Investire nel vino

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Sono praticamente astemio ma siccome ho un amico (di Milano) che ogni tanto mi racconta di aver investito in vino (in Toscana)....segnalo anche questa possibilita'.

Per cominciare...copio/incollo:

Un business di nome vino - Investire in una bottiglia può rivelarsi molto redditizio. Ecco i vini italiani più quotati al mondo

Dalla botte alle stelle: investire in vino d'autore rende, specialmente in tempi di crisi economica. Secondo un'inchiesta di qualche mese fa, le etichette più pregiate sono state rivalutate dal 500% al 900% in un periodo medio di dieci anni. Ultimamente la corsa non sembra arrestarsi in alcun modo. Le quotazioni migliori sono per il Brunello di Montalcino, Barolo, Masseto, Sassicaia.

Un Barolo Sandrone Connubi Boschis del 1990, inizialmente in vendita a 55mila lire, valeva lo scorso anno 550mila lire. Adesso si trova a 437 euro, circa il 60% in più rispetto al 2003. Ottime anche le quotazioni del Masseto e Ornellaia. Una bottiglia di Ornellaia 98 - Tenuta dell'Ornellaia (miglior vino al mondo nel 2002 secondo la rivista "Wine spectator") costa oggi circa 200 euro; un Masseto del 2001 (premiato dalla stessa rivista con il punteggio rarissimo di 100/100) costa invece circa 280 dollari a bottiglia, 1680 dollari per una cassa di 6. Buone notizie anche per chi possiede un Sassicaia del 1990, migliore vino al mondo di quell'anno: una bottiglia vale all'incirca 303 euro: questo almeno è il prezzo a cui si trova in vendita sulla rete.

Il Brunello di Montalcino Biondi Santi rimane però la cantina a più alto indice di rendimento in Italia secondo Winenews.it: la "Riserva 1955" - unico vino del nostro Paese inserito tra i dodici migliori del Novecento nella classifica di Wine Spectator - si è rivalutata del 141.923% sul valore iniziale e la "Riserva 1945" si è incrementata dell'85.112%. Cifre record anche per i "gioielli" Biondi Santi ormai introvabili e ricercatissimi dai collezionisti di aste di tutto il mondo: nel 1988 una bottiglia di "Riserva 1988" è stata venduta all'asta per 20.658 euro; nel 2001 la "Riserva 1891" è stata invece aggiudicata per 15.235 euro. In tempi più recenti un "Biondi Santi Riserva 1990" posto in commercio nel 1996 a 103 euro ha quasi decuplicato il suo valore: si trova in vendita con molta difficoltà e costa qualcosa come 860 euro a bottiglia, con un incremento dell'832,53%.

Attenzione però: si tratta di esempi molto particolari, di vini pregiati e apprezzati in tutto il mondo. I dati relativi ai vini "comuni" sono infatti leggermente diversi. In Toscana, ad esempio, il prezzo medio all'ettolitro dei cinque vini docg alla vendemmia (Chianti Classico, Brunello, Nobile, Vernaccia, Chianti) sono addirittura diminuiti negli ultimi 2 anni (vendemmia 2001- 2003). Un ettolitro di Brunello all'origine (vendemmia 2001) nell'agosto 2003 costava 700 euro; ad agosto 2004 (vendemmia 2003) costa 600 euro. Stesso discorso per il Nobile di Montepulciano passato in media da 400 a 300 euro l'ettolitro (dati ricavati dal bollettino della Camera di commercio di Siena).

I collezionisti però sanno bene cosa scegliere e le aste per aggiudicarsi le bottiglie più pregiate si stanno moltimplicando in giro per il mondo. Per gli appassionati il prossimo 7 novembre appuntamento da non perdere a Roma: 3000 etichette mito (tra cui una bottiglia di Brunello di Montalcino riserva Biondi Santi del 1891) andranno all'asta alla Casina Valadier. Saranno battuti 700 lotti tra cui un doppio magnum di Chateadel Petrùs 1971, Amarone Bertani 1963 e Dom Perignon 1971.

