Perchè Stefano Arienti non sarà ( neanche ) Alla Biennale di Gioni ???

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Carissimi "Amici dell'Arte",

Dal 2007 scrivo ormai quotidianamente qui sul forum di ANNINOVANTA,
Togliendo "i fenomeni" Cattelan & Beecroft e chi di quella generazione di Artisti Italiani la sua Biennale di Venezia Internazionale la ha già avuta come ad esempio Alessandro Pessoli, se mai vi è stato un Artista della "Generazione anni '60" italiano che ci ha messo sempre TUTTI d'accordo e sul cui nome, a memoria, nessuno a mai lascito/scritto commenti se non lusinghieri è stato proprio Stefano Arienti.

Ebbene partendo doverosamente dall'articolo scritto da Luca Beatrice a pag. 12 del Domenicale del 19 maggio 2007 e del quale si è parlato qui sul forum ormai innumerevoli volte, in cui lo stesso Beatrice si chiedeva del come mai Stefano Arienti non avesse ancora avuto "una sua stanza" alla Biennale ( del perché lo stesso Beatrice poi non gli e la abbia data nel suo Padiglione Italia 2009 poi sarebbe bello chiederlo lui.... ), considerando anche quello che scrive l'Amico varoon:

una lista di invitati da perfetto manuale cencelli:o

Visto che anche nel libro di Claudio, Arienti è indicato come un Artista da seguire con attenzione.

Mi chiedo davvero "come mai" nemmeno in questa edizione 2013 della Biennale di Venezia troveremo Arienti in laguna.

Aspetto con trepidazione vostri pareri/contributi sulla cosa.

GRAZIE !!!

investart
 
Carissimi "Amici dell'Arte",

Dal 2007 scrivo ormai quotidianamente qui sul forum di ANNINOVANTA,
Togliendo "i fenomeni" Cattelan & Beecroft e chi di quella generazione di Artisti Italiani la sua Biennale di Venezia Internazionale la ha già avuta come ad esempio Alessandro Pessoli, se mai vi è stato un Artista della "Generazione anni '60" italiano che ci ha messo sempre TUTTI d'accordo e sul cui nome, a memoria, nessuno a mai lascito/scritto commenti se non lusinghieri è stato proprio Stefano Arienti.

Ebbene partendo doverosamente dall'articolo scritto da Luca Beatrice a pag. 12 del Domenicale del 19 maggio 2007 e del quale si è parlato qui sul forum ormai innumerevoli volte, in cui lo stesso Beatrice si chiedeva del come mai Stefano Arienti non avesse ancora avuto "una sua stanza" alla Biennale ( del perché lo stesso Beatrice poi non gli e la abbia data nel suo Padiglione Italia 2009 poi sarebbe bello chiederlo lui.... ), considerando anche quello che scrive l'Amico varoon:



Visto che anche nel libro di Claudio, Arienti è indicato come un Artista da seguire con attenzione.

Mi chiedo davvero "come mai" nemmeno in questa edizione 2013 della Biennale di Venezia troveremo Arienti in laguna.

Aspetto con trepidazione vostri pareri/contributi sulla cosa.

GRAZIE !!!

investart

Eppure è stato uno degli artisti più sponsorizzati da Flash Art degli anni novanta (dunque "presumo" amato da Politi e, credo, "rispettato" da Gioni)! :confused:
 
Mario Airò e Stefano Arienti? Sull’altare. Nella Chiesa di Sedrina, nella bergamasca.

Eppure è stato uno degli artisti più sponsorizzati da Flash Art degli anni novanta (dunque "presumo" amato da Politi e, credo, "rispettato" da Gioni)! :confused:

Infatti non riesco proprio a capacitarmi della cosa, non credo che qui sul forum siamo tutti degli sprovveduti o che si viva fuori dalla realta, ripeto per quanto concerne gli ANNINOVANTA davvero non vi è Artista che come Arienti ci abbia messo sempre tutti d'accordo.

Per scherzare l'unica spiegazione che mi sono dato e che Arienti non sia stato cc hiamato da Gioni perchè nel frattempo fosse già stato convocato ( STO SCHERZANDO ) tra i 10 Artisti del Padiglione della Santa Sede/-Vaticano sui cui nome aleggia ancora un misterioso silenzio:

In questo articolo Presentata la 55esima edizione della Biennale di Venezia - ilPunto.it datato 14 marzo 2013 si legge tra l'altro "


Fra i pregi di questa edizione sicuramente il debutto della Santa Sede, che parteciperà con un’esposizione di dieci artisti che si confronteranno sul tema della creazione: l’amore, la coppia, la violenza, l’oppressione dei popoli e la salvaguardia del creato. La mostra sarà quindi incentrata su un tema religioso e non sullo Stato del Vaticano, che invece si è fatto carico delle spese della ristrutturazione del padiglione che verrà utilizzato: due piani di 500 metri quadri da un milione di euro ciascuno. Si tratta però di un investimento a lungo termine, dato che la Santa Sede potrà utilizzare l’edificio per i futuri 26 anni, sostenendo solamente il costo degli allestimenti.


