Negozi, bar, uffici vogliono tutti riaprire .. ma ci sarebbero clienti sufficienti ?

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P.A.T.

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Nella mia città commercianti ed esercenti sono sull'orlo della rivolta sociale. Si limitano ad occupare la piazze in silenzio, come hanno fatto gia' ieri, ma posso assicurarvi dalle loro conversazioni captate che il clima è drammatico. La Calabria addirittura minaccia di aprire tutto senza consenso governativo.

Ma mi sembra che nessuno si ponga la domanda: ci saranno abbastanza clienti per beni e servizi alla riapertura dei bar, ristoranti, negozi, uffici ?

La mia paura e' la seguente: se io fossi il presidente del Consiglio non mi incaponerei su sottili considerazioni tecniche del comitato tecnico scientifico. Lascerei aprire tutto, dal momento che prevedo che non ci saranno clienti per un bel po' di tempo ed eviterei i rischi della rivolta sociale, per me concreta.

Commercianti ed esercenti hanno un'idea imperfetta che le riaperture di negozi ritorneranno gradualmente a far acquisire loro clienti. Temo che non sara' vero, poiché non ci sara' una ripresa lineare, ma una ripresa soffertissima, cioe' visite ed acquisti quasi inesistenti da far ravvedere commercianti ed esercenti che ha ragione Conte, cioe' che e' meglio tenere chiuso per non percepire la realta' drammatica in cui verserà una parte dell'Italia tra qualche mese.
 
Sento dire che molti non riapriranno più, se è così quelli che restano avranno un po' di clienti vista la minor concorrenza.
 
Sento dire che molti non riapriranno più, se è così quelli che restano avranno un po' di clienti vista la minor concorrenza.

Secondo me invece riapriranno quasi tutti. Infatti non e' questo il punto se riapriranno o non riapriranno.
Il punto e': ci saranno abbastanza clienti ?

Quando constateranno che non ci saranno abbastanza clienti tutti quelli che dicevano che non avrebbero riaperto e che poi - contraddicendosi - hanno riaperto, chiuderanno.

Definitivamente.
 
Sento dire che molti non riapriranno più

Tieni conto che molte di queste posizioni sono strumentali, per accedere al credito bancario senza condizioni.

Ma le banche non sono stupide, fanno questo lavoro dal 1400, dai tempi dei Medici a Firenze e nonostante quanto dicano i TG non daranno i 25.000 Euro a tutti con la minaccia che non riapriranno.

Le regole base delle banche sono sempre le stesse, non cambia nulla:

1 PRIORITA' DI ASSEGNAZIONE sulla base della considerazione se i beni immobiliari sono di proprieta' o meno e soprattutto se i beni immobiliari sono appetibili per la banca.

2 Fideiussioni personali a garanzia del finanziamento per chi e' in affitto

3 Richieste di compensazione parziale con posizioni pregresse.

E per chi e' in affitto dicono che le banche chiedano persino bilanci 2019 in bozza.
 
Nella mia città commercianti ed esercenti sono sull'orlo della rivolta sociale. Si limitano ad occupare la piazze in silenzio, come hanno fatto gia' ieri, ma posso assicurarvi dalle loro conversazioni captate che il clima è drammatico. La Calabria addirittura minaccia di aprire tutto senza consenso governativo.

Ma mi sembra che nessuno si ponga la domanda: ci saranno abbastanza clienti per beni e servizi alla riapertura dei bar, ristoranti, negozi, uffici ?

La mia paura e' la seguente: se io fossi il presidente del Consiglio non mi incaponerei su sottili considerazioni tecniche del comitato tecnico scientifico. Lascerei aprire tutto, dal momento che prevedo che non ci saranno clienti per un bel po' di tempo ed eviterei i rischi della rivolta sociale, per me concreta.

Commercianti ed esercenti hanno un'idea imperfetta che le riaperture di negozi ritorneranno gradualmente a far acquisire loro clienti. Temo che non sara' vero, poiché non ci sara' una ripresa lineare, ma una ripresa soffertissima, cioe' visite ed acquisti quasi inesistenti da far ravvedere commercianti ed esercenti che ha ragione Conte, cioe' che e' meglio tenere chiuso per non percepire la realta' drammatica in cui verserà una parte dell'Italia tra qualche mese.

