utilizzo di un notaio austriaco per atto notarile provincia autonoma di Trento

fabritrento

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Mi hanno detto che chi è residente in Trentino Alto Adige può fare l'atto notarile tramite un notaio austriaco, che costa circa 100 euro anzichè le svariate migliaia di euro di un notaio italiano. Qualcuno l'ha mai fatto? esperienze in merito?
 
Qui in E R puoi rivolgerti ad un notaio di San Marino. In realtà non sono proprio notai...
 
Mi è capitato quando avevo la società (che investiva in immobili e ristrutturava) che un paio di acquirenti avessero scelto un "notaio" di San Marino. In realtà era un giovane cittadino sanmarinese laureato in legge.
Mi hanno detto che là anche gli avvocati sono semplicemente laureati in legge, spesso a Bologna, che non devono sostenere concorsi etc. tutto da verificare.
In ogni caso sono andato a San Marino ed entrambe le volte mi hanno consigliato di tenere una copia del rogito insieme agli assegni circolari, nel caso di controlli lungo la strada. Ho pensato che fosse tutto legale, probabilmente risparmiavano sulle spese. Io no, perchè ho pagato l'autostrada e la benza.
 
Nelle migliaia di euro sono inclusi registro, intavolazione, certificato di libera commerciabilità, ecc. ecc. tutte spese che devi comunque fare.
Il notaio austriaco non fa un tubo, si limita ad autenticare le firme di una scrittura privata redatta da voi
perciò se scrivete qualche castroneria sono cacchi vostri. E' consigliabile far preparare il documento ad un avvocato ma ovviamente lo devi pagare, a quel punto tanto vale il caro vecchio notaro italico.
 
Mi è capitato quando avevo la società (che investiva in immobili e ristrutturava) che un paio di acquirenti avessero scelto un "notaio" di San Marino. In realtà era un giovane cittadino sanmarinese laureato in legge.
Mi hanno detto che là anche gli avvocati sono semplicemente laureati in legge, spesso a Bologna, che non devono sostenere concorsi etc. tutto da verificare.
In ogni caso sono andato a San Marino ed entrambe le volte mi hanno consigliato di tenere una copia del rogito insieme agli assegni circolari, nel caso di controlli lungo la strada. Ho pensato che fosse tutto legale, probabilmente risparmiavano sulle spese. Io no, perchè ho pagato l'autostrada e la benza.

Una semplice curiosità.La Conservatoria dei Registri Immobiliari, ora denominata Ufficio di Pubblicità Immobiliare, ha accettato l'atto firmato dal notaio di S.Marino per le volture immobiliari e in caso di mutuo avrebbe iscritto ipoteca?
 
Nelle migliaia di euro sono inclusi registro, intavolazione, certificato di libera commerciabilità, ecc. ecc. tutte spese che devi comunque fare.
Il notaio austriaco non fa un tubo, si limita ad autenticare le firme di una scrittura privata redatta da voi
perciò se scrivete qualche castroneria sono cacchi vostri. E' consigliabile far preparare il documento ad un avvocato ma ovviamente lo devi pagare, a quel punto tanto vale il caro vecchio notaro italico.

Ossia una montagna di papiri per giustificare le fatture assurde degli azzeccagarbugli, in tipica mentalita' bizantina.
E se il caro notaro scrive qualche castroneria sono sempre cavoli tuoi.
 
Una semplice curiosità.La Conservatoria dei Registri Immobiliari, ora denominata Ufficio di Pubblicità Immobiliare, ha accettato l'atto firmato dal notaio di S.Marino per le volture immobiliari e in caso di mutuo avrebbe iscritto ipoteca?

Immagino di si, ma io ero il venditore in entrambi i casi. Ricordo anche che il notaio-giovanotto-sanmarinese mi chiese una copia del rogito pilota (predisposto da un notaio vero per un'altra unità dello stesso intervento).
 
Comunque è un classico lamentarsi delle parcelle dei notai, però tenete presente che quando lo pagate sono incluse le tasse. Quello che incassa realmente il notaio è solo una parte. Certo se il catasto fosse probatorio, aggiornato e le complicazioni fossero minori...anche i notai costerebbero meno.
 
Il notaio ce lo ha messo lo Stato per far rispettare le regole, giuste o sbagliate che siano, che lo Stato ha formulato (e per questo gli atti sono controllati dall'archivio notarile, formato da funzionari statali per sanzionare chi ha ricevuto atti contrari a legge), per far pagare le tasse senza infiniti contenziosi (essendo il notaio un responsabile d'imposta, nei primi 60 giorni) e per aiutare chi non sarebbe in grado o non avesse tempo o voglia di predisporre i contratti, funzione che oggi, nonostante l'analfabetismo non esista quasi più, è ampiamente compensata dall'incrementata complessità della normativa di ogni genere: fiscale in particolare.