Riservo assoluto ancora sui nomi dei 10 Artisti:(:mad::confused::angry::'(:wall::no:KO!:mmmm:

Forse dovuto al fatto che in Vaticano volessero mantenere tutta l'attenzione mediatica concentrata fino ad ora sull'elezione del nuovo PAPA.

Su Arienti & Santa Sede però vi sarebbe questo "piccolo indizio" ( STO SEMPRE SCHERZANDO ) visto che ha già Lavorato su commissione per la Chiesa Cattolica, vedere alla pagina web http://www.finanzaonline.com/forum/...mulo-patrimonio-artistico-p-p-nr-7-a-103.html messaggio numero 1029.
 
Credo semplicemente perchè è un po' fuori dal giro di Gioni.

Pietromarchi mi sembra che (per i giovani) si sia appiattito sulle scelte del Castello di Rivoli, mentre per i mid carreer abbia guardato all'ambiente romano.
 
Cari miei,

dovremmo farcene una ragione della strada intrapresa da Gioni,
ha fatto il possibile per uscire dai consueti chemi del mercato e degli artisti noti.

Alcune sue parole:
«Intendo non professionisti. Artisti che non hanno mercato né presenze istituzionali: scrittori che si sono dilettati in esperienze visive, outsider. Un tempo si chiamavano naïves».

Perché questa esigenza?
«Perché negli ultimi anni c’è stata una forte identificazione tra mercato, valore e artisticità. Guardare a forme di creatività diversa è un modo per uscire dall’equazione prezzo uguale qualità».

E il principio di fondo su cui Gioni insiste è quello: “non sottostare alle leggi di economia, mercato e quant'altro che – volendo – lo si può leggere come lo spirito di questi giorni che non vuole inchinarsi al dio dello spread e simili”


Evviva questa BIENNALE
:clap::clap::clap::clap:
 
Mah,
tra uno bravo con lo sponsor e una capra naive io alla biennale porto quello bravo.
 
Con la massima onesta intelletuale che mi riconoscerete ( per la lucidità invece soprattutto quando si palradi "lista Fiz" ammetto di avere diverse pecche ), aggiungo anche questo interessante scritto su Arienti in cui si dice che i Lavori attuali possono ( ripeto posso ) anche essere "un pochino inferiori" rispetto ad i passati:

caro Ivestart,
il lavoro di Stefano Arienti è sempre di livello assoluto, ... le opere con i puzzle (il giardino di monet è bellissimo e penso l'abbia ancora Guenzani).....Non ho nessuna perplessita sul suo lavoro e sulle sue potenzialità di rivalutazione economica.
Ad un certo momento accadrà, non ho dubbi.

Ma come è possibile che da quanto è stato aperto il forum nel 2007 ovvero con questa edizione da 4 ( QUATTRO ) Biennali di Venezia, di Arienti non vi sia traccia ?!?!?!

Certo come recitava una famosa canzone: "Nino non aver paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore".

Ma come è possibile dico io, non avere ancora dato una sala ad Arienti ?!?!?!

Gioni mi può raccontare quello che vuole, ma non avere convocato/arruolato Arienti nuoce a tutto "il movimento" ANNINOVANTA è l'ennesima occasione sprecata, dico io è "anti italianismo", questa assenza in Biennale degli ANNINOVANTA rappresentati da Arienti ( ho scelto lui perchè quello su cui nel forum vi è sempre stata unanime accordo ) fa ancora certamente passare altri anni sulla loro riscoperta spostando l'attenzione dei media su altre Generazioni di Artisti, ammetto egualmente o anche più bravi.
 
su questo non ci sono dubbi:
"spostare l'attenzione dei media su altre Generazioni di Artisti"

ma credo che Gioni non voglia proprio farne una vetrina
 
Cari miei,

dovremmo farcene una ragione della strada intrapresa da Gioni,
ha fatto il possibile per uscire dai consueti chemi del mercato e degli artisti noti.

Alcune sue parole:
«Intendo non professionisti. Artisti che non hanno mercato né presenze istituzionali: scrittori che si sono dilettati in esperienze visive, outsider. Un tempo si chiamavano naïves».

