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29-09-20, 07:08 #1742
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1983
Gruppo del Laocoonte
Questa statua in marmo bianco di Carrara, che riprende un originale in bronzo dell'inizio del II secolo a.C., rappresenta la morte di Laocoonte e dei suoi due figli ed evoca un evento importante e ben noto nella mitologia greca: la guerra di *****.
Laocoonte, figura religiosa troiana, si era opposto all'ingresso del cavallo di legno che i greci avevano posto davanti alle porte della città prima di alzare il sedile. Ma questo grido di opposizione sarà soffocato quando l'uomo, al momento di celebrare un sacrificio, viene improvvisamente intrecciato con i suoi figli da due serpenti che escono dal mare. Intervento divino favorevole ai Greci perché i Troiani, spaventati dall'evento, decidono per portare il cavallo in città. Da esso poi partono in piena notte i Greci che aprono la porta della città: ***** è distrutta.
L'artista ha rappresentato il momento ultimo in cui il terrore di un figlio (quello di destra) che lancia uno sguardo disperato al padre è accompagnato dal dolore di quest'ultimo che si ostina a resistere alla pressione soffocante esercitata . La posizione di Laocoonte, dalle sue braccia che tentano una liberazione impossibile, dall'espressione del suo volto dove lo sforzo è materializzato dalla sua bocca semiaperta, è il simbolo di una lotta impari.
I figli stessi cercano di liberarsi: quello di sinistra è già impigliato e sembra arrendersi mentre quello di destra cerca di alzare la gamba per sfuggire alla presa sempre più forte dei serpenti che attaccano con pressione e morso.
“Laocoon et Ses Enfants” - Saxophones et tubas découpés resoudés ensemble (accumulation)
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29-09-20, 07:42 #1743
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Aggiungo sulla tripla croce...
Ciao!!
Dall’alto medioevo, se non prima, i papi si servirono della ferula pontificalis come insegna indicante la loro potestà temporale.
La forma della ferula non è ben conosciuta.
Probabilmente era un bastone che portava al suo vertice una croce.
Nel medioevo al papa, quando dopo la sua elezione prendeva di possesso della Basilica Lateranense, era presentata la ferula dal priore di S. Lorenzo al Laterano (cioè dal Sancta Sanctorum) come “signum regiminis et correctionis”, cioè come simbolo di governo che include la punizione e la penitenza.
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30-09-20, 07:35 #1744
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1982
"Parcheggio a lungo termine"
Ops … mi sono dimenticato del 1982, forse per due motivi:
- perché tanto era il desiderio di mostrare le due opere del 1983
- perché “Long term parking” pur essendo piuttosto famosa e spesso citata, non mi piace, ma indubbiamente è l’opera più importante di quell’anno.
"Parcheggio a lungo termine" si trova presso il castello di Montcel a Jouy-en-Josas, paesino tra Parigi e Versailles; è alta 18 metri è composta da 60 auto per lo più francesi collocate in 18.000 kg di cemento.
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30-09-20, 10:20 #1745
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Tra le auto si vedono 3 Peugeot 504 mitica vettura francese ma con origini italiane...
Messaggio 184 e successivi Auto d'epoca. Nuova serie.
Ps, già che ci sono...
Il Centro Stile Peugeot insieme ad Aldo Brovarone (Pininfarina), già al lavoro dal 1964 dopo aver sondato diverse proposte del carrozziere italiano tracciano uno stile moderno e accattivante, che ha uno dei suoi punti topici nei fari trapezoidali.
Il successo è immediato e conferma la volontà dei vertici della Peugeot di allargare la gamma della neonata 504.
Così pochi mesi dopo al Salone di Ginevra 1969 arrivano le 504 Coupé e Cabriolet.
Anche questa volta il disegno è italiano, ma non solo; la produzione è affidata agli stabilimenti Pininfarina di Grugliasco.
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03-10-20, 07:14 #1746
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Questa volta ciò che hanno determinato la mia scelta non sono stati né il titolo, abbastanza scontato, né la qualità della scultura, peraltro elevata, ma la collocazione .
"Contrappunto per violoncelli" mi ha permesso di scoprire “Uno dei parchi di sculture più belli e più qualitativi d'Europa” dato che vi si possono ammirare sculture di: Brancusi – Calder - Chillida – Moore … ed Arman, solo per fare alcuni esempi; quindi, felice passeggiata!
