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grazie...
fatti fare prima la valutazione da un bravo perito o storico dell'arte, solitamente con le case d'asta ci rimetti una buona percentuale anche se il dipinto non va venduto, se non hai già fatto fare una espartise
Gentile sig. ,
prima di procedere con qualsiasi operazione sulle opere e formulare un preventivo dovremmo visionare le opere di sua proprietà.
Potrebbe inviarci preventivamente delle fotografie delle stesse per posta o per mail corredate da tutti i dati tecnici: autore, titolo, tecnica, dimensioni, tiratura, periodo, provenienza, eventuali esposizioni o pubblicazioni, stato di conservazione.
Sottoporremo il materiale al nostro esperto di riferimento e al più presto le faremo avere un riscontro in merito alle operazioni di valorizzazione e al rilascio di expertise.
sto cercando di scoprire chi firmava i dipinti sacri come da allegato.
periodo: incerto (tra il 1500 e 1700)
grazie a chi mi sara' d'aiuto
questo e' il dipinto.
ha subito un po' di danni ed e' da restaurare..ma dalle ricerche fatte e' definito "raro" perche' e' uno dei pochi dipinti di crocifissione dove la Madonna supplica suo figlio Gesu' a non accettare la morte.
Posto che non sono un esperto, ma dalla visione del dipinto mi sembra che la scritta sia in una posizione molto inusuale per una firma... non e' che magari si tratta di un'abbreviazione di "caritas" o simili?
.......secondo voi andando a cercare negli archivi vescovili qualcosa dovrei trovare o e' tempo perso?
Ritengo che il trend riguardi un po' tutta l'arte (oggi più che mai considerata un bene "rifugio").
In merito alle icone russe, trovo che siano splendide (personalmente ne ho acquistate alcune dalla Collezione Orler) e anche ben lontane dagli eccessi nelle quotazioni (peraltro non sempre giustificate) raggiunte dall'arte moderna e contemporanea.
Purtroppo in questo caso (dicasi arte contemporanea, dove c'è enorme disponibilità di opere sul mercato) subentra una speculazione al rialzo legata agli operatori (galleristi e critici d'arte) che fanno un gioco di squadra per far salire le quotazioni. Nel caso delle icone (parlo di opere antiche e originali) l'offerta sul mercato è praticamente uguale a zero (anche se vedendo gli Orler in TV, che sono forse i maggiori collezionisti/dealers mondiali, non si ha la percezione della loro grande rarità) e non esiste neppure un interesse diffuso a far schizzare le quotazioni alle stelle (come succede per molti, pur famosi, imbrattatori di tele contemporanei), proprio perchè sono in pochi ad avere le opere.
La legge della domanda e dell'offerta stanno comunque facendo giustizia, tant'è che come tu stesso hai potuto vedere, le più famose case d'asta del mondo stanno recuperando il tempo perduto. Questo trend, a mio avviso, è appena all'inizio ed è supportato da una parte dal crescente interesse generale per quest'arte (che non è solo arte, ma molto molto di più) e dall'altra dal crescente facoltoso collezionismo nell'area russa, che si approvvigiona in occidente, visto che nella stessa Mosca gli antiquari sono praticamente sprovvisti di opere antiche (ovvero eseguite prima del 1917) e valide.
Va poi detto che l'iconografia russa (storica) ha raggiunto le massime vette di espressione in questa arte. Ti consiglio di visitare le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza (sede museale di proprietà Banca Intesa - vedi relativo website) dove è allestita quella che probabilmente è la più importante esposizione permanente di icone russe in territorio non russo. Tra l'altro costituita per la stragrande maggioranza da opere provenienti dalla stessa Collezione Orler.
Quindi, da piccolo collezionista, ti dico .... vai tranquillo!!!
Un saluto.