Non ho mai letto molto i testi critici sui cataloghi delle mostre ma da un vago ricordo ho l'impressione che nei decenni passati, un critico conosceva e seguiva per lungo tempo un artista.
Oggi ho l'impressione che cambino quasi di catalogo in catalogo...
A volte mi sembra anche che l'artista più "alla moda" del momento sia supportato dal critico o dal curatore più "famoso" o più citato da giornali e televisioni in quel momento... i fatti confermano o smentiscono?
PREMETTO CHE GENERALIZZARE NON E' MAI GIUSTO, E CHE IO PER PRIMO HO QUI SUL FORUM PUBBLICAMENTE LODATO PIU' VOLTE TANTISSIMI BRAVISSIMI ARTISTI-CRITICI-CURATORI, ma una riflessione si può aprire:
Innanzi tutto, pensare di fare la storia dell'arte è solo un problema che si possono porre i critici, solo loro, perchè non creano, ma devono spiegare ciò che gli viene proposto, ma non quello che succede veramente
I critici e gli osservatori esterni, e gli artisti che sono solo intenti alla fama o potere non sanno che c'è una realtà creativa assolutamente sconosciuta ai loro occhi, c'è una scena al limite di ciò che è il mercato, una scena viva e pimpante di artisti di talento, ma che non perdono tempo a stringere mani, o presenziare per essere accettati nel bel mondo fintamente dorato dell'arte, questa parte potente è la vera arte, a cui gli importa solo di creare e costruire, anche lontano dai clamori, molti artisti che conosciamo e che sono acclamati possono concedersi il lusso di essere sempre presenti, perchè non hanno idee, l'unica loro idea è la fama, che se hai talento non la cerchi, al massimo arriva da se.
Un esempio di talento potrebbe essere l'artista italiano "Blu", non è rintracciabile, perchè non aveva neanche il telefonino fino a 2 anni fà, ma la Tate Gallery di Londra gli ha dato una pareta intera esterna al museo, dove lui ha creato un opera mastodontica, nessuno curatore si è accorto di lui nelle 2 ultime biennali di Venezia, questo artista è un vero esempio di talento, e così molti altri che sfuggono perchè non presenti in luoghi consueti come le gallerie d'arte, che pubblicizzano le loro mostre su riviste o media. I più grandi sono invisibili ai più, perchè sono fuori da uno schema prefissato che tutti seguono, ma il mondo è vario, è questa è la sua ricchezza, pochi ne sanno godere.