Le Fondamenta teoriche (Decalogo) dell'investimento in Arte

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chiro60

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19/10/09
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Visto che questo è un sito dove si parla di investimenti (anche se l'arte deve essere e rimanere innanzitutto un piacere) provo a lanciare questo thread sperando che possa interessare.
L'idea mi è venuta notando che c'è molta pratica qui sopra (come investire 1000 euro, 1500, 2.000, 10.000) ma pochissima o quasi nessuna teoria; la teoria invece dovrebbe essere la base di tutto, se poi riesco a comprare un artista che costa 1000 euro invece di 20.000 tanto meglio vorrà dire che avrò speso di meno e massimizzato il mio capitale.
Premetto che le opinioni che esprimeremo qui sopra non saranno il Vangelo del collezionista/investitore, ma semplicemente delle constatazioni (almeno per quanto mi riguarda) che ognuno di noi, ed io per primo, ha sviluppato nel corso degli anni.

Penso che un thread del genere, con un po' di teoria applicata non esista (mi correggano i moderatori se sbaglio) quindi non vedo perchè non lanciarne uno; permetterà di confrontare le nostre rispettive teorie/esperienze sull'investimento

Allora parto io: premetto che io non investo in artisti giovanissimi/promesse per tutta una serie di ragioni che non starò qui a spiegare. Personalmetne sono più indirizzato verso gli artisti già conosciuti/storicizzati che si possono ancora acquistare a buon prezzo. Ovviamente parlo di investimenti "abbordabili" (non quelli già milionari, alcuni dei quali sono già in bolla secondo il mio punto di vista), ma le stesse direttive possono essere applicate ad investimenti anche > di 50.000 euro per un'opera.

Per me un investimento in arte è tale se vengono soddisfatte le seguenti caratteristiche:

1) L'artista deve far parte di un movimento/corrente risconosciuta dalla storia dell'Arte, presente sui libri che contano (possiblimente internazionali)

2) Deve aver partecipato alle seguenti mostre/esibizioni:
- Documenta Kassel: più parteciazioni ha meglio è, ma il fatto che ne abbia una sola non vuol dire che sia minore rispetto ad uno che en ha di più; in qeusto cas sarà la storia dell'arte a dirlo
- Biennale di Venezia: anche qui più partecipazioni ha meglioè, ma questa manifestazione è sicuramente secondaria rispetto a Documenta
- Altre Biennali e manifestazioni in giro per il mondo (Quadriennale di Roma, Biennale di San Paolo etc..)

3) Meglio se l'artista non è un solitario ma se fa parte di un moviemento riconosciuto e riconoscibile

4) Deve essere presente un manifesto a cui tutti i componenti del gruppo (nel caso di artisti non solitari) hanno partecipato ed aderito

5) Deve essere presente in Musei importanti (Tate, Moma, Moca, in Italiaquelli che tutti conoscono Mart, Museo del '900,

6) Le teorie filosofiche/concettuali che il movimento/artista hanno alle spalle devono essere forti (meglio se supportate anche da filosofi e uomini di cultura)

7) La corrente pensiero deve dialogare con la storia dell'arte del passato o o comunque essere identificabile all'interno di un percorso

8) Il movimento/artista devono essere innovativi e diversi da tutto quanto li ha preceduti, seppur in dialogo col passato. La riconoscibilità è un elemento fondamentale per effettuare un investimento in arte

9) Meglio se l'artista/movimento è supportato da gallerie importanti. Questo elemento è meno importante che nell'arte contemporanea in senso stretto in quanto qui è la storia che parla.

10) Meglio se l'artista è allievo di qualche altro artista importante in quanto ne viene aumentata la visibilità.


Per ora mi vengono in mente questi che sono i più importanti...se me ne vengono in mente degli altri li aggiungo!

Queste ovviamente non sono regole matematiche, ma semplicemente ricavate dall'esperienza e dal buon senso. Mi interesserebbe molto sapere a cosa guarda chi investe nel contemporaneo stretto, che presenta caratteristiche leggermente, anche se non del tutto, differenti.

