Carletto Pace

Alessandro Celli

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Artista che non ha avuto particolari spinte da
importanti galleristi,
solo recentemente riscoperto da Willy Montini.

Artista che mi affascina,
e credo anche ad heimatOK!


Da una Sua intervista:
“Quando ero ragazzo mio papà conosceva tutti i pittori di un tempo, quelli che contavano. Gli spazialisti. Sono nato nel periodo in cui si è sviluppata la corrente informale legato allo spazialismo. Ho frequentato lo studio di Fontana. E sono entrato subito nella mischia. Ritengo di essere sempre stato un contestatore. Mi piaceva andare al cinema a vedere i film di Marlon Brando”.
Continua Pace:
"Ho avuto una fortuna nella vita: possedere l’incoscienza di non aver dietro le spalle una storia e degli insegnanti”.


"... Sono opere assolutamente libere che testimoniano come il binomio arte e anarchia, inteso come libertà di vivere, pensare, creare, senza accettare condizionamenti, sia l'essenza stessa dell'arte che per Carletto, solitario, imploso, saturnino, ipocondriaco, non è un alibi, un balsamo, una taumaturgia, bensì una condizione non rinunciabile dell'esistere, la ricerca di una giustificazione dell' esserci ...."

Archivio Carlo Pace
via Schiavina 21
15100 Alessandria.

carlo pace Primo e Secondo futurismo, Spazialismo, MAC, Astrattismo, Informale
 

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OK!OK!OK!
Grande artista, sempre impegnato nella ricerca, originale e meritevole di attenzione per la qualità del suo lavoro.
 
infatti.

E visto che ora è arrivato fra noi Emilio Figus, queste la dedico a Lui;)

... tanto per rimarcare che certi artisti hanno una bella storia alle spalle ...
 

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Non potevi farmi regalo migliore.....
 

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La corrispondenza di cui parlavo in qualche post.
Devo tanto a Carletto.
Non potete immaginare quanto mi manca.....
Un secondo padre, come del resto la mia Pinu.
 
Immensamente.....
 

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Ma ancor di più .....
 

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o cavolo

qui mi sotterri ..... non ho opere tanto enormi:rolleyes:
 

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ma ecco che ne ho trovata una di quelle notevoli

(non mia)
 

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Fonema anni 80.
 

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ciao Adriano,

preferisco ti risponda Emilio
so che ha seguito il lavoro dell'archivio dell'artista

buon anno;)
 
Non conosco bene l'artista...

Le mostre personali e collettive sono solo quelle
elencate nel sito linkato da Brixia ?

carlo pace Primo e Secondo futurismo, Spazialismo, MAC, Astrattismo, Informale

sono le più importanti ?

La carriera di Carlo Pace, Carletto, si è evoluta in una serie di mostre che hanno avuto come elemento denominatore il segno, gesto schivo, straziatato a volte convulsivo, un turbine di segni e forza, visibile anche nelle sue opere figurative incentrate sulla comunicazione.
Le mostre importanti di Carletto sono tante, molte non ancora catalogate nella sua biografia, importanti visto il rapporto del padre Luigi, con la realtà pittorica e collezionistica del tempo.
Esiste un bellissimo testo della Mazzotta editori dove Luigi Pace è recensito come uno dei maggiori collezionisti in ambito piemontese.
Carletto per affinità familiare ha iniziato sun da giovanea dipingere, ed erano gli anni 50.
Personaggi come Lucio Fontana, Emilio Scanavino, Fortunato Depero e tanti altri erano di casa ad Alessandria, in quella cartoleria di via Migliara crocevia di Arti, pensieri e spensieratezza, che manca oggigiorno.
Potrei menzionarti la mostra veneziana alla galleria del Traghetto per rimanere in quegli anni, la mostra in Canada insieme ad Afro e Mastroianni, in Germania con la serie delle carte a vetro, numerose collettive, tra le più prestigiose, Pittura Come Gesto, insieme ai maggiori astrattisti italiani ed internazionali. Non Ultime le mostre istituzionale a Palazzo Cuttica, Palazzo del Monferrato, e quella menzionata nel bellissimo volume "Cento anni di creatività in Piemonte", mostra che raggruuppa i maggiori artisti italiani del 900, tra cui Carol Rama, Mastroianni, Boetti, Nespolo, Gastini e tanti, tanti altri.
potrei elenzarti ancora tante mostre, non appena a casa potrei essere più preciso.
Opere di Carletto sono inserite in numerose collettive, oltre a far parte di prestigiose collezioni, di numerosi artisti, potrei nominare Elisabeth Parmeggiani figlia di Tancredi, Pier Paolo Calzolari e tanti altri.
Pur nel suo silenzio e nella sua Alessandria, da dove non si è mai voluto muovere, rinchiuso nel suo antro, nella sua fucina, Carletto ha avuto numerosi contatti con famosi galleristi, uno tra tutti Cardazzo, il tutto testimoniato dalla ricca corrispondenza archiviata presso lo studio di Via Schiavina, dove la Cara Pinu (Pinuccia), con cura e perserveranza continua l'archiviazione delle opere sparse in tutta Italia.
Ad ogni modo con piacere.... riprenderemo la discussione....
 
