Agevolazioni prima casa e quote di case ereditate

Lana90

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Ciao a tutti! Il mese scorso ho acquistato casa con mio marito, la prima casa che entrambi compriamo. Abbiamo fatto mutuo cointestato, e cointestazione anche al rogito (siamo in comunione dei beni). Scrivo qui ora però pere togliermi un dubbio per quanto riguarda le agevolazioni prima casa di cui abbiamo usufruito.
Io ho ereditato per successione legittima dalla morte di mia madre, quattro anni fa, quando già vivevo fuori casa (in affitto e in diversa provincia), 1/6 di due appartamenti di cui erano comproprietari i miei genitori, per altro in comunione dei beni. Per essere più precisa, le quote ora sono così suddivise:
- casa A, dove vive mio padre, comprata dai miei genitori con le agevolazioni prima casa, prima ancora che io nascessi: 4/6 mio padre (vale a dire 3/6 che lui già aveva + 1/6 di eredita), 1/6 io, 1/6 mio fratello
- casa B, in comune differente: 4/6 mio padre (cioè 3/6 suoi + 1/6 di eredita), 1/6 io, 1/6 mio fratello.
La successione legittima, l'ha fatta mio padre col Caf, consegnando anche i nostri documenti. Io e mio fratello non abbiamo mai presenziato nè firmato nulla. Da questa successione ho in mano, come prova, solamente un foglio delle visure catastali delle due case aggiornate, con le quote ereditate da noi tre, nient'altro. Inoltre ha pagato tutto mio padre. Di queste quote pago Imu solo sulla casa B, dove mio padre NON vive, e idem lui e mio fratello. Su quella dove invece vive, nessuno di noi paga imu.
Tornando al discorso principale, al momento del rogito con mio marito per l'acquisto della nostra prima casa, sita in un Comune diverso dai Comuni dove stanno le mie quote ereditate, quando il notaio ci ha chiesto se noi avessimo mai acquistato in precedenza, ho cercato di fargli presente che possiedo queste quote, ma il notaio, che ahimé è stato molto sbrigativo, mi ha subito interrotta alla parola "eredità" e mi ha detto: "SOLO case acquistate! Voi avete mai acquistato?". Al che ho dovuto abbandonare il discorso che stavo facendo in merito alla successione legittima, e ho risposto semplicemente di no, che nella mia vita non ho mai acquistato immobili, attribuendo alla parola "acquisto" il significato di "compera". È per questo che ora sono qui a scrivere. Al di là del pressapochismo del notaio che, se potessi tornare indietro non sceglierei più, è corretto quanto ho risposto? In poche parole, le quote sulle case che ho ereditato dalla morte di mia madre inificiano o NON inificiano le agevolazioni fiscali per la prima casa da noi richieste al rogito ?? Grazie a chi mi saprà rispondere :rolleyes:
 
Ha ragione il notaio: le quote ereditate NON inificiano i benefici prima casa di cui godrai col tuo nuovo acquisto.
Stai tranquilla :)
 
Per l'esattezza "acquisto con benefici prima casa". Il notaio è stato un po' sbrigativo perchè per lui sono cose abituali, però ha ragione.
 
Ha ragione il notaio: le quote ereditate NON inificiano i benefici prima casa di cui godrai col tuo nuovo acquisto.
Stai tranquilla :)

Ciao seguendo con interesse, in teoria anche se mi donano 10 case e NON ho mai acquistato la prima casa posso sempre ottenere i benefici\agevolazioni 1 casa.

Corretto?

Un saluto
 
Ha ragione il notaio: le quote ereditate NON inificiano i benefici prima casa di cui godrai col tuo nuovo acquisto.
Stai tranquilla :)

Ti ringrazio per la risposta, ma non mi e purtroppo ancora chiara una cosa. Perché queste quote ereditate non inificiano le agevolazioni 1 casa x rogito e mutuo? Perché sono quote ininfluenti, che non mi permettono di usufruire di nulla (visto che mio padre è proprietario di maggioranza) o perché per acquisto si intende una mera compravendita, che nel mio caso non è mai avvenuta?
 
Per l'esattezza "acquisto con benefici prima casa". Il notaio è stato un po' sbrigativo perchè per lui sono cose abituali, però ha ragione.

Ha ragione per quale motivo? Questo non mi e ancora chiaro. Per il fatto che qualsiasi quota di immobile ottenuto con eredita/successione non vale come un acquisto, da intendersi come compravendita? oppure i motivi sono altri? Mi piacerebbe avere una risposta più specifica per potermi togliere tutte le perplessità.
 
