Venezia.O meglio,quello che ne rimane.

Fino allo scorso anno si lamentavano dell'eccesso di turisti...da un certo punto di vista sono stati accontentati...
 
Cioè fatturato -80%?

Disastro
 
Cioè fatturato -80%?

Disastro

Come ripeto da tempo le città lunapark (venezia, firenze, in parte roma, etc) devono riorganizzarsi per il futuro, il flusso di turisti (e di polli da spennare)
che avevano in passato difficilmente si ripeterà.
 
Come ripeto da tempo le città lunapark (venezia, firenze, in parte roma, etc) devono riorganizzarsi per il futuro, il flusso di turisti (e di polli da spennare)
che avevano in passato difficilmente si ripeterà.

tempo 1 anno e si riprende, tutto, le persone vogliono vivere, se il virus infetta 7 miliardi di persone e muoiono il 2% ovvero 140 milioni, ne rimangono comunque 6 miliardi 860 milioni.... che girano e spendono
 
tempo 1 anno e si riprende, tutto, le persone vogliono vivere, se il virus infetta 7 miliardi di persone e muoiono il 2% ovvero 140 milioni, ne rimangono comunque 6 miliardi 860 milioni.... che girano e spendono

Esatto, va bene il pessimismo ma il turismo non è compromesso per sempre, anzi è un vantaggio competitivo che rimarrà quando si supererà questa fase.
 
tempo 1 anno e si riprende, tutto, le persone vogliono vivere, se il virus infetta 7 miliardi di persone e muoiono il 2% ovvero 140 milioni, ne rimangono comunque 6 miliardi 860 milioni.... che girano e spendono

Esatto, va bene il pessimismo ma il turismo non è compromesso per sempre, anzi è un vantaggio competitivo che rimarrà quando si supererà questa fase.




Ok.

Per un attimo abbandono il mio solito pessimismo.Mi spiegate come gestireste una situazione di questo tipo? :)
 
Ok.

Per un attimo abbandono il mio solito pessimismo.Mi spiegate come gestireste una situazione di questo tipo? :)

chi ha fieno in cascina farà ottimi affari. Potrà entrare in location ottime dove difficilmente il vecchio locatario avrebbe mollato il negozio :)
 

come tutte le cose che determinano uno shock (temporaneo) ci saranno opportunità di guadagno interessanti.

Il punto che oggi deve lasciare alla finestra è che non si sa effettivamente in quanto tempo tornerà un livello adeguato di fiducia nei viaggi.
Il driver è lì e non tanto nella tempistica del vaccino.

Colpevolmente devo dire che qui da Padova non sono ancora mai andato a venezia post lockdown....

Per dirti qui giusto pochi gg il rettore di Unipd ha rassicurato la città che farà tornare in aula i 45.000 studenti universitari.
Sarebbe già un inizio anche se non sarà così immediato.

Ma pure qui l'assenza di turismo straniero sta impattando alcune attività in modo forte.
Il turismo internazionale incideva molto (non ai livelli di Venezia o Verona per fortuna) e soprattutto era in un trend di raddoppio ogni 3-5 anni cioè ESPLOSIVO.
 
Ok.

Per un attimo abbandono il mio solito pessimismo.Mi spiegate come gestireste una situazione di questo tipo? :)

Non la gestisci. la subisci.

O hai le spalle forti finanziariamente o muori.

Fine.

Quindi la scelta l'hai fatta prima del Covid. Se sei stato accorto la passerai, se hai rischiato in passato rischierai (forse ancora di più) adesso.
Solo che il rischio prima era di vedere disilluse le proprie (alte) aspettative di reddito, ora invece il rischio è essere costretto a svendere.
 
chi ha fieno in cascina farà ottimi affari. Potrà entrare in location ottime dove difficilmente il vecchio locatario avrebbe mollato il negozio :)

Cash is king (and access to credit too)
 
Cash is king (and access to credit too)

......OK!

Trovato il vaccino e passata la paura di viaggiare si ritornerà allo stato di prima.

"Giustamente" ci sarà una scrematura della eccessiva offerta con relativa scadenza di qualità di tutto ciò che ruotava intorno al turismo, ovvero troppi ristoranti/pizzerie di infima qualità, troppi bar o presunti tali, troppi negozietti di roba inutile etc etc...
 
Ok.

Per un attimo abbandono il mio solito pessimismo.Mi spiegate come gestireste una situazione di questo tipo? :)

Esatto, come fa un'attività a sopravvivere per uno o due anni senza lavoro? Mica si può ibernare.

E cmq i flussi rimarranno bassi per un po' perchè alla fine abbiamo metà della popolazione fifona che crede al terrore indotto dei mass media.

