Lia Drei e Francesco Guerrieri

Alessandro Celli

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Sbadati ?:confused::confused:

Forse non tutti ci siamo accorti dell’evento che sta organizzando il nostro Ostenda alla Vico Gallery.:bow::bow::bow::bow:

Mi riferisco al ciclo :
"Gruppo 63", "Sperimentale p"
Con opere di Lia Drei e di Francesco Guerrieri.

Tanto per non dimenticare l’importanza del felice incontro di questi due Artisti, ecco qualche interessante spunto.:clap::clap:

Giulio Carlo Argan scrisse:
“… il problema non è prendere coscienza della percezione ma di realizzare la percezione come coscienza integrale.”
OK!

E Jorge Luis Borges scrisse:
Coloro che dicono che l’arte non deve propagare dottrine sogliono riferirsi a dottrine contrarie alle loro
:yes:


LIA DREI, nata il 18 luglio 1922 a Roma
Nelle opere di questo periodo Lia Drei si sofferma sugli effetti cinetici e cromatici.
Alcuni dipinti sono caratterizzati dall'accordo o dal contrasto tra colori fondamentali e complementari, mentre altri dalla presenza di strutture che riescono ad intervenire sulla nostra percezione ottica creando concavità e convessità in realtà non esistenti sulla superficie della tela.
Molto tempo dopo, nel 2004, l'artista dirà: "Oggi ho pensato ai miei quadri fatti con i tondi del 1963. Perché sono arrivata al tondo? Per rendere più forte l'attrazione visiva. Sul tondo l'occhio si ferma più facilmente, è un attimo e vede il rosso, il verde e il giallo o l'azzurro con tutta la forza della mente e ci si perde dentro e anche se non si capisce il perché il suo colore gli dà un'emozione inaspettata come il suono di una musica improvvisa. E così ho costruito dei quadri sentendo l'emozione speciale per me, perché non l'avevo fatto prima, di inventare qualche cosa di nuovo, di costruire una realtà che prima non c'era e che doveva avere fascino, equilibrio, e la forza della vita. (...) La meraviglia dell'arte è così, perché nell'equilibrio dell'espressione uno si sente stranamente appagato anche con una piccola cosa, basta che sia vera. E poi io sono figlia d'arte e per me è normale trovare il bello in tutto ciò che mi circonda, basta che lo guardi con il fascino della mente e dentro il mio cuore."

Tra il 1964 e il 1968 lo Sperimentale p. espone con mostre personali a Torino, Roma, Belgrado, Cagliari, e partecipa a importanti rassegne nazionali e internazionali (Strutture di visione, Premio Termoli, V Rassegna di Arti Figurative di Roma, con 10 opere, etc.) e alle mostre-dibattito itineranti Strutture visive e Strutture significanti, ideate e curate da Francesco Guerrieri, a Roma, Firenze, Napoli, Cosenza, Terni, Livorno, Genova, Torino. Il binomio è anche invitato al Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea di Torino, al Premio Arte Oggi a Firenze e a Roma, a Ipotesi linguistiche intersoggettive nel 1967 e al Premio Masaccio, alle VI Biennale Romana e ad altre rassegne nel 1968



FRANCESCO GUERRIERI, nato a Borgia (Catanzaro) nel 1931
“Agli inizi del 1962 eseguii una serie di quadri a larghe bande rosse e bianche. Su ognuna di queste «bande» un certo ritmo era scandito da forme metalliche allineate. Con queste opere avevo superato le suggestioni dell’informale materico e del «neo-dada». Qualche mese dopo lavoravo intorno al primo quadro completamente «costruito», totalmente calcolato nel progetto e nell’esecuzione.
Come si presentavano i quadri di questa nuova ricerca iniziata nel 1962? Delle fasce parallele alternate, bianche, rosse, nere, di diversa larghezza, da un capo all’altro della tela. Il bianco fa da sfondo e le fasce rosse e nere creano alternative di simmetria e asimmetria. Mi appassionava la «scoperta» della «continuità»; ogni quadro non aveva inizio né fine, ma era parte, frammento di una potenziale illimitata «continuità». Ad accentuarla, e nello stesso tempo a contraddirla, interveniva la scansione regolare di fili di nylon, una «griglia» di linee verticali ora evanescenti, ora più corposamente bianche, secondo il variare della luce. L’insieme era frammento di un ritmo anch’esso potenzialmente infinito.
La serialità, la ripetibilità, la frequenza percettiva, traducevano, nel ritmo di questi quadri, il ritmo del nostro tempo.”

Che dire?

Apprezzo la storia e di conseguenza quelle gallerie che cercano di esaltarne i tratti migliori, anche su artisti un pò scordati gravemente dal mercato.

I miei sinceri complimenti ad Ostenda,
anzi alla Vico Gallery:clap::clap::clap:
 

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Sbadati ?

Forse non tutti ci siamo accorti dell’evento che sta organizzando il nostro Ostenda alla Vico Gallery.:bow::bow::bow::bow:

Mi riferisco al ciclo :
"Gruppo 63", "Sperimentale p"
Con opere di Lia Drei e di Francesco Guerrieri.

Tanto per non dimenticare l’importanza del felice incontro di questi due Artisti, ecco qualche interessante spunto.:clap::clap:

Giulio Carlo Argan scrisse:
“… il problema non è prendere coscienza della percezione ma di realizzare la percezione come coscienza integrale.”
OK!

E Jorge Luis Borges scrisse:
Coloro che dicono che l’arte non deve propagare dottrine sogliono riferirsi a dottrine contrarie alle loro
:yes:


LIA DREI, nata il 18 luglio 1922 a Roma
Nelle opere di questo periodo Lia Drei si sofferma sugli effetti cinetici e cromatici.
Alcuni dipinti sono caratterizzati dall'accordo o dal contrasto tra colori fondamentali e complementari, mentre altri dalla presenza di strutture che riescono ad intervenire sulla nostra percezione ottica creando concavità e convessità in realtà non esistenti sulla superficie della tela.
Molto tempo dopo, nel 2004, l'artista dirà: "Oggi ho pensato ai miei quadri fatti con i tondi del 1963. Perché sono arrivata al tondo? Per rendere più forte l'attrazione visiva. Sul tondo l'occhio si ferma più facilmente, è un attimo e vede il rosso, il verde e il giallo o l'azzurro con tutta la forza della mente e ci si perde dentro e anche se non si capisce il perché il suo colore gli dà un'emozione inaspettata come il suono di una musica improvvisa. E così ho costruito dei quadri sentendo l'emozione speciale per me, perché non l'avevo fatto prima, di inventare qualche cosa di nuovo, di costruire una realtà che prima non c'era e che doveva avere fascino, equilibrio, e la forza della vita. (...) La meraviglia dell'arte è così, perché nell'equilibrio dell'espressione uno si sente stranamente appagato anche con una piccola cosa, basta che sia vera. E poi io sono figlia d'arte e per me è normale trovare il bello in tutto ciò che mi circonda, basta che lo guardi con il fascino della mente e dentro il mio cuore."

