cessione poste: istruzioni per portare in detrazione il 2021 e cedere tutto il resto

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

estief

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buongiorno a tutti,
considerando che ci sono decine/centinaia forse migliaia di persone nella situazione assurda di avere crediti maturati per spese del 2021 e non poterli cedere ma poter cedere a poste solo le annualità successive,sono ad aprire un thread specifico dove postare ESCLUSIVAMENTE le istruzioni di cui in oggetto in quanto personalmente non ho ancora capito cosa bisogna fare nella pratica.

ciao
 
su faccialibro un utente ha già fatto contratto con poste oggi e domani andrà al caf a fare contemporaneamente cessione di 9/10 dei crediti su spese 2021 + dichiarazione 730.
 
nella nuova guida istruzioni cessioni poste marzo 2022:
elenco documenti da presentare insieme alla cessione:

1. copia dell’asseverazione dei lavori eseguiti cui fa riferimento il credito
d’imposta che si propone di cedere a Poste Italiane;

2. copia del “modulo di comunicazione dell’opzione di cessione del
credito d’imposta” trasmesso dall’Intermediario Fiscale all’Agenzia
delle Entrate, con relativa ricevuta rilasciata da quest’ultima;

3. copia di una dichiarazione del medesimo Intermediario Fiscale,
esclusivamente nella forma che sarà resa disponibile al proponente a
un link specifco all’interno dell’area dedicata, nella quale l’Intermediario
Fiscale attesta che il “modulo di comunicazione” di cui al punto (2) è
conforme a quello da lui trasmesso all’Agenzia delle Entrate. La predetta
dichiarazione è strutturata in due sezioni: (a) una prima sezione, da
compilare obbligatoriamente in ogni caso, e (b) una seconda sezione, da
compilare in assenza dell’obbligo di apposizione del visto di conformità
sul “modulo di comunicazione” di cui al punto (2);

4. copia dei bonifci di pagamento da cui risulti la causale del versamento,
il codice fscale del soggetto che benefcia della detrazione e il codice
fscale o partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifco è effettuato;

5. copia di un documento attestante il diritto di proprietà o di godimento
sull’immobile sul quale sono stati effettuati i lavori cui fa riferimento il13
credito d’imposta che si propone di cedere a Poste Italiane (e.g., visura
catastale storica per la proprietà, contratto di locazione o comodato d’uso
per il godimento);

6. copia di documentazione che dimostri la capacità reddituale o
patrimoniale del proponente la cessione del credito d’imposta con
riferimento al costo dei lavori eseguiti (e.g., per le persone fsiche cedolino
o dichiarazione dei redditi dell’ultimo anno; per le persone giuridiche
ultimo bilancio approvato o ultima dichiarazione dei redditi presentata).
 
Premesso che questo comportamento da parte di Poste è al limite del truffaldino in quanto era una cosa che poteva ampiamente dichiarare prima in modo che uno si potesse muovere nel cercare alternative, che al momento risulta difficile perseguire.
Suona ancora di più da presa in giro l'aver esteso il termine ultimo per la comunicazione ad AdE entro il 7/4/2022 considerando il fatto che ormai la prima rata è sostanzialmente persa.

Detto questo, da come me l'ha messa giù il commercialista, la cosa è molto più semplice di quello che sembra. Si fa il visto di conformità e tutta la documentazione relativa per la cifra residua (le 4 o le 9 rate tanto per intenderci). Successivamente in fase di dichiarazione dei redditi per chi ha capienza si potrà portare la parte residua. In caso contrario la prima quota verrà persa.
Nel mio caso specifico, se non cambiano le cose, perderei "solamente" 3.000€ malcontati, il resto lo recupero con l'IRPEF a patto di non aver null'altro da detrarre sul 2021.

In ogni caso non ci si comporta così, questo vale per Poste e per tutti gli altri, è un comportamento scorretto.
 
