Spese mantenimento abitazione chiusa

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Stiamo valutando, causa ristrettezze economiche, di far alloggiare un anziano parente non più autosufficiente in casa di riposo e, per far 2 conti e capire cosa conviene fare, devo sapere a quanto ammonta il mantenimento di casa sua, che è indipendente, di proprietà ed è l'unica sua abitazione, una volta che si "chiude" perchè non ci vivrà più.
Avevo cominciato valutando le utenze che attualmente paga, ovvero: chiudere il contratto della luce, quello dell'acqua, di conseguenza posso chiedere al comune di non far pagare più la tari, poi chiudere l'utenza telefonica.
Ciò fatto, quali altre spese "morte" restano? Di queste, quali si possono annullare e quali no e dovrò quindi conteggiarle nello scenario della possibilità della casa di riposo?
 
Stiamo valutando, causa ristrettezze economiche, di far alloggiare un anziano parente non più autosufficiente in casa di riposo e, per far 2 conti e capire cosa conviene fare, devo sapere a quanto ammonta il mantenimento di casa sua, che è indipendente, di proprietà ed è l'unica sua abitazione, una volta che si "chiude" perchè non ci vivrà più.
Avevo cominciato valutando le utenze che attualmente paga, ovvero: chiudere il contratto della luce, quello dell'acqua, di conseguenza posso chiedere al comune di non far pagare più la tari, poi chiudere l'utenza telefonica.
Ciò fatto, quali altre spese "morte" restano? Di queste, quali si possono annullare e quali no e dovrò quindi conteggiarle nello scenario della possibilità della casa di riposo?

Mi spiace.
Brutto argomento e fortunatamente non me ne intendo molto ma nei miei pensieri ristrettezze economiche e casa di riposo non fanno proprio rima.
Mi informerei anche sui passi per vendere la casa in previsione di spese impreviste, che e' facile dobbiate affrontare a meno di non abbandonare totalmente questa persona.
 
Mi spiace.
Brutto argomento e fortunatamente non me ne intendo molto ma nei miei pensieri ristrettezze economiche e casa di riposo non fanno proprio rima.
Mi informerei anche sui passi per vendere la casa in previsione di spese impreviste, che e' facile dobbiate affrontare a meno di non abbandonare totalmente questa persona.

mi sembra che il comune provveda alle rette delle case di riposo ma si rifanno sulla casa dell assistito e sulla pensione.
Residenze per anziani: chi deve pagare, che cosa e quanto - Corriere.it

Residenze per anziani: chi deve pagare, che cosa e quanto
Le cure mediche e infermieristiche sono coperte, non gli altri supporti. Capita che il comune voglia rivalersi sull’abitazione di proprietà del ricoverato. Gli impegni sottoscritti da parenti per la retta non sanitaria devono ritenersi nulli
 
ciao, verifica se il comune di residenza accetta di considerare ancora abitazione principale quella del ricoverato in RSA.
Alcuni comuni no e chiedono il pagamento dell'IMU. :rolleyes:
 
In questo periodo non ci dormo la notte! Vorrei fare 2 conti per proporli alla famiglia ma vedo che la complessità è ben maggiore di quanto credessi!
Vorremmo mantenere la casa come eredità comunque è da valutarne la vendita, il problema però è che ad occhio non vale quasi nulla perchè ci sono importanti spese da sostenere per la ristutturazione, quindi ritengo che non ci tereremmo fuori più di 35-45k che, uniti alla sua pensione di circa 1600eur lordi al mese, non so per quanto tempo gli basteranno per vivere in una rsa da 1k al mese, aggiungendo le spese sanitarie annuali (farmaci e visite) che ammontano ad una media di circa 1.2k.

Domanda sul calcolo dell'imu.
Ammettiamo che il parente va in rsa e lo obbligano a spostare lì la residenza, mentre a casa si toglie luce e acqua e, di conseguenza, tari. Se il comune imporrà il pagamento dell'imu, a quanto ammonterà? E' possibile effettuare un calcolo da parte di chi non è del settore? Ho a disposizione, se può servire, le dichiarazioni dei redditi del parente, i dati catastali della casa e, per effettuare un bilancio di convenienza, so che la tari del 2020 ammonta a 300eur.