Tra il 1964 e il 1968 lo Sperimentale p. espone con mostre personali a Torino, Roma, Belgrado, Cagliari, e partecipa a importanti rassegne nazionali e internazionali (Strutture di visione, Premio Termoli, V Rassegna di Arti Figurative di Roma, con 10 opere, etc.) e alle mostre-dibattito itineranti Strutture visive e Strutture significanti, ideate e curate da Francesco Guerrieri, a Roma, Firenze, Napoli, Cosenza, Terni, Livorno, Genova, Torino. Il binomio è anche invitato al Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea di Torino, al Premio Arte Oggi a Firenze e a Roma, a Ipotesi linguistiche intersoggettive nel 1967 e al Premio Masaccio, alle VI Biennale Romana e ad altre rassegne nel 1968



FRANCESCO GUERRIERI, nato a Borgia (Catanzaro) nel 1931
“Agli inizi del 1962 eseguii una serie di quadri a larghe bande rosse e bianche. Su ognuna di queste «bande» un certo ritmo era scandito da forme metalliche allineate. Con queste opere avevo superato le suggestioni dell’informale materico e del «neo-dada». Qualche mese dopo lavoravo intorno al primo quadro completamente «costruito», totalmente calcolato nel progetto e nell’esecuzione.
Come si presentavano i quadri di questa nuova ricerca iniziata nel 1962? Delle fasce parallele alternate, bianche, rosse, nere, di diversa larghezza, da un capo all’altro della tela. Il bianco fa da sfondo e le fasce rosse e nere creano alternative di simmetria e asimmetria. Mi appassionava la «scoperta» della «continuità»; ogni quadro non aveva inizio né fine, ma era parte, frammento di una potenziale illimitata «continuità». Ad accentuarla, e nello stesso tempo a contraddirla, interveniva la scansione regolare di fili di nylon, una «griglia» di linee verticali ora evanescenti, ora più corposamente bianche, secondo il variare della luce. L’insieme era frammento di un ritmo anch’esso potenzialmente infinito.
La serialità, la ripetibilità, la frequenza percettiva, traducevano, nel ritmo di questi quadri, il ritmo del nostro tempo.”

Che dire?

Apprezzo la storia e di conseguenza quelle gallerie che cercano di esaltarne i tratti migliori, anche su artisti un pò scordati gravemente dal mercato.

I miei sinceri complimenti ad Ostenda,
anzi alla Vico Gallery:clap::clap::clap:

Onore a Ostenda e al suo bellissimo spazio di Verbania che ho avuto modo di visitare in dicembre, approfitto dell'occasione per un caro saluto:bow::bow::bow::bow::bow:OK!OK!
 
Mi trovo in provincia di Bari (dunque "quasi" isolato), lontano parecchio da Verbania... ma è una di quelle mostre che avrei visitato con estremo piacere, data la qualità proposta dall'amico Ostenda con questi due ottimi artisti, Drei e Guerrieri.
Complimenti!
Chissà che un giorno non riesca a visitarla anch'io la tua pregiata Galleria! OK!
 
Mostra da non perdere. Vidi quella analoga organizzata dalla Valmore quattro cinque anni fa'.,,e ne rimasi folgorato. Due artisti di qualità eccelsa. Infatti la Drei ora fa' bella mostra di se a casa mia :clap:
 
Sbadati ?:confused::confused:

Forse non tutti ci siamo accorti dell’evento che sta organizzando il nostro Ostenda alla Vico Gallery.:bow::bow::bow::bow:

Mi riferisco al ciclo :
"Gruppo 63", "Sperimentale p"
Con opere di Lia Drei e di Francesco Guerrieri.

Tanto per non dimenticare l’importanza del felice incontro di questi due Artisti, ecco qualche interessante spunto.:clap::clap:

Giulio Carlo Argan scrisse:
“… il problema non è prendere coscienza della percezione ma di realizzare la percezione come coscienza integrale.”
OK!

E Jorge Luis Borges scrisse:
Coloro che dicono che l’arte non deve propagare dottrine sogliono riferirsi a dottrine contrarie alle loro
:yes:


LIA DREI, nata il 18 luglio 1922 a Roma
Nelle opere di questo periodo Lia Drei si sofferma sugli effetti cinetici e cromatici.
Alcuni dipinti sono caratterizzati dall'accordo o dal contrasto tra colori fondamentali e complementari, mentre altri dalla presenza di strutture che riescono ad intervenire sulla nostra percezione ottica creando concavità e convessità in realtà non esistenti sulla superficie della tela.
Molto tempo dopo, nel 2004, l'artista dirà: "Oggi ho pensato ai miei quadri fatti con i tondi del 1963. Perché sono arrivata al tondo? Per rendere più forte l'attrazione visiva. Sul tondo l'occhio si ferma più facilmente, è un attimo e vede il rosso, il verde e il giallo o l'azzurro con tutta la forza della mente e ci si perde dentro e anche se non si capisce il perché il suo colore gli dà un'emozione inaspettata come il suono di una musica improvvisa. E così ho costruito dei quadri sentendo l'emozione speciale per me, perché non l'avevo fatto prima, di inventare qualche cosa di nuovo, di costruire una realtà che prima non c'era e che doveva avere fascino, equilibrio, e la forza della vita. (...) La meraviglia dell'arte è così, perché nell'equilibrio dell'espressione uno si sente stranamente appagato anche con una piccola cosa, basta che sia vera. E poi io sono figlia d'arte e per me è normale trovare il bello in tutto ciò che mi circonda, basta che lo guardi con il fascino della mente e dentro il mio cuore."