Scusate se sono stato prolisso ma purtroppo il tema, ovviamente, non è trattabile in due parole!!!:):):)
 
Ottima idea, chiro!
L'argomento è già stato affrontato in vari passaggi di topic di questo forum
(talvolta anche con scontri tra opposte 'tifoserie' come in
http://www.finanzaonline.com/forum/...artisti-storicizzati-prezzi-ancora-bassi.html )
ma sembra giusto dedicare un intero thread alla questione.
Anch'io sono della tua parrocchia
nel senso che pure io preferisco puntare su artisti storici ancora sottovalutati
piuttosto che sulle giovani speranze
seguendo questo principio:
i primi potranno avere, di media, rivalutazioni meno importanti rispetto ai secondi
ma garantiscono comunque maggiore sicurezza del capitale investito.
Ti chiedo una cosa,
giusto x aumentare il ventaglio dei temi da affrontare e sempre se ne avrai voglia.
Specificando il tuo decalogo - suppongo - avrai tenuto a mente soprattutto gli artisti che hai scelto e che fanno parte della tua collezione;
puoi così indicare ai + profani (ma anche ai + curiosi :D)
qualcuno dei 'tuoi' autori (senza parlare di prezzi) e le relative caratteristiche di giudizio (partecipazioni...)
per comprendere meglio i punti a cui hai fatto riferimento?
 
Beh, qualche nome lo posso fare sicuramente ma teniamo conto che tutti gli artisti italiani che hanno fatto il botto (ma il botto grosso) presentavano le caratteristiche citate sopra ben prima che il botto arrivasse e stiamo parlando di:

Fontana, Boetti, Castellani, tra gli italiani, Vasarely ad esempio tra gli stranieri.

Ecco perchè spesso si sentono dei commenti del tipo: "Ma il boom di questi artisti non è arrivato senza preavviso! Si poteva capire benissimo che sarebbe successo" ...ed in effetti è proprio così.

Solo citando Fontana, ad esempio, quando è mancato nel 1968 nessuno lo voleva, valeva un millesimo rispetto ad oggi, e si diceva che fosse un flop assicurato; in realtà presentava esattamente tutte le caratteristiche sopra elencate. Lo stesso vale per Castellani, Manzoni, Boetti etc...tutti artisti che presentavano esattamente le caratteristiche di cui sopra ben prima di valere qualche milonata anche e che solo successivamente hanno fatto il botto...!

Questo per dire anche che non è vero che bisogna necessariamente comprare i contemporanei per fare il botto, e questi esempi sono lampantissimi...ma ce ne sono molti molti altri...

Ad esempio tutta l'arte Povera e sottolineo TUTTA, presenta ancora oggi le stesse identiche caratteristiche...:)
 
Ultima modifica:
Caro Chiro,
ottime riflessioni, soprattutto sulla parte finale ove hai menzionato l'Arte Povera, condivido !OK!OK!

Mi permetto di dare un modesto contributo, per tanti sarò ovviamente scontato.:bow:

1. La firma vale, ma vale di più la qualità di un'opera, meglio un bel Morlotti che un orrendo Vedova, per intendersi.
La qualità paga sempre.OK!
Quando si vanno poi a verificare la congruità delle quotazioni sulle banche dati presenti sul web, le cosiddette “aggiudicazioni d’asta”, non è sufficiente controllare solo dimensioni e tecnica, ma anche qualità dell’opera.

2. Attenzione all'epoca (i Kounellis degli anni 90 non hanno la medesima importanza di quelli degli anni 60, si tratta di due cose completamente differenti, e differenti le quotazioni)
E’ quindi fondamentale leggere libri, conoscere il percorso dell’artista, tutta la biografia, le evoluzioni e quant’altro necessario per saper individuare il periodo migliore.OK!

3. Non dimenticare i limiti del “territorio del mercato” dell'artista (se Scatizzi ha mercato solo nazionale avrà minor visibilità di un Adami, ben noto anche all'estero), la legge della domanda e dell’offerta è il vangelo del mercato.