Il notaio conserva gli atti a raccolta finché non va in pensione, ne rilascia le copie, e quando va in pensione gli atti vanno all'archivio notarile e poi, dopo 100 anni, all'archivio di Stato. Può essere utile ricostruire da chi nonno acquistò il podere e se vi fosse un atto costitutivo di una servitù che il vicino pretende di esercitare. Questo ovviamente ha un costo, che si traduce nella tassa archivio, che sta dentro al costo dell'atto notarile.

In una vendita fino a 186.000 di valore, come ad esempio un appartamento, soggetto ad imposta di registro con agevolazione della prima casa (ipotizziamo su una rendita di 140.000), un costo qui a Roma per acquisto da privato può aggirarsi sui 5.000 euro compresa l'imposta. Un po' più o un po' meno a seconda della complessità.

Di questi 5.000:
- 3.000 sono le anticipazioni, di cui 2.800 registro, 100 ipotecaria e catastale, 48 tassa archivio, 50 circa almeno per visure;
- 2.000 sono le competenze ivate (ma c'è chi chiede anche molto meno), di cui 1.639 di competenze lorde e 360 di IVA. Nei 1.639 sono comprese 227 euro di contribuzioni e circa 16 di assicurazione. I circa Euro 1.400 che rimangono sono al lordo delle spese generali e delle imposte.

Per 2.000 euro che, come visto, comprendono alcune voci a fondo perduto sia per cliente che per notaio, hai la garanzia di acquistare con ragionevole tranquillità un bene che vale 90 volte tanto. Il costo incide per poco più dell'1%, che è molto ma molto meno di quello che prende un mediatore da una sola delle parti.

Come già scritto, il "notaio" austriaco credo si limiti ad autenticare una scrittura scritta da altri, credo anche senza controllo di legalità sul documento né responsabilità fiscale né controllo dell'archivio. Difficilmente il suo prodotto verrà riconosciuto da una Conservatoria o dal Catasto, proprio perché l'atto deve essere autenticato da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato. E' questa la condizione che pone lo Stato per evitare che chiunque possa trascrivere, iscrivere o volturare atti che, se fatti male, potrebbero portare all'inaffidabilità dei pubblici registri.

A quel punto tanto vale fare la scrittura da sé. Il 1350 del codice civile lo permette. La proprietà passa. Poi magari cominci la trafila per l'accertamento dell'autenticità delle sottoscrizioni dal Giudice e scopri che serve l'avvocato, che va pagato. E magari alla fine scopri che mancava qualcosa di importante sulla scrittura, che va rifatta o sistemata.
 
L'archivio notarile e' digitalizzato? E' consultabile anche da altri impiegati statali/comunali e professionisti del settore?

L'imposta di registro a cosa serve? Per trascrivere una qualsivoglia transazione devo pagare in base al valore, per quale motivo? Che cosa mi offre lo stato in cambio? Per imbrattare un foglio precompilato, timbrarlo e vidimarlo 100 Euro bastano e avanzano, ma dal momento che lo stato italiano ha un'impostazione di stampo mafioso, pretende che gli venga pagato il pizzo anche se non offre nulla in cambio.
 
i notai sono tra le varie lobby che ancora resistono in italia (insieme a farmacisti, tassisti, balneari, etc)

dubito si possa far rogitare a notai o pseudo notai non italiani...addirittura si ha la suddivisione provinciale tra notai!

secondo me ci si ritrova con un atto che non ha alcun valore legale in italia, occhio!!!
 
L'archivio notarile e' digitalizzato? E' consultabile anche da altri impiegati statali/comunali e professionisti del settore?

L'imposta di registro a cosa serve? Per trascrivere una qualsivoglia transazione devo pagare in base al valore, per quale motivo? Che cosa mi offre lo stato in cambio? Per imbrattare un foglio precompilato, timbrarlo e vidimarlo 100 Euro bastano e avanzano, ma dal momento che lo stato italiano ha un'impostazione di stampo mafioso, pretende che gli venga pagato il pizzo anche se non offre nulla in cambio.

che non serva a nulla siamo d'accordo...o meglio serve allo stato ad incassare tasse...
del resto a cosa servono le accise sulla benzina?
 
secondo me ci si ritrova con un atto che non ha alcun valore legale in italia, occhio!!!
Non è proprio così a Trento, Bolzano, Trieste e Gorizia il documento passa nelle mani di un Giudice (italiano) che se tutto va bene (e con le tempistiche dei tribunali) emetterà una specie di decreto di trasferimento come avviene per le aste immobiliari. Chiaramente la scrittura privata verrà sottoposta a verifica e respinta se presenta dei vizi formali o sostanziali.
 