5 novembre 2004 - Alessandro Gennari
http://news2000.libero.it/speciali/sp221/pg4.html
 
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http://www.newsfood.com/Articolo/Italia/20070428-investire-vino.asp

Emessi i titoli dal Banco di Sicilia su importanti aziende vinicole italiane.
Investire nel vino - Riproposto anche quest'anno per gli amanti del vino un investimento che unisce l'utile al dilettevole - SOLDIBLOG.it - 28 Aprile 2007

Riproposto anche quest'anno per gli amanti del vino un investimento che unisce l'utile al dilettevole, si tratta dei 4.000 nuovi certificati 'en primeur' per un valore complessivo di 700.000 euro messi a disposizione dal Banco di Sicilia ed emessi da quattro prestigiose aziende vitivinicole italiane: le siciliane Benanti e Donnafugata, la toscana Sette Ponti e la piemontese Viberti Fantino.

Cosa si intende per 'en primeur'?

E' un'innovativa formula che consente ai consumatori la possibilita' di acquistare bottiglie di vino alcuni anni o parecchi mesi prima che queste vengano immesse sul mercato. Tale forma di commercializzazione e' normalmente riservata ai vini di alta o altissima qualita' e funziona come un contratto future. L'en primeur nasce in Francia, nella regione di Bordeaux, dove da sempre i vini dei piu' famosi chateaux sono venduti con questa formula.

Come funzionano i certificati ' en primeur'?

Si tratta di certificati che danno la possibilita' di acquistare 'a pronti' una determinata quantita' di bottiglie al fine di poterle ricevere a termine (cioe' alla scadenza indicata sul certificato). L'offerta del Banco di Sicilia riguarda nel dettaglio le seguenti cantine:

Benanti (azienda catanese, alle falde dell'Etna, eletta 'Cantina dell'anno' 2006 dalla guida Gambero Rosso/Slow Food) colleghera' i suoi mille certificati a due prestigiosi vini rossi Igt di Sicilia, ambedue dell'annata 2004: Il Drappo (3 bottiglie da 0,75) e Majora (3 bottiglie da 0,75).

Donnafugata (azienda trapanese con vigneti fra Marsala, Contessa Entellina e Pantelleria), emette mille certificati collegati a due bottiglie magnum del Mille e una notte, un vino rosso Doc Contessa Entellina, Nero d'Avola 90%, annata 2005.

Tenuta Sette Ponti (azienda ubicata tra Arezzo e Firenze, piu' volte segnalata dall'autorevole rivista 'Wine Spectator'): mille certificati collegati a sei bottiglie da 0,75 di Oreno, annata 2005.

Viberti Fantino (nel cuore della Morra, in provincia di Cuneo, la cui produzione negli ultimi anni e' stata particolarmente apprezzata nel mercato americano): mille certificati collegati a sei bottiglie da 0,75 del Barolo Riserva 2000, un Docg, nebiolo, prodotto con uve da vigneti coltivati con sistema Guyot a un'altitudine di 300 metri sul livello del mare.

Requisiti dei vini a certificato

Le produzioni devono rispondere a dei precisi criteri di produzione. Innanzitutto, devono essere limitate e devono riguardare vini sottoposti a un periodo di invecchiamento minimo di 18 mesi, di cui almeno una parte in barrique, con successivo affinamento in bottiglia. Inoltre, l'elevata qualita' deve essere riconosciuta da un panel di esperti.
Si tratta di certificati a doppia garanzia su cui il Banco di Sicilia offre il rimborso del valore nominale del certificato (performance bond) nel caso in cui l'azienda produttrice non dovesse consegnare il vino alla scadenza pattuita. I titoli sono trasferibili mediante girata.
Privati, enoteche, grossisti e ristoratori potranno acquistare i nuovi certificati rappresentativi di vino pregiato in fase di invecchiamento, in uno dei 554 sportelli della banca

Vantaggi

Per quanto riguarda il produttore si tratta di incassare il corrispettivo prima della effettiva consegna della merce.
L'acquirente ha invece la possibilita' di acquistare le bottiglie ad un prezzo sicuramente piu' basso rispetto a quello che lo stesso vino avra' dopo due o tre anni ovvero il termine dopo il quale potra' essere commercializzato in base al disciplinare di produzione.
Inoltre non e' necessario che la persona che alla scadenza ritirera' la merce sia la stessa che ha sottoscritto il contratto.
Il certificato del contratto a termine, infatti, puo' costituire oggetto di scambio ed in quanto tale puo' essere considerato anche come un puro investimento finanziario.