4. Fidarsi di artisti che abbiano alle spalle Fondazioni e/o Archivi seri ed autorevoli è una garanzia, purtroppo bisogna maturare una certa diffidenza verso “enti” che hanno trascorsi poco chiari e limpidi.
In Italia la legislazione in tale ambito è piuttosto nebulosa.:no:
All’estero infatti vale ben più la provenienza.

5. In ultimo la tecnica.
Noi Italiani amiamo “l’olio su tela” per un retaggio del nostro passato, ma ogni artista può aver dato il massimo della propria espressione artistica con altre tecniche, Corpora e De Pisis erano degli acquerellisti sublimi, Castellani certo non è noto per gli oli su tela, Boetti certo non lo è per gli acrilici, come buona parte dell’arte povera utilizza tecniche alternative a quelle dell’arte moderna.
Pertanto va individuata la tecnica che ha reso grande quell’artista.:cool:


5 bis. dimenticavo, evitiamo quello che si dice sul forum:D:D:D

..... detto ciò ora vado a cercarmi una bella litografia tiratura 125/25000 di Nunziante.....:wall::wall:
 
Dura ha scritto:

"pure io preferisco puntare su artisti storici ancora sottovalutati
piuttosto che sulle giovani speranze seguendo questo principio:
i primi potranno avere, di media, rivalutazioni meno importanti rispetto ai secondi ma garantiscono comunque maggiore sicurezza del capitale investito."

Sono d'accordo!
 
quindi chi "investe" in giovani artisti deve aprire un altro thread per enumerare le proprie regole ?
come lo hai impostato tu chiro qui ci entrano solo i "nonnetti".....:p:p
anche se metà delle regole che tu hai citato possono essere valide anche per i giovani (es. Biennali, opere presso Tate, Moma ecc..)
 
quindi chi "investe" in giovani artisti deve aprire un altro thread per enumerare le proprie regole ?
come lo hai impostato tu chiro qui ci entrano solo i "nonnetti".....:p:p
anche se metà delle regole che tu hai citato possono essere valide anche per i giovani (es. Biennali, opere presso Tate, Moma ecc..)

Sì, in effetti per i giovani artisti sarebbe opportuno perfezionare e rivedere il decalogo:mmmm::mmmm::mmmm:
 
quindi chi "investe" in giovani artisti deve aprire un altro thread per enumerare le proprie regole ?
come lo hai impostato tu chiro qui ci entrano solo i "nonnetti".....:p:p
anche se metà delle regole che tu hai citato possono essere valide anche per i giovani (es. Biennali, opere presso Tate, Moma ecc..)

beh certo che ci sono alcune differenze, ma nel campo del contemporaneo in senso stretto, se dovessi comprare un artista guarderei innanzitutto a dove ha esposto e ribadisco che Documenta rimane il caposaldo principale...difficile da dire in quanto non mi sono mai trovato nella situazione, ma personalmente non comprerei un giovane che non ha esposto a Kassel e, altra regola che metterei, comprerei sicuramente artisti orientali se avessi tempo di approfondire (in questo caso ha molto più valore la provenienza geografica), lasciando perdere Europei ed Americani, ovviamente sto dicendo in senso teorico in quanto questa tipologia di investimento richiede comunque un lavoro di documentazione diverso rispetta agli a quello sugli artisti "storicizzati".
 
mah...non sono così convinto
guardare solo a Kassel mi sembra riduttivo così come escludere gli europei e americani
anche ieri hanno dato la notizia che la Cina potrebbe andare in recessione nel 2013....e se poi si "sgonfiano" gli artisti orientali ??
attenzione attenzione come su tutto oramai....purtroppo !
+ info hai meglio è...da ovunque arrivino...
 