Premesso che questo comportamento da parte di Poste è al limite del truffaldino in quanto era una cosa che poteva ampiamente dichiarare prima in modo che uno si potesse muovere nel cercare alternative, che al momento risulta difficile perseguire.
Suona ancora di più da presa in giro l'aver esteso il termine ultimo per la comunicazione ad AdE entro il 7/4/2022 considerando il fatto che ormai la prima rata è sostanzialmente persa.

Detto questo, da come me l'ha messa giù il commercialista, la cosa è molto più semplice di quello che sembra. Si fa il visto di conformità e tutta la documentazione relativa per la cifra residua (le 4 o le 9 rate tanto per intenderci). Successivamente in fase di dichiarazione dei redditi per chi ha capienza si potrà portare la parte residua. In caso contrario la prima quota verrà persa.
Nel mio caso specifico, se non cambiano le cose, perderei "solamente" 3.000€ malcontati, il resto lo recupero con l'IRPEF a patto di non aver null'altro da detrarre sul 2021.

In ogni caso non ci si comporta così, questo vale per Poste e per tutti gli altri, è un comportamento scorretto.

quindi a livello temporale come se fossimo all asilo facciamo un esempio:

- 1 domani cessione su sito poste
- 2 dopodomani visto conformità con caf o commercialista ecc. per 9 o 4 quote
- 3 entro i termini di legge dichiarazione dei redditi in cui se si vuole si scarica la prima rata non ceduta

il grosso dubbio era se il punto 2 e 3 sono corretti in questa sequenza o vanno invertiti ovvero fare prima la dichiarazione 730 e solo poi fare la cessione....
-
 
quindi a livello temporale come se fossimo all asilo facciamo un esempio:

- 1 domani cessione su sito poste
- 2 dopodomani visto conformità con caf o commercialista ecc. per 9 o 4 quote
- 3 entro i termini di legge dichiarazione dei redditi in cui se si vuole si scarica la prima rata non ceduta

il grosso dubbio era se il punto 2 e 3 sono corretti in questa sequenza o vanno invertiti ovvero fare prima la dichiarazione 730 e solo poi fare la cessione....
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In teoria da quello che mi ha detto il commercialista le rate residue te le puoi cedere fin da subito! Anche perché se il termine ultimo per la comunicazione della cessione ad AdE è il 07/04/2022 non vedo come tu possa prima fare il 730, che solitamente si fa in giugno/luglio, e poi imbastire la pratica per la cessione.
Comunque domani sentirò nuovamente il commercialista dopo il secondo giro con Poste e banca per capire cosa conviene e poi ti farò sapere...;)
 
In teoria da quello che mi ha detto il commercialista le rate residue te le puoi cedere fin da subito! Anche perché se il termine ultimo per la comunicazione della cessione ad AdE è il 07/04/2022 non vedo come tu possa prima fare il 730, che solitamente si fa in giugno/luglio, e poi imbastire la pratica per la cessione.
Comunque domani sentirò nuovamente il commercialista dopo il secondo giro con Poste e banca per capire cosa conviene e poi ti farò sapere...;)

molte grazie, su questo punto si è scatenato il caos in rete
 
allora, dopo essermi letto un bel po' di siti, circolari, ecc.
io ho capito questo:

- entro il 7 aprile 2022: cessione di TUTTE le spese 2021 (se trovate qualcuno che ve le compra)
- entro il 7 aprile 2022: cessione delle rate residue per spese sostenute nel 2020
- a partire dal 1 maggio 2022: dichiarazione dei redditi dove si detrae la prima rata di spese sostenute nel 2021
- dopo la dichiarazione dei redditi ed entro il 16 marzo 2023: cessione delle rate residue (tutte quelle rimanenti)

in questo articolo è spiegato abbastanza bene
Superbonus e altri bonus edilizi: opzione per la cessione o lo sconto in fattura entro il 7 aprile 2022