@reganam
Ci sono molte informazioni che non sapevo in quell'articolo, per es. l'importanza dell'isee. Io comunque non mi sognerei mai di far sottoscrivere un contratto con rsa in cui si pone la casa o la pensione come garanzia, sempre che abbia ben capito il succo del discorso.

Vi chiedo una info extra.
Proprio ieri sono andato a visitare un'altra rsa vicino casa, credo la più costosa della zona perchè chiedono 1.3k al mese ed il direttore mi ha detto che è da 3 anni che chiedono alla regione di essere "convenzionati", al che ho chieso: "che vantaggi avrete?" - "che i pazienti non pagheranno nulla". Possibile? Ho fatto poi una ricerca sul web apprendendo che ci sono 14 rsa convenzionate nella mia provincia, dunque vi chiedo: è vero che presso queste strutture non si paga nulla? se sì, immagino siano tutte al completo; bisogna dunque mettersi in "lista" o il posto vacante è del primo che si presenterà?
 
In questo periodo non ci dormo la notte! Vorrei fare 2 conti per proporli alla famiglia ma vedo che la complessità è ben maggiore di quanto credessi!
Vorremmo mantenere la casa come eredità comunque è da valutarne la vendita, il problema però è che ad occhio non vale quasi nulla perchè ci sono importanti spese da sostenere per la ristutturazione, quindi ritengo che non ci tereremmo fuori più di 35-45k che, uniti alla sua pensione di circa 1600eur lordi al mese, non so per quanto tempo gli basteranno per vivere in una rsa da 1k al mese, aggiungendo le spese sanitarie annuali (farmaci e visite) che ammontano ad una media di circa 1.2k.

Domanda sul calcolo dell'imu.
Ammettiamo che il parente va in rsa e lo obbligano a spostare lì la residenza, mentre a casa si toglie luce e acqua e, di conseguenza, tari. Se il comune imporrà il pagamento dell'imu, a quanto ammonterà? E' possibile effettuare un calcolo da parte di chi non è del settore? Ho a disposizione, se può servire, le dichiarazioni dei redditi del parente, i dati catastali della casa e, per effettuare un bilancio di convenienza, so che la tari del 2020 ammonta a 300eur.

@reganam
Ci sono molte informazioni che non sapevo in quell'articolo, per es. l'importanza dell'isee. Io comunque non mi sognerei mai di far sottoscrivere un contratto con rsa in cui si pone la casa o la pensione come garanzia, sempre che abbia ben capito il succo del discorso.

Vi chiedo una info extra.
Proprio ieri sono andato a visitare un'altra rsa vicino casa, credo la più costosa della zona perchè chiedono 1.3k al mese ed il direttore mi ha detto che è da 3 anni che chiedono alla regione di essere "convenzionati", al che ho chieso: "che vantaggi avrete?" - "che i pazienti non pagheranno nulla". Possibile? Ho fatto poi una ricerca sul web apprendendo che ci sono 14 rsa convenzionate nella mia provincia, dunque vi chiedo: è vero che presso queste strutture non si paga nulla? se sì, immagino siano tutte al completo; bisogna dunque mettersi in "lista" o il posto vacante è del primo che si presenterà?

In provincia di BZ una RSA meno di 1,5K non la paghi quindi direi che dalle tue parti siete piuttosto fortunati.

Mai sentito di rsa convenzionate ovvero che in tal caso fanno si che l'ospite paghi poco o nulla, chiaramente il discorso mio si ferma all'Alto Adige dove, tutt'al più, se l'anziano o i congiunti non hanno sufficienti soldi, subentra il comune negli aiuti.

Curiosa comunque sta cosa delle rsa convenzionate, vediamo chi ne sa qualcosa.:)

PS: Forse se dici la provincia o la regione di ubicazione rsa è meglio.
 
Per il calcolo Imu devi considerare la rendita catastale rivalutata del 5%, moltiplicata per 160.
Questa è la base tassabile alla quale si applica il coefficiente del proprio comune ( in genere attorno a 1-1.2% se considerata seconda casa).
 
ciao, verifica se il comune di residenza accetta di considerare ancora abitazione principale quella del ricoverato in RSA.
Alcuni comuni no e chiedono il pagamento dell'IMU. :rolleyes:

Giustissimo, la casa è vuota, l'Imu è dovuta
 
Ciao
Verifica per la tari. In molti comuni richiedono che, oltre alle utenze staccate, la casa sia completamente vuota.
 