Ben gli sta. Si lamentavano dei troppi turisti!
 
mia opinione

il "problema" venezia e' enorme, complesso, forse incomprensibile anche da parte dei veneziani.

riassumendo in modo super grossolano abbiamo:

1-un museo a cielo aperto fragilissimo, costruito centinaia di anni fa non in grado di "assorbire" flussi veloci e poderosi di essere umani che devono mangiare, bere, espletare i propri bisogni, muoversi, in generale vivere. a parte i numeri, e' la velocita' dei flussi che e' impressionante (1 sola nave da crociera puo' vomitare sulla citta 5mila persone in poche ore che faranno probabilmente tutti la stessa strada piazzale roma/rialto/san marco)

2- enormi interessi economici/commerciali provenienti dall estero sotto forma di investimenti/proprieta' immobiliari

3- enormi interessi economici/commerciali delle famiglie ricche residenti o ex residenti proprietarie di locali commerciali prestigiosi

4- la gente "normale" residente che deve barcamenarsi in questo caos ma che cmq penso ne sia in parte responsabile (ripeto: in parte)

5- la gente privilegiata residente: vedasi migliaia di dipendenti pubblici di differenti categorie (a venezia c e la sede di qualunque ufficio), caste di varia natura vedasi gondolieri, tassisti acquei ecc.

6- negli ultimi anni sviluppo mondiale del turismo low cost, airbnb, ryanair, groupon ecc che una mega capitale europea forse riesce a "sopravvivere" mentre venezia affoga

7- responsabilita politica. ad es: l hotel a forma di cubo bianco autorizzato a piazzale roma vicino al ponte di calatrava, l ovovia del ponte di calatrava, fast food con relativo problema spazzatura (nulla contro mc.ecc. ma vi rendete conto che se ne trova uno dietro piazza san marco?)

8- moto ondoso che sgretola tutto

9- follia MOSE

e penso l elenco potrebbe essere molto piu lungo ma mi sn intristito per cui mi fermo qua

ciao
 
chi ha fieno in cascina farà ottimi affari. Potrà entrare in location ottime dove difficilmente il vecchio locatario avrebbe mollato il negozio :)



Tu il fieno in cascina lo useresti per acquistare beni dai quali non sai quando ci toglierai un centesimo?


Mi sembra la borsa.Riuscire a sapere quali sono i minimi o i massimi di un titolo è il sogno di tutti.
 
Tu il fieno in cascina lo useresti per acquistare beni dai quali non sai quando ci toglierai un centesimo?


Mi sembra la borsa.Riuscire a sapere quali sono i minimi o i massimi di un titolo è il sogno di tutti.

il covid se ne andrà come tutte le pandemie. Le persone ritorneranno a viaggiare. Se compero oggi a sconto 30% (cifra a caso) posso anche stare fermo 2 anni, viste le rendite future.
E' un modo per diversificare. Certo devi avere tanti milioni disponibili per poter diversificare, ma gli affari si fanno con i soldi
 
il covid se ne andrà come tutte le pandemie. Le persone ritorneranno a viaggiare. Se compero oggi a sconto 30% (cifra a caso) posso anche stare fermo 2 anni, viste le rendite future.
E' un modo per diversificare. Certo devi avere tanti milioni disponibili per poter diversificare, ma gli affari si fanno con i soldi




Ah certo dobbiamo augurarcelo tutti.Un'altra chiusura è praticamente impossibile.

Se può rincuorare,anche l'influenza spagnola,che era decisamente più letale,ci ha "dimenticati" e tutto è ritornato alla normalità.


Rimane comunque un legittimo stato di insicurezza.Hanno tremato anche i più ottimisti.

Li comprendo.
 
il "problema" venezia e' enorme, complesso, forse incomprensibile anche da parte dei veneziani.

riassumendo in modo super grossolano abbiamo:

1-un museo a cielo aperto fragilissimo, costruito centinaia di anni fa non in grado di "assorbire" flussi veloci e poderosi di essere umani che devono mangiare, bere, espletare i propri bisogni, muoversi, in generale vivere. a parte i numeri, e' la velocita' dei flussi che e' impressionante (1 sola nave da crociera puo' vomitare sulla citta 5mila persone in poche ore che faranno probabilmente tutti la stessa strada piazzale roma/rialto/san marco)

2- enormi interessi economici/commerciali provenienti dall estero sotto forma di investimenti/proprieta' immobiliari

3- enormi interessi economici/commerciali delle famiglie ricche residenti o ex residenti proprietarie di locali commerciali prestigiosi

4- la gente "normale" residente che deve barcamenarsi in questo caos ma che cmq penso ne sia in parte responsabile (ripeto: in parte)

5- la gente privilegiata residente: vedasi migliaia di dipendenti pubblici di differenti categorie (a venezia c e la sede di qualunque ufficio), caste di varia natura vedasi gondolieri, tassisti acquei ecc.

6- negli ultimi anni sviluppo mondiale del turismo low cost, airbnb, ryanair, groupon ecc che una mega capitale europea forse riesce a "sopravvivere" mentre venezia affoga

7- responsabilita politica. ad es: l hotel a forma di cubo bianco autorizzato a piazzale roma vicino al ponte di calatrava, l ovovia del ponte di calatrava, fast food con relativo problema spazzatura (nulla contro mc.ecc. ma vi rendete conto che se ne trova uno dietro piazza san marco?)

