chiro60
Nuovo Utente
- Registrato
- 19/10/09
- Messaggi
- 5.901
- Punti reazioni
- 162
Visto che questo è un sito dove si parla di investimenti (anche se l'arte deve essere e rimanere innanzitutto un piacere) provo a lanciare questo thread sperando che possa interessare.
L'idea mi è venuta notando che c'è molta pratica qui sopra (come investire 1000 euro, 1500, 2.000, 10.000) ma pochissima o quasi nessuna teoria; la teoria invece dovrebbe essere la base di tutto, se poi riesco a comprare un artista che costa 1000 euro invece di 20.000 tanto meglio vorrà dire che avrò speso di meno e massimizzato il mio capitale.
Premetto che le opinioni che esprimeremo qui sopra non saranno il Vangelo del collezionista/investitore, ma semplicemente delle constatazioni (almeno per quanto mi riguarda) che ognuno di noi, ed io per primo, ha sviluppato nel corso degli anni.
Penso che un thread del genere, con un po' di teoria applicata non esista (mi correggano i moderatori se sbaglio) quindi non vedo perchè non lanciarne uno; permetterà di confrontare le nostre rispettive teorie/esperienze sull'investimento
Allora parto io: premetto che io non investo in artisti giovanissimi/promesse per tutta una serie di ragioni che non starò qui a spiegare. Personalmetne sono più indirizzato verso gli artisti già conosciuti/storicizzati che si possono ancora acquistare a buon prezzo. Ovviamente parlo di investimenti "abbordabili" (non quelli già milionari, alcuni dei quali sono già in bolla secondo il mio punto di vista), ma le stesse direttive possono essere applicate ad investimenti anche > di 50.000 euro per un'opera.
Per me un investimento in arte è tale se vengono soddisfatte le seguenti caratteristiche:
1) L'artista deve far parte di un movimento/corrente risconosciuta dalla storia dell'Arte, presente sui libri che contano (possiblimente internazionali)
2) Deve aver partecipato alle seguenti mostre/esibizioni:
- Documenta Kassel: più parteciazioni ha meglio è, ma il fatto che ne abbia una sola non vuol dire che sia minore rispetto ad uno che en ha di più; in qeusto cas sarà la storia dell'arte a dirlo
- Biennale di Venezia: anche qui più partecipazioni ha meglioè, ma questa manifestazione è sicuramente secondaria rispetto a Documenta
- Altre Biennali e manifestazioni in giro per il mondo (Quadriennale di Roma, Biennale di San Paolo etc..)
3) Meglio se l'artista non è un solitario ma se fa parte di un moviemento riconosciuto e riconoscibile
4) Deve essere presente un manifesto a cui tutti i componenti del gruppo (nel caso di artisti non solitari) hanno partecipato ed aderito
5) Deve essere presente in Musei importanti (Tate, Moma, Moca, in Italiaquelli che tutti conoscono Mart, Museo del '900,
6) Le teorie filosofiche/concettuali che il movimento/artista hanno alle spalle devono essere forti (meglio se supportate anche da filosofi e uomini di cultura)
7) La corrente pensiero deve dialogare con la storia dell'arte del passato o o comunque essere identificabile all'interno di un percorso
8) Il movimento/artista devono essere innovativi e diversi da tutto quanto li ha preceduti, seppur in dialogo col passato. La riconoscibilità è un elemento fondamentale per effettuare un investimento in arte
9) Meglio se l'artista/movimento è supportato da gallerie importanti. Questo elemento è meno importante che nell'arte contemporanea in senso stretto in quanto qui è la storia che parla.
10) Meglio se l'artista è allievo di qualche altro artista importante in quanto ne viene aumentata la visibilità.
Per ora mi vengono in mente questi che sono i più importanti...se me ne vengono in mente degli altri li aggiungo!
Queste ovviamente non sono regole matematiche, ma semplicemente ricavate dall'esperienza e dal buon senso. Mi interesserebbe molto sapere a cosa guarda chi investe nel contemporaneo stretto, che presenta caratteristiche leggermente, anche se non del tutto, differenti.