Ultima modifica:
mah...non sono così convinto
guardare solo a Kassel o Documenta mi sembra riduttivo così come escludere gli europei e americani
anche ieri hanno dato la notizia che la Cina potrebbe andare in recessione nel 2013....e se poi si "sgonfiano" gli artisti orientali ??
attenzione attenzione come su tutto oramai....purtroppo !
+ info hai meglio è...da ovunque arrivino...

si certo, ovviamente quello che dici è verissimo, ma ci sono alcuni capisaldi secondo me, almeno in base alla mia esperienza, che valgono più di altri, e dove hai esposto nella tua carriera è uno di quelli davvero fondamentali, secondo me la prima cosa da guardare in ogni caso!
Comunque mi ripropongo di integrare il Decalogo (che a quel punto non sarà più decalogo!) appena riesco con alcuni punti proposti anche da Brixia e da chi li vorrà proporre....
 
aggiungo ancora questo; l'obiettivo dovrebbe essere quello, per quanto possibile, non di dire il nome di chi comprare, che sia Bacon, Fontana, Scattizzi, Pinco o Pallino, (scusate gli accostamenti) ma di capire perchè dovrei comprare un determinato artista, cioè, tu mi dici di comprare "mister X"? Ok , perfetto, allora io vado a verificare se i punti elencati sono verificati e riuscire così a capire se il suggerimento può essere valido oppure no....!
 
In effetti l'intenzione dell'amico Chiro è perfettamente in linea con lo spirito di questo forum di finanza.
Si tratta di cercare di raccogliere i contributi dei vari partecipanti al fine di poter condividere una sorta di metodo di valutazione, uno strumento volto a stabilire parametri, principi ed elementi che rappresentano le regole di base di un investimento in arte.
Del resto, come in tutta l'economia, sarebbe possibile mettere in piedi qualcosa di credibile....:bow:
 
Ok bene! Allora visto che l'iniziativa ha avuto dei riscontri positivo possiamo partire, ricordiamoci però che qui, almeno teoricamente, l'intenzione è quella di entrare nel campo dell'investimento in senso stretto, esulando da quello delle preferenze artistiche personali e da quello che uno preferisce per proprio gusto attaccarsi alle pareti di casa (cosa che viene trattata abbondantemente in molti altri thread).

L'obiettivo sarà quello, per quanto possibile, di:

1) identificare prima a livello teorico le caratteristiche che l'investimento in arte deve avere (i punti messi all'inizio e che provvederò ad integrare quanto prima), quindi anche in accordo con lo spirito del Forum come faceva notare Artebrixia...appena riesco pubblico!

2) Poi, se vorremo, potremo anche portare i nostri esempi di artisti che riteniamo di interesse e che potremmo studiare/analizzare per vedere se rispondono alle caratteristiche qui identificate...fate sapere se vi sembra ok come percorso!
 
ah, e ovviamente

1) non ci prenderemo troppo sul serio

2) ovviamente queste sono considerazioni di appassionati e quindi non hanno una valenza scientifica, anche perchè l'arte non si può ovviamente trattare con i metodi della scienza

3) le nostre affermazioni non andranno considerate come incentivazioni all'acquisto! saranno semplici speculazioni/considerazioni su aspetti finanziari dell'arte, niente di più e niente di meno...se qualcuno compra lo fa solo ed unicamente perchè lo decide personalmente, e non perchè legge qui commenti e considerazioni, che possono lasciare il tempo che trovano!
 
mah...non sono così convinto
guardare solo a Kassel mi sembra riduttivo così come escludere gli europei e americani
anche ieri hanno dato la notizia che la Cina potrebbe andare in recessione nel 2013....e se poi si "sgonfiano" gli artisti orientali ??
attenzione attenzione come su tutto oramai....purtroppo !
+ info hai meglio è...da ovunque arrivino...

Infatti, diciamo che nel contemporaneo in senso stretto la provenienza geografica ha forse più importanza cioè , meglio comprare un artista di economie che tirano e che contano come la Germania in Europa , la Cina in oriente... anche se l'economia cinese dovesse rallentare quello che conta sono i trend di lungo periodo che nn sono minimamente in discussione. Ben prima del 2030 la Cina peserà quanto gli Usa e questo e' di fatto il dato che conta...purtroppo i giovani italiani, per quanto bravi, possono godere di molto meno appoggio del sistema!!!! Purtroppo....
 