in questo articolo è confermato ulteriormente
https://www.ipsoa.it/documents/fina...ne-110-ristrutturazioni-regole-date-ricordare
con l affermazione:
"l’ultima data è il 16 marzo 2023, termine finale per trasmettere le comunicazioni delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura per le spese sostenute nel 2022, nonché per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2021 e nel 2022"

in pratica tutti coloro che si sono avventati sul sito di poste oggi per cedere le rate residue 2021 probabilmente vedranno la loro pratica bocciata

vorrei essere smentito...ma sembra che questa è la dura realtà.....
chissà se poste nel frattempo non chiuderà nuovamente il servizio servendoci la piu' grande beffa della storia in termini di agevolazioni et simili

io ho coniato un nuovo termine: gli esodati del bonus
 
allora, dopo essermi letto un bel po' di siti, circolari, ecc.
io ho capito questo:

- entro il 7 aprile 2022: cessione di TUTTE le spese 2021 (se trovate qualcuno che ve le compra)
- entro il 7 aprile 2022: cessione delle rate residue per spese sostenute nel 2020
- a partire dal 1 maggio 2022: dichiarazione dei redditi dove si detrae la prima rata di spese sostenute nel 2021
- dopo la dichiarazione dei redditi ed entro il 16 marzo 2023: cessione delle rate residue (tutte quelle rimanenti)

in questo articolo è spiegato abbastanza bene
Superbonus e altri bonus edilizi: opzione per la cessione o lo sconto in fattura entro il 7 aprile 2022

Tutto corretto, a parte che non sarebbero spese 2020 che ormai sono incedibili ma spese 2021.
Se trovi qualcuno che accetta tutto il blocco di spese 2021 scriviamolo qui di seguito in quanto è un'opzione da valutare attentamente. In caso contrario la procedura sarà quella da te riportata: si portano in cessione entro e non oltre il 07/04/2022 le 4 rate o le 9 rate residue delle spese 2021 ed il resto in dichiarazione dei redditi se hai capienza IRPEF, altrimenti li perdi...
 
Tutto corretto, a parte che non sarebbero spese 2020 che ormai sono incedibili ma spese 2021.
Se trovi qualcuno che accetta tutto il blocco di spese 2021 scriviamolo qui di seguito in quanto è un'opzione da valutare attentamente. In caso contrario la procedura sarà quella da te riportata: si portano in cessione entro e non oltre il 07/04/2022 le 4 rate o le 9 rate residue delle spese 2021 ed il resto in dichiarazione dei redditi se hai capienza IRPEF, altrimenti li perdi...

scusami ma ritengo invece che le rate residue 2020 sono cedibili fino al 7 aprile 2022 infatti poco fa ho fatto una simulazione anche sul sito agenzia entrate.
ripeto che che secondo gli articoli da me postati il termine 7 aprile 2022 per le rate residue 2021 non centra nulla
va fatta PRIMA la dichiarazione dei redditi (a partire dal 1 maggio 2022) e POI la cessione delle rate residue

in questo link dell ADE è ben spiegato
https://www.ediltecnico.it/wp-conte...ento-Entrate-n.-35873-del-3-febbraio-2022.pdf

"Modalità di esercizio dell’opzione
4.1. L’esercizio dell’opzione, sia per gli interventi eseguiti sulle unità immobiliari, sia per gli
interventi eseguiti sulle parti comuni degli edifici, è comunicato all’Agenzia delle Entrate
utilizzando il modello allegato denominato “Comunicazione dell’opzione relativa agli
interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico,
impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica” (di seguito “Comunicazione”), approvato
con il presente provvedimento unitamente alle relative istruzioni. Il suddetto modello è
utilizzabile a decorrere dal 4 febbraio 2022. La Comunicazione deve essere inviata entro
il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno
diritto alla detrazione, ovvero, nei casi di cui al punto 1.3, entro il 16 marzo dell’anno discadenza del termine ordinario di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui
avrebbe dovuto essere indicata la prima rata ceduta non utilizzata in detrazione. Per le
spese sostenute nel 2021, nonché per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite
alle spese sostenute nel 2020, la Comunicazione deve essere trasmessa entro il 7 aprile
2022"