Eno-investimenti

L'investimento in vini d'annata non e' certo nuova al mercato borsistico che ha gia' assistito alla nascita nel 1999 del Liv-Ex (London International Vintage Exchange) Fine Wine Index.
Si tratta di un 'borsino' che riflette il valore medio di quello che dovrebbero essere i 100 migliori e piu' commercialmente ambiti vini del pianeta.
Questi 100 vini che compongono il borsino possono variare ogni mese in base agli eventuali cambiamenti del mercato del vino, e anche in base alle opinioni dei membri del 'committee', il comitato direttivo del Liv-Ex, composta da grandi professionisti del piu' alto commercio vitivinicolo del pianeta. L'indice, decisamente sbilanciato sulle produzioni francesi, si compone al 93,58% di vini Bordeaux, al 1,56% di Champagne, al 1,56% di Borgogna, al 0,81% di Borgogna, allo 0,52% di vini italiani.

Sempre in predominanza francese il vino che approda nelle contrattazioni di Borsa in Italia come nel caso del 'Winefex Bordeaux', lanciato nel 2001 da Euronext, che riguarda unicamente la produzione di Bordeaux. Sara' che in Francia il vino non e' solo bene di consumo ma anche di investimento, nel 2001 nasce proprio a Parigi il primo fondo comune di investimento sui vini.
 
ok,voglio investire nel vino.
dove vado a comprare? le bottiglie poi dove le metto?
è possibile comprare "virtualmente" una bottiglia e rivenderla sempre "virtualmente", cioè senza nemmeno mai venirne fisicamente in possesso?
 
Mio padre mi ha regalato delle bottiglie di vino degli anni '70. Sono ancora in cantina. Mi state dicendo che ho fatto bene a tenerle....?
 
ok,voglio investire nel vino.
dove vado a comprare? le bottiglie poi dove le metto?
è possibile comprare "virtualmente" una bottiglia e rivenderla sempre "virtualmente", cioè senza nemmeno mai venirne fisicamente in possesso?


Quel minimo che conosco me lo hanno raccontato.
Comunque credo funzionasse proprio come dici tu. Mi pare che ci fossero alcuni anni di tempo per rivendere oppure (a scadenza) per ritirare; nel frattempo il vino rimaneva in cantina ad invecchiare.

Questo e' un po' datato ma puo' rendere l'idea delle varie possibilita' (vedi anche i copia/incolla precedenti): INVESTIMENTI IN VINI DOC: INNOVATIVO PRESTITO CABOTO/MELIORBANCA
Milano, 16 giugno 1999 -Caboto, banca di investimento del gruppo Intesa, e Meliorbanca (erede del Consorzio Nazionale del Credito Agrario di Miglioramento (1927), hanno annunciato che, in collaborazione con la società specializzata nella selezione di prodotti enologi di alta qualità , lanciano un prestito obbligazionario con warrant "Investimento D. O. C. " relativa all'acquisto di vini di elevata qualità . Il prestito, denominato "Meliorbanca 2% 1999/2004", ammonta a complessivi 5 milioni di euro con 5000 certificati da 1000 euro nominali ciascuno. Alla cedola annua di interesse (2%) si aggiungono cinque warrant per l'acquisto dei vini a prezzi sin da oggi prefissati. I vini dei quali si ha il diritto di acquisto provengono unicamente da cantine che originano solo produzioni di alto pregio, realtà minori, forse sconosciute al pubhblico di massa ma che, presto, anche grazie a questo progetto, diventeranno famose. I warrant di tipo A (anno 1999) danno diritto all'acquisto, a prezzo predefinito, di due bottiglie magnum, da 1, 5 litri, di spumante Emprimer metodo classico selezione Terra annata 1999, sboccatura 1999, primo trimestre; il warrant di tipo B (anno 2000): tre bottiglie da 0, 75 litri del vino Emprimer Barbaresco selezione Dante Rivetti. Ogni confezione contiene una bottiglia annata 1989, cru Katia, una bottiglia annata 1990 cru Ivan, una bottiglia annata 1993 cru Mara; warrant di tipo C (anno 2001): tre bottiglie da 0. 75 litri del vino Emprimer Mrrlot selezione Del Ferro-Lazzarini annata 1997 cru Campo del Lago; warrant di tipo D (anno 2002): due bottiglie magnum da 1, 5 litri del vino Emprimer Barbera-Cabernet selezione Viticoltori dell'Acquese annata 1997 cru Costa ciri; warrant di tipo E (anno 2003): due bottiglie magnum da 1, 5 litri del vino Emprimer Barolo selezione Fratelli Oddero annata 1995 cru Brunella. Il diritto di esercizio dei warrant potrà essere esercitato dall'1 al 30 settembre di ogni anno dal 1999 al 2003. I warrant sono liberamente trasferibili e circolano in maniera separata rispetto all'obbligazione a partire dal giorno di emissione di quest'ultima. Ogni acquirente potrà inoltre ricevere in omaggio il libro "Vino e Salute", opera dove vengono illustrate le molteplici caratteristiche benefiche del vino. Inoltre, un abbonamento annuale alla rivista "ex Vinis" diretta da Luigi Vwronelli. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa - alla quale hanno partecipato il presidente di Meliorbanca P. Gallo, il direttore generale di Caboto M. Calzolari, C. Ciastellardi di Emprimer e gli esperti enologhi D. Lanati e L. Veronelli - è stato in particolare sottolineato che il progetto, unico in Italia, è intesa a valorizzare i prodotti della terra offrendo a coloro che amano il gusto dei sapori e degli aromi la possibilità di diventare possessori di vini preziosi, esclusivi, di altissima qualità a prezzi vantaggiosi. Le etichette dei vini oggetto dei warrant saranno firmate, a garanzia della qualità , dagli esperti enologici Luigi Veronelli e Donato Lanati. I vini provengono tutti in esclusiva da cru di piccole produzioni aziendali e rappresentano "prodotti unici"non altrimenti reperibili sul mercato. Il prezzo è predefinito ad un valore inferiore all'attuale prezzo di mercato. Il prestito verrà periodicamente riproposto in modo da rendere sempre più importante il numero di aziende selezionate da Emprimer e permettere che nuovi vini di pregio vengano conosciuti ed apprezzati da un più vasto pubblico di intenditori. L'iniziativa Investimento D. O. C. di Meliorbanca ha lo scopo di valorizzare i prodotti tipici della trasformazione agroindustriale italiana, permettendo il finanziamento e l'inserimento nel mercato di piccole e medie aziende agricole, produttrici di vini di alta qualità delle zone a più alta vocazione vitivinicola italiana....