Concordo.

Per quanto mi riguarda, andare a prendere il caffè al bar rappresentava il piacere di entrare in luogo piacevole, stare al bancone sorseggiando il caffè mentre controllavo lo smartphone e magari facendo due chiacchere con qualche amico.

L'idea di dover fare la coda, distanziato di due metri, magari in attesa per 10 minuti, per poi prendere il caffè nel bicchierino usa e getta ed uscire per consumarlo all'aperto......beh.....diciamo che ne faccio volentieri a meno.

Pertanto difficilmente entrerò in un bar.

Stesso discorso vale per i ristoranti, i negozi di abbigliamento e tutti quelli che non vendono oggetti di primaria necessità.
 
C'è gente che non vede l'ora di andare al ristorante, c'è gente che vorrebbe andarci ma ha paura, gente che vorrebbe andarci ma plexiglass & co. non li può vedere e gente che dopo due mesi a casa dei ristoranti può farne a meno
 
Sono d'accordo, io credo che anche se aperti al pubblico (ristorazione e negozi) dovessero riapire domani non attirerebbe così tanti clienti: per i ristoranti la sensazione che leggo è "piuttosto che fare una cena che sembra di essere allo sportello postale rinuncio", per i negozi anche chi non era avverso all'online in questi mesi ha comprato li, non avendo alternativa.
Mi sbaglierò, ma in parallelo con il minor volume di spesa dovuto alla crisi e disoccupazione, si scoprirà/riscoprirà/consoliderà il mercato online.

My2cents
 
Penso che bar e ristoranti ritroveranno la clientela. Forse saremo tutti fulminati ma tra i miei conoscenti quasi tutti vorrebbero tornarci presto, a mangiare una pizza o verso un aperetivo all'aperto.
Sui negozi la vedo più dura dato che molti negozianti avevano prezzi folli.
 
Guarda PAT io ti posso dire come è qui in Swiss.
La gente SCALPITA per prenotare le vacanze all'estero. Tanto che dal governo federale hanno diramato una "intervista" in cui si suggeriva di attendere spiegando a cosa potessero andare incontro....
Anch'io pensavo che le persone fossero un po' rinsavite, che avesso valutato come la vita frenetica e assurda che facevano prima cappuccino/brioche di corsa prima di andare al lavoro, apericena come se piovesse, pranzo farlocco al bar così non c'è da cucinare e lavare i piatti, eccetera eccetera. Invece nulla. il 90% di quelli con cui parlo non aspetta altro che di poter tornare alla vita "normale" e quando gli chiedo cosa è per lui normale mi elenca: calcio, bar, ristoranti
Pertanto appena decretano il "tana liberi tutti" tornerà tutto come prima
 
E per chi e' in affitto dicono che le banche chiedano persino bilanci 2019 in bozza.

Chiedono il bilancio 2018 depositato + provvisorio 2019 + un paio di moduli da compilare.
Ma non dovrebbe esserci l'istruttoria e quindi tempi di rilascio più rapidi.

Io ho ssentito anche di chi, avendo un fido di oltre 30k, in caso di accesso al prestito da 25k avrebbe visto quei soldi ridurre il fido e non andare nella liquidità....

Per le attività di ristorazione credo che prima di chiudere si andranno a riprendere i margini dove ci sono, ovvero nei dipendenti.
Che saranno i primi a saltare.
Poi se la coperta continuerà ad essere corta alla fine abbasseranno la serranda.
 
Tieni conto che molte di queste posizioni sono strumentali, per accedere al credito bancario senza condizioni.

Ma le banche non sono stupide, fanno questo lavoro dal 1400, dai tempi dei Medici a Firenze e nonostante quanto dicano i TG non daranno i 25.000 Euro a tutti con la minaccia che non riapriranno.

Le regole base delle banche sono sempre le stesse, non cambia nulla:

1 PRIORITA' DI ASSEGNAZIONE sulla base della considerazione se i beni immobiliari sono di proprieta' o meno e soprattutto se i beni immobiliari sono appetibili per la banca.