QUESTO è IL FULCRO:
nei casi di cui al punto 1.3 (rate residue), entro il 16 marzo dell’anno di scadenza del termine ordinario di presentazione della dichiarazione dei redditi in cui
avrebbe dovuto essere indicata la prima rata ceduta non utilizzata in detrazione (la prima rata ceduta NON utilizzata in detrazione per noi è quella del 2023 per cui la data di cessione è entro il 16 marzo 2023 .....DOPO LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI A PARTIRE DAL 1 MAGGIO 2022 IN CUI ANDREMO A DETRARRE LA PRIMA RATA FISCALE 2022)
 
Ultima modifica:
Hai ragione, da come si dice in rete sembrerebbe come dici tu. Però ti ripeto oggi il commercialista mi ha detto un'altra cosa! Pertanto proverò a ricontattarlo per capire come muovermi. Non appena avrò notizie aggiornerò il 3d.
Ce la stanno facendo purgare mica poco...:wall:
 
Ho parlato di nuovo questa mattina con il commercialista. Pare che effettivamente sia come dici tu: PRIMA la dichiarazione dei redditi per le quote 2022 delle spese sostenute nel 2021 e successivamente si potrà fare il contratto con Poste o chi per essa per la cessione delle 4 o delle 9 rate residue. Il termine ultimo, a questo punto, sarà il 16 marzo 2023.
Per cui il termine del 07/04/2022 è solamente per la quota fruibile nel 2022.
 
Premesso che questo comportamento da parte di Poste è al limite del truffaldino in quanto era una cosa che poteva ampiamente dichiarare prima in modo che uno si potesse muovere nel cercare alternative, che al momento risulta difficile perseguire.
Suona ancora di più da presa in giro l'aver esteso il termine ultimo per la comunicazione ad AdE entro il 7/4/2022 considerando il fatto che ormai la prima rata è sostanzialmente persa.

Detto questo, da come me l'ha messa giù il commercialista, la cosa è molto più semplice di quello che sembra. Si fa il visto di conformità e tutta la documentazione relativa per la cifra residua (le 4 o le 9 rate tanto per intenderci). Successivamente in fase di dichiarazione dei redditi per chi ha capienza si potrà portare la parte residua. In caso contrario la prima quota verrà persa.
Nel mio caso specifico, se non cambiano le cose, perderei "solamente" 3.000€ malcontati, il resto lo recupero con l'IRPEF a patto di non aver null'altro da detrarre sul 2021.

In ogni caso non ci si comporta così, questo vale per Poste e per tutti gli altri, è un comportamento scorretto.

Concordo!
però hanno innalzato il plafond e forse hai ancora qualche settimana (fino al 7 Aprile) per cedere il previsto...in bocca al lupo:)
 
Ho parlato di nuovo questa mattina con il commercialista. Pare che effettivamente sia come dici tu: PRIMA la dichiarazione dei redditi per le quote 2022 delle spese sostenute nel 2021 e successivamente si potrà fare il contratto con Poste o chi per essa per la cessione delle 4 o delle 9 rate residue. Il termine ultimo, a questo punto, sarà il 16 marzo 2023.
Per cui il termine del 07/04/2022 è solamente per la quota fruibile nel 2022.

Chiedo scusa ma purtroppo non è mia materia e sono lento nel capire questi meccanismi. Ho un SAL del 30% per supersisma, lavori pagati a fine dicembre 2021 ed asseverati il 28 febbraio 2022. Ho già attivo un contratto di cessione con Poste in quanto già ceduto il bonus facciate. Questo SAL del supersisma pagato nel 2021 non potrò cederlo? Scusate ma il nervosismo e la confusione sono al massimo. Grazie per la pazienza e se mi aiuterete a capire (anche perché quei disgraziati dei miei professionisti se ne stanno lavando le mani).
 