http://www.marketpress.net/archivio_notiziari/anno 1999/06 giugno 99/16 giugno 99/pag 01 news.htm
 
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ok,voglio investire nel vino.
dove vado a comprare? le bottiglie poi dove le metto?
è possibile comprare "virtualmente" una bottiglia e rivenderla sempre "virtualmente", cioè senza nemmeno mai venirne fisicamente in possesso?

Ho sentito dire che per alcuni tipi di vino, l'azienda li mette sul mercato prima ancora di averli prodotti......
Così tu oggi puoi comprare un Brunello di Montalcino 2008, anche se la bottiglia vedrà la luce solo nel 2012 (mi pare siano 4 gli anni prima della messa in commercio).

E' un po' come comprare delle opzioni su un titolo.......

Questo è fatto per 2 motivi principali:
1) Consente all'acquoirente di poter prenotare determinati tipologie di vino con uno sconto sul prezzo con cui verrà probabailemnte messo in commercio.

2) Consente al produttore di rientrare delle spese sostenute quasi subito, poichè in alternativa il vino prodotto con le uve di quest'anno verranno coperte solo alla commercializzazione prevista tra tot. (3-4-5) anni.
 
Ho letto che il future winefex non è decollato. Non sono riuscito a trovarlo sull'euronext, qualcono conosce il codice?

ciao
 
ok,voglio investire nel vino.
dove vado a comprare? le bottiglie poi dove le metto?
è possibile comprare "virtualmente" una bottiglia e rivenderla sempre "virtualmente", cioè senza nemmeno mai venirne fisicamente in possesso?

Ci sono dei "fondi" che provano a fare questo...per me è un campo che si presta a fregature (vedere anche i fondi "falliti" nell'elenco presente nel link).

http://www.wineinvestor.com/owi.asp
 
Ci sono dei "fondi" che provano a fare questo...per me è un campo che si presta a fregature (vedere anche i fondi "falliti" nell'elenco presente nel link).

http://www.wineinvestor.com/owi.asp

Di fondi falliti è pieno il listino........ ;)
sia che trattino vino o altro!

Se uno guarda il lato collezionistico è meglio che si muova di prima persona..........
 
Ho guardato un po' in giro e mi pare che attualmente non ci siano strumenti quotati per investire in "vino". Ma ho poco tempo e vado anche un po' a caso...quindi se qualcuno ha notizie piu' precise... si faccia avanti.