8- moto ondoso che sgretola tutto

9- follia MOSE

e penso l elenco potrebbe essere molto piu lungo ma mi sn intristito per cui mi fermo qua

ciao

condivido, molto interessante.

Per me le soluzioni per invertire questo declino sono solo due:
I) TURISMO: puntare a flussi molto più premium: volumi inferiori e spesa media molto più alta. Rinunciare al mordi-e-fuggi (turismo di giornata, crociere) fonte di innumerevoli problemi (città-museo, perdita della comunità locale, inquinamento grandi navi, moto ondoso, ecc.ecc). Come riuscirci? uno strumento su tutti: una tassa ALTA per accedere a Venezia; qualcosa di non impossibile anche al comune mortale, ma comunque una cifra importante, che faccia risparmiare per permettersela, o comunque diminuirne la frequenza. Non meno di €100 per visitatore, per dire. Non può né dev'essere sempre alla portata di tutti, perché semplicemente ciò non è sostenibile. Visitare Venezia dev'essere un'esperienza unica, e come tale, essere ambita e rispettata da chi la visita, sottolineata anche dallo sforzo economico necessario per entrarci; non può essere sullo stesso piano di mille altre città usa e getta, buone per un weekend low-cost.
II) COMUNITA' LOCALE: Venezia, per sua conformazione, non può competere sullo stesso piano economico di città sulla terraferma. Può e dev'essere un hub di eccellenza di servizi avanzati (digitale in primis), realtà artigianali di iper-nicchia, arte e cultura - ancora e molto di più di quanto non sia già ora.
 
condivido, molto interessante.

Per me le soluzioni per invertire questo declino sono solo due:
I) TURISMO: puntare a flussi molto più premium: volumi inferiori e spesa media molto più alta. Rinunciare al mordi-e-fuggi (turismo di giornata, crociere) fonte di innumerevoli problemi (città-museo, perdita della comunità locale, inquinamento grandi navi, moto ondoso, ecc.ecc). Come riuscirci? uno strumento su tutti: una tassa ALTA per accedere a Venezia; qualcosa di non impossibile anche al comune mortale, ma comunque una cifra importante, che faccia risparmiare per permettersela, o comunque diminuirne la frequenza. Non meno di €100 per visitatore, per dire. Non può né dev'essere sempre alla portata di tutti, perché semplicemente ciò non è sostenibile. Visitare Venezia dev'essere un'esperienza unica, e come tale, essere ambita e rispettata da chi la visita, sottolineata anche dallo sforzo economico necessario per entrarci; non può essere sullo stesso piano di mille altre città usa e getta, buone per un weekend low-cost.
II) COMUNITA' LOCALE: Venezia, per sua conformazione, non può competere sullo stesso piano economico di città sulla terraferma. Può e dev'essere un hub di eccellenza di servizi avanzati (digitale in primis), realtà artigianali di iper-nicchia, arte e cultura - ancora e molto di più di quanto non sia già ora.

il punto 1 si scontra con gli enormi interessi economici piccoli e grandi, ricordo che il sindaco solo per fare un esempio banale e' un importante imprenditore.

il punto 2 e' la solita minestra di filosofeggiamenti e sproloqui vari fatti da gente ricca e distaccata dalla quotidianita' che va ospite nei talk show lautamente pagata e dove magari presenta anche l ultimo libro che ha scritto.

il punto e' che il denaro fa impazzire la gente. chiunque me compreso.....se vedi un fiume di soldi arrivarti dall alto te ne freghi di tutto, vai fuori di testa e ti autogiustifichi con i se, i ma, potremmo, forse e bla bla bla. questo vale x tutto, non solo x venezia.

hanno ragione gli utenti che hanno scritto sopra, passato il covid tutto sara' come prima, anzi peggio (o meglio, dal punto di vista dei "magnaschei" citando natalino balasso)
 
il punto 1 si scontra con gli enormi interessi economici piccoli e grandi, ricordo che il sindaco solo per fare un esempio banale e' un importante imprenditore.

il punto 2 e' la solita minestra di filosofeggiamenti e sproloqui vari fatti da gente ricca e distaccata dalla quotidianita' che va ospite nei talk show lautamente pagata e dove magari presenta anche l ultimo libro che ha scritto.

il punto e' che il denaro fa impazzire la gente. chiunque me compreso.....se vedi un fiume di soldi arrivarti dall alto te ne freghi di tutto, vai fuori di testa e ti autogiustifichi con i se, i ma, potremmo, forse e bla bla bla. questo vale x tutto, non solo x venezia.

hanno ragione gli utenti che hanno scritto sopra, passato il covid tutto sara' come prima, anzi peggio (o meglio, dal punto di vista dei "magnaschei" citando natalino balasso)

Sarebbe molto interessante da parte tua argomentare ulteriormente il tuo disaccordo sul punto 1...

Si tratterebbe di trasformare Venezia in un posto tipo Capri - Taormina - Porto Cervo, calibrando il livello di esclusività sulla base dell'entità del flusso turistico sostenibile senza fare danni.

Dove sta il problema, e in particolare perché questa trasformazione dovrebbe necessariamente portare ad una perdita economica?
 
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