Chiedo scusa ma purtroppo non è mia materia e sono lento nel capire questi meccanismi. Ho un SAL del 30% per supersisma, lavori pagati a fine dicembre 2021 ed asseverati il 28 febbraio 2022. Ho già attivo un contratto di cessione con Poste in quanto già ceduto il bonus facciate. Questo SAL del supersisma pagato nel 2021 non potrò cederlo? Scusate ma il nervosismo e la confusione sono al massimo. Grazie per la pazienza e se mi aiuterete a capire (anche perché quei disgraziati dei miei professionisti se ne stanno lavando le mani).

empaticamente comprendo il tuo nervosismo e comprendo MOLTO BENE la tua sensazione di "solitudine".
ritengo che puoi detrarre la prima rata in dichiarazione dei redditi e POI fare cessione delle rate residue, questo è il risultato del meccanismo senza senso/perverso per cui lo stato ti chiede di fare il 1 sal entro il 31/12 e poi non trovi nessuno a cui cedere per intero......
non ho parole
correggetemi se ho detto sciocchezze
 
Qualcuno mi può spiegare se portando i detrazione le spese 2021 (110%) sono necessari visto di conformità ed asseverazione?
Grazie
 
Chiedo scusa ma purtroppo non è mia materia e sono lento nel capire questi meccanismi. Ho un SAL del 30% per supersisma, lavori pagati a fine dicembre 2021 ed asseverati il 28 febbraio 2022. Ho già attivo un contratto di cessione con Poste in quanto già ceduto il bonus facciate. Questo SAL del supersisma pagato nel 2021 non potrò cederlo? Scusate ma il nervosismo e la confusione sono al massimo. Grazie per la pazienza e se mi aiuterete a capire (anche perché quei disgraziati dei miei professionisti se ne stanno lavando le mani).

Il contratto è unico per ogni cessione. Pertanto se ha già fatto una cessione con Poste il contratto è iniziato e si è già concluso (se ti hanno già liquidato).
Detto questo hai la stessa nostra problematica: dovrai portare in detrazione la prima delle 5 quote del sismabonus (2022) e successivamente, questo a quanto dicono i professionisti, hai tempo fino al 16 marzo 2023 per cedere le 4 restanti quote a Poste o chi per essa.
Se non hai capienza fiscale IRPEF, quella quota la perdi in quanto ormai di fatto è incedibile date le tempistiche ristrette e le banche che non accettano più la prima quota 2022 in cessione.
 
Qualcuno mi può spiegare se portando i detrazione le spese 2021 (110%) sono necessari visto di conformità ed asseverazione?
Grazie

Assolutamente si! Per il 110% sono da sempre stati obbligatori, per cui devi per forza averli altrimenti non puoi cedere nulla di nulla.
 
Il contratto è unico per ogni cessione. Pertanto se ha già fatto una cessione con Poste il contratto è iniziato e si è già concluso (se ti hanno già liquidato).
Detto questo hai la stessa nostra problematica: dovrai portare in detrazione la prima delle 5 quote del sismabonus (2022) e successivamente, questo a quanto dicono i professionisti, hai tempo fino al 16 marzo 2023 per cedere le 4 restanti quote a Poste o chi per essa.
Se non hai capienza fiscale IRPEF, quella quota la perdi in quanto ormai di fatto è incedibile date le tempistiche ristrette e le banche che non accettano più la prima quota 2022 in cessione.
Grazie. Purtroppo il primo contratto di cessione con Poste non è concluso perché ancora non mi hanno liquidato il bonus facciate. Ma devo comunque comunicare alla ADE entro il 7 aprile che porto in detrazione la prima quota del SAL supersisma e che cedo (o provo a cedere) le restanti 4?
 
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