Vendere la casa e pagarci ospizio.

Nonostante il super Viagra Statale per tenere in vita un settore morente, come gli abitanti del Paese Ospizio chiamato Italia, il futuro del settore è tutt'altro che roseo.

Nel recovery plan c'è scritto a caratteri cubitali che le tasse vanno aumentate sugli immobili e diminuiti sul lavoro. :D

Invece di perder tempo a contabilizzare i 10 euro da risparmiare l'anno....andare a lavorare per guadagnare i soldi.
 
Su vostro consiglio ho appena telefonato al comune, visto che non ci sono regole imposte dall'autorità centrale su tari e imu.

- TARI: affinchè la tari non sia dovuta è necessario (e basta) fornire un certificato dove si attesta che il proprietario vive in rsa e la casa è disabitata, non è dunque necessario dare prova di disdetta dei contratti di luce e acqua. è possibile che si effettuino controlli atti a tale verifica.
-- domanda non chiesta sulla tari perchè avrebbe potuto generare "sospetti": ammettiamo che non si disdicano ma si mantengano i contratti di luce e acqua perchè c'è la possibilità che il soggetto si trovi male in rsa e dopo 1-2-6 mesi voglia ritornare a casa, ovvero non si disdicano per evitare di dover poi riallacciare tutto in fretta e furia; nel caso di "controlli", ovvero non potendo fornire all'autorità documenti di disdetta delle utenze, verrà comunque mandata la tari? come la vedete?

- IMU: non si occupano loro del comune a calcolare l'imu ma spetta al commercialista (non lo sapevo!). se il soggetto è trasferito in rsa e prende lì nuova residenza perchè ne è obbligato, si mantiene come "abitazione principale" la vecchia casa, quindi niente imu, ovvero non è necessario dirlo al commercialista.

Correggetemi se sbaglio ma lo scenario di chiudere casa e mandarla in rsa mi sembra buono: basta un certificato (autodichiarazione o prodotto da rsa? ho dimenticato di chiedere) e niente tari nè imu neppure nel caso in cui la rsa obblighi alla residenza. Dopo aver disdetto luce, acqua e telefono mi pare che le spese di mantenimento di questa casa, all'interno di questa situazione fiscale comunale come sopra definita, siano nulle, giusto?

Appena posso mi informerò su queste rsa "convenzionate" perchè la questione mi sembra sospetta, cioè o sono delle fogne oppure bisognerà fare carte false per entrarvi.
 
Su vostro consiglio ho appena telefonato al comune, visto che non ci sono regole imposte dall'autorità centrale su tari e imu.

- TARI: affinchè la tari non sia dovuta è necessario (e basta) fornire un certificato dove si attesta che il proprietario vive in rsa e la casa è disabitata, non è dunque necessario dare prova di disdetta dei contratti di luce e acqua. è possibile che si effettuino controlli atti a tale verifica.
-- domanda non chiesta sulla tari perchè avrebbe potuto generare "sospetti": ammettiamo che non si disdicano ma si mantengano i contratti di luce e acqua perchè c'è la possibilità che il soggetto si trovi male in rsa e dopo 1-2-6 mesi voglia ritornare a casa, ovvero non si disdicano per evitare di dover poi riallacciare tutto in fretta e furia; nel caso di "controlli", ovvero non potendo fornire all'autorità documenti di disdetta delle utenze, verrà comunque mandata la tari? come la vedete?

- IMU: non si occupano loro del comune a calcolare l'imu ma spetta al commercialista (non lo sapevo!). se il soggetto è trasferito in rsa e prende lì nuova residenza perchè ne è obbligato, si mantiene come "abitazione principale" la vecchia casa, quindi niente imu, ovvero non è necessario dirlo al commercialista.

Correggetemi se sbaglio ma lo scenario di chiudere casa e mandarla in rsa mi sembra buono: basta un certificato (autodichiarazione o prodotto da rsa? ho dimenticato di chiedere) e niente tari nè imu neppure nel caso in cui la rsa obblighi alla residenza. Dopo aver disdetto luce, acqua e telefono mi pare che le spese di mantenimento di questa casa, all'interno di questa situazione fiscale comunale come sopra definita, siano nulle, giusto?