Scusate se sono stato prolisso ma purtroppo il tema, ovviamente, non è trattabile in due parole!!!
L'idea mi è venuta notando che c'è molta pratica qui sopra (come investire 1000 euro, 1500, 2.000, 10.000) ma pochissima o quasi nessuna teoria; la teoria invece dovrebbe essere la base di tutto, se poi riesco a comprare un artista che costa 1000 euro invece di 20.000 tanto meglio vorrà dire che avrò speso di meno e massimizzato il mio capitale.
Premetto che le opinioni che esprimeremo qui sopra non saranno il Vangelo del collezionista/investitore, ma semplicemente delle constatazioni (almeno per quanto mi riguarda) che ognuno di noi, ed io per primo, ha sviluppato nel corso degli anni.
Penso che un thread del genere, con un po' di teoria applicata non esista (mi correggano i moderatori se sbaglio) quindi non vedo perchè non lanciarne uno; permetterà di confrontare le nostre rispettive teorie/esperienze sull'investimento
Allora parto io: premetto che io non investo in artisti giovanissimi/promesse per tutta una serie di ragioni che non starò qui a spiegare. Personalmetne sono più indirizzato verso gli artisti già conosciuti/storicizzati che si possono ancora acquistare a buon prezzo. Ovviamente parlo di investimenti "abbordabili" (non quelli già milionari, alcuni dei quali sono già in bolla secondo il mio punto di vista), ma le stesse direttive possono essere applicate ad investimenti anche > di 50.000 euro per un'opera.
Per me un investimento in arte è tale se vengono soddisfatte le seguenti caratteristiche:
1) L'artista deve far parte di un movimento/corrente risconosciuta dalla storia dell'Arte, presente sui libri che contano (possiblimente internazionali)
2) Deve aver partecipato alle seguenti mostre/esibizioni:
- Documenta Kassel: più parteciazioni ha meglio è, ma il fatto che ne abbia una sola non vuol dire che sia minore rispetto ad uno che en ha di più; in qeusto cas sarà la storia dell'arte a dirlo
- Biennale di Venezia: anche qui più partecipazioni ha meglioè, ma questa manifestazione è sicuramente secondaria rispetto a Documenta
- Altre Biennali e manifestazioni in giro per il mondo (Quadriennale di Roma, Biennale di San Paolo etc..)
3) Meglio se l'artista non è un solitario ma se fa parte di un moviemento riconosciuto e riconoscibile
4) Deve essere presente un manifesto a cui tutti i componenti del gruppo (nel caso di artisti non solitari) hanno partecipato ed aderito
5) Deve essere presente in Musei importanti (Tate, Moma, Moca, in Italiaquelli che tutti conoscono Mart, Museo del '900,
6) Le teorie filosofiche/concettuali che il movimento/artista hanno alle spalle devono essere forti (meglio se supportate anche da filosofi e uomini di cultura)
7) La corrente pensiero deve dialogare con la storia dell'arte del passato o o comunque essere identificabile all'interno di un percorso
8) Il movimento/artista devono essere innovativi e diversi da tutto quanto li ha preceduti, seppur in dialogo col passato. La riconoscibilità è un elemento fondamentale per effettuare un investimento in arte
9) Meglio se l'artista/movimento è supportato da gallerie importanti. Questo elemento è meno importante che nell'arte contemporanea in senso stretto in quanto qui è la storia che parla.
10) Meglio se l'artista è allievo di qualche altro artista importante in quanto ne viene aumentata la visibilità.
Per ora mi vengono in mente questi che sono i più importanti...se me ne vengono in mente degli altri li aggiungo!
Queste ovviamente non sono regole matematiche, ma semplicemente ricavate dall'esperienza e dal buon senso. Mi interesserebbe molto sapere a cosa guarda chi investe nel contemporaneo stretto, che presenta caratteristiche leggermente, anche se non del tutto, differenti.
Scusate se sono stato prolisso ma purtroppo il tema, ovviamente, non è trattabile in due parole!!!