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Originariamente Scritto da
pa18
@ARTPOP [...]Tanto per fare un esempio: io so che oggi è il momento giusto per acquistare il capolavoro di Arman ma 70/100k per me sono una assoluta utopia [...]
Senza nulla togliere alle tue possibilità, prova a considerare il mercato globale di Arman (dato inconfutabile), possibile che non ci sia - in giro per tutto il globo, un piccolo "milionario" che di fronte alle due opere di cui l'oggetto potesse dire:
< Io due spicci in una di queste due cosette ce li butto, poi, magari lo regalo al mio amico che compie gli anni, oppure lo metto nella sala musica ...o, meglio, nella cantina del vino tanto, così invecchia meglio!!! :D;)
Capisco cosa vuoi dire: dietro ogni invenduto o venduto a cifra bassa ci sono una miriade di domande.
Ma se ci fai caso questo è un aspetto che riguarda tutti gli artisti: nei momenti di "luna calante" quanti capolavori, per esempio, di Vedova, Rotella, Schifano (e tanti altri) sono rimasti al palo oppure aggiudicati a prezzi da grande occasione?
Arman, poi è un artista che ha prodotto tanto e i capolavori (anni 60/70) non sono pochissimi (ma nemmeno tanti).
Quindi, probabilmente, colui che ha la possibilità di investire 70/100k (ma anche di più) su Arman cerca l'occasione sull'opera perfetta, con super curriculum, pubblicata più volte.
Ovviamente si tratta di ipotesi per trovare una spiegazione all'invenduto...ma le cause sono molteplici e non di semplice spiegazione ;)
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Eh, si non è facile capire bene il perchè di tanti "unsold"...probabilmente ci sono diverse concause...la crisi, che anche se puoi spendere, ti spinge alla prudenza, i falsi...e sembra siano molti quelli in giro, la "stanchezza" verso molti Artisti, la paura di esporsi fiscalmente..bah!
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Kiappo
Eh, si non è facile capire bene il perchè di tanti "unsold"...probabilmente ci sono diverse concause...la crisi, che anche se puoi spendere, ti spinge alla prudenza, i falsi...e sembra siano molti quelli in giro, la "stanchezza" verso molti Artisti, la paura di esporsi fiscalmente..bah!
e mercanti che in questa fase non hanno bisogno di record price..e non vendono loro=invenduti
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Citazione:
Originariamente Scritto da
mambor1
e mercanti che in questa fase non hanno bisogno di record price..e non vendono loro=invenduti
Esatto...anche questa è una causa..
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Citazione:
Originariamente Scritto da
mambor1
e mercanti che in questa fase non hanno bisogno di record price..e non vendono loro=invenduti
esattamente @mambor1! se i mercanti sanno che oggi farebbero difficoltà a vendere, oggi non comprano!
Aggiugerei che molti mercanti hanno in magazzino le opere comperate dieci anni fa e pagate il doppio, e non è facile vendere oggi le cose che non vanno... Quindi dovrebbero prima vendere quelle che hanno e poi valuteranno di reperirne altre.
E' un po' un circolo vizioso: per ripartire ci vuole una sorta di concerto tra tanti gli elementi.
Nel frattempo si può valutare se comperare o meno.
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Le ipotesi fatte circa la crisi del”mercato” dell’Arte sono tutte pertinenti e condivisibili; questo crisi, di cui non si vede la fine, ha tolto la SPERANZA nel futuro ai giovani e ha tolto certezze al ceto medio, quello che un tempo caratterizzava la maggior parte degli scambi.
Nella mia piccola città (paesotto storico) esistono due strade centrali dette le strade degli antiquari, dove si potevano ammirare le vetrine di moltissimi negozietti, le cui esposizioni attraevano turisti , ma non solo, da ogni dove; si passeggiava, si entrava a chiedere informazioni, a comprare, a vivere; se oggi vi trovaste a passeggiare per quei carrobi o “carrugi” vedreste solo serrande chiuse e cartelli: vendesi – affittasi.
In compenso hanno aperto due nuovi IPER – fuori città - nella così detta zona commerciale integrata.
Tornando, però, ad Arman ed in particolare ai due “lavori museali” invenduti, uno dei motivi che può aver generato l’invenduto (oltre a quanto detto nei vari interventi) potrebbe essere anche il luogo di vendita e la casa d’asta scelta per la vendita.
Parigi e quella casa d’asta hanno perso, da tempo, lo scettro del comando e il “mercato” dell’arte ha scelto ben altre città dove far confluire le opere da proporre in vendita:
Londra, New York, Hong Kong, Shanghai e Pechino; Parigi, tuttavia, mantiene un feeling particolare per “gli artisti cinesi vissuti in quella città nella seconda metà del XX secolo, all’epoca in cui la capitale francese presentava una vivacità creativa senza precedenti e un forte potere d’attrazione presso gli artisti stranieri.”
Ma:
[…] Approfittando della riorganizzazione del mercato cinese, gli Stati Uniti e il Regno Unito guadagnano insieme 5 punti di quota di Mercato. Oggi rappresentano il 65% dei ricavi mondiali d’Arte Contemporanea.
La loro forza si fonda su un’offerta intensa (un quarto delle opere transitano da Londra e New York), un quasi-monopolio del mercato di fascia molto alta e, infine, sulla loro capacità unica di riunire il meglio della domanda internazionale. […]
Quindi ben vengano le mostre in Italia e in Europa ma the Arman Marital Trust & Corice Arman Trustee, deve seminare a New York e puntare ad inserire un’opera importante nelle “evening sale” ma per questo non so se la Signora Corice è sufficiente; ho come l’impressione che occorra ben altro “mercante” o, se preferite, ben altre sinergie!!!
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@pa18 va considerato che Arman negli anni '60 e '70 ha lavorato molto di più in Francia che USA quindi la maggior parte delle opere si trovano lì o sparse in Europa, quindi è normale che compaiano più a Parigi che USA (dove cmq compaiono, ma molto meno).
Per quanto riguarda Corice Arman, lei non fa il gallerista o mercante. Quello che fa è partecipare all'organizzazione di mostre pubbliche e sinergie con gallerie private.
Non si occupa quindi direttamente del mercato. Quello è un aspetto seguito dalle gallerie/mercanti, che non impegnano i loro capitali nel supporto e promozione di un artista fino a che le cose non si sistemano bene e non iniziano a esserci segnali di ripresa di interesse internazionale.
Tra recupero di un artista storico, valorizzazione, mostre, cataloghi e acquisto di opere ci vogliono milioni di euro. Anche se un gruppo di gallerie internazionali si mettesse in pool, non è uno scherzo...
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Originariamente Scritto da
cecilia Martinelli
Cecilia, non si riesce ad aprire quello che hai postato..almeno, io non ci riesco...
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Originariamente Scritto da
Kiappo
Cecilia, non si riesce ad aprire quello che hai postato..almeno, io non ci riesco...
Riesco ad aprire una foto della Signora con questa didascalia:
Opere in esposizione presso l'atelier dell'artista
... ma sicuramente sbaglio;)