian. La pittura di Mondrian, così assoluta nella sua costruzione, così precisa nel suo colore, è per me l'apertura a più rigorosa meditazione, a capire un altro aspetto della realtà.
1957-1958, il mio impegno è interesse alla luce, alla luce che tutto invade, che tutto distrugge per essere lei sola protagonista."



La forma allo stato delle relazioni pure è stata miracolosamente sfiorata da tre rare sensibilità: Malvic, Mondrian e Yves Klein che sono morti, ma un barlume è stato salvato, anch'esso per miracolo, da Calderara... io non conosco, tra gli artisti viventi, nessuno che ci sia arrivato più vicino.
scrisse Jesus Raphael Soto, Parigi 1965

"Ciò che colpisce immediatamente i nordici a paragone con Joseph Albers, Barnett Newmann, Richard P. Lohse, e anche con Ives Klein, è l'enorme raffinatezza della ricerca cromatica. Non si tratta della 'paté' dell'Ecole de Paris, ne della dura sistematicità tedesca e anglosassone, ne ancora di magia surreale d'un programma monocromo. Sembra piuttosto che sia il risultato naturale, evoluto, ottenuto con disciplina e intelligenza di duemila-tremila anni di tradizione mediterranea".
Scrisse Albert Schulze Villenghausen, Dortmund 1965


il famoso salto che Calderara fece nelle braccia, non sempre accoglienti, dell’astrazione pura, fu il gesto di un coraggio meditato per anni, probabilmente, e non più contenibile, a fronte della osservazione delle ricerche astratto geometriche del Novecento, non certo ignorate anche se non condivise, affrontate infine, alla soglia della vecchiaia, come catarsi di una capacità di sintesi che, parrebbe un ossimoro ma non lo è, lo aveva sempre condotto nella propria ricerca, attraverso l’analisi minuziosa del circostante, del famoso lago d’Orta, del riflesso nell’acqua dell’isola, della contemplazione della luce del lago in tutte le ore del giorno e del crepuscolo.
Eliminando particolari scomodi per la composizione del dipinto, Antonio si ridusse all’essenziale, divenne veramente astratto, ma rimase crepuscolare.

È bastato che Calderara si guardasse un giorno, allo specchio, lo specchio della sua libertà interiore.

Il messaggio dell'arte moderna, dove non sia ridotta a prodotto commerciale, è un madornale, incrollabile, incoercibile NO.
Il cosiddetto astrattismo non si presta a essere "capito", anche se si presta a essere sfruttato.

Quante opere davvero valide sono appese alle pareti di alloggi borghesi?
E perché stanno lì, attaccate e mai guardate, tutt'al più mostrate, esibite, ornanti e comprovanti, meri status symbols?
Perché "valgono".
Ma il loro significato, la loro interiore insondabilità, resta impermeabile, enigma non risolto.

Artista italiano,
decisamente più apprezzato in Germania che non qui da noi,
incredibile, eh?
:D:D:D:D
Germania
Museum DKM, Duisburg
Sammlung Alison & Peter W. Klein, Eberdingen-Nussdorf
Kunstpalais Erlangen, Erlangen
Museum für Konkrete Kunst, Ingolstadt
Museum gegenstandsfreier Kunst, Otterndorf

Italia
Villa Croce Museo d´Arte Contemporanea, Genova
MART- Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto

Bellissimo post artebrixia, visitai la fondazione circa 18/20 anni fa non ricordo bene (ci sono ritornato l'estate scorsa). Ho un bellissimo ricordo della prima visita dove conobbi il custode di allora (ora salito in cielo, che r.i.p.), simpaticissimo e molto loquace che aveva collaborato con Calderara per anni e che mi raccontò due aneddoti a proposito delle opere del maestro. Passai un pomeriggio indimenticabile per la qualità delle opere, per la bellezza della fondazione dove queste sono esposte e per il paesaggio stupendo dove tutto questo è contenuto (e questo vale anche per l'estate scorsa).:):)
 
Ultima modifica:
prossima asta Meeting:

CALDERARA ANTONIO b. 1903 d. 1978

Senza titolo, 1963 matita e acquerello su carta cm. 11,5x16,7; firma e anno al retro, opera registrata presso l`Archivio Calderara al numero 186.
 

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