Perché questa esigenza?
«Perché negli ultimi anni c’è stata una forte identificazione tra mercato, valore e artisticità. Guardare a forme di creatività diversa è un modo per uscire dall’equazione prezzo uguale qualità».

E il principio di fondo su cui Gioni insiste è quello: “non sottostare alle leggi di economia, mercato e quant'altro che – volendo – lo si può leggere come lo spirito di questi giorni che non vuole inchinarsi al dio dello spread e simili”


Evviva questa BIENNALE
:clap::clap::clap::clap:

Scusa Carissimo artebrixia ma dove lo vedi almeno per gli ANNINOVANTA nella Biennale di Gioni il "risveglio culturale" ?

Cattelan Artista universalmente riconosciuto ed aggiungo stimato, che ha detto lui aver cessato lèattivita, quindi niente Lavori inediti a Venezia visto che tutta la produzione è stata da poco rappresentata in una monumentale retrospettiva a New York.

Roberto Cuoghi già esposto alla Biennale 2009 peraltro con una installazione molto bella.

Glio osservatori stranieri ma anche italiani crederanno che è SOLO questa l'Italia degli ANNINOVANTA se non vi è niente di nuovo da mostrare.

Non ci vedo quindi nessun segno di risveglio, anzi...
 
caro Investart,
temo che non sarà la biennale degli artisti anninovanta.

Ma questi nomi sono segnali di risveglio,
magari non rinnovamento,
ma fa almeno riflettere.

Marino Auriti
Nato nel 1891 a Guardiagrele, Italia
Morto nel 1980 a Kennett Square, USA
Enrico Baj
Nato nel 1924 a Milano, Italia
Morto nel 2003 a Vergiate, Italia
Domenico Gnoli
Nato nel 1933 a Roma, Italia
Morto nel 1970 a New York, USA
Marco Paolini
Nato nel 1956 a Belluno, Italia
Diego Perrone
Nato nel 1970 a Asti, Italia
Carol Rama :bow::bow::bow::bow:
Nata nel 1918 a Torino, Italia
 
di Perrone riporto una interessante recensione:
"Il lavoro di Diego Perrone (Asti, 1970) sta in bilico fra dimensione onirica e realtà tangibile, fra ciò che esiste realmente e ciò che esiste solo in quanto possibilità. Le sue opere si caratterizzano per la rilettura di temi della cultura popolare e la reinvenzione di icone tradizionali, l’evocazione di ciò che sta “dietro” il quotidiano, lo sforzo di comprendere e fare propri processi di pensiero che non hanno apparentemente concretezza o rappresentazione. Il volume racconta un mondo popolato di creature aliene dall’aspetto buffo e inquietante, di visioni che si traducono in intuizioni poetiche e inaspettate prospettive linguistiche"

E di Carol Rama mi basta questa Sua:
"«Sono troppo incazzxata perchè sono stata “scoperta” a 80 anni» sbotta lei quando, nel 1998, la chiamano per una mostra al prestigioso Stedelijk Museum di Amsterdam.
 
Concordo al 100% ed infatti ho dato subito un bollino verde a questo tuo post :

caro Investart,
temo che non sarà la biennale degli artisti anninovanta.

Ma questi nomi sono segnali di risveglio,
magari non rinnovamento,
ma fa almeno riflettere.

Marino Auriti
Nato nel 1891 a Guardiagrele, Italia
Morto nel 1980 a Kennett Square, USA
Enrico Baj
Nato nel 1924 a Milano, Italia
Morto nel 2003 a Vergiate, Italia
Domenico Gnoli
Nato nel 1933 a Roma, Italia
Morto nel 1970 a New York, USA
Marco Paolini
Nato nel 1956 a Belluno, Italia
Diego Perrone
Nato nel 1970 a Asti, Italia
Carol Rama :bow::bow::bow::bow:
Nata nel 1918 a Torino, Italia

Ma proprio per questo non mi so spiegare come Gioni ( a proposito, avevo scordato Perrone OTTIMO Artista e Uomo con la U maiuscola ) abbia disatteso proprio per i suoi ( gli ha sempre "trattati " ) ANNINOVANTA il discorso "risveglio culturale"
 
Concordo al 100% ed infatti ho dato subito un bollino verde a questo tuo post :



Ma proprio per questo non mi so spiegare come Gioni ( a proposito, avevo scordato Perrone OTTIMO Artista e Uomo con la U maiuscola ) abbia disatteso proprio per i suoi ( gli ha sempre "trattati " ) ANNINOVANTA il discorso "risveglio culturale"

anche io ti ho bollinato verdeOK!
 
Cari miei,

dovremmo farcene una ragione della strada intrapresa da Gioni,
ha fatto il possibile per uscire dai consueti chemi del mercato e degli artisti noti.