Tra il 1964 e il 1968 lo Sperimentale p. espone con mostre personali a Torino, Roma, Belgrado, Cagliari, e partecipa a importanti rassegne nazionali e internazionali (Strutture di visione, Premio Termoli, V Rassegna di Arti Figurative di Roma, con 10 opere, etc.) e alle mostre-dibattito itineranti Strutture visive e Strutture significanti, ideate e curate da Francesco Guerrieri, a Roma, Firenze, Napoli, Cosenza, Terni, Livorno, Genova, Torino. Il binomio è anche invitato al Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea di Torino, al Premio Arte Oggi a Firenze e a Roma, a Ipotesi linguistiche intersoggettive nel 1967 e al Premio Masaccio, alle VI Biennale Romana e ad altre rassegne nel 1968



FRANCESCO GUERRIERI, nato a Borgia (Catanzaro) nel 1931
“Agli inizi del 1962 eseguii una serie di quadri a larghe bande rosse e bianche. Su ognuna di queste «bande» un certo ritmo era scandito da forme metalliche allineate. Con queste opere avevo superato le suggestioni dell’informale materico e del «neo-dada». Qualche mese dopo lavoravo intorno al primo quadro completamente «costruito», totalmente calcolato nel progetto e nell’esecuzione.
Come si presentavano i quadri di questa nuova ricerca iniziata nel 1962? Delle fasce parallele alternate, bianche, rosse, nere, di diversa larghezza, da un capo all’altro della tela. Il bianco fa da sfondo e le fasce rosse e nere creano alternative di simmetria e asimmetria. Mi appassionava la «scoperta» della «continuità»; ogni quadro non aveva inizio né fine, ma era parte, frammento di una potenziale illimitata «continuità». Ad accentuarla, e nello stesso tempo a contraddirla, interveniva la scansione regolare di fili di nylon, una «griglia» di linee verticali ora evanescenti, ora più corposamente bianche, secondo il variare della luce. L’insieme era frammento di un ritmo anch’esso potenzialmente infinito.
La serialità, la ripetibilità, la frequenza percettiva, traducevano, nel ritmo di questi quadri, il ritmo del nostro tempo.”

Che dire?

Apprezzo la storia e di conseguenza quelle gallerie che cercano di esaltarne i tratti migliori, anche su artisti un pò scordati gravemente dal mercato.

I miei sinceri complimenti ad Ostenda,
anzi alla Vico Gallery:clap::clap::clap:

Alessandro grande intenditore :D, sempre gentilissimo ma mai una volta che prendi la macchina e passia trovarmi, lavori troppo !;)
 
Riporto ai piani alti questo thread del 2013 incuriosito dall'opera della Drei in asta da Martini. Che ne pensate a distanza di 5 anni ? Vi sarà una riscoperta di questi artisti?
 
Riporto ai piani alti questo thread del 2013 incuriosito dall'opera della Drei in asta da Martini. Che ne pensate a distanza di 5 anni ? Vi sarà una riscoperta di questi artisti?

Martini e lo Studio Valmore sono amici ;) Per il resto... :rolleyes:
 
Lia Drei e Francesco Guerrieri sono due artisti che ho sempre seguito con interesse
Dopo la morte di Guerrieri tutta l’eredita artistica è passata nelle mani di una nipote che mi dicono purtroppo non essere in grado di gestire nel modo migliore (inteso come promozione)
So che la 10amart di Milano si era interessata, ma nulla si è concretizzato (parlando con loro mi dissero di troppe poche opere rimaste e di prezzi folli come richiesta da parte di questa erede)
Ad oggi comunque nessuna galleria ci lavora.
purtroppo non credo ad una loro possibile rivalutazione
 
Lia Drei e Francesco Guerrieri sono due artisti che ho sempre seguito con interesse
Dopo la morte di Guerrieri tutta l’eredita artistica è passata nelle mani di una nipote che mi dicono purtroppo non essere in grado di gestire nel modo migliore (inteso come promozione)
So che la 10amart di Milano si era interessata, ma nulla si è concretizzato (parlando con loro mi dissero di troppe poche opere rimaste e di prezzi folli come richiesta da parte di questa erede)
Ad oggi comunque nessuna galleria ci lavora.
purtroppo non credo ad una loro possibile rivalutazione

Grazie immaginavo......
 