Ah, dimenticavo trattasi del “Parco della Fondazione Gianadda” a Martigny in Svizzera:
Parc de sculptures – FONDATION PIERRE GIANADDA
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04-10-20, 15:41 #1747
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1985
Feu, Louis XV
Una marea umana in Place Louis-XV
La sera di mercoledì 30 maggio 1770, le autorità hanno deciso di organizzare, vicino alla Senna, uno spettacolo pirotecnico per celebrare il matrimonio del futuro Luigi XVI con Maria Antonietta d'Austria.
I parigini cercano di raggiungere Place Louis-XV ( ora Concorde ), che confina con il Palazzo delle Tuileries, perché in quella Piazza è stato allestito “ Tempio dell'Imene ” da cui si spareranno i fuochi d'artificio e perché nelle vicinanze si tiene una grande fiera con banchi gastronomici e vino in abbondanza. Quindi, il numero di persone convenute in Place Louis XV e dintorni è impressionante.
Inizia lo spettacolo pirotecnico: ecco che parte il primo razzo e via via gli altri tra un tripudio di urla e oh di meraviglia, … finché, un razzo difettoso non esplode nel tempio dell'Imene, una costruzione un po’ kitsch di legno, stucco e tela che, in breve, è avvolta dalle fiamme.
Le persone più vicine al tempio spaventate cercano di fuggire, ma il panico si diffonde ed allora una fiumana di persone si riversa verso l’unica via di fuga - rue Royale - che però, a causa di un cantiere di fronte alla Chiesa della Madeleine - si restringe formando un collo di bottiglia e rallentando la fuga.
Alcuni cadono e vengono calpestati altri si scontrano con i pompieri che disperatamente tentano di risalire quella fiumana per accorrere in Place Louis XV per spegnere l'incendio.
Il risultato di quella fuga tanto precipitosa quanto disperata, saranno 132 morti e diverse centinaia di feriti. I cadaveri verranno seppelliti il più vicino possibile al luogo della tragedia, nel cimitero di Ville-L'Evêque, frazione allora molto vicina alla Madeleine.
Nello stesso posto, ventitré anni dopo, saranno sepolte anche le spoglie di Luigi XVI e Maria Antonietta, entrambe giustiziate - il 21 gennaio e poi il 16 ottobre 1793 - in piazza Luigi XV dove la loro vita insieme era iniziata sotto pessimi auspici.
Incisione della fine del XVIII secolo
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04-10-20, 16:09 #1748
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Un pizzico d'Italia c'è sempre...
Ciao!!
I quattro Ruggieri sono stati i fratelli più pirotecnici di Bologna e d'Europa.
Gaetano, Pietro, Antonio e Petronio, una nidiata nata tra il 1699 e il 1715, emigrano a Parigi cercando fortuna in seno a «La comédie italienne» che nei suoi spettacoli prevedeva anche «effetti speciali» con la polvere pirica.
La loro abilità fa sì che entrino a far parte della Fabbriceria di Luigi XV approdando a quel parco divertimenti in servizio permanente effettivo che era la corte di Versailles.
I Ruggieri adottano per primi la colorazione dei fuochi con additivi chimici, inventano la girandola, perfezionano la costruzione dei razzi e soprattutto, attuano l'accensione in sequenza che produce un effetto scenografico fino a quel tempo inedito.
Tutto questo li fa entrare nelle grazie del Re al punto da volerli stabilmente a corte.
I loro spettacoli sono seguiti dai nobili e dai parigini che affollano le sponde della Senna...
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04-10-20, 16:49 #1749
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Ciao
... ma hai notato la finezza di Arman?
Osserva il titolo, ancora una volta:
Feu, Luigi XV
feu ... tradotto significa defunto oppure fuoco ed allora da fuoco ad una "Commode Luigi XV per ricordare:
il nome della Piazza - il luogo dell'evento - il fuoco e al contempo il Re defunto
Si poteva fare una sintesi migliore!
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04-10-20, 17:07 #1750
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Aggiungo altra corrispondenza tra opera e titolo...
Lo stile luigi XV si ispira alle forme naturalistiche, prediligendo le linee curve e le composizioni asimmetriche
Rompendolo diventa perfettamente asimmetrico...
Ps, sulle forme cito in OT a memoria (quindi sbagliando qualche parola) una frase di Kurt Vonnegut:
"Aveva le gambe corte come un mobile Luigi XV."