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Che sarebbe potuto essere investito altrove...
Se è prima casa sta rendendo l'affitto che avremmo dovuto pagare.
Non mi sembra poco.
Si ma mi riferisco a chi ha poco mutuo e ha già finito di pagare, case da 150, 250k, o più.
Tutti soldi bloccati nei muri, completamente diverso se c'è il mutuo dove come capitale proprio hai messo solo una frazione "marginale" (nei primi anni di mutuo).
Non esistono mutui erogati per investire in borsa, per comprare bond o per entrare nei conti deposito.
Non ha alcun senso dire 'soldi bloccati nei muri', specialmente come ti dicevano, per la prima casa.
Per la casa successiva alla prima, a maggior ragione se si è finito di pagare il mutuo e si ha conoscenza del mercato degli affitti, dipende da troppi fattori dire se sono soldi bloccati o no.
Capitali che non producono rendite ricorrenti o rivalutazioni in futuro sono bloccati. Vale anche per la casa di residenza.
Pensa a chi 10 anni fa aveva 100k e scelse di:
A) comprare l'appartamento cash, no mutui
B) comprare l'appartamento con 20k e resto mutuo, investendo tutto in azionario globale ad accumulazione.
Guardando al passato sono ovviamente bravi tutti... la casa di residenza svolge anche la funzione di dare il tetto sopra la testa, l'alternativa è l'affitto (non inserisco nel discorso i paracu.lati vari dalla famiglia sennò non ha senso).
Per la stragrande maggioranza degli italiani (non paracu.lati) l'acquisto di prima abitazione tramite mutuo è l'unico modo per patrimonializzarsi.
Ovviamente, l'alternativa è vivere a pane e cipolla per decenni...
Se è prima casa sta rendendo l'affitto che avremmo dovuto pagare.
Non mi sembra poco.
Se è prima casa sta rendendo l'affitto che avremmo dovuto pagare.
Non mi sembra poco.
Credo che renda l'affitto, meno la quota interessi che mensilmente si paga sul mutuo, (al netto di quanto si porta come sgravio fiscale in sede di denuncia dei redditi); il giorno che penseranno di rimettere IMU su 1^casa, anche quello andrà sottratto alla quota affitto; quello che rimane è l'effettivo "guadagno" eventualmente da comparare con altri investimenti magari di natura finanziaria.
Bisognerebbe anche valutare la porzione di spese di manutenzione straordinaria condominiale che, nel caso di affitto, spettano al proprietario.
Il thread verte sul capitale proprio riversato nella casa adibita ad abitazione principale e su quanto (non) renda
SI, però credo che a sto punto la cosa inizi ad essere complessa : alcune spese straordinarie, hanno anche "l'effetto secondario" di mantenere stabile (se non addirittura aumentarlo) il valore dell'immobile; si pensi ad esempio alla eventuale spesa straordinaria finalizzata ad installare un ascensore in uno stabile di fine '800 posto nel centro storico di una grande città; sarebbe questa spesa (straordinaria), alla fine anche un incentivo ad accrescere il valore dell'immobile qualora questo finisse sul mercato?
Onestamente, nella mia esperienza, la maggior parte delle manutenzioni straordinarie non accrescono il valore del singolo appartamento che, soprattutto nelle grandi città, è fortemente vincolato alla zona piuttosto che allo stato di manutenzione (l'ascensore è un caso molto particolare).
Che sarebbe potuto essere investito altrove...
Investire in qualcosa di diverso dal "Mattone" presuppone una "mediamente diffusa" conoscenza finanziaria; non credo sia il caso del nostro Bel Paese.
Boh, ho comprato la prima casa 20 anni fa in una zona centrale di Milano pagandola ancora il lire, oggi vale 3 o 4 volte tanto e non potrei permettermela nemmeno lavorando 100 anni... Più che altro con l'aquisto della prima casa è difficile fare timing, di solito compri quando ti serve indipendentemente dalla situazione del mercato