KillboyPowerhad
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Ciao a tutti ,
Leggendo con interesse le recenti opinioni che circolano sul blog in merito al mercato immobiliare, volevo discutere con voi su cosa fareste nei miei panni di aspirante acquirente prima casa.
Premesse:
- 29 anni
- single
- costo max. ipotetico immobile + oneri ~170k€.
- patrimonio netto 110k
- contratto indeterminato, reddito netto da dipendente di 35/37k€ anno
Probabilmente non sarà un immobile definitivo nell'arco della mia vita poiché:
1) non voglio spendere più di quanto indicato ed entro questa fascia di prezzo non c'è molto di interessante a Bergamo (mi piacerebbe una villetta a schiera ma a questo prezzo non si trova nulla, spero nell'effetto COVID ma non sono speranzoso)
2) Sono single, può darsi che con la prossima ragazza che trovo o per future esigenze di famiglia sarò costretto a cambiarla.
Nonostante le incertezze sul futuro, ho preferito scegliere la via dell'acquisto anziché dell'affitto visto la presenza odierna di mutui a tassi bassi (0.90% /1%), l'assenza di proposte d'affitto interessanti e la mia inesperienza sul mercato degli investimenti in autonomia (non sarei in grado al momento di coprire una parte consistente dell'affitto tramite investimenti).
Quindi, in caso di acquisto, visti gli interessi bassi, pensavo di cacciare di tasca immediatamente 50k e mutuare i restanti 120.000k in 30 anni con una rata mensile sostenibile <400€/mese. I restanti 60k in parte li lascerei in liquidità ed in parte investiti (ad oggi ho tenuto solo 20k in un PAC ISP di 10 anni il resto ho liquidato tutto qualche tempo fa). Mesi fa avevo parlato con la direttrice di banca e mi ha detto che non avrebbe avuto alcun problema ad erogare un mutuo di questo tipo.
Cosa ne pensate?
Qualsiasi opinione sulla mia situazione, anche in riferimento all'argomento caldo "effetto COVID", è ben accetta.
Leggendo con interesse le recenti opinioni che circolano sul blog in merito al mercato immobiliare, volevo discutere con voi su cosa fareste nei miei panni di aspirante acquirente prima casa.
Premesse:
- 29 anni
- single
- costo max. ipotetico immobile + oneri ~170k€.
- patrimonio netto 110k
- contratto indeterminato, reddito netto da dipendente di 35/37k€ anno
Probabilmente non sarà un immobile definitivo nell'arco della mia vita poiché:
1) non voglio spendere più di quanto indicato ed entro questa fascia di prezzo non c'è molto di interessante a Bergamo (mi piacerebbe una villetta a schiera ma a questo prezzo non si trova nulla, spero nell'effetto COVID ma non sono speranzoso)
2) Sono single, può darsi che con la prossima ragazza che trovo o per future esigenze di famiglia sarò costretto a cambiarla.
Nonostante le incertezze sul futuro, ho preferito scegliere la via dell'acquisto anziché dell'affitto visto la presenza odierna di mutui a tassi bassi (0.90% /1%), l'assenza di proposte d'affitto interessanti e la mia inesperienza sul mercato degli investimenti in autonomia (non sarei in grado al momento di coprire una parte consistente dell'affitto tramite investimenti).
Quindi, in caso di acquisto, visti gli interessi bassi, pensavo di cacciare di tasca immediatamente 50k e mutuare i restanti 120.000k in 30 anni con una rata mensile sostenibile <400€/mese. I restanti 60k in parte li lascerei in liquidità ed in parte investiti (ad oggi ho tenuto solo 20k in un PAC ISP di 10 anni il resto ho liquidato tutto qualche tempo fa). Mesi fa avevo parlato con la direttrice di banca e mi ha detto che non avrebbe avuto alcun problema ad erogare un mutuo di questo tipo.
Cosa ne pensate?
Qualsiasi opinione sulla mia situazione, anche in riferimento all'argomento caldo "effetto COVID", è ben accetta.