Il Sole: aste immobiliari, gigantesco falo' nel 2019 bruciati 3,4 miliardi !

P.A.T.

Nuovo Utente
Registrato
8/5/01
Messaggi
31.021
Punti reazioni
1.391
https://www.google.com/search?q=aste+immobiliari+2019+bruciati+3,4+miliardi&sxsrf=ALeKk00sgo-xOoQlBqaxVX8LhxFPagOCrg:1591094734376&source=lnms&sa=X&ved=0ahUKEwiH3sjj-eLpAhUS6aYKHfvYBbkQ_AUIDSgA&biw=1536&bih=748&dpr=1.25

2.6.2020

Titolo:

Un gigantesco falò. Nel solo 2019 le aste giudiziarie hanno bruciato in Italia 3,4 miliardi di euro di ricchezza degli italiani.



I 160mila immobili che sono passati in asta nel 2019 avevano - secondo la ricerca - un valore minimo di 18 miliardi di euro.
Alla fine quelli passati in asta più di una volta hanno registrato una perdita di valore complessiva di 3,4 miliardi

E si tratta di una realtà per nulla confortante: le aste immobiliari sono ancora un problema in Italia.
Lo sono per le banche, perché le forti svalutazioni degli immobili non consentono loro di recuperare in maniera soddisfacente i mutui
(ormai in sofferenza) che avevano concesso. Ma sono un danno anche per i proprietari delle case: se un immobile si svaluta troppo e
viene venduto in asta a un prezzo inferiore rispetto al valore del mutuo che il proprietario deve ancora pagare alla banca, quest’ultimo
resta infatti debitore per la parte residua.

Aste troppo ribassate sono dunque una beffa non solo per le banche ma anche per i proprietari:
perché perdono la casa, ma non estinguono il loro debito.
 
Anche perché la tecnologia non è ancora davvero arrivata:
le aste che nel 2019 hanno previsto la partecipazione telematica sono state infatti appena il 39%, di cui 26% in modalità mista telematica e analogica.

Questa inefficienza, che dilata i tempi a dismisura, ha un impatto significativo sul prezzo di aggiudicazione finale.

I 160.000 immobili che sono passati in asta nel 2019 avevano - secondo la ricerca - un valore minimo di 18 miliardi di euro. Alla fine quelli passati in
asta più di una volta hanno registrato una perdita di valore complessiva di 3,4 miliardi.

Penalizzando - è giusto ribadirlo - anche i proprietari: è vero che l’inefficienza delle aste permette loro di stare in casa più a lungo (questo è positivo per loro), ma è anche vero che la svalutazione dell’immobile spesso non permette loro di estinguere il debito con la banca neppure dopo la vendita.
 
https://www.google.com/search?q=aste+immobiliari+2019+bruciati+3,4+miliardi&sxsrf=ALeKk00sgo-xOoQlBqaxVX8LhxFPagOCrg:1591094734376&source=lnms&sa=X&ved=0ahUKEwiH3sjj-eLpAhUS6aYKHfvYBbkQ_AUIDSgA&biw=1536&bih=748&dpr=1.25

2.6.2020
Le aste non sono una beffa ne'

Titolo:

Un gigantesco falò. Nel solo 2019 le aste giudiziarie hanno bruciato in Italia 3,4 miliardi di euro di ricchezza degli italiani.



I 160mila immobili che sono passati in asta nel 2019 avevano - secondo la ricerca - un valore minimo di 18 miliardi di euro.
Alla fine quelli passati in asta più di una volta hanno registrato una perdita di valore complessiva di 3,4 miliardi

E si tratta di una realtà per nulla confortante: le aste immobiliari sono ancora un problema in Italia.
Lo sono per le banche, perché le forti svalutazioni degli immobili non consentono loro di recuperare in maniera soddisfacente i mutui
(ormai in sofferenza) che avevano concesso. Ma sono un danno anche per i proprietari delle case: se un immobile si svaluta troppo e
viene venduto in asta a un prezzo inferiore rispetto al valore del mutuo che il proprietario deve ancora pagare alla banca, quest’ultimo
resta infatti debitore per la parte residua.

Aste troppo ribassate sono dunque una beffa non solo per le banche ma anche per i proprietari:
perché perdono la casa, ma non estinguono il loro debito.

Le aste non sono una beffa ne' per le banche ne' per i proprietari, sono il modo per vendere al meglio proprietà di coloro che hanno sbagliato a comperare (i proprietari) garantite da coloro che non hanno avuto la giusta accortezza di stabilirne il valore a garanzia e che anziché tenerle in proprietà, le vendono a qualsiasi prezzo. Gli articoli di giornale che dicono il contrario sono scritti solo per attrarre l'attenzione del lettore, soprattutto oggi che i valori di aggiudicazione in determinate zone sono simili a quelli di mercato.
 
