Milano, apre il museo del '900. Il più bello del mondo?

claudioborghi

(Aquilini)
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Oggi finalmente in super anteprima sono entrato nel nuovo museo del novecento di Milano.

Penso proprio di poter dire che il Comune ha realizzato un capolavoro "mettendo in scena" uno fra i musei d'arte moderna più belli del mondo.
Uno sbalorditivo bombardamento d'arte in uno spazio che pensavo angusto e invece si è rivelato grande con un'allestimento da lasciare senza fiato.
La sala Fontana, con i due soffitti e le pareti tutte a vetri su piazza del duomo è di sicuro uno spettacolo senza eguali e che (per ovvie ragioni) nessun'altro museo potrà mai imitare.
Una collezione sul futurismo assolutamente ineguagliabile, sale personali di De Chirico, Morandi, Martini... il "museo nel museo" Marino Marini... i "Quarto Stato", un caleidoscopio di bellezza da Picasso a Boetti con passaggi e finestrature che fanno diventare bella anche Milano.

Ho parlato un po' con l'ex direttore della Tate Modern, Vicente Todoli che ha collaborato nel creare gli allestimenti ed era assolutamente entusiasta.

Di motivi per criticare l'amministrazione ce ne sono tanti, ma quando un comune (non lo stato) con le sue forze fa una cosa così bella non ci si puo' che complimentare. Diventerà un "must" di ogni visita a Milano e una presentazione al mondo del fantastico novecento italiano. Meglio tardi e benissimo che mai e male.

Seguono orride fotografie fatte con la solita fotocamera scarsissima del mio telefonino.

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Si parte con il quarto stato

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Picasso (a sinistra la Femme Nue del 1907, precedente le "Demoiselles")

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Modigliani

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Meglio Morandi (del 1918 :eek:) o Braque?... Io non avrei dubbi...

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Ottimo Claudio!!! Non vedo l'ora di poterlo visitare...
 
La grande galleria dei futuristi... piu' Boccioni di quanti si possano desiderare

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Il Cavallo di Carra', che tanto piaceva a Lichtenstein, vicino a Severini

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Poi si sale nella sala Fontana, sotto lo sbalorditivo soffitto dell'hotel di Procchio che letteralmente risplende di colori e che si vede nella prima foto... qualche passo e si è sotto il neon e in vista del duomo

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Neon che si vede anche dalla parete traslucida della stanza "segreta" con dieci capolavori di Fontana

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Saletta Morandi

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La famosa "Natura morta con Manichino"

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Saletta De Chirico con i Gladiatori e il "Figliol Prodigo"

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Saletta Arturo Martini con "la sete"

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Inizio della grande galleria del "novecento" con il realismo magico e la "convalescente" di Arturo Martini

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SindacA e assessore giustamente soddisfatti davanti ai grandi Concetti Spaziali in rame di Fontana

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Ma dimmi un po' tu che sei privilegiato, ti risulta che ci sia una sala dedicata ai gruppi T / N ?! Cosi' avevo letto
 
Dopo Sironi, dopo la figurazione con i vari De Pisis e c. ecco l'astrattismo con i gessi di Melotti del '34

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Le sue sculture

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I quattro fantastici Manlio Rho in bianco e nero

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Radice e Badiali

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... Le altre foto fra un po'!!! :bye:
 
Ok, ricominciamo con un limite del museo, nella grande galleria degli anni '50 vi è solo un richiamo al gruppo milanese dell'epoca, dato che il grosso della collezione appartiene alla raccolta Boschi-Di Stefano allestita nella casa-museo di via Jan. Pertanto della mitica Brera di quegli anni c'e' solo una salettina "ricordo" con piccoli Chighine, Dova, Morlotti e c. e un richiamo a visitare la Boschi-Di Stefano per raggiungere la quale pare sia prevista una navetta. Per quanto riguarda Crippa stesso discorso, tutte le sue opere restano in via Jan e per il museo sono riusciti a "strappare" solo la scultura del Prometeo posizionata negli atrii.

Detto questo la galleria prosegue con la saletta burri e poi in un passaggio buona evidenza per Accardi e Dorazio con due belle opere a testa

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Turcato e Vedova (scultura di Somaini)

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Il fiore di Kounellis a "capotavola" fra Scialoja, Scarpitta e Tancredi

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Le grandi impronte di Scialoja (comprate nel '90)

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Pollock? :no: Tancredi :yes:

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Forse un po' piccola la sala di Azimuth con cui si chiude la parte "storica" prima di passare alle tendenze piu' recenti... Tante opere di Manzoni, Due Castellani, un Bonalumi Rosso del '59 :eek: e un volume della Dadamaino per la gioia di tanti galleristi... :D

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Castellani

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Fa da stacco fra le due aree del museo l'archivio del futurismo, con tutti i manifesti, i numeri di "lacerba" ecc.

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Una grande scultura "appesa" di Munari introduce nelle sale dell'arte cinetica...
Macchinette e luci a volontà attorno allo sbalorditivo ambiente stroboscopico di Boriani, una sala piena di specchi che ruotano attorno alla spettatore, ho fotografato l'interno dalla porta ma temo non si capisca nulla :(

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Alviani, Dadamaino e Mari

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Macchinette varie...

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Da qui poi si raggiungono le sale con il lascito Marino Marini di cui c'e' di tutto.

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Incredibile l' "ambiente per letture parallele" di Fabro, ricostruito come un labirinto di reti che ospita molte sue opere (qui "squadra")

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poi ci sono le sale di analitici, pop e nuova figurazione un po' affrettate e che verranno sicuramente modificate.

Verna e Olivieri

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La "piccola" biro di Boetti, "i sei sensi" di quasi otto metri con uno dei curatori, Flavio Fergonzi

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Merz

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E infine per chiudere, piu' che Pistoletto volevo far vedere una costante, la vista dei finestroni del Duomo...

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Scusate per la qualità delle foto ma almeno le avete avute in assoluta anteprima... se avete domande, chiedete pure...

:bye:

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Ma che spettacolo:clap::clap::clap:

Grazie infinite Claudio per averci reso partecipi in anteprima:bow::bow:
 
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