Ha ragione il Notaio

Ha ragione il Notaio. Avrebbe potuto forse anche spiegare meglio.
L'agevolazione prima casa per atto tra vivi spetta se non la si è già sfruttata e se non si ha una proprietà esclusiva (o diritti reali) o quote col coniuge nel comune.
Per cui, anche fosse nello stesso Comune, bloccherebbe la richiesta di nuova agevolazione se in comune col coniuge, ma normalmente la successione determina comunione non col coniuge.
Il perché è tecnico: la nota II-bis allegato al TU di registro richiama le norme agevolative della prima casa degli atti tra vivi e non quelle agevolative nelle successioni o donazioni. Non è vero invece il contrario: una volta acquistato con le agevolazioni prima casa tra vivi, poi non puoi chiedere quella sulle successioni. Può però farlo altro coerede che abbia i requisiti e il beneficio si estende a tutti.
Comunque, in breve, nel tuo caso la quota in successione, anche se acquistata da tuo padre con le agevolazioni, non impedisce la richiesta di agevolazione nell'atto di acquisto con tuo marito.
Il Notaio lo avevate scelto voi?
 
Ha ragione il Notaio. Avrebbe potuto forse anche spiegare meglio.
L'agevolazione prima casa per atto tra vivi spetta se non la si è già sfruttata e se non si ha una proprietà esclusiva (o diritti reali) o quote col coniuge nel comune.
Per cui, anche fosse nello stesso Comune, bloccherebbe la richiesta di nuova agevolazione se in comune col coniuge, ma normalmente la successione determina comunione non col coniuge.
Il perché è tecnico: la nota II-bis allegato al TU di registro richiama le norme agevolative della prima casa degli atti tra vivi e non quelle agevolative nelle successioni o donazioni. Non è vero invece il contrario: una volta acquistato con le agevolazioni prima casa tra vivi, poi non puoi chiedere quella sulle successioni. Può però farlo altro coerede che abbia i requisiti e il beneficio si estende a tutti.
Comunque, in breve, nel tuo caso la quota in successione, anche se acquistata da tuo padre con le agevolazioni, non impedisce la richiesta di agevolazione nell'atto di acquisto con tuo marito.
Il Notaio lo avevate scelto voi?

Ciao, ho visto ora la tua risposta. Grazie per avermi spiegato bene questa cosa. :) Il notaio lo avevamo scelto noi, relativamente. Ce lo ha consigliato l'agente immobiliare, e col fatto che la banca è stata molto lenta con le pratiche di mutuo, siamo arrivati talmente a pelo con la scadenza della proposta di acquisto, che anche il rogito è stato fissato letteralmente fra capo e collo. Per questo mi erano rimasti tutti questi dubbi, dopo il rogito e forse è anche per questo motivo (il dover fare tutto all'ultimo, c'era di mezzo pure agosto e le ferie di tutti) il notaio è stato molto spiccio.😅🙊
 
salve

mi aggancio alla presente discussione in quanto mi trovo in una situazione simile.
posseggo quota di casa ereditata (2/18esimi) da mio padre. Il diritto di abitazione è stato mantenuto da mia madre in quanto coniuge superstite. La successione è stata fatta con le agevolazioni ex art 69 L 342/00 da parte di mia madre.
Oggi sono in procinto di acquistare immobile con intenzione di richiedere agevolazione prima casa.

Ho trovato questo interpello del AE che sembra purtroppo andare in direzione contraria alle conclusioni da voi esposte:

"In conclusione l'istante può usufruire delle agevolazioni 'prima casa' per l'acquisto a titolo oneroso dell'immobile, senza incorrere in decadenze e sanzioni, a condizione che alieni l'immobile pervenutogli per successione dal padre entro un anno dalla suddetta compravendita e il nuovo immobile sia adibito a propria abitazione principale"

https://www.agenziaentrate.gov.it/p...2021.pdf/ebc5391d-08b6-de20-a95e-4178a93242f8

Spero qualcuno di voi possa chiarire.

grazie mille in anticipo
 
salve

mi aggancio alla presente discussione in quanto mi trovo in una situazione simile.
posseggo quota di casa ereditata (2/18esimi) da mio padre. Il diritto di abitazione è stato mantenuto da mia madre in quanto coniuge superstite. La successione è stata fatta con le agevolazioni ex art 69 L 342/00 da parte di mia madre.
Oggi sono in procinto di acquistare immobile con intenzione di richiedere agevolazione prima casa.