Le aste non sono una beffa ne' per le banche ne' per i proprietari, sono il modo per vendere al meglio proprietà di coloro che hanno sbagliato a comperare (i proprietari) garantite da coloro che non hanno avuto la giusta accortezza di stabilirne il valore a garanzia e che anziché tenerle in proprietà, le vendono a qualsiasi prezzo. Gli articoli di giornale che dicono il contrario sono scritti solo per attrarre l'attenzione del lettore, soprattutto oggi che i valori di aggiudicazione in determinate zone sono simili a quelli di mercato.

Sono d'accordo.
Bisogna anche dire che bisognerebbe allargare la partecipazioni a queste aste. Procedure troppo astruse sono alla merce dei "professionisti" che non hanno alcun interesse ad alzare i prezzi.
 
Ultima modifica:
Non so a voi, ma mi capita sempre più spesso, di veder pubblicizzati immobili all'asta tramite i siti noti, cercando poi l'immobile nei siti specializzati in aste non lo si trova.
 
Nessun compratore ha interesse a tenere alto il prezzo di aggiudicazione e ultimamente tanti piccoli investitori si sono accostati alle aste tanto da non renderle quasi più interessanti
 
Buongiorno, qualcuno mi può illuminare su questa villa favolosa di 350 mq in asta che non si riesce a vendere a poco più di 200.000 euro? :confused:

Asta giudiziaria Abitazione di tipo civile Via Pesciatina, 2, Fucecchio (FI)

ERROR: The request could not be satisfied

E' in asta da fine 2017, primo prezzo oltre il milione... a ottobre 2019 era in asta a 276.000 quindi con 207.000 si aggiudicava, riproposta ad aprile scorso sempre a 276.000. Da perizia viene descritta in ottime condizioni, tutto in regola quindi non ci sono da fare opere di regolarizzazione, attualmente occupata da esecutato, ho visto un pò di tempo fa era stata messa sul mercato a 1 milione e mezzo di euro (si può fare mentre un oggetto è in asta? :confused:)

La villa si trova in un ottima zona dove ci sono diverse ville similari, quindi parrebbe ci siano tutti gli ingredienti, cosa mi sfugge? Credo sia impossibile non si venda perchè è occupata a meno che gli occupanti non sia gente "poco raccomandabile", costi nascosti?... piscina... tetto... ecc... ma c'è una perizia

Ve lo chiedo perchè quelle zone sarebbero di mio interesse per comprare in futuro una casa, il prezzo ovviamente c'è però le spese ordinarie di manutenzione per una roba del genere penso siano su almeno 10k l'anno, quindi è da escludere.
 
Non so a voi, ma mi capita sempre più spesso, di veder pubblicizzati immobili all'asta tramite i siti noti, cercando poi l'immobile nei siti specializzati in aste non lo si trova.

L’ho notato anche io.
Tanti annunci di roba già battuta all’asta. Ma perchè?
 
Ve lo chiedo perchè quelle zone sarebbero di mio interesse per comprare in futuro una casa, il prezzo ovviamente c'è però le spese ordinarie di manutenzione per una roba del genere penso siano su almeno 10k l'anno, quindi è da escludere.


10k mi sembrano poco: il giardino , la piscina, riscaldamento per tutti quei mq...
 
Sembra che per la ricerca siano riusciti a raccogliere tutte le aste che si svolgono in Italia.


L’analisi dei soli dati del PVP dà quindi la certezza di aver raccolto tutte le aste bandite in Italia e, allo stesso tempo, esclude potenziali errori dovuti alla doppia analisi di portali autorizzati alla pubblicità legale. Analisi che potrebbe creare aste duplicate o sovrascrizioni errate e, quindi, potenzialmente decuplicare gli errori all’interno di un report di tale natura. “La complessità nella realizzazione di Scenario aste immobiliari 2019 non sta tanto nella raccolta dei dati, quanto nella normalizzazione svolta dai nostri Data Scientists” – prosegue Giulio Licenza co-founder di Reviva – “ovvero il lavoro necessario per rendere ogni asta univoca, ricondurre più aste alla stessa procedura, classificare le innumerevoli tipologie di immobili in asset class, unire i tribunali o le procedure, ecc., a causa della naturale diversità dei dati reperiti anche se presi dalla stessa fonte.”


Io ne dubito, perché non credo siano riusciti ad includere anche le aste a cui ricorrono gli specialisti che cercano di dare la minima pubblicita' alla vendita per non incontrare concorrenza.

Ad esempio, le aste dei fallimenti, concordati, etc, hanno uno sviluppo burocratico del tutto diverso rispetto alle procedure condominiali.