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Non conosco bene l'artista...

Le mostre personali e collettive sono solo quelle
elencate nel sito linkato da Brixia ?

carlo pace Primo e Secondo futurismo, Spazialismo, MAC, Astrattismo, Informale

sono le più importanti ?
Carletto Pace e' stato uno degli artisti piu' veri e significativi che abbiamo avuto.
La sua e' stata una ricerca continua di sperimentazione legata a vari materiali e tecniche un artista vero che creava per sua necessita' personale , per quel fuoco che anima gli artisti piu' veri ed illuminati.
A breve ci sara' da parlare molto di Pace grazie al lavoro immenso del suo archivio e della gentile Pinuccia instancabile donna che vive attraverso le emozioni delle opere del marito.
 
grandissimo artista. pur non essendo notissimo come altri per assurdo è stato uno dei primissimi italiani che cho conosciuto a livello artistico contemporaneo e moderno. Ricordo ancora quella spina con la carta vetrata
 
Che bravi !!!!!
Complimenti ....

Purtroppo io devo limitarmi un pochino nel parlare di Carletto...
 
Ha sempre vissuto per la pittura, purtroppo è mancato oltre che presto all'improvviso.
Ricordo che mi trovavo in aeroporto, erano le 8 del mattino quando ho ricevuto la notizia dalla Pinu.
Momenti terribile, per me un secondo padre, pensate che dopo un anno è mancato anche il mio all'improvviso.
Ricordo il suo stupore, ma ancor più la sua felicità nel maneggiare, toccare i granuli di carta vetro, questo materiale rude, pericoloso, pungente, e straziante come il vetro.
Andavamo proprio in una fabbrica, l'unica che la produceva in Piemonte.
Non gli bastavano gli occhi per osservare la lavorazione, i forni di cottura le presse ecc.
Poi ne prese un sacco verde, io odio quel colore, mi venne in mente Fontana, non so perchè.... da quel verde è nata un'opera, un'opera bellissima.
Una mostra, al Palazzo del Monferrato, un catalogo "l'estetica del ruvido", lui non era ruvido e taciturno come tutti dichiarano, molte volte mi sono scontrato con la Pinu, lei mi diceva... tu sei di parte, lo sarò.... ma per me era la persona più dolce e premurosa al mondo.
Finivo di lavorare, lui andava a lavorare nel suo studio di Via Schiavina, mi chiamava, mi piaceva che mi chiamasse, io per lui ero quel caro ragazzo....
Non voglio più parlarne... scusatemi..
 
Negli anni Settanta avviene l'ennesima svolta.
Feci una mostra a Como e parlai a lungo con un critico, Mario Radice, il quale mi fece riflettere sulla ripetitività. Non so quali furono gli stimoli, che cosa si verificò, ma sentii che in quel momento dovevo usare molto nero. Il quadro diventava scuro, si piegava, si “ammalava”. Nacquero le “spine dorsali”, nere, sporche, dei simboli di torture, di una malattia del mondo.....

CARLO PACE.
 
Lucio Fontana ha chiuso un'epoca. Il suo è stato un lavoro talmente nuovo, talmente rivoluzionario che ha fatto cessare qualsiasi novità pittorica: Fontana è inimitabile, avvicinarsi a lui significherebbe copiare, senza alcuna giustificazione.....:cool:
 
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