Aggiorno il decalogo con integrazioni proposte da Artebrixia:

) L'artista deve far parte di un movimento/corrente risconosciuta dalla storia dell'Arte, presente sui testi che contano (possibilmente internazionali)

2) Deve aver partecipato alle seguenti mostre/esibizioni:

- Documenta Kassel: più parteciazioni ha meglio è, ma il fatto che ne abbia una sola non vuol dire che sia minore rispetto ad uno che en ha di più; in qeusto cas sarà la storia dell'arte a dirlo
- Biennale di Venezia: anche qui più partecipazioni ha meglioè, ma questa manifestazione è sicuramente secondaria rispetto a Documenta
- Altre Biennali e manifestazioni in giro per il mondo (Quadriennale di Roma, Biennale di San Paolo etc..)

3) Meglio se l'artista, oltre ad aver partecipato alle esposizioni di cui sopra, ha anche vinto dei premi (es: primo premio alla Biennale xxxx etc...)

4) Meglio se l'artista non è un solitario ma se fa parte di un movimento riconosciuto e riconoscibile

5) Deve essere presente un manifesto a cui tutti i componenti del gruppo (nel caso di artisti non solitari) hanno partecipato ed aderito

6) Deve essere presente in Musei importanti (Tate, Moma, Moca, in Italiaquelli che tutti conoscono Mart, Museo del '900,

7) Le teorie filosofiche/concettuali che il movimento/artista hanno alle spalle devono essere forti (meglio se supportate anche da filosofi e uomini di cultura)

7) La corrente pensiero deve dialogare con la storia dell'arte del passato o comunque essere identificabile all'interno di un percorso

8) Il movimento/artista devono essere innovativi e diversi da tutto quanto li ha preceduti, seppur in dialogo col passato. La riconoscibilità è un elemento fondamentale per effettuare un investimento in arte

9) Meglio se l'artista/movimento è supportato da gallerie importanti. Questo elemento è meno importante che nell'arte contemporanea in senso stretto in quanto qui è la storia che parla.

10) Meglio se l'artista è allievo di qualche altro artista importante in quanto ne viene aumentata la visibilità.

11) Meglio selezionare il "periodo giusto" dell'artista, ossia quel periodo tipico che lo ha reso importante e nel quale il suo messaggio è stato particolarmente dirompente ed innovatore.

12) Meglio selezionare la tecnica che l'ha reso celebre, non è detto che siano tecniche tradizionali (es: olio su tela) anzi...

Note:

1) Dove è scritto "Deve" significa che la condizione è necessaria se si vuole avere maggior certezza sulla qualità e sul risultato finale dell'investimento

2) Dove è scritto "Meglio" indica, appunto, che è meglio, ma la condizione non è fondamentale

3) Questi principi sono maggiormente validi per artisti "già storicizzati" piuttosto che per contemporanei in senso stretto

4) Non è detto che queste regole debbano essere tutte presenti. Ci sono alcuni artisti che le rispettano tutte, altri solo in parte, ma questo non significa che chi non le rispetta tutte non sia comunque un buon investimento. Rimane saldo il fatto che le regole col "Deve" hanno, almeno teoricamente, un peso maggiore.

Beh, chiunqua voglia dare suggerimenti, aggiungere o togliere può fare tranquillamente, anche portando esempi etc...il dibattito è aperto!!!
 
Aggiorno il decalogo con integrazioni proposte da Artebrixia:

) L'artista deve far parte di un movimento/corrente risconosciuta dalla storia dell'Arte, presente sui testi che contano (possibilmente internazionali)

2) Deve aver partecipato alle seguenti mostre/esibizioni:

- Documenta Kassel: più parteciazioni ha meglio è, ma il fatto che ne abbia una sola non vuol dire che sia minore rispetto ad uno che en ha di più; in qeusto cas sarà la storia dell'arte a dirlo
- Biennale di Venezia: anche qui più partecipazioni ha meglioè, ma questa manifestazione è sicuramente secondaria rispetto a Documenta
- Altre Biennali e manifestazioni in giro per il mondo (Quadriennale di Roma, Biennale di San Paolo etc..)

