Arturo Martini

mapomac

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Un collezionista americano, conosciuto per caso per motivi diversi dall'arte, chiede se e come potrebbe mettersi in contatto con i figli di Arturo Martini.

Io sono completamente estraneo alla cosa, chiedo se qualcuno sa come gentilmente aiutarlo.
 
A mio avviso l'uncio modo per trovare un aggancio sicuro è contattare lo STUDIO DI CONSULENZA PER IL '900 ITALIANO
E ARTE CONTEMPORANEA - Claudia Gian Ferrari
via Filippo Corridoni 41
20122 Milano (Italia)

RECAPITI TELEFONICI
02 86 45 14 99
02 76 01 33 05
02 76 01 81 13
 
Intanto grazie !

A tuo avviso possono gestire una telefonata in inglese ? Altrimenti, non c'è un recapito mail o fax, in modo da aggirare, in parte, questo problema ?
 
Grazie, provo a riferire.
 
Ciao a tutti, qualcuno mi toglie un dubbio enorme?
Le sculture di Martini che di quando in quando saltano fuori in asta, sono pezzi unici?
Parlo ovviamente di quelle realizzate quando l'artista era in vita, non quelle postume (ad es. della galleria Daverio).
Ad esempio, nell'attuale asta Farsetti:

Lotto n. 271
Arturo Martini
Treviso 1889 - Milano 1947
Presepio piccolo, 1927
Scultura in terracotta a stampo, cm. 42 h.
Firma sulla base: Martini.
Storia: Galleria Guastalla, Livorno; Collezione privata
Certificato di Maria Martini Bertagnin, Vado Ligure, 28 luglio 1978 (in fotocopia).
Esposizioni: 40° Mostra della Ceramica di Castellamonte, a cura di M. Corgnati, Musumeci, 2000, cat. p. 16;
Grandi maestri, piccole sculture, da Depero a Beverly Pepper, a cura di Lara Vinca Masini, Pistoia, Palazzo Sozzifanti, 6 aprile - 30 giugno 2013, cat. pp. 268, 269, illustrata a colori.
Bibliografia: Guido Perocco, Arturo Martini. Catalogo delle sculture e delle ceramiche, Neri Pozza Editore, 1966, n. 593, fig. 546 (illustrato esemplare in maiolica a stampo);
Nico Stringa, Claudia Gian Ferrari, Gianni Vianello, Arturo Martini. Catalogo ragionato delle sculture, Neri Pozza editore, Vicenza, 1998, p. 119, n. 178 ( illustrato esemplare in maiolica a stampo).

Per quello che capisco, Martini ha realizzato lo stampo, creando poi da questo diverse sculture in diversi materiali (questo in terracotta, quello pubblicato in maiolica e magari altri).
Analogamente il lotto 210.
Quindi: sono da considerare pezzi unici o multipli?
Grazie mille a tutti per qualsiasi delucidazione
 
scusami DiegoS ma ho capito bene??'
postume?????'


ma,poi ci meravigliamo ancora di qualcosa

Sì, esistono delle copie fatte dagli stampi originali negli anni 80 ed autorizzate dagli eredi.

Ad esempio l'ultima in basso alla pagina:
Arturo Martini - Sculture - Prezzi e stime delle opere di Martini
Riporta:
Edizione in bronzo realizzata in occasione del centenario della nascita di Arturo Martini. L'edizione fu curata dalla Galleria Philippe Daverio presso la Fonderia Tesconi di Pietrasanta con l'autorizzazione degli eredi Martini, realizzando sei esemplari numerati più tre prove.

Ma torniamo alla mia domanda di cui sopra :D
 
Ciao a tutti, qualcuno mi toglie un dubbio enorme?
Le sculture di Martini che di quando in quando saltano fuori in asta, sono pezzi unici?
Parlo ovviamente di quelle realizzate quando l'artista era in vita, non quelle postume (ad es. della galleria Daverio).
Ad esempio, nell'attuale asta Farsetti:

Lotto n. 271
Arturo Martini
Treviso 1889 - Milano 1947
Presepio piccolo, 1927
Scultura in terracotta a stampo, cm. 42 h.
Firma sulla base: Martini.
Storia: Galleria Guastalla, Livorno; Collezione privata
Certificato di Maria Martini Bertagnin, Vado Ligure, 28 luglio 1978 (in fotocopia).
Esposizioni: 40° Mostra della Ceramica di Castellamonte, a cura di M. Corgnati, Musumeci, 2000, cat. p. 16;
Grandi maestri, piccole sculture, da Depero a Beverly Pepper, a cura di Lara Vinca Masini, Pistoia, Palazzo Sozzifanti, 6 aprile - 30 giugno 2013, cat. pp. 268, 269, illustrata a colori.
Bibliografia: Guido Perocco, Arturo Martini. Catalogo delle sculture e delle ceramiche, Neri Pozza Editore, 1966, n. 593, fig. 546 (illustrato esemplare in maiolica a stampo);
Nico Stringa, Claudia Gian Ferrari, Gianni Vianello, Arturo Martini. Catalogo ragionato delle sculture, Neri Pozza editore, Vicenza, 1998, p. 119, n. 178 ( illustrato esemplare in maiolica a stampo).

