vendita simulata

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cloanto

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in caso di eredità tra 2 figli, se prima della morte dell'unico genitore superstite uno dei due "simula" l'acquisto (magari con soldi ricevuti dal genitore) si può dimostrare la nullità dell'atto?

In teoria, se il genitore preleva un importo tale da consentire la compravendita, non è di fatto impossibile mostrare l'operazione perché è come regalare i contanti al figlio?

Oppure, se l'acquisto avvenisse con cambiali ipotecarie fasulle non sarebbe la stessa cosa? Magari il padre ogni cambiale le strappa.
 
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in caso di eredità tra 2 figli, se prima della morte dell'unico genitore superstite uno dei due "simula" l'acquisto (magari con soldi ricevuti dal genitore) si può dimostrare la nullità dell'atto?

In teoria, se il genitore preleva un importo tale da consentire la compravendita, non è di fatto impossibile mostrare l'operazione perché è come regalare i contanti al figlio?

Oppure, se l'acquisto avvenisse con cambiali ipotecarie fasulle non sarebbe la stessa cosa? Magari il padre ogni cambiale le strappa.

Premetto che non sono un legale ma credo che nel caso non sia una vendita simulata ma si potrebbe a certe condizioni esperire una c.d. "azione di riduzione" ove l'erede puo chiedere di reintegrare una parte dell'importo della legittima annullando questo tipo di operazioni
 
Premetto che non sono un legale ma credo che nel caso non sia una vendita simulata ma si potrebbe a certe condizioni esperire una c.d. "azione di riduzione" ove l'erede puo chiedere di reintegrare una parte dell'importo della legittima annullando questo tipo di operazioni

Il problema che ponevo io è la difficoltà di dimostrare una simulazione.
Se il padre mentre è in vita preleva cash 50.000€ (ipotesi), li dà al figlio e si accordano per la compravendita della nuda proprietà del appartamento del padre, si può fare oppure no?
L'atto è valido o, prescindere dalla provenienza del denaro, serve consenso degli altri figli?

O peggio, se il padre dà la delega di accesso al libretto postale solo a uno dei figli (magari perché abita vicino a lui e l'altro abita altrove) e quest'ultimo a sua insaputa preleva denaro, come lo si dimostra in un momento successivo?
 
in caso di eredità tra 2 figli, se prima della morte dell'unico genitore superstite uno dei due "simula" l'acquisto (magari con soldi ricevuti dal genitore) si può dimostrare la nullità dell'atto?

In teoria, se il genitore preleva un importo tale da consentire la compravendita, non è di fatto impossibile mostrare l'operazione perché è come regalare i contanti al figlio?

Oppure, se l'acquisto avvenisse con cambiali ipotecarie fasulle non sarebbe la stessa cosa? Magari il padre ogni cambiale le strappa.

Conosco una situazione simile, successa negli anni 90. In pratica c'era un accordo tra fratelli e la madre per modificare la quota legittima, hanno fatto un atto di acquisto reale della casa intestata alla mamma, non so a livello finanziario come è stata gestita. Alla morte della madre la casa è diventata di proprietà dell'acquirente e non è entrata nella quota legittima. A livello legale non c'è stato nessun intoppo, non so se perchè i due fratelli erano in accordo
 
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