Informazioni su francesco guerrieri e lia drei

Buonasera, signor POZZI55, mi chiamo Concetta Guerrieri e sono la proprietaria del patrimonio artistico nonché dell'Archivio storico dei maestri Francesco Guerrieri e Lia Drei.
Conoscevo già questo interessante forum e la pregiatissima recensione, nonché la pubblicità fatta sugli artisti in questione , da parte del gallerista (come pochi, colto, raffinato e serio) di Vico Gallery in Verbania (purtroppo chiusa) il quale con grande interesse e preparazione storico culturale, promuoveva ed organizzava la mostra nel 2012 (se non ricordo male). Volevo, altresì ringraziare i partecipanti presenti in questa chat che conoscono gli artisti, la loro storia e ne apprezzano le loro opere ed il loro profondo significato.
Mi preme, però, fare dei necessari chiarimenti, e di dare qualche informazione, magari ignorata, anche per difendere la mia immagine, la mia dignità, la mia etica ed il mio profondo amore e rispetto verso i miei compianti consanguinei. Bypassare informazioni sbagliate potrebbe essere diffamante. Quando sento odore di cattiveria celata e supponenza, devo esprimere quello che penso comunicandolo direttamente e presentandomi con nome e cognome. Rimango comunque aperta al contradditorio.
Cominciamo a smontare l’assunto: PROMOZIONE, PREZZI FOLLI, INCAPACITA’ AD ORGANIZZARE.
Punto 1) Intanto, ci terrei a sottolineare che post mortem di Francesco Guerrieri avvenuta il 24 agosto 2015, mi sono nella immediatezza attivata, pur non incontrando, tante difficoltà, perché Francesco e Lia, hanno già la strada aperta e non hanno bisogno di rivalutazione storiche, perché sono già ampiamente storicizzati, hanno solo bisogno di un mercato che confermi il loro valore storico ed il coefficiente maturato nel tempo e di galleristi preparati che siano in grado di promuoverli, riconoscendo il loro legittimo coefficiente storico come è già stato fatto in passato da qualche galleria, e che non si risolvano in una bolla speculativa finendo nel dimenticatoio. Questo per continuare a mantenerli nel tempo. Beninteso, sempre se esiste il vero mercato , ho seri dubbi al riguardo. La cultura è di elite e la devi promuovere con i tuoi soldi!! Ricordo agli interessati, che, questi due straordinari artisti negli anni 60/70 vendettero, senza nessuna imposizione, moltissime opere e la loro galleria era quella celebre di Fumagalli di Bergamo. Successe però che, sul finire degli anni 70, quando il Mercato cominciava ad orientarsi verso la speculazione, i “due veri artisti” disgustati da questo andazzo decisero di ritirarsi dalla scena artistica e vivere l’arte in maniera più riservata, incrementando la loro antologia di opere suddivise per periodi. Quello di uscire di scena è stato il loro errore o forse no, non lo so ancora!! Verso la fine degli anni 90 cominciarono di nuovo ad essere contattati da storici e critici per rientrare in scena. Solo agli inizi del 2000 Francesco e Lia cominciarono ad accogliere gli inviti e valutare, la possibilità di organizzare nuovi eventi e di rispondere a qualche galleria importante che li promuovesse nuovamente. Organizzammo uno staff e cosi avvenne. La Galleria che ebbe l’incarico ha avuto il merito di centrifugarli di nuovo nel mercato organizzando bellissime mostre con successo di critica e di visitatori.
Nel novembre del 2016 fino al Gennaio 2017, il MUSEO MACRO DI ROMA di Via Nizza ha organizzato una bellissima mostra fortemente voluta anche dalla allora Sovrintendente ai Beni Culturali Federica Pirani. La mostra è stata curata dallo storico Gabriele Simongini , con la mia collaborazione e con la partecipazione di Luigi Paolo Finizio. La mostra personale dal titolo “La regola e l’emozione 1963 – 1973” ebbe un successo di critica e di visitatori. Le foto della mostra sono consultabili sulla pagina pubblica di Facebook Francesco Guerrieri e Lia Drei unitamente al video del TG3, buone recensioni sono seguite su testate giornalistiche, in primis La Repubblica, mentre un articolo dell’agosto 2015 del SOLE24orePLUS li annovera tra gli artisti in crescita sul mercato. Nelle more della mostra, precisamente dal 2015 al 2017, Francesco e Lia hanno partecipato a due importantissime collettive degli artisti anni 60: PERCEZIONE E ILLUSIONE E OCCHIO MOBILE. Le mostre sono state inaugurate in Zagabria ed hanno girato tutta l’America Latina ( MUSEO MACBA Buenos Aires, ISTITUTO CULTURALE SAN PUOLO IN BRASILE, MUSEO IN LIMA, ECC..) riscuotendo molti consensi e gli stessi artisti sono stati molto attenzionati . Non solo, sempre a Giugno del 2017 hanno partecipato ad un’altra collettiva al Macro. Altre mostre sono seguite in altre Regioni. Di recente, novembre del 2018, all’interno della mostra di ESCHER in Catanzaro è stata voluta un’opera di Francesco Guerrieri, riconoscendone una similitudine. Altre iniziative sono in cantiere. Non solo, l’archivio è oggetto di studio di giovani laureandi e di studiosi di quel periodo.
ERGO, non è PROMOZIONE questa? Ma a pensarci bene gli artisti si presentano e si promuovono da soli ,sono solo una modesta pedina.
Punto 2) PREZZI FOLLI.
La Galleria 10 AM ha fornito delle informazioni non veritiere. Mi viene da pensare che quando la volpe non arriva all’uva dice di essere acerba. Oppure penserei allo specchio delle allodole!! Un’altra bella metafora.
Innanzitutto le opere di interesse storico in mio possesso non sono poche, come si evince dai numerosi cataloghi e dai siti internet che ricostruiscono l’archivio degli artisti. Quanto ai prezzi definiti da loro folli, mi preme precisare che l’intenzione di suddetta galleria era quella di livellare i prezzi delle opere di Francesco e Lia alla stregua degli artisti già da loro rappresentati e di minore interesse storico, al fine di averne un tornaconto economico, immagino.
Ecco il motivo per il quale non ho ceduto alle lusinghe di questa galleria . Sarà la storia e spero anche il mercato a dare il giusto riconoscimento a questi due grandi artisti. E voi alla STORIA che prezzo dareste? IO DO IL PREZZO GIUSTO. NON AMO SPECULARE.
Ci tenevo a questo mio intervento nel forum non solo per spiegare le mie ragioni quanto a tutelare collezionisti ed interessati al lavoro di Francesco e Lia.

PS. Vi consiglio di visionare PER MAGGIORI INFORMAZIONI i siti :: Francesco Guerrieri - Pittore :: Lia Drei
Facebook : Francesco Guerrieri e Lia Drei.
Istagram: #francescoguerrieri #liadrei
 