Per quello che capisco, Martini ha realizzato lo stampo, creando poi da questo diverse sculture in diversi materiali (questo in terracotta, quello pubblicato in maiolica e magari altri).
Analogamente il lotto 210.
Quindi: sono da considerare pezzi unici o multipli?
Grazie mille a tutti per qualsiasi delucidazione

nessuno nessuno nessuno? :confused::confused::confused:
 
nessuno nessuno nessuno? :confused::confused::confused:
Ricordo vagamente che ci fu un mezzo scandalo per questa creazione speculativa, ci fu chi li considerò falsi e chi li fece (forse) sequestrare.
Sempre nel groviera della memoria chissà perché mi risuona il nome Gianferrari.

Poi, andando a guardare Ettore Gian Ferrari in Dizionario Biografico

Nello stesso anno, dopo l'esplosione di una bomba al tritolo di fronte alla galleria, l'impegno nella lotta contro i falsi condusse il G. a posizioni estreme, come nel caso della vicenda dei falsi Martini (Arturo), ove il mercante affrontò cause che si protrassero per anni pur di ottenere giustizia e denunciare i colpevoli: la sentenza della Suprema Corte di cassazione nel 1980 riconobbe false le opere attribuite anche da G.C. Argan al maestro trevigiano.

C'entra con la tua domanda? :boh:
E' tutto, Vostro Onore
 
grazie Gino, molto interessante!
Provo ad esplicitare meglio: mi pare di capire che Martini dallo stesso stampo faceva esemplari in terracotta, ceramica, bronzo...
ma quando li vedo passare in asta non riporta l'indicazione multiplo.
sono quindi da considerare pezzi unici relativamente il diverso materiale?
 
grazie Gino, molto interessante!
Provo ad esplicitare meglio: mi pare di capire che Martini dallo stesso stampo faceva esemplari in terracotta, ceramica, bronzo...
ma quando li vedo passare in asta non riporta l'indicazione multiplo.
sono quindi da considerare pezzi unici relativamente il diverso materiale?

Di solito nella scultura si parla di pezzi unici sino ad un piccolo numero di esemplari. Credo 5/6
Chiaro che quando c'è uno stampo, o una base, sia possibile fare più di una copia, esattamente come per le grafiche (ma questo aspetto qualcuno non lo vuol cogliere, pazienza).
Per Martini, temo dovrai cercare sullo specifico, in quanto ha lasciato anche molte terracotte che sono tali e basta, cioè non è previsto, o magari nemmeno tecnicamente possibile ricavarne sculture.
Gli esemplari tardi, soprattutto se postumi, dovrebbero valere di meno, proprio come accade con la grafica.
I Capricci di Goya hanno avuto 12 tirature :eek: per un totale di 3/4000 copie (non ricordo il numero esatto, ma è noto).
La prima vale tanto, la stampò lui.
Seconda e terza la metà circa
4 e 5 un terzo, 6-11 un quarto, la 12, che fu molto curata, vale come la 5 :eek:
Dunque possono influire vari elementi.
 
Grazie Gino!
avevo provato a cercare il catalogo generale delle sculture, ma nelle biblio della zona nisba e in vendita ce n'è uno su ebay a 1500 euro!!! :eek:
 
Info autentica

Salve a tutti, qualcuno sa chi oggi si occupa dell'autenticazione delle opere di Martini? Grazie
 
Salve a tutti, qualcuno sa chi oggi si occupa dell'autenticazione delle opere di Martini? Grazie

Spesso le autentiche delle opere che passano in asta sono del prof. Gianni Vianello oppure del prof. Enrico Stringa,

In effetti il Catalogo Ragionato delle sculture, Vicenza 1998, è stato redatto da
G. Vianello, N. Stringa, C. Gian Ferrari.


se trovo qualche telefono modifico il post....:bye:
 
Spesso le autentiche delle opere che passano in asta sono del prof. Gianni Vianello oppure del prof. Enrico Stringa,

In effetti il Catalogo Ragionato delle sculture, Vicenza 1998, è stato redatto da
G. Vianello, N. Stringa, C. Gian Ferrari.


se trovo qualche telefono modifico il post....:bye:


Grazie mille
 
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