Riforma del catasto, Milano a rischio stangata!

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Impatto sui prezzi?
potrebbe essere un incentivo a vendere seconde case non utilizzate... bisogna vedere se, pur di disfarsene, il venditore è disposto ad abbassare i prezzi... comunque si parla del 2026, potrebbero cambiare le cose ancora 20 volte
 
Riforma del catasto, perché Milano rischia la stangata: aumenti del 174% entro il 2026, record Città studi- Corriere.it

In sintesi gli importi IMU potrebbero raddoppiare e in alcuni casi anche triplicare!

:D:D:D

Auguri milanesi!!!

come no...
con il prossimo governo è molto più probabile che le tasse sugli immobili diminuisca o, si sa bene come la pensano. 076933b83fd1d10f86fb304ce883b3df.jpg
 
Ed alla UE, i soldi del PNRR, come glieli ridiamo?
(dove li vanno a prendere i nostri governanti del 2026?)
 
Ed alla UE, i soldi del PNRR, come glieli ridiamo?
(dove li vanno a prendere i nostri governanti del 2026?)

non sono troppo sicuro che ce li daranno, siamo famosi per non rispettare i programmi...
 
ma non era solo ai fini statistici? :censored:

comunque, io dubito fortemente che ci sia qualche zona d'Italia che non avrà comunque dei rincari se attuano la riforma del catasto ai fini fiscali... i valori catastali sono ridicoli

ci sono posti dove i valori catastali sono piu' del triplo del valore di mercato (vedi provincia di Biella, di Cuneo, etc....)

se ci sono posti dove i valori catastali sono meno di un terzo e altri dove sono piu' del triplo dei valori di mercato significa che a parità di valore della casa qualcuno sta pagando 10 volte piu' di qualcun altro, il che non mi sembra giusto, o no?

tutta questa battaglia non va fatta contro la riforma del catasto ma per una corretta formulazione delle aliquote
 
tutta questa battaglia non va fatta contro la riforma del catasto ma per una corretta formulazione delle aliquote
assolutamente d'accordo! il problema è che il carico fiscale è già elevatissimo. Va bene diminuirlo ma è impensabile aumentarlo per chi sta in città
 
assolutamente d'accordo! il problema è che il carico fiscale è già elevatissimo. Va bene diminuirlo ma è impensabile aumentarlo per chi sta in città

quindi la battaglia deve essere sulle aliquote, la riforma del catasto è necessaria per equità
 
ci sono posti dove i valori catastali sono piu' del triplo del valore di mercato (vedi provincia di Biella, di Cuneo, etc....)

se ci sono posti dove i valori catastali sono meno di un terzo e altri dove sono piu' del triplo dei valori di mercato significa che a parità di valore della casa qualcuno sta pagando 10 volte piu' di qualcun altro, il che non mi sembra giusto, o no?

tutta questa battaglia non va fatta contro la riforma del catasto ma per una corretta formulazione delle aliquote

Concordo in toto, anche in provincia di Massa Carrara è così.

Resta però un dubbio: se il gettito deve essere "invariante" e Milano aumenta, il resto dovrebbe diminuire. Ma i comuni che vedrebbero diminuire gli incassi come la risolvono?
Trasferimenti di cassa, passando per le casse statali?
E chi paga di più, non avrebbe comunque da pretendere che i soldi da lui sborsati fossero spesi localmente? Potrebbe bastare una fase transitoria?
Che si fa, scindere in due l'imposta tra locale e centrale, in modo che chi paga non abbia la percezione che i suoi soldi stiano andando a centinaia di km?
 
Ultima modifica:
quindi la battaglia deve essere sulle aliquote, la riforma del catasto è necessaria per equità

Musica per le mie orecchie...

...è chiaro che se a livello aggregato ci deve essere invarianza di gettito se a Piedicavallo ci sarà qualcuno che pagherà un terzo di prima a Milano ci dovrà essere qualcuno che pagherà più di prima (non il triplo perchè per recuperare il mancato gettito di Piedicavallo basterà molto meno essendo i due importi molto differenti, magari potrebbe essere sufficiente un +20%).

Facciamo due calcoli molto a spanne:

Piedicavallo rendita 300 euro, valore di mercato da OMI 15.000 Euro, valore di mercato da moltiplicatore della rendita 50.000 Euro-->IMU pagata 500 euro annui, IMU equa 150 euro annui

Milano rendita 1000 euro, valore di mercato da OMI 400.000 Euro, valore di mercato da moltiplicatore della rendita 160.000, IMU pagata 1600 euro annui, IMU equa 4000 euro annui.