Informazioni su francesco guerrieri e lia drei

Buonasera, signor POZZI55, mi chiamo Concetta Guerrieri e sono la proprietaria del patrimonio artistico nonché dell'Archivio storico dei maestri Francesco Guerrieri e Lia Drei.
Conoscevo già questo interessante forum e la pregiatissima recensione, nonché la pubblicità fatta sugli artisti in questione , da parte del gallerista (come pochi, colto, raffinato e serio) di Vico Gallery in Verbania (purtroppo chiusa) il quale con grande interesse e preparazione storico culturale, promuoveva ed organizzava la mostra nel 2012 (se non ricordo male). Volevo, altresì ringraziare i partecipanti presenti in questa chat che conoscono gli artisti, la loro storia e ne apprezzano le loro opere ed il loro profondo significato.
Mi preme, però, fare dei necessari chiarimenti, e di dare qualche informazione, magari ignorata, anche per difendere la mia immagine, la mia dignità, la mia etica ed il mio profondo amore e rispetto verso i miei compianti consanguinei. Bypassare informazioni sbagliate potrebbe essere diffamante. Quando sento odore di cattiveria celata e supponenza, devo esprimere quello che penso comunicandolo direttamente e presentandomi con nome e cognome. Rimango comunque aperta al contradditorio.
Cominciamo a smontare l’assunto: PROMOZIONE, PREZZI FOLLI, INCAPACITA’ AD ORGANIZZARE.
Punto 1) Intanto, ci terrei a sottolineare che post mortem di Francesco Guerrieri avvenuta il 24 agosto 2015, mi sono nella immediatezza attivata, pur non incontrando, tante difficoltà, perché Francesco e Lia, hanno già la strada aperta e non hanno bisogno di rivalutazione storiche, perché sono già ampiamente storicizzati, hanno solo bisogno di un mercato che confermi il loro valore storico ed il coefficiente maturato nel tempo e di galleristi preparati che siano in grado di promuoverli, riconoscendo il loro legittimo coefficiente storico come è già stato fatto in passato da qualche galleria, e che non si risolvano in una bolla speculativa finendo nel dimenticatoio. Questo per continuare a mantenerli nel tempo. Beninteso, sempre se esiste il vero mercato , ho seri dubbi al riguardo. La cultura è di elite e la devi promuovere con i tuoi soldi!! Ricordo agli interessati, che, questi due straordinari artisti negli anni 60/70 vendettero, senza nessuna imposizione, moltissime opere e la loro galleria era quella celebre di Fumagalli di Bergamo. Successe però che, sul finire degli anni 70, quando il Mercato cominciava ad orientarsi verso la speculazione, i “due veri artisti” disgustati da questo andazzo decisero di ritirarsi dalla scena artistica e vivere l’arte in maniera più riservata, incrementando la loro antologia di opere suddivise per periodi. Quello di uscire di scena è stato il loro errore o forse no, non lo so ancora!! Verso la fine degli anni 90 cominciarono di nuovo ad essere contattati da storici e critici per rientrare in scena. Solo agli inizi del 2000 Francesco e Lia cominciarono ad accogliere gli inviti e valutare, la possibilità di organizzare nuovi eventi e di rispondere a qualche galleria importante che li promuovesse nuovamente. Organizzammo uno staff e cosi avvenne. La Galleria che ebbe l’incarico ha avuto il merito di centrifugarli di nuovo nel mercato organizzando bellissime mostre con successo di critica e di visitatori.
Nel novembre del 2016 fino al Gennaio 2017, il MUSEO MACRO DI ROMA di Via Nizza ha organizzato una bellissima mostra fortemente voluta anche dalla allora Sovrintendente ai Beni Culturali Federica Pirani. La mostra è stata curata dallo storico Gabriele Simongini , con la mia collaborazione e con la partecipazione di Luigi Paolo Finizio. La mostra personale dal titolo “La regola e l’emozione 1963 – 1973” ebbe un successo di critica e di visitatori. Le foto della mostra sono consultabili sulla pagina pubblica di Facebook Francesco Guerrieri e Lia Drei unitamente al video del TG3, buone recensioni sono seguite su testate giornalistiche, in primis La Repubblica, mentre un articolo dell’agosto 2015 del SOLE24orePLUS li annovera tra gli artisti in crescita sul mercato. Nelle more della mostra, precisamente dal 2015 al 2017, Francesco e Lia hanno partecipato a due importantissime collettive degli artisti anni 60: PERCEZIONE E ILLUSIONE E OCCHIO MOBILE. Le mostre sono state inaugurate in Zagabria ed hanno girato tutta l’America Latina ( MUSEO MACBA Buenos Aires, ISTITUTO CULTURALE SAN PUOLO IN BRASILE, MUSEO IN LIMA, ECC..) riscuotendo molti consensi e gli stessi artisti sono stati molto attenzionati . Non solo, sempre a Giugno del 2017 hanno partecipato ad un’altra collettiva al Macro. Altre mostre sono seguite in altre Regioni. Di recente, novembre del 2018, all’interno della mostra di ESCHER in Catanzaro è stata voluta un’opera di Francesco Guerrieri, riconoscendone una similitudine. Altre iniziative sono in cantiere. Non solo, l’archivio è oggetto di studio di giovani laureandi e di studiosi di quel periodo.
ERGO, non è PROMOZIONE questa? Ma a pensarci bene gli artisti si presentano e si promuovono da soli ,sono solo una modesta pedina.
Punto 2) PREZZI FOLLI.
La Galleria 10 AM ha fornito delle informazioni non veritiere. Mi viene da pensare che quando la volpe non arriva all’uva dice di essere acerba. Oppure penserei allo specchio delle allodole!! Un’altra bella metafora.
Innanzitutto le opere di interesse storico in mio possesso non sono poche, come si evince dai numerosi cataloghi e dai siti internet che ricostruiscono l’archivio degli artisti. Quanto ai prezzi definiti da loro folli, mi preme precisare che l’intenzione di suddetta galleria era quella di livellare i prezzi delle opere di Francesco e Lia alla stregua degli artisti già da loro rappresentati e di minore interesse storico, al fine di averne un tornaconto economico, immagino.
Ecco il motivo per il quale non ho ceduto alle lusinghe di questa galleria . Sarà la storia e spero anche il mercato a dare il giusto riconoscimento a questi due grandi artisti. E voi alla STORIA che prezzo dareste? IO DO IL PREZZO GIUSTO. NON AMO SPECULARE.
Ci tenevo a questo mio intervento nel forum non solo per spiegare le mie ragioni quanto a tutelare collezionisti ed interessati al lavoro di Francesco e Lia.

PS. Vi consiglio di visionare PER MAGGIORI INFORMAZIONI i siti :: Francesco Guerrieri - Pittore :: Lia Drei
Facebook : Francesco Guerrieri e Lia Drei.
Istagram: #francescoguerrieri #liadrei
 