Appena posso mi informerò su queste rsa "convenzionate" perchè la questione mi sembra sospetta, cioè o sono delle fogne oppure bisognerà fare carte false per entrarvi.

riguardo le bollette, costi fissi ti giochi tranquillamente 20 euro al mese di corrente e 15 euro al mese per il gas, già se uno è sicuro che non sarà utilizzata per un anno conviene toglierle anche perché riattivarle (oltre ai tempi tecnici per il gas che deve venire l'operatore a togliere i sigilli) costa poco, idem per il contratto acqua ma di solito i costi fissi sulle bollette acqua sono molto inferiori rispetto a luce e gas, poi dipende dalla zona, ovvio bisogna ricordarsi di fare le letture per non avere metri cubi addebitati che non sono stati consumati.

avvisa il commercialista comunque se c'è un cambio residenza in rsa.

per alcune rsa ci sono delle liste di attesa molto lunghe, dipende dalla singola rsa, in bocca al lupo per tutto
 
Su vostro consiglio ho appena telefonato al comune, visto che non ci sono regole imposte dall'autorità centrale su tari e imu.

- TARI: affinchè la tari non sia dovuta è necessario (e basta) fornire un certificato dove si attesta che il proprietario vive in rsa e la casa è disabitata, non è dunque necessario dare prova di disdetta dei contratti di luce e acqua. è possibile che si effettuino controlli atti a tale verifica.
-- domanda non chiesta sulla tari perchè avrebbe potuto generare "sospetti": ammettiamo che non si disdicano ma si mantengano i contratti di luce e acqua perchè c'è la possibilità che il soggetto si trovi male in rsa e dopo 1-2-6 mesi voglia ritornare a casa, ovvero non si disdicano per evitare di dover poi riallacciare tutto in fretta e furia; nel caso di "controlli", ovvero non potendo fornire all'autorità documenti di disdetta delle utenze, verrà comunque mandata la tari? come la vedete?

- IMU: non si occupano loro del comune a calcolare l'imu ma spetta al commercialista (non lo sapevo!). se il soggetto è trasferito in rsa e prende lì nuova residenza perchè ne è obbligato, si mantiene come "abitazione principale" la vecchia casa, quindi niente imu, ovvero non è necessario dirlo al commercialista.

Correggetemi se sbaglio ma lo scenario di chiudere casa e mandarla in rsa mi sembra buono: basta un certificato (autodichiarazione o prodotto da rsa? ho dimenticato di chiedere) e niente tari nè imu neppure nel caso in cui la rsa obblighi alla residenza. Dopo aver disdetto luce, acqua e telefono mi pare che le spese di mantenimento di questa casa, all'interno di questa situazione fiscale comunale come sopra definita, siano nulle, giusto?

Appena posso mi informerò su queste rsa "convenzionate" perchè la questione mi sembra sospetta, cioè o sono delle fogne oppure bisognerà fare carte false per entrarvi.

sicuramente avranno delle liste di attesa infinite...e quei pochi che ci entrano conoscono qualcuno, soprattutto se si basano su una qualche "graduatoria"...

ricordo che mio nonno, prima di morire una decina di anni fa, era finito in una di queste rsa (non so se era convenzionata) per un paio di anni ...fatto sta che al mese pagava la bellezza di 1500 euro pagati in parte con la pensione e in parte con i soldi che si era messo via (da notare però che non aveva casa di proprietà)

uno dei problemi principali di questo tipo di business secondo me è che saranno sempre meno quelli in grado di poterselo permettere, quindi diventerà un "servizio" di lusso
 
riguardo le bollette, costi fissi ti giochi tranquillamente 20 euro al mese di corrente e 15 euro al mese per il gas, già se uno è sicuro che non sarà utilizzata per un anno conviene toglierle anche perché riattivarle (oltre ai tempi tecnici per il gas che deve venire l'operatore a togliere i sigilli) costa poco, idem per il contratto acqua ma di solito i costi fissi sulle bollette acqua sono molto inferiori rispetto a luce e gas, poi dipende dalla zona, ovvio bisogna ricordarsi di fare le letture per non avere metri cubi addebitati che non sono stati consumati.

avvisa il commercialista comunque se c'è un cambio residenza in rsa.