Il notaio ce lo ha messo lo Stato per far rispettare le regole, giuste o sbagliate che siano, che lo Stato ha formulato (e per questo gli atti sono controllati dall'archivio notarile, formato da funzionari statali per sanzionare chi ha ricevuto atti contrari a legge), per far pagare le tasse senza infiniti contenziosi (essendo il notaio un responsabile d'imposta, nei primi 60 giorni) e per aiutare chi non sarebbe in grado o non avesse tempo o voglia di predisporre i contratti, funzione che oggi, nonostante l'analfabetismo non esista quasi più, è ampiamente compensata dall'incrementata complessità della normativa di ogni genere: fiscale in particolare.

Il notaio conserva gli atti a raccolta finché non va in pensione, ne rilascia le copie, e quando va in pensione gli atti vanno all'archivio notarile e poi, dopo 100 anni, all'archivio di Stato. Può essere utile ricostruire da chi nonno acquistò il podere e se vi fosse un atto costitutivo di una servitù che il vicino pretende di esercitare. Questo ovviamente ha un costo, che si traduce nella tassa archivio, che sta dentro al costo dell'atto notarile.

In una vendita fino a 186.000 di valore, come ad esempio un appartamento, soggetto ad imposta di registro con agevolazione della prima casa (ipotizziamo su una rendita di 140.000), un costo qui a Roma per acquisto da privato può aggirarsi sui 5.000 euro compresa l'imposta. Un po' più o un po' meno a seconda della complessità.

Di questi 5.000:
- 3.000 sono le anticipazioni, di cui 2.800 registro, 100 ipotecaria e catastale, 48 tassa archivio, 50 circa almeno per visure;
- 2.000 sono le competenze ivate (ma c'è chi chiede anche molto meno), di cui 1.639 di competenze lorde e 360 di IVA. Nei 1.639 sono comprese 227 euro di contribuzioni e circa 16 di assicurazione. I circa Euro 1.400 che rimangono sono al lordo delle spese generali e delle imposte.

Per 2.000 euro che, come visto, comprendono alcune voci a fondo perduto sia per cliente che per notaio, hai la garanzia di acquistare con ragionevole tranquillità un bene che vale 90 volte tanto. Il costo incide per poco più dell'1%, che è molto ma molto meno di quello che prende un mediatore da una sola delle parti.

Come già scritto, il "notaio" austriaco credo si limiti ad autenticare una scrittura scritta da altri, credo anche senza controllo di legalità sul documento né responsabilità fiscale né controllo dell'archivio. Difficilmente il suo prodotto verrà riconosciuto da una Conservatoria o dal Catasto, proprio perché l'atto deve essere autenticato da un pubblico ufficiale a ciò autorizzato. E' questa la condizione che pone lo Stato per evitare che chiunque possa trascrivere, iscrivere o volturare atti che, se fatti male, potrebbero portare all'inaffidabilità dei pubblici registri.

A quel punto tanto vale fare la scrittura da sé. Il 1350 del codice civile lo permette. La proprietà passa. Poi magari cominci la trafila per l'accertamento dell'autenticità delle sottoscrizioni dal Giudice e scopri che serve l'avvocato, che va pagato. E magari alla fine scopri che mancava qualcosa di importante sulla scrittura, che va rifatta o sistemata.
Cosa succede se l’archivio personale del notaio va a fuoco o si allaga od altro? Esiste comunque un secondo archivio con le copie o va tutto perso?
Inoltre, gli atti vengono digitalizzato (sia quelli vecchi che quelli nuovi)?
 
Se l'archivio del notaio va a fuoco si provvede alla ricostruzione dell'atto sulla base delle copie all'agenzia delle entrate e alla conservatoria.
Gli atti presentati a detti uffici sono informatici, con firma digitale.
Quelli all'archivio notarile più remoti sono anche su microfilm. Ignoro se quelli attuali vengano scansionati o meno.
 
Certo se il catasto fosse probatorio, aggiornato e le complicazioni fossero minori...anche i notai costerebbero meno.

Il caso in esempio si riferisce ad una delle zone d'Italia in cui esiste il Tavolare...

Ove non esistesse il catasto (UK, ad esempio), intervengono altre entità come le agenzie immobiliari, necessarie per la doverosa due diligence.
 
Il caso in esempio si riferisce ad una delle zone d'Italia in cui esiste il Tavolare...

Ove non esistesse il catasto (UK, ad esempio), intervengono altre entità come le agenzie immobiliari, necessarie per la doverosa due diligence.

Vero! Il catasto austriaco probatorio! Si studiava ai tempi dell'università.
 
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