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Buonasera, signor AVVOC, mi chiamo Concetta Guerrieri e sono la proprietaria del patrimonio artistico nonché dell'Archivio storico dei maestri Francesco Guerrieri e Lia Drei.
Conoscevo già questo interessante forum e la pregiatissima recensione, nonché la pubblicità fatta sugli artisti in questione , da parte del gallerista (come pochi, colto, raffinato e serio) di Vico Gallery in Verbania (purtroppo chiusa) il quale con grande interesse e preparazione storico culturale, promuoveva ed organizzava la mostra nel 2012 (se non ricordo male). Volevo, altresì ringraziare i partecipanti presenti in questa chat che conoscono gli artisti, la loro storia e ne apprezzano le loro opere ed il loro profondo significato.
Mi preme, però, fare dei necessari chiarimenti, e di dare qualche informazione, magari ignorata, anche per difendere la mia immagine, la mia dignità, la mia etica ed il mio profondo amore e rispetto verso i miei compianti consanguinei. Bypassare informazioni sbagliate potrebbe essere diffamante. Quando sento odore di cattiveria celata e supponenza, devo esprimere quello che penso comunicandolo direttamente e presentandomi con nome e cognome. Rimango comunque aperta al contradditorio.
Cominciamo a smontare l’assunto: PROMOZIONE, PREZZI FOLLI, INCAPACITA’ AD ORGANIZZARE.
Punto 1) Intanto, ci terrei a sottolineare che post mortem di Francesco Guerrieri avvenuta il 24 agosto 2015, mi sono nella immediatezza attivata, pur non incontrando, tante difficoltà, perché Francesco e Lia, hanno già la strada aperta e non hanno bisogno di rivalutazione storiche, perché sono già ampiamente storicizzati, hanno solo bisogno di un mercato che confermi il loro valore storico ed il coefficiente maturato nel tempo e di galleristi preparati che siano in grado di promuoverli, riconoscendo il loro legittimo coefficiente storico come è già stato fatto in passato da qualche galleria, e che non si risolvano in una bolla speculativa finendo nel dimenticatoio. Questo per continuare a mantenerli nel tempo. Beninteso, sempre se esiste il vero mercato , ho seri dubbi al riguardo. La cultura è di elite e la devi promuovere con i tuoi soldi!! Ricordo agli interessati, che, questi due straordinari artisti negli anni 60/70 vendettero, senza nessuna imposizione, moltissime opere e la loro galleria era quella celebre di Fumagalli di Bergamo. Successe però che, sul finire degli anni 70, quando il Mercato cominciava ad orientarsi verso la speculazione, i “due veri artisti” disgustati da questo andazzo decisero di ritirarsi dalla scena artistica e vivere l’arte in maniera più riservata, incrementando la loro antologia di opere suddivise per periodi. Quello di uscire di scena è stato il loro errore o forse no, non lo so ancora!! Verso la fine degli anni 90 cominciarono di nuovo ad essere contattati da storici e critici per rientrare in scena. Solo agli inizi del 2000 Francesco e Lia cominciarono ad accogliere gli inviti e valutare, la possibilità di organizzare nuovi eventi e di rispondere a qualche galleria importante che li promuovesse nuovamente. Organizzammo uno staff e cosi avvenne. La Galleria che ebbe l’incarico ha avuto il merito di centrifugarli di nuovo nel mercato organizzando bellissime mostre con successo di critica e di visitatori.
Nel novembre del 2016 fino al Gennaio 2017, il MUSEO MACRO DI ROMA di Via Nizza ha organizzato una bellissima mostra fortemente voluta anche dalla allora Sovrintendente ai Beni Culturali Federica Pirani. La mostra è stata curata dallo storico Gabriele Simongini , con la mia collaborazione e con la partecipazione di Luigi Paolo Finizio. La mostra personale dal titolo “La regola e l’emozione 1963 – 1973” ebbe un successo di critica e di visitatori. Le foto della mostra sono consultabili sulla pagina pubblica di Facebook Francesco Guerrieri e Lia Drei unitamente al video del TG3, buone recensioni sono seguite su testate giornalistiche, in primis La Repubblica, mentre un articolo dell’agosto 2015 del SOLE24orePLUS li annovera tra gli artisti in crescita sul mercato. Nelle more della mostra, precisamente dal 2015 al 2017, Francesco e Lia hanno partecipato a due importantissime collettive degli artisti anni 60: PERCEZIONE E ILLUSIONE E OCCHIO MOBILE. Le mostre sono state inaugurate in Zagabria ed hanno girato tutta l’America Latina ( MUSEO MACBA Buenos Aires, ISTITUTO CULTURALE SAN PUOLO IN BRASILE, MUSEO IN LIMA, ECC..) riscuotendo molti consensi e gli stessi artisti sono stati molto attenzionati . Non solo, sempre a Giugno del 2017 hanno partecipato ad un’altra collettiva al Macro. Altre mostre sono seguite in altre Regioni. Di recente, novembre del 2018, all’interno della mostra di ESCHER in Catanzaro è stata voluta un’opera di Francesco Guerrieri, riconoscendone una similitudine. Altre iniziative sono in cantiere. Non solo, l’archivio è oggetto di studio di giovani laureandi e di studiosi di quel periodo.
ERGO, non è PROMOZIONE questa? Ma a pensarci bene gli artisti si presentano e si promuovono da soli ,sono solo una modesta pedina.
Punto 2) PREZZI FOLLI.
La Galleria 10 AM ha fornito delle informazioni non veritiere. Mi viene da pensare che quando la volpe non arriva all’uva dice di essere acerba. Oppure penserei allo specchio delle allodole!! Un’altra bella metafora.
Innanzitutto le opere di interesse storico in mio possesso non sono poche, come si evince dai numerosi cataloghi e dai siti internet che ricostruiscono l’archivio degli artisti. Quanto ai prezzi definiti da loro folli, mi preme precisare che l’intenzione di suddetta galleria era quella di livellare i prezzi delle opere di Francesco e Lia alla stregua degli artisti già da loro rappresentati e di minore interesse storico, al fine di averne un tornaconto economico, immagino.
Ecco il motivo per il quale non ho ceduto alle lusinghe di questa galleria . Sarà la storia e spero anche il mercato a dare il giusto riconoscimento a questi due grandi artisti. E voi alla STORIA che prezzo dareste? IO DO IL PREZZO GIUSTO. NON AMO SPECULARE.
Ci tenevo a questo mio intervento nel forum non solo per spiegare le mie ragioni quanto a tutelare collezionisti ed interessati al lavoro di Francesco e Lia.

PS. Vi consiglio di visionare PER MAGGIORI INFORMAZIONI i siti :: Francesco Guerrieri - Pittore :: Lia Drei
Facebook : Francesco Guerrieri e Lia Drei.
Istagram: #francescoguerrieri #liadrei
 
Sciura Concetta, però la prossima volta si faccia aiutare da sua nipote a usare l'internet, per non postare la stessa cosa tre volte...
 
La Galleria 10 AM ha fornito delle informazioni non veritiere. Mi viene da pensare che quando la volpe non arriva all’uva dice di essere acerba. Oppure penserei allo specchio delle allodole!! Un’altra bella metafora.
Innanzitutto le opere di interesse storico in mio possesso non sono poche, come si evince dai numerosi cataloghi e dai siti internet che ricostruiscono l’archivio degli artisti. Quanto ai prezzi definiti da loro folli, mi preme precisare che l’intenzione di suddetta galleria era quella di livellare i prezzi delle opere di Francesco e Lia alla stregua degli artisti già da loro rappresentati e di minore interesse storico, al fine di averne un tornaconto economico, immagino.
Ecco il motivo per il quale non ho ceduto alle lusinghe di questa galleria .
Sarà la storia e spero anche il mercato a dare il giusto riconoscimento a questi due grandi artisti. E voi alla STORIA che prezzo dareste? IO DO IL PREZZO GIUSTO. NON AMO SPECULARE.
Ci tenevo a questo mio intervento nel forum non solo per spiegare le mie ragioni quanto a tutelare collezionisti ed interessati al lavoro di Francesco e Lia.

Grazie Concetta per questo tuo intervento chiarificatorio:o
buonaserata.
 