Ora, siccome il gettito complessivo attuale di questi due immobili è pari a 2100 euro, rimodulando le rendite e per ottenere l'invarianza di gettito si dovrà tassare lo 0.5% dei valori di mercato-->quindi a Piedicavallo 75 euro e a Milano 2000 euro circa. Così si ottiene l'invarianza di gettito e l'aggravio per il secondo immobile sarebbe solo del 20% (e non del 174% come paventa il Corriere sventolando dati come uno spaventapasseri!):yes:
 
Ultima modifica:
Concordo in toto, anche in provincia di Massa Carrara è così.

Resta però un dubbio: se il gettito deve essere "invariante" e Milano aumenta, il resto dovrebbe diminuire. Ma i comuni che vedrebbero diminuire gli incassi come la risolvono?
Trasferimenti di cassa, passando per le casse statali?
Sì, unica via è perequare. La cosa più gestibile è una perequazione a livello intraregionale tra comuni che guadagnano e comuni che perdono gettito.

Già oggi esistono trasferimenti regionali dal centro alla periferia (per esempio sulle spese sanitarie).

E chi paga di più, non avrebbe comunque da pretendere che i soldi da lui sborsati fossero spesi localmente? Potrebbe bastare una fase transitoria?
Che si fa, scindere in due l'imposta tra locale e centrale, in modo che chi paga non abbia la percezione che i suoi soldi stiano andando a centinaia di km?

L'IMU è un'imposta patrimoniale, non una service tax. Infatti si paga solo sulle case oltre la prima (oltre che sulle A1/A8/A9 anche se prima casa).

Se si volesse fare una bella e seria riforma dell'IMU questa andrebbe trasformata in una service tax e applicata (con coefficienti molto più ridotti) a tutti gli immobili e interamente incassata dai comuni.
 
Favorevole alla riforma del catasto.

Temo però che aumenteranno le tasse al chi paga di meno e le resteranno invariate a chi paga tanto.
 
Sì, unica via è perequare. La cosa più gestibile è una perequazione a livello intraregionale tra comuni che guadagnano e comuni che perdono gettito.

Già oggi esistono trasferimenti regionali dal centro alla periferia (per esempio sulle spese sanitarie).



L'IMU è un'imposta patrimoniale, non una service tax. Infatti si paga solo sulle case oltre la prima (oltre che sulle A1/A8/A9 anche se prima casa).

Se si volesse fare una bella e seria riforma dell'IMU questa andrebbe trasformata in una service tax e applicata (con coefficienti molto più ridotti) a tutti gli immobili e interamente incassata dai comuni.
mi piace questa perquazione però deve essere ambivalente-
per es ho una seconda casa nello stesso ambito territoriale in cui risiedo la perequazione mi suggerisce l'idea che dal momento che non posso produrre contemporaneamente monnezza in dui posti diversi uno dei due deve essermi eliminato
 
mi piace questa perquazione però deve essere ambivalente-
per es ho una seconda casa nello stesso ambito territoriale in cui risiedo la perequazione mi suggerisce l'idea che dal momento che non posso produrre contemporaneamente monnezza in dui posti diversi uno dei due deve essermi eliminato

La perequazione avverrebbe tra comuni, non tra cittadini e servirebbe per appianare le differenze di gettito.

Quello che scrivi tu è sensato, ma va a modificare altre cose al di fuori dell'IMU (che si debba pagare la tassa rifiuti su immobili vuoti è semplicemente assurdo, concordo).
 
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Ora, siccome il gettito complessivo attuale di questi due immobili è pari a 2100 euro, rimodulando le rendite e per ottenere l'invarianza di gettito si dovrà tassare lo 0.5% dei valori di mercato-->quindi a Piedicavallo 75 euro e a Milano 2000 euro circa. Così si ottiene l'invarianza di gettito e l'aggravio per il secondo immobile sarebbe solo del 20% (e non del 174% come paventa il Corriere sventolando dati come uno spaventapasseri!):yes:

questo vale solo se per ogni immobile povero ce n'è uno molto "ricco".
 
questo vale solo se per ogni immobile povero ce n'è uno molto "ricco".

sicuramente tutti gli immobili nelle grandi città, in particolare quelli non recenti, pagheranno di più, e a me sembra una cosa sacrosanta!
 
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