3) Meglio se l'artista, oltre ad aver partecipato alle esposizioni di cui sopra, ha anche vinto dei premi (es: primo premio alla Biennale xxxx etc...)

4) Meglio se l'artista non è un solitario ma se fa parte di un movimento riconosciuto e riconoscibile

5) Deve essere presente un manifesto a cui tutti i componenti del gruppo (nel caso di artisti non solitari) hanno partecipato ed aderito

6) Deve essere presente in Musei importanti (Tate, Moma, Moca, in Italiaquelli che tutti conoscono Mart, Museo del '900,

7) Le teorie filosofiche/concettuali che il movimento/artista hanno alle spalle devono essere forti (meglio se supportate anche da filosofi e uomini di cultura)

7) La corrente pensiero deve dialogare con la storia dell'arte del passato o comunque essere identificabile all'interno di un percorso

8) Il movimento/artista devono essere innovativi e diversi da tutto quanto li ha preceduti, seppur in dialogo col passato. La riconoscibilità è un elemento fondamentale per effettuare un investimento in arte

9) Meglio se l'artista/movimento è supportato da gallerie importanti. Questo elemento è meno importante che nell'arte contemporanea in senso stretto in quanto qui è la storia che parla.

10) Meglio se l'artista è allievo di qualche altro artista importante in quanto ne viene aumentata la visibilità.

11) Meglio selezionare il "periodo giusto" dell'artista, ossia quel periodo tipico che lo ha reso importante e nel quale il suo messaggio è stato particolarmente dirompente ed innovatore.

12) Meglio selezionare la tecnica che l'ha reso celebre, non è detto che siano tecniche tradizionali (es: olio su tela) anzi...

Note:

1) Dove è scritto "Deve" significa che la condizione è necessaria se si vuole avere maggior certezza sulla qualità e sul risultato finale dell'investimento

2) Dove è scritto "Meglio" indica, appunto, che è meglio, ma la condizione non è fondamentale

3) Questi principi sono maggiormente validi per artisti "già storicizzati" piuttosto che per contemporanei in senso stretto

4) Non è detto che queste regole debbano essere tutte presenti. Ci sono alcuni artisti che le rispettano tutte, altri solo in parte, ma questo non significa che chi non le rispetta tutte non sia comunque un buon investimento. Rimane saldo il fatto che le regole col "Deve" hanno, almeno teoricamente, un peso maggiore.

Beh, chiunqua voglia dare suggerimenti, aggiungere o togliere può fare tranquillamente, anche portando esempi etc...il dibattito è aperto!!!

Lee Quinones

1) fa parte del graffitismo anni 80 e lo si trova in vari testi di storia dell'arte
2) La piu' importante é documenta kassel del 82 con haring e baquiat
3) Nel 2007 ha avuto una personale al PS1 Moma
4) Vedi punto 1: é stato il protagonista del film culto del movimento wild style di Charlie Ahearn
5) Non esiste un manifesto perché é stato un movimento spontaneo: zeitgeist degli anni 80
6) é presente in vari collezioni: withney, moma, groninger, Beuymans, Ludwig, ecc.
7) il graffitismo é la prima avanguardia dell'arte creata non a tavolino ed é stata frutto delle minoranze etniche. Gli anni 80 hanno rappresentato l'uscita dal periodo concettuale, verso una piu' totale libertà di espressione. In quel periodo vi é stato in tutto il mondo un ritorno alla pittura.
8) é stata ed é una cultura a 360 gradi, in cui vi erano piu' aspetti, come la musica, la performance e la cultura hip hop.
9) di gallerie importanti per il momento non ce ne sono. In passato Gladstone e Zwirner. Vende delle sue opere la galleria Helenbeck
10) nessun maestro, ma dei compagni di strada come haring, basquiat e scharf
11) il periodo degli anni 80
12) spray e se possibile con lo schizzo di preparazione
 