Buonasera, signor POZZI55, mi chiamo Concetta Guerrieri e sono la proprietaria del patrimonio artistico nonché dell'Archivio storico dei maestri Francesco Guerrieri e Lia Drei.
Conoscevo già questo interessante forum e la pregiatissima recensione, nonché la pubblicità fatta sugli artisti in questione , da parte del gallerista (come pochi, colto, raffinato e serio) di Vico Gallery in Verbania (purtroppo chiusa) il quale con grande interesse e preparazione storico culturale, promuoveva ed organizzava la mostra nel 2012 (se non ricordo male). Volevo, altresì ringraziare i partecipanti presenti in questa chat che conoscono gli artisti, la loro storia e ne apprezzano le loro opere ed il loro profondo significato.
Mi preme, però, fare dei necessari chiarimenti, e di dare qualche informazione, magari ignorata, anche per difendere la mia immagine, la mia dignità, la mia etica ed il mio profondo amore e rispetto verso i miei compianti consanguinei. Bypassare informazioni sbagliate potrebbe essere diffamante. Quando sento odore di cattiveria celata e supponenza, devo esprimere quello che penso comunicandolo direttamente e presentandomi con nome e cognome. Rimango comunque aperta al contradditorio.
Cominciamo a smontare l’assunto: PROMOZIONE, PREZZI FOLLI, INCAPACITA’ AD ORGANIZZARE.
Punto 1) Intanto, ci terrei a sottolineare che post mortem di Francesco Guerrieri avvenuta il 24 agosto 2015, mi sono nella immediatezza attivata, pur non incontrando, tante difficoltà, perché Francesco e Lia, hanno già la strada aperta e non hanno bisogno di rivalutazione storiche, perché sono già ampiamente storicizzati, hanno solo bisogno di un mercato che confermi il loro valore storico ed il coefficiente maturato nel tempo e di galleristi preparati che siano in grado di promuoverli, riconoscendo il loro legittimo coefficiente storico come è già stato fatto in passato da qualche galleria, e che non si risolvano in una bolla speculativa finendo nel dimenticatoio. Questo per continuare a mantenerli nel tempo. Beninteso, sempre se esiste il vero mercato , ho seri dubbi al riguardo. La cultura è di elite e la devi promuovere con i tuoi soldi!! Ricordo agli interessati, che, questi due straordinari artisti negli anni 60/70 vendettero, senza nessuna imposizione, moltissime opere e la loro galleria era quella celebre di Fumagalli di Bergamo. Successe però che, sul finire degli anni 70, quando il Mercato cominciava ad orientarsi verso la speculazione, i “due veri artisti” disgustati da questo andazzo decisero di ritirarsi dalla scena artistica e vivere l’arte in maniera più riservata, incrementando la loro antologia di opere suddivise per periodi. Quello di uscire di scena è stato il loro errore o forse no, non lo so ancora!! Verso la fine degli anni 90 cominciarono di nuovo ad essere contattati da storici e critici per rientrare in scena. Solo agli inizi del 2000 Francesco e Lia cominciarono ad accogliere gli inviti e valutare, la possibilità di organizzare nuovi eventi e di rispondere a qualche galleria importante che li promuovesse nuovamente. Organizzammo uno staff e cosi avvenne. La Galleria che ebbe l’incarico ha avuto il merito di centrifugarli di nuovo nel mercato organizzando bellissime mostre con successo di critica e di visitatori.
Nel novembre del 2016 fino al Gennaio 2017, il MUSEO MACRO DI ROMA di Via Nizza ha organizzato una bellissima mostra fortemente voluta anche dalla allora Sovrintendente ai Beni Culturali Federica Pirani. La mostra è stata curata dallo storico Gabriele Simongini , con la mia collaborazione e con la partecipazione di Luigi Paolo Finizio. La mostra personale dal titolo “La regola e l’emozione 1963 – 1973” ebbe un successo di critica e di visitatori. Le foto della mostra sono consultabili sulla pagina pubblica di Facebook Francesco Guerrieri e Lia Drei unitamente al video del TG3, buone recensioni sono seguite su testate giornalistiche, in primis La Repubblica, mentre un articolo dell’agosto 2015 del SOLE24orePLUS li annovera tra gli artisti in crescita sul mercato. Nelle more della mostra, precisamente dal 2015 al 2017, Francesco e Lia hanno partecipato a due importantissime collettive degli artisti anni 60: PERCEZIONE E ILLUSIONE E OCCHIO MOBILE. Le mostre sono state inaugurate in Zagabria ed hanno girato tutta l’America Latina ( MUSEO MACBA Buenos Aires, ISTITUTO CULTURALE SAN PUOLO IN BRASILE, MUSEO IN LIMA, ECC..) riscuotendo molti consensi e gli stessi artisti sono stati molto attenzionati . Non solo, sempre a Giugno del 2017 hanno partecipato ad un’altra collettiva al Macro. Altre mostre sono seguite in altre Regioni. Di recente, novembre del 2018, all’interno della mostra di ESCHER in Catanzaro è stata voluta un’opera di Francesco Guerrieri, riconoscendone una similitudine. Altre iniziative sono in cantiere. Non solo, l’archivio è oggetto di studio di giovani laureandi e di studiosi di quel periodo.
ERGO, non è PROMOZIONE questa? Ma a pensarci bene gli artisti si presentano e si promuovono da soli ,sono solo una modesta pedina.
Punto 2) PREZZI FOLLI.
La Galleria 10 AM ha fornito delle informazioni non veritiere. Mi viene da pensare che quando la volpe non arriva all’uva dice di essere acerba. Oppure penserei allo specchio delle allodole!! Un’altra bella metafora.
Innanzitutto le opere di interesse storico in mio possesso non sono poche, come si evince dai numerosi cataloghi e dai siti internet che ricostruiscono l’archivio degli artisti. Quanto ai prezzi definiti da loro folli, mi preme precisare che l’intenzione di suddetta galleria era quella di livellare i prezzi delle opere di Francesco e Lia alla stregua degli artisti già da loro rappresentati e di minore interesse storico, al fine di averne un tornaconto economico, immagino.
Ecco il motivo per il quale non ho ceduto alle lusinghe di questa galleria . Sarà la storia e spero anche il mercato a dare il giusto riconoscimento a questi due grandi artisti. E voi alla STORIA che prezzo dareste? IO DO IL PREZZO GIUSTO. NON AMO SPECULARE.
Ci tenevo a questo mio intervento nel forum non solo per spiegare le mie ragioni quanto a tutelare collezionisti ed interessati al lavoro di Francesco e Lia.