per alcune rsa ci sono delle liste di attesa molto lunghe, dipende dalla singola rsa, in bocca al lupo per tutto

occhio che se disattivi il gas mi pare che poi quando lo vuoi riattivare viene il tecnico a verificare che l'impianto si completamente a norma etc (quindi su una casa di una certa età la cosa non è scontata)...secondo me ti conviene chiudere il contratto elettrico ma lasciare quello del gas
 
occhio che se disattivi il gas mi pare che poi quando lo vuoi riattivare viene il tecnico a verificare che l'impianto si completamente a norma etc (quindi su una casa di una certa età la cosa non è scontata)...secondo me ti conviene chiudere il contratto elettrico ma lasciare quello del gas

Non controllano che sia completamente a norma (impossibile che lo sia se non è stato appena rifatto).
Verificano solo che non ci siano perdite tramite uno strumento apposito che mette sotto pressione l'impianto. Se il test risulta ko devi farlo riparare e farti certificare che non perde più (e quello costa parecchio perché il tecnico si prende resp penale)
 
Ultima modifica:
Ricorda che esiste sempre il costo opportunità del capitale immobilizzato: se vendi puoi investire e ottenere cedole e/o dividendi
 
Beh penso che da un punto di vista morale bisogna prima vedere come si trova la persona in rsa.

Chiaramente se le circostanze faranno si che ci rimanga in pianta stabile forse sarà utile vendere (e a sentire chi ha aperto il post vale si e no 30-40K euro) ma nel frattempo è meglio ridurre le spese al minimo, ricordiamoci che ci sono anche da pagare le spese condominiali.

Che poi, adesso non ricordo bene se è stato scritto, ma il proprietario della casa è e rimane l'anziano parente e, a meno che non è capace di intendere e volere o che abbia un amministratore di sostegno, non è che i parenti possano vendere senza il suo consenso.

Una badante (che però con contratto costa più di 1K) per farlo rimanere in casa non l'avete contemplata come possibilità o ritenete che la rsa sia la migliore opzione?
 
Ultima modifica:
Non avevo menzionato il gas perchè sta col bombolone, quindi niente contratto col gestore. La casa è indipendente, quindi niente condominio da calcolare.

Sulla capacità di intendere e volere specifico che il parente, ormai 20 anni fa, fece una procura generale dal notaio a favore dei miei, sulla base del grande rapporto di fiducia familiare e non avendo figli. Non oso neppure pensare che i miei lo obbligheranno a vendere casa eventualmente contro la sua volontà per andare in rsa per... "il tuo bene, sennò fai debiti con l'AdE e ci metti nei guai" benchè di fronte ad un notaio è la firma e la volontà dei miei che conterà sopra la sua.

Da valutare nel "piano di calcolo degli scenari di fine vita" (titolo provvisorio del mio lavoro!) anche la badante *però* già è assistito da una badante che viene solo 3gg/sett e solo in mattinata perchè non ha altro tempo, inoltre ormai è troppo affezionato a questa per considerare l'ipotesi di sostituirla con una 24/7, quindi l'unica è affiancarne una seconda con orari complementari alla prima e sono quasi certo costerà di più che prenderne una sola!

Altro giro in altra "casa famiglia", questa volta da 1.1k al mese. Questa volta ho posto al titolare le domande su tari e imu.
Senza far presente al titolare ciò che mi avevano detto al comune circa la tari, mi ha detto di sua iniziativa che mi avrebbe rilasciato un documento attestante il fatto che il parente viveva lì, poi sarei dovuto andare al comune ed avrei quindi fruito di una forte riduzione della tari: "mi pare si paghi solo al 10%, comunque qualcosa si paga". Per telefono invece mi avevano detto che non mandavano nulla, come avevo sopra già scritto, comunque parliamo di 30eur/anno e non è il caso di pignolare. Sull'imu mi sa che non ha capito bene la situazione perchè mi ha detto: "impossibile non pagarla, l'unica sarebbe vendere la casa", che è in netto contrasto con quanto mi hanno detto per telefono dal comune.

PS - solo ora apprendo che c'è differenza tra:
- rsa (Residenza sanitaria assistenziale - Wikipedia), e l'unica nei paraggi è quella menzionata da 1.3k che chiede ma non ottiene convenzione
- casa di riposo (Casa di riposo - Wikipedia), categoria in cui mi pare rientrino tutte la altre visitate.
 
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