Per chi volesse fare approfondimenti sulla più importante mostra internazionale di arte contemporanea, definita Documenta Kassel, si consideri che queste furono le date:

documenta 1, dal 16 luglio al 18 settembre 1955,
documenta 2, dal 11 luglio al 11 ottobre 1959,
documenta 3, dal 27 giugno al 5 ottobre 1964,
documenta 4, dal 27 giugno al 6 ottobre 1968,
documenta 5, dal 30 giugno al 8 ottobre 1972,
documenta 6, dal 24 giugno al 2 ottobre 1977,
documenta 7, dal 19 giugno al 28 settembre 1982,
documenta 8, dal 12 giugno al 20 settembre 1987,
documenta IX, dal 13 giugno al 20 settembre 1992,
documenta X, dal 21 giugno al 28 settembre 1997,
documenta 11, dal 8 giugno al 15 settembre 2002,
documenta 12, dal 16 giugno al 23 settembre 2007.
 
Lee Quinones

1) fa parte del graffitismo anni 80 e lo si trova in vari testi di storia dell'arte
2) La piu' importante é documenta kassel del 82 con haring e baquiat
3) Nel 2007 ha avuto una personale al PS1 Moma
4) Vedi punto 1: é stato il protagonista del film culto del movimento wild style di Charlie Ahearn
5) Non esiste un manifesto perché é stato un movimento spontaneo: zeitgeist degli anni 80
6) é presente in vari collezioni: withney, moma, groninger, Beuymans, Ludwig, ecc.
7) il graffitismo é la prima avanguardia dell'arte creata non a tavolino ed é stata frutto delle minoranze etniche. Gli anni 80 hanno rappresentato l'uscita dal periodo concettuale, verso una piu' totale libertà di espressione. In quel periodo vi é stato in tutto il mondo un ritorno alla pittura.
8) é stata ed é una cultura a 360 gradi, in cui vi erano piu' aspetti, come la musica, la performance e la cultura hip hop.
9) di gallerie importanti per il momento non ce ne sono. In passato Gladstone e Zwirner. Vende delle sue opere la galleria Helenbeck
10) nessun maestro, ma dei compagni di strada come haring, basquiat e scharf
11) il periodo degli anni 80
12) spray e se possibile con lo schizzo di preparazione

ottima segnalazione gabriban! In effetti l'artista in questione presenta molte delle caratteristiche sopra elencate, e' internazionale battuto in asta dovunque nel mondo e con prezzi ridicoli, poche migliaia d'euro. L'unica pecca, ma probabilmente mi sbaglio e' che in assenza di manifesto e con i suoi compagni di viaggio portati alla ribalta anche da prematua scomparsa e maggiore visibilità, rischia un po' di oblio ancora per un po', ma sembra assolutamente da considerare! A tal riguardo mi chiedo, e chiedo agli esperti del filone soprattutto, se la street art di oggi nn sia in realta' una semplice derivazione di questi maestri, molto probabilmente si.. Ottima segnalazione davvero!
 
ottima segnalazione gabriban! In effetti l'artista in questione presenta molte delle caratteristiche sopra elencate, e' internazionale battuto in asta dovunque nel mondo e con prezzi ridicoli, poche migliaia d'euro. L'unica pecca, ma probabilmente mi sbaglio e' che in assenza di manifesto e con i suoi compagni di viaggio portati alla ribalta anche da prematua scomparsa e maggiore visibilità, rischia un po' di oblio ancora per un po', ma sembra assolutamente da considerare! A tal riguardo mi chiedo, e chiedo agli esperti del filone soprattutto, se la street art di oggi nn sia in realta' una semplice derivazione di questi maestri, molto probabilmente si.. Ottima segnalazione davvero!

Grazie Chiro. Secondo me é una questione di tempo. Attualmente c'é una retrospettiva sulla street art al MOCA che l'anno prossimo sarà a New York.

Di solito ho visto che il PS1 Moma porta visibilità dopo qualche anno.

L'arte povera é stata rilanciata con la mostra a fine anni 80, se non erro, proprio in quel museo.

Lee Quinones ha partecipato in due collettive al Ps1 ed ha avuto una personale.

Secondo me non é un caso, anche se alcuni arricchiano il naso per il fatto che non ha una galleria importante (ma non é forse questa una delle caratteristiche della street art in generale?).
 
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