L'unica via piu' facilmente percorribile, per quanto sono riuscito a capire, sembrerebbe essere quella di contattare direttamente qualche buon produttore (e' anche quello che faceva il mio amico, proprio nella zona che ora ha qualche difficolta') e vedere se hanno proposte.

Per esempio da: http://www.winenews.it/print.php?c=news&id=9933&dc=32

...I futures sul Brunello: il Brunello, soprattutto in questi ultimi anni, è diventato anche un buon investimento, con paragoni ad azioni dal rendimento sicuro. Un successo senza precedenti che ha portato nel settembre ‘96 una delle più famose case vinicole di Montalcino (Castello Banfi), prima in Italia, all’applicazione di uno strumento di vendita innovativo (effettuato sull’annata ’95, posta in commercio nel 2000): quello della vendita “en primeur”, operazione che è poi stata seguita da altre importanti aziende di Montalcino e d’Italia. L’operazione, mutuata dalla Francia, è stata personalizzata dal genio creativo italiano. Si tratta di un vero e proprio investimento in vino, di un “gioco-scommessa” sulla rivalutazione che quel prodotto avrà nel corso del tempo: il cliente paga in anticipo il vino ed il produttore gli consegna un certificato (cedibile) che gli dà il diritto a ritirare il vino (6 bottiglie) ad una determinata scadenza (generalmente dopo cinque anni). La corsa all’acquisto dei futures conferma che i vini pregiati, soprattutto i grandi rossi a lungo invecchiamento, possono davvero trasformarsi da semplice passione in occasione d’investimento....

Questo per ora ha sospeso il servizio:
http://www.futurewine.it/index.htm?lang=it

In giro per il mondo:
http://www.finestwine.com/Bordeaux-Futures-2007.html
http://www.1855.com/primeur/?mill=2007&-session=1855:4F2381300f1701D6D2OvVX418B36
http://vininews.blogs.com/wine/bordeaux_futures_en_primeurs_tastings/index.html
https://store.winecask.com/futures/futureslist.cfm?dept_id=43
 
Ho guardato un po' in giro e mi pare che attualmente non ci siano strumenti quotati per investire in "vino". Ma ho poco tempo e vado anche un po' a caso...quindi se qualcuno ha notizie piu' precise... si faccia avanti.

L'unica via piu' facilmente percorribile, per quanto sono riuscito a capire, sembrerebbe essere quella di contattare direttamente qualche buon produttore (e' anche quello che faceva il mio amico, proprio nella zona che ora ha qualche difficolta') e vedere se hanno proposte.

Per esempio da: http://www.winenews.it/print.php?c=news&id=9933&dc=32

...I futures sul Brunello: il Brunello, soprattutto in questi ultimi anni, è diventato anche un buon investimento, con paragoni ad azioni dal rendimento sicuro. Un successo senza precedenti che ha portato nel settembre ‘96 una delle più famose case vinicole di Montalcino (Castello Banfi), prima in Italia, all’applicazione di uno strumento di vendita innovativo (effettuato sull’annata ’95, posta in commercio nel 2000): quello della vendita “en primeur”, operazione che è poi stata seguita da altre importanti aziende di Montalcino e d’Italia. L’operazione, mutuata dalla Francia, è stata personalizzata dal genio creativo italiano. Si tratta di un vero e proprio investimento in vino, di un “gioco-scommessa” sulla rivalutazione che quel prodotto avrà nel corso del tempo: il cliente paga in anticipo il vino ed il produttore gli consegna un certificato (cedibile) che gli dà il diritto a ritirare il vino (6 bottiglie) ad una determinata scadenza (generalmente dopo cinque anni). La corsa all’acquisto dei futures conferma che i vini pregiati, soprattutto i grandi rossi a lungo invecchiamento, possono davvero trasformarsi da semplice passione in occasione d’investimento....

Questo per ora ha sospeso il servizio:
http://www.futurewine.it/index.htm?lang=it

In giro per il mondo:
http://www.finestwine.com/Bordeaux-Futures-2007.html
http://www.1855.com/primeur/?mill=2007&-session=1855:4F2381300f1701D6D2OvVX418B36
http://vininews.blogs.com/wine/bordeaux_futures_en_primeurs_tastings/index.html
https://store.winecask.com/futures/futureslist.cfm?dept_id=43


OK!
 
Grazie Vecchialira,anche se non serve che mi diate i bollini.
 
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