Qui non tutti i curatori usano la procedura di Zucchetti, che viene pubblicata sul sito: fallimenti(capoluogo di provincia).it
Altri, invece, pubblicano la procedura sul sito di Zucchetti, come richiesto, ma non vi allegano tutti i documenti (foto, perizia, ordinanza) ma solo il bando.

Gli specialisti delle aste pertanto ricorrono all'antico metodo, l'unico che funziona bene in Italia, che e' quello ***manuale**, ovvero che consiste nella visita frequente nei tribunali e la consultazione manuale dei documenti cartacei in sede, che non so bene dove siano pubblicait (una specie di albo pretorio, forse ?).

Se lo specialista rinviene un pezzo immobiliare di interesse, concorda con il curatore che venga pubblicato su un piccolo quotidiano locale cosi' da dare la minima pubblicita' possibile tramite una "manifestazione ad offrire" che rimane pressoche' inosservata. Inosservata anche agli occhi di questi dell'articolo che dicono di aver incluso "tutto" nella loro statistica.

E lo specialista se lo aggiudica facilmente a prezzo stracciato, evitando qualsiasi forma di concorrenza tesa ad innalzare il prezzo.

Cosi', mi dicono gli specialisti, funzionano (non funzionano) le cose in Italia.

Fino a quando non ci sara' l'obbligatorieta' della forma telematica ci saranno ancora tantissimi falo', come dice l'articolo. :clap:
 
Buongiorno, qualcuno mi può illuminare su questa villa favolosa di 350 mq in asta che non si riesce a vendere a poco più di 200.000 euro? :confused:

Asta giudiziaria Abitazione di tipo civile Via Pesciatina, 2, Fucecchio (FI)

ERROR: The request could not be satisfied

E' in asta da fine 2017, primo prezzo oltre il milione... a ottobre 2019 era in asta a 276.000 quindi con 207.000 si aggiudicava, riproposta ad aprile scorso sempre a 276.000. Da perizia viene descritta in ottime condizioni, tutto in regola quindi non ci sono da fare opere di regolarizzazione, attualmente occupata da esecutato, ho visto un pò di tempo fa era stata messa sul mercato a 1 milione e mezzo di euro (si può fare mentre un oggetto è in asta? :confused:)

La villa si trova in un ottima zona dove ci sono diverse ville similari, quindi parrebbe ci siano tutti gli ingredienti, cosa mi sfugge? Credo sia impossibile non si venda perchè è occupata a meno che gli occupanti non sia gente "poco raccomandabile", costi nascosti?... piscina... tetto... ecc... ma c'è una perizia

Ve lo chiedo perchè quelle zone sarebbero di mio interesse per comprare in futuro una casa, il prezzo ovviamente c'è però le spese ordinarie di manutenzione per una roba del genere penso siano su almeno 10k l'anno, quindi è da escludere.

E' sempre cosi per le seconde case.

Perizia "esperto" 10, vendita finale 2 o 3.

Le aste sono il tornasole del mercato, dove tutti possiamo vedere i reali prezzi di mercato, visto che i prezzi di vendita non vengono pubblicati da nessuna parte per le vendite non in asta.
 
Ciao Pat e buongiorno a tutti,

ho visto che milioni di lavoratori sarebbero in smart working. Questo fatto che ridurrebbe la necessità di spazi per uffici etc unito alla crisi economica unita alla già precedente situazione immobiliare produrrà un ulteriore calo dei prezzi, oltre che nelle aste, anche sul normale mercato immagino. Ma di quanto? 10%, 20/30/40?

Sicuramente gli uffici oggi non mostrano piu' il mercato che avevano in passato. Se situati al piano terra nemmeno per il riutilizzo attraverso la schermatura delle finestre (soluzione adottata in passato) dato che le cliniche dentistiche stanno fallendo in gran numero (gia' fallite una mezza dozzina, altre seguiranno).

Lo smart working ha definitivamente affossato il mercato degli affitti degli uffici.

Per quanto riguarda invece i negozi non mi esprimo per mancata osservazione del fenomeno che non mi interessa molto.

Infine, per quanto riguarda il mercato immobiliare vero e proprio, quello residenziale, sicuramente c'e' una necessita' di case piu' ampie per lo smart working, terrazze e giardini condominiali. Meglio ancora se con vista gradevole o terrazza panoramica.

Non credo invece molto all'ipotesi che le aree periferiche acquisteranno valore a discapito dei centri storici. Sarebbe un'ipotesi da testare, con dati reali di contrattazioni a mercato.
 
Infine, un aspetto di cui in questa sezione non si parla mai e' la qualita' del condominio in termini di reputazione ed affidabilita' dei condomini nei pagamenti.

Nessuno qui ha sollevato il delicato tema che, a causa del coronvirus, molti condomini dovranno pagare le spese anche per i morosi, dato che il governo vieta e vietera' anche in futuro ingiunzioni, precetti e pignoramenti.