PS. Vi consiglio di visionare PER MAGGIORI INFORMAZIONI i siti :: Francesco Guerrieri - Pittore :: Lia Drei
Facebook : Francesco Guerrieri e Lia Drei.
Istagram: #francescoguerrieri #liadrei

La ringrazio anch’io per il suo messaggio :yes:
Le posso comunque dire che la galleria di cui si sta parlando nonostante abbia parlato a me di poche opere e di prezzi alti (possibile l’abbia fatto anche solo per “depistare” possibili interessi da parte di altri operatori del settore) ha sempre parlato bene dei due artisti riconoscendo l’importanza storico artistica
 
Buonasera, signor AVVOC, mi chiamo Concetta Guerrieri e sono la proprietaria del patrimonio artistico nonché dell'Archivio storico dei maestri Francesco Guerrieri e Lia Drei.
Conoscevo già questo interessante forum e la pregiatissima recensione, nonché la pubblicità fatta sugli artisti in questione , da parte del gallerista (come pochi, colto, raffinato e serio) di Vico Gallery in Verbania (purtroppo chiusa) il quale con grande interesse e preparazione storico culturale, promuoveva ed organizzava la mostra nel 2012 (se non ricordo male). Volevo, altresì ringraziare i partecipanti presenti in questa chat che conoscono gli artisti, la loro storia e ne apprezzano le loro opere ed il loro profondo significato.
Mi preme, però, fare dei necessari chiarimenti, e di dare qualche informazione, magari ignorata, anche per difendere la mia immagine, la mia dignità, la mia etica ed il mio profondo amore e rispetto verso i miei compianti consanguinei. Bypassare informazioni sbagliate potrebbe essere diffamante. Quando sento odore di cattiveria celata e supponenza, devo esprimere quello che penso comunicandolo direttamente e presentandomi con nome e cognome. Rimango comunque aperta al contradditorio.
Cominciamo a smontare l’assunto: PROMOZIONE, PREZZI FOLLI, INCAPACITA’ AD ORGANIZZARE.
Punto 1) Intanto, ci terrei a sottolineare che post mortem di Francesco Guerrieri avvenuta il 24 agosto 2015, mi sono nella immediatezza attivata, pur non incontrando, tante difficoltà, perché Francesco e Lia, hanno già la strada aperta e non hanno bisogno di rivalutazione storiche, perché sono già ampiamente storicizzati, hanno solo bisogno di un mercato che confermi il loro valore storico ed il coefficiente maturato nel tempo e di galleristi preparati che siano in grado di promuoverli, riconoscendo il loro legittimo coefficiente storico come è già stato fatto in passato da qualche galleria, e che non si risolvano in una bolla speculativa finendo nel dimenticatoio. Questo per continuare a mantenerli nel tempo. Beninteso, sempre se esiste il vero mercato , ho seri dubbi al riguardo. La cultura è di elite e la devi promuovere con i tuoi soldi!! Ricordo agli interessati, che, questi due straordinari artisti negli anni 60/70 vendettero, senza nessuna imposizione, moltissime opere e la loro galleria era quella celebre di Fumagalli di Bergamo. Successe però che, sul finire degli anni 70, quando il Mercato cominciava ad orientarsi verso la speculazione, i “due veri artisti” disgustati da questo andazzo decisero di ritirarsi dalla scena artistica e vivere l’arte in maniera più riservata, incrementando la loro antologia di opere suddivise per periodi. Quello di uscire di scena è stato il loro errore o forse no, non lo so ancora!! Verso la fine degli anni 90 cominciarono di nuovo ad essere contattati da storici e critici per rientrare in scena. Solo agli inizi del 2000 Francesco e Lia cominciarono ad accogliere gli inviti e valutare, la possibilità di organizzare nuovi eventi e di rispondere a qualche galleria importante che li promuovesse nuovamente. Organizzammo uno staff e cosi avvenne. La Galleria che ebbe l’incarico ha avuto il merito di centrifugarli di nuovo nel mercato organizzando bellissime mostre con successo di critica e di visitatori.
Nel novembre del 2016 fino al Gennaio 2017, il MUSEO MACRO DI ROMA di Via Nizza ha organizzato una bellissima mostra fortemente voluta anche dalla allora Sovrintendente ai Beni Culturali Federica Pirani. La mostra è stata curata dallo storico Gabriele Simongini , con la mia collaborazione e con la partecipazione di Luigi Paolo Finizio. La mostra personale dal titolo “La regola e l’emozione 1963 – 1973” ebbe un successo di critica e di visitatori. Le foto della mostra sono consultabili sulla pagina pubblica di Facebook Francesco Guerrieri e Lia Drei unitamente al video del TG3, buone recensioni sono seguite su testate giornalistiche, in primis La Repubblica, mentre un articolo dell’agosto 2015 del SOLE24orePLUS li annovera tra gli artisti in crescita sul mercato. Nelle more della mostra, precisamente dal 2015 al 2017, Francesco e Lia hanno partecipato a due importantissime collettive degli artisti anni 60: PERCEZIONE E ILLUSIONE E OCCHIO MOBILE. Le mostre sono state inaugurate in Zagabria ed hanno girato tutta l’America Latina ( MUSEO MACBA Buenos Aires, ISTITUTO CULTURALE SAN PUOLO IN BRASILE, MUSEO IN LIMA, ECC..) riscuotendo molti consensi e gli stessi artisti sono stati molto attenzionati . Non solo, sempre a Giugno del 2017 hanno partecipato ad un’altra collettiva al Macro. Altre mostre sono seguite in altre Regioni. Di recente, novembre del 2018, all’interno della mostra di ESCHER in Catanzaro è stata voluta un’opera di Francesco Guerrieri, riconoscendone una similitudine. Altre iniziative sono in cantiere. Non solo, l’archivio è oggetto di studio di giovani laureandi e di studiosi di quel periodo.
ERGO, non è PROMOZIONE questa? Ma a pensarci bene gli artisti si presentano e si promuovono da soli ,sono solo una modesta pedina.
Punto 2) PREZZI FOLLI.
La Galleria 10 AM ha fornito delle informazioni non veritiere. Mi viene da pensare che quando la volpe non arriva all’uva dice di essere acerba. Oppure penserei allo specchio delle allodole!! Un’altra bella metafora.
Innanzitutto le opere di interesse storico in mio possesso non sono poche, come si evince dai numerosi cataloghi e dai siti internet che ricostruiscono l’archivio degli artisti. Quanto ai prezzi definiti da loro folli, mi preme precisare che l’intenzione di suddetta galleria era quella di livellare i prezzi delle opere di Francesco e Lia alla stregua degli artisti già da loro rappresentati e di minore interesse storico, al fine di averne un tornaconto economico, immagino.
Ecco il motivo per il quale non ho ceduto alle lusinghe di questa galleria . Sarà la storia e spero anche il mercato a dare il giusto riconoscimento a questi due grandi artisti. E voi alla STORIA che prezzo dareste? IO DO IL PREZZO GIUSTO. NON AMO SPECULARE.
Ci tenevo a questo mio intervento nel forum non solo per spiegare le mie ragioni quanto a tutelare collezionisti ed interessati al lavoro di Francesco e Lia.

PS. Vi consiglio di visionare PER MAGGIORI INFORMAZIONI i siti :: Francesco Guerrieri - Pittore :: Lia Drei
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Istagram: #francescoguerrieri #liadrei

grazie!!
 
Allora lo metto in guardaroba
 
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