Non sapevo che eravamo in boom immobiliare.

Dove la demografia è positiva, dove c'è opportunità di lavoro di qualità e i tassi di interesse sono bassi i prezzi delle case volano.

L'italia soddisfa solo il terzo requisito
 
Negli USA è successo che in questi anni le coste hanno attratto molto ma hanno alzato le tasse da paura, non offrendo praticamente servizi a tutti. Col primo lockdown in molti hanno lasciato le coste, anche per ragioni ideologiche, e si sono stabiliti nel Midwest e dintorni. Questo, più la politica aggressiva della Fed e delle due amministrazioni sugli aiuti, hanno generato una girandola di compravendite con relativo rialzo dei prezzi. Accanto a questo fenomeno c'è stato un risveglio nella popolazione, documentato da molti articoli in questi mesi, su quanto tassano e quanto costa vivere a LA, S.Francisco, NY... ed è difficile per i datori ricomincere gli impiegati a rientrare, i quali preferiscono licenziarsi e ripartire dove sono. In un mercato del lavoro elastico come quello degli USA si può fare, da noi più difficile. La città di NY privata da un anno delle tax revenue potrebbe fallire (c'è anche tutto il capitolo MTA, Port Authority e Hudson Yards).
 
E' probabile che in Italia quest'anno i prezzi calino leggermente, noi italiani siamo sempre un po' restii al cambiamento, ma indubbiamente un rimbalzo nei prossimi 3-4 anni è atteso. I tassi continuano ad essere bassi e non è atteso un loro rialzo, almeno non in tempi immediati. Credo poco a un aumento considerevole dell'inflazione, anche se pure lì qualcosa si muoverà. Per il resto, necessità di cambiare stile di vita e riconsiderazione della casa come bene rifugio potrebbero spingere nel medio-breve periodo a un aumento dei prezzi, ma sarà necessario che arrivino i fondi del Recovery e che parta realmente la ripresa. Non ci dimentichiamo che i superbonus una bella spinta l'hanno già data, attutendo il previsto crollo dei prezzi.
 
Boom in USA, Canada, Australia, area euro (Germania in particolare)

Italia non pervenuta
 
Boh.

Sarà il calo demografico o la difficoltà di trovare lavoro,ma dovreste spiegare perchè il mercato tiene.

Sto andando un pò a spanne e me ne scuso,ma una percentuale di disoccupazione c'è sempre stata.Aggiungerei che molti dei nostri giovani,giustamente con altri obiettivi,hanno letteralmente "dimenticato" i lavori più umili.

Ovvio che qualcuno ha riempito il vuoto.


Intanto assistiamo a interventi di vario tipo.Tassi d'interesse favorevoli e recuperi fiscali sono all'ordine del giorno.

Mi viene da pensare che tutti questi crolli ipotizzati sono lontani da venire.


IMHO
 
Boh.

Sarà il calo demografico o la difficoltà di trovare lavoro,ma dovreste spiegare perchè il mercato tiene.

Sto andando un pò a spanne e me ne scuso,ma una percentuale di disoccupazione c'è sempre stata.Aggiungerei che molti dei nostri giovani,giustamente con altri obiettivi,hanno letteralmente "dimenticato" i lavori più umili.

Ovvio che qualcuno ha riempito il vuoto.


Intanto assistiamo a interventi di vario tipo.Tassi d'interesse favorevoli e recuperi fiscali sono all'ordine del giorno.

Mi viene da pensare che tutti questi crolli ipotizzati sono lontani da venire.


IMHO

Tassi di interesse bassi, contratti e redditi sicuri per quasi tutti i proprietari attuali, tasse immobiliari basse sulle prime case.
 
In italia c'è un sacco di invenduto che sta a marcire.
Quando , passato il covid, tornerà di modo guardare ai bilanci dello stato e ci si accorgerà che l'italia è a un passo dal default (debito pubblico monstre e rapporto debito/pil fuori controllo) , considerando anche il crollo del pil dovuto alla pandemia , lo stato non potrà far altro che raschiare il barile cercando i soldi dove ci sono (conti correnti e tasse su immobili)...a quel punto ne vedremo delle belle, altro che boom immobiliare...
 
Non capisco in che modo dovrebbe riprendere a crescere l'immobiliare italiano.

Non aumenta la fame di case, i giovani emigrano e i redditi non sono certo tali da giustificare chissà che rialzi. Possono crearsi delle situazioni di crescita nei luoghi di pregio o nei luoghi economicamente più floridi, ma il resto non capisco su che base debba crescere.

D'altra parte non mi aspetterei nemmeno dei crolli: sempre la stessa provincia ha ormai prezzi bassi e, tolte le aree più remote dove i valori tenderanno a zero, il resto probabilmente rimarrà circa stabile.
 
E' vero.

Il momento di delirio immobiliare è passato e molti ne hanno fatto tesoro.In quegli anni saltarono tutte le regole.

Bastava comprare,ad ogni prezzo,mattoni.

Oggi credo che la discussione sia decisamente più realistica e pacata.Si sono "abbandonate" le speculazioni,ma il grido di allarme è verso la sostanziale tenuta dei prezzi.