Alcune sue parole:
«Intendo non professionisti. Artisti che non hanno mercato né presenze istituzionali: scrittori che si sono dilettati in esperienze visive, outsider. Un tempo si chiamavano naïves».

Perché questa esigenza?
«Perché negli ultimi anni c’è stata una forte identificazione tra mercato, valore e artisticità. Guardare a forme di creatività diversa è un modo per uscire dall’equazione prezzo uguale qualità».

E il principio di fondo su cui Gioni insiste è quello: “non sottostare alle leggi di economia, mercato e quant'altro che – volendo – lo si può leggere come lo spirito di questi giorni che non vuole inchinarsi al dio dello spread e simili”


Evviva questa BIENNALE
:clap::clap::clap::clap:

In realtà (con riferimento al contemporaneo) mi sembra che Gioni abbia portato quasi esclusivamente le proposte delle gallerie del "giro giusto"....:o
 
dissacratore,
il nostro Mod.
:D:D:D:D

scherzo, eh?
;)
 

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di Perrone riporto una interessante recensione:
"Il lavoro di Diego Perrone (Asti, 1970) sta in bilico fra dimensione onirica e realtà tangibile, fra ciò che esiste realmente e ciò che esiste solo in quanto possibilità. Le sue opere si caratterizzano per la rilettura di temi della cultura popolare e la reinvenzione di icone tradizionali, l’evocazione di ciò che sta “dietro” il quotidiano, lo sforzo di comprendere e fare propri processi di pensiero che non hanno apparentemente concretezza o rappresentazione. Il volume racconta un mondo popolato di creature aliene dall’aspetto buffo e inquietante, di visioni che si traducono in intuizioni poetiche e inaspettate prospettive linguistiche"

E di Carol Rama mi basta questa Sua:
"«Sono troppo incazzxata perchè sono stata “scoperta” a 80 anni» sbotta lei quando, nel 1998, la chiamano per una mostra al prestigioso Stedelijk Museum di Amsterdam.

Innanzitutto ONORE & MERITO per l'ennesima volta all'Ottimo Artista Diego Perrone che insieme agli Artisti Airò e Dugnani per l'organizzare pclmg

......Innanzitutto mi piace subito sottolineare per l'ennesima volta che apprezzo tantissimo l'iniziativa che Mario Airò ha avuto insieme agli Artisti Diego Perrone e Stefano Dugnani con cui condivide lo studio di avere istituito “pclmg" di cui avevo già parlato alla pagina web http://www.finanzaonline.com/forum/...io-artistico-p-p-nr-7-a-178.html#post33630939 nel mio messaggio numero 1780.......

Ricordo poi un Amico che anni fà mi fece questa battuta:"Tutti comprano Rabarama ed io compro Carol Rama", e che davvero a poi comprato diverse cose della Rama.

E poi torno all'argomento di questo thread ovvero l'Artista Stefano Arienti.

Se il prezzo/dazio che Gioni ha dovuto pagare per recuperare alla memoria bravissimi Artisti come la Rama & Co. è stato quello di "penalizzare/accantonare" gli ANNINOVANTA mi metto il cuore in pace.

Però in maniera indiretta ha fatto lui la stessa cosa che ha voluto sanare, ovvero come dice la Rama sopra, Arienti è stato "scoperto" o meglio portato alla Biennale di Venezia nel 1990 partecipa alla sezione “Aperto” della XLIV Biennale di Venezia e nel 1996 vince il primo premio alla XII Quadriennale di Roma.

Non voglio fare paragoni con altri Artisti che non sono dignitosi ne per lui ne per gli altri Artisti, ma insisto su lui perchè ripeto il più "votato" dal forum di FOL della sua Generazione.

Cosa non aveva/andava per poterlo convocare a questa Biennale ?

E solo come dice varoon che:

In realtà (con riferimento al contemporaneo) mi sembra che Gioni abbia portato quasi esclusivamente le proposte delle gallerie del "giro giusto"....:o
 
concordo con varoon e di carol rama.....vabbè
che poi arienti se ne debba stare sempre a casa non lascia ben sperare sulla indipendenza di gioni
 
concordo con varoon e di carol rama.....vabbè
che poi arienti se ne debba stare sempre a casa non lascia ben sperare sulla indipendenza di gioni

GRAZIE anche all'"Amico dell'Arte" zauberberg per avere condiviso con noi la sua idea rispondendo al mio quesito.

Naturalmente sono aperto:yes: anche a tutti quelli che vorranno qui scrivere che Arienti NON MERITAVA a loro avviso nemmeno la Biennale di Gioni.​

Aspetto davvero un post da tutti gli "Amici dell'Arte":bow:
 
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