Ho trovato questo interpello del AE che sembra purtroppo andare in direzione contraria alle conclusioni da voi esposte:

"In conclusione l'istante può usufruire delle agevolazioni 'prima casa' per l'acquisto a titolo oneroso dell'immobile, senza incorrere in decadenze e sanzioni, a condizione che alieni l'immobile pervenutogli per successione dal padre entro un anno dalla suddetta compravendita e il nuovo immobile sia adibito a propria abitazione principale"

https://www.agenziaentrate.gov.it/p...2021.pdf/ebc5391d-08b6-de20-a95e-4178a93242f8

Spero qualcuno di voi possa chiarire.

grazie mille in anticipo
Ciao,sei riuscito per caso a risolvere il tuo dubbio?
 
Ciao,sei riuscito per caso a risolvere il tuo dubbio?
dipende da chi ha chiesto l'agevolazione prima casa per l'immobile in successione (è sufficiente che lo chieda uno solo degli eredi). Nel caso dell'interpello è stata chiesta dalla persona che voleva ora acquistare un'altra casa con le agevolazioni. Se invece nel caso di stlanzel questa richiesta fosse stata fatta dalla madre (come è probabile che sia) allora lui potrebbe acquistare con agevolazione prima casa
 
Stlanzel può chiedere l'agevolazione. Il caso della Risposta richiamata riguardava un soggetto che era divenuto esclusivo proprietario nello stesso Comune di immobile. Quindi il problema non era il conflitto tra prima casa registro e prima casa donazione (dove vale quello che ho scritto), ma la possidenza di casa nello stesso Comune. Il dubbio sorto al contribuente era che la legge che prevede di poter acquistare prima di aver venduto chiedendo comunque la prima casa vale solo se la vecchia casa, quella cioè che ci si impegna a vendere, era stata acquistata con l'agevolazione prima casa registro, mentre il contribuente l'aveva acquistata con l'agevolazione donazione. L'Agenzia ha detto: va bene lo stesso. Ma resta fermo che se il contribuente avesse avuto mezza casa e non tutta, anche se acquistata con l'agevolazione prima casa donazione, il problema non se lo sarebbe nemmeno posto.
 
dipende da chi ha chiesto l'agevolazione prima casa per l'immobile in successione (è sufficiente che lo chieda uno solo degli eredi). Nel caso dell'interpello è stata chiesta dalla persona che voleva ora acquistare un'altra casa con le agevolazioni. Se invece nel caso di stlanzel questa richiesta fosse stata fatta dalla madre (come è probabile che sia) allora lui potrebbe acquistare con agevolazione prima casa
Esatto, anche io l'ho pensata così, quando ho letto casualmente il post di Stanzler, dopo mesi interi che non entravo nel forum. Anche nel caso di mio padre e della successione di mia madre, fra l'altro, ho scoperto in tempi recenti (rileggendo meglio le carte che lui aveva fatto col caf) che aveva richiesto agevolazioni prima casa. Era una "domanda" che Aveva fatto lui però, non io nè mio fratello. Quindi anche io ho sempre supposto che, quando ho acquistato successivamente la mia prima casa (in un altro comune fra l'altro e con mio marito)con agevolazioni di imposte, ne avessi completo diritto. Dopotutto, le aveva richieste mio padre per la casa coniugale, non io, che fra l'altro, ai suoi tempi, quando è morta mia madre, vivevo già per Conto mio da un pezzo.
 
Stlanzel può chiedere l'agevolazione. Il caso della Risposta richiamata riguardava un soggetto che era divenuto esclusivo proprietario nello stesso Comune di immobile. Quindi il problema non era il conflitto tra prima casa registro e prima casa donazione (dove vale quello che ho scritto), ma la possidenza di casa nello stesso Comune. Il dubbio sorto al contribuente era che la legge che prevede di poter acquistare prima di aver venduto chiedendo comunque la prima casa vale solo se la vecchia casa, quella cioè che ci si impegna a vendere, era stata acquistata con l'agevolazione prima casa registro, mentre il contribuente l'aveva acquistata con l'agevolazione donazione. L'Agenzia ha detto: va bene lo stesso. Ma resta fermo che se il contribuente avesse avuto mezza casa e non tutta, anche se acquistata con l'agevolazione prima casa donazione, il problema non se lo sarebbe nemmeno posto.
Insomma, è una problematica un po' diversa..
 
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