Mi chiedo perchè,questi prezzi,non dovrebbero tenere.:mmmm:

Certamente non possiamo parlare di bolla.Al massimo si tratta di un adeguamento alle percentuali d'inflazione.


IMHO
 
Ti ringrazio, io sono a posto :)


Mi auguro che tu abbia usufruito di tutti i benefici previsti.:)


Concludo col dire che,personalmente,i vantaggi prima casa non ho,mai,avuto modo di utilizzarli.


All'epoca serviva un reddito più basso di quello che presentammo agli uffici di competenza.
 
Non capisco in che modo dovrebbe riprendere a crescere l'immobiliare italiano.

Non aumenta la fame di case, i giovani emigrano e i redditi non sono certo tali da giustificare chissà che rialzi. Possono crearsi delle situazioni di crescita nei luoghi di pregio o nei luoghi economicamente più floridi, ma il resto non capisco su che base debba crescere.

D'altra parte non mi aspetterei nemmeno dei crolli: sempre la stessa provincia ha ormai prezzi bassi e, tolte le aree più remote dove i valori tenderanno a zero, il resto probabilmente rimarrà circa stabile.

Tassi bassi, bonus ristrutturazione, voci di prelievi forzosi su cc e patrimoniale. Aggiungi i cambiamenti sugli stili di vita dettati dallo snartworking e dal lockdown. Case più grandi o meglio tagliate, con giardino o terrazzo abitabile, esposte meglio e con parco e servizi vicino casa. In più, da non sottovalutare, molte aziende piccole potrebbero chiudere l'ufficetto, mettere in sw i pochi dipendenti e trasferire le attività in un appartamento. L'immobiliare vedrà certamente un rialzo, già lo si stava osservando prima che scoppiasse la pandemia. Molto dipenderà anche dall'entità dei fondi che arriveranno per stimolate la crescita. Ovviamente parliamo di Milano, Roma e poche altre città e realtà. E anche qui, di dovrà fare distinzione tra quartieri. Molti centrali con case vecchie o periferici brutti andranno a calare, a vantaggio di lusso centrale e periferia residenziale. Io però non me lo aspetto immediato né tanto meno duraturo. Da qui a 4-5 anni di sarà esaurito.
 
In italia c'è un sacco di invenduto che sta a marcire.
Quando , passato il covid, tornerà di modo guardare ai bilanci dello stato e ci si accorgerà che l'italia è a un passo dal default (debito pubblico monstre e rapporto debito/pil fuori controllo) , considerando anche il crollo del pil dovuto alla pandemia , lo stato non potrà far altro che raschiare il barile cercando i soldi dove ci sono (conti correnti e tasse su immobili)...a quel punto ne vedremo delle belle, altro che boom immobiliare...

Quello dell'invenduto è un discorso fuorviante. L'aumento dei prezzi è sempre dato da una sommatoria in cui ci sono quartieri che scendono e altri che salgono. Non c'è dubbio che certe zone (piccoli centri depressi, periferie degradate ma anche zone centrali di grandi città con abitazioni non di pregio) si stiano spopolando a vantaggio di quartieri nuovi residenziali, specie se di lusso più rispondenti ai moderni standard abitativi. In realtà anche cambiare casa muove il mercato.
 
Tassi bassi, bonus ristrutturazione, voci di prelievi forzosi su cc e patrimoniale. Aggiungi i cambiamenti sugli stili di vita dettati dallo snartworking e dal lockdown. Case più grandi o meglio tagliate, con giardino o terrazzo abitabile, esposte meglio e con parco e servizi vicino casa. In più, da non sottovalutare, molte aziende piccole potrebbero chiudere l'ufficetto, mettere in sw i pochi dipendenti e trasferire le attività in un appartamento. L'immobiliare vedrà certamente un rialzo, già lo si stava osservando prima che scoppiasse la pandemia. Molto dipenderà anche dall'entità dei fondi che arriveranno per stimolate la crescita. Ovviamente parliamo di Milano, Roma e poche altre città e realtà. E anche qui, di dovrà fare distinzione tra quartieri. Molti centrali con case vecchie o periferici brutti andranno a calare, a vantaggio di lusso centrale e periferia residenziale. Io però non me lo aspetto immediato né tanto meno duraturo. Da qui a 4-5 anni di sarà esaurito.

Ma che le soluzioni uniche per location o caratteristiche peculiari siano un mercato a sè sono anche d'accordo. Ma "avrà certamente un rialzo" è un concetto che non condivido, soprattutto perché, come giustamente specifichi, non è generalizzabile.
Probabilmente Milano e Roma (+ altro) potranno avere dinamiche di crescita, ma il grosso del territorio nazionale a mio avviso non vedrà grandi variazioni.
 
Mi auguro che tu abbia usufruito di tutti i benefici previsti.:)


Concludo col dire che,personalmente,i vantaggi prima casa non ho,mai,avuto modo di utilizzarli.


All'epoca serviva un reddito più basso di quello che presentammo agli uffici di competenza.

Si, grazie, ho comprato con accollo LTV 90% (sono subentrato a un mutuo 30ennale 100% 15anni trascorsi). Prima casa quindi tasse basse, detrazione fiscale interessi e con accollo ho pagato solo l'atto di acquisto, l'accollo è una procedura della banca costata 100 euro. ;)
 
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