Avendo maturato una particolare sensibilita' sul tema in passato, io ho sempre cercato di acquistare in contesti nei quali ci fosse una destinazione mista, possibilmente tante attivita' direzionali/professionali/di servizi al posto del solo residenziale.

Cio' in passato mi assicurava in linea teorica una diminuzione del rischio insolvenza dei condomini.

Tuttavia il Coronavirus ha ribaltato completamente le carte: le attivita' di geometra, commercialista, notaio, avvocato, sono state esonerate dai pagamenti fiscali e di conseguenza molte di queste attivita' si sentono motivate a considerare l'autosospensione del pagamento anche delle condominiali, per i benefici sopravvenuti dell'impignorabilita' dei loro beni.

Basti pensare all'incredibile richiesta di 353 giovani nuovi notai che si sono messi a sgomitare per pigliare i 600 Euro del governo.

Dubito che molti professionisti assolveranno gli obblighi condominiali e, in assenza della possibilita' da parte dell'amministratore di poter sequestrare loro l'immobile per saldare le condominiali, tocchera' ai condomini residuali il pagamento in solido delle loro incombenze. :'(

E' una riflessione amara, che testimonia come le certezze granitiche di un tempo con il coronavirus si siano sgretolate.

E che il governo, ogni governo, e' sempre a favore degli affittuari e mai dei proprietari, a cui vorrebbe, se potesse, sequestrare tutti i loro beni.

Evviva il comunismo mascherato di stato :'(
 
Evviva il comunismo mascherato di stato :'(

Non è mai stato tanto mascherato che nei fatti siamo lo stato più comunista d'Europa: imprese da mungere, fannulloni da mantenere, scherno della ricchezza, tutele imbarazzanti del lavoratore pubblico. La maggioranza attuale è stata salvata dal Covid, per loro non è stata una tragedia, ma la manna dal cielo.
 
Infine, un aspetto di cui in questa sezione non si parla mai e' la qualita' del condominio in termini di reputazione ed affidabilita' dei condomini nei pagamenti.

Nessuno qui ha sollevato il delicato tema che, a causa del coronvirus, molti condomini dovranno pagare le spese anche per i morosi, dato che il governo vieta e vietera' anche in futuro ingiunzioni, precetti e pignoramenti.

Avendo maturato una particolare sensibilita' sul tema in passato, io ho sempre cercato di acquistare in contesti nei quali ci fosse una destinazione mista, possibilmente tante attivita' direzionali/professionali/di servizi al posto del solo residenziale.

Cio' in passato mi assicurava in linea teorica una diminuzione del rischio insolvenza dei condomini.

Tuttavia il Coronavirus ha ribaltato completamente le carte: le attivita' di geometra, commercialista, notaio, avvocato, sono state esonerate dai pagamenti fiscali e di conseguenza molte di queste attivita' si sentono motivate a considerare l'autosospensione del pagamento anche delle condominiali, per i benefici sopravvenuti dell'impignorabilita' dei loro beni.

Basti pensare all'incredibile richiesta di 353 giovani nuovi notai che si sono messi a sgomitare per pigliare i 600 Euro del governo.

Dubito che molti professionisti assolveranno gli obblighi condominiali e, in assenza della possibilita' da parte dell'amministratore di poter sequestrare loro l'immobile per saldare le condominiali, tocchera' ai condomini residuali il pagamento in solido delle loro incombenze. :'(

E' una riflessione amara, che testimonia come le certezze granitiche di un tempo con il coronavirus si siano sgretolate.

E che il governo, ogni governo, e' sempre a favore degli affittuari e mai dei proprietari, a cui vorrebbe, se potesse, sequestrare tutti i loro beni.

Evviva il comunismo mascherato di stato :'(

Quello che tu affermi mi pare senza alcuna logica. Se a causa del Covid il creditore non può escutere sul condomino moroso per quale motivo può farlo nei confronti degli altri condomini?

Sarebbe peraltro contra legem:

Condomino moroso: Chi paga i debiti dei Condomini Morosi?

Saranno i creditori che saranno costretti ad attendere i pagamenti.
 
Le aste immobiliari sono il regno incontrastato degli speculatori pieni di soldi. Che hanno tutto l'interesse a comprare al minor prezzo possibile. Poi ci sono i casi in cui l'esecutato riesce a "ricomprarsi" la casa, ma è ancora un'altra questione.
 
Le aste immobiliari sono il regno incontrastato degli speculatori pieni di soldi. Che hanno tutto l'interesse a comprare al minor prezzo possibile. Poi ci sono i casi in cui l'esecutato riesce a "ricomprarsi" la casa, ma è ancora un'altra questione.

Speculatori che faranno di tutto per mantenere quanto più opaco possibile il business, se non rendono obbligatorie le pubblicazioni online non si farà nessun passo in avanti
 
Indietro