Buon pomeriggio a tutti..
E' passato davvero molto tempo dalla mia ultima visita su questo forum.
Ho letto per caso questa discussione e, visto che sono un estimatore dell'opera di Griffa, ho pensato di intervenire.
Io credo che l'esperienza internazionale che sta vivendo il Maestro in questi mesi abbia solo "acceso un faro" mediatico su di lui.
E' noto, infatti, che Griffa lavori già da tempo con gallerie straniere (svizzere e spagnole, in particolare) esponendo, quindi, non solamente in Italia.
Da anni è un artista conosciuto a livello mondiale..
Tuttavia, come spesso accade, l'Italia tende a provincializzare i propri "figli", pertanto il successo materiale di Griffa (e con ciò intendo riferirmi al solo fattore economico) non è mai stato eclatante.
A ciò si aggiungano, poi, due ulteriori elementi che hanno frenato l'ascesa economica di Griffa: una produzione relativamente vasta ed un sistema di vendita parallelo (aste) che di frequente presenta opere del Maestro a prezzi contenuti.
Dal canto mio, spero che i recenti avvenimenti giovino non tanto ad affermare l'operato dell'artista, che è già da molti apprezzato (a conferma di ciò è sufficiente sfogliare un qualsiasi catalogo di una grande collezione pubblica - io sono di Milano e pertanto mi riferisco al Museo del 900 o al più recente Cantiere del 900 di Intesa San Paolo), ma a far sì che il mercato italiano, e di conseguenza i suoi parametri, ormai non risultino più adeguati ad un Maestro del suo calibro, il quale senza dubbio merita ben altri riconoscimenti.
A far sperare sono due fattori: anzitutto, le gallerie stanno lavorando bene con Griffa (non solo la nuova arrivata C. K. ma anche la G. F. che ne cura l'archivio o la G. B., che da tempo segue questo artista). In secondo luogo, anche le istituzioni sono dalla sua (vedasi il Castello di Rivoli che ad Artissima 2013 ha fatto di tutto per pubblicizzare l'acquisto di 2 opere dalla C. K.).
Insomma, i presupposti ci sono.
Come collezionista (ho una tela strepitosa del 1969) e appassionato (ho letto diverse monografie e cataloghi che lo riguardano) di Griffa, credo che prima o poi il salto di qualità ci sarà, ma, sinceramente, ritengo che i tempi non siano ancora maturi.
Detta mia ultima affermazione trova riscontro in un semplicissimo dato di fatto: alle aste, le sue opere sono ancora troppo facilmente reperibili, anche se non sempre di qualità, e purtroppo si trovano ancora a prezzi di secondo mercato.
Bisognerà aspettare ancora un po' prima che il motore si accenda e che il meccanismo si metta in moto anche per lui.
Del resto, però, è questo il bello..