2 Fideiussioni personali a garanzia del finanziamento per chi e' in affitto

3 Richieste di compensazione parziale con posizioni pregresse.

E per chi e' in affitto dicono che le banche chiedano persino bilanci 2019 in bozza.

il credit score la fà da padrone. Le banche devono preservare i bilanci e il ratio patrimonio/impegni
Comodo da parte del gobierno degli scappati di casa dire alle banche "fate un atto d'amore". Quelli gli rispondono "fattelo tu invece di sparare superc.axxole millantando che dai 750 miliardi e a oggi ne hai erogati 7"
 
Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, in tutta onestà, non ho idea di come potrebbe essere la ripresa. E non ho idea di come le persone potranno reagire innanzi alla previsione di stare tanto tempo in coda. In conto è farlo della GDO per esigenze alimentari, altro è farlo per esigenze voluttuarie. Io, personalmente, se vado al ristorante e/o al bar per fare la colazione, oltre al fatto intrinseco di cibarmi, ciò costituisce un'occasione di svago e di rilassamento (si scherza si chiacchera ci si divaga sul calcio ecc.). Se devo fare la fila per il caffé o se per andare al ristorante devo attendere e poi, una volta seduto, devo consumare il mio pasto velocemente con i miei commensali seduti nel rispetto della distanza sociale .... anche no, grazie. Preferisco attendere.
Ho di recente parlato con il barista da cui vado per bere il caffé durante la pausa, e mi ha confidato che se deve aprire in queste condizioni (ossia fare attendere la gente fuori, mettere due tavolini in croce sotto il porticato ecc.), lui preferisce posticipare a quanto tutto sarà più normale. Del resto, almeno lui, considerata la sua situazione (tiene aperto solo per arrivare alla pensione e non solo per guadagno), se lo può permettere.
 
Io ho ssentito anche di chi, avendo un fido di oltre 30k, in caso di accesso al prestito da 25k avrebbe visto quei soldi ridurre il fido e non andare nella liquidità....

Ho "sentito" anch'io questa storia, anzi …..
me l'ha confermato confidenzialmente un direttore :D
 
io ho realmente sentito questa storia in ufficio mentre parlavamo del più e del meno (senza fonti dirette) e onestamente facevo anche fatica a crederci perchè mi sembrava contro ogni logica....e invece.... è proprio quando va contro ogni logica che le cose iniziano ad essere vere!
 
Guarda PAT io ti posso dire come è qui in Swiss.
La gente SCALPITA per prenotare le vacanze all'estero. Tanto che dal governo federale hanno diramato una "intervista" in cui si suggeriva di attendere spiegando a cosa potessero andare incontro....
Anch'io pensavo che le persone fossero un po' rinsavite, che avesso valutato come la vita frenetica e assurda che facevano prima cappuccino/brioche di corsa prima di andare al lavoro, apericena come se piovesse, pranzo farlocco al bar così non c'è da cucinare e lavare i piatti, eccetera eccetera. Invece nulla. il 90% di quelli con cui parlo non aspetta altro che di poter tornare alla vita "normale" e quando gli chiedo cosa è per lui normale mi elenca: calcio, bar, ristoranti
Pertanto appena decretano il "tana liberi tutti" tornerà tutto come prima

Per quello che ho capito, anche a Milano. :wall:
Non ho ancora ben chiaro quale sia la percentuale di rischio, visto che se ne sentono di tutte, però per me il bar ed il ristorante sono sempre stati più un piacere che una necessità. Se non mi sento tranquillo ne faccio a meno, ma mi sa che sono una mosca bianca.
Siamo ancora in una fase di negazione della realtà, le persone non vogliono accettare la situazione, ma vogliono tornare alla vita di prima. Come se si trattasse di un volere, potere.
Io mi aspetto una nuova impennata dei contagi. :(
 
Guarda PAT io ti posso dire come è qui in Swiss.
La gente SCALPITA per prenotare le vacanze all'estero. Tanto che dal governo federale hanno diramato una "intervista" in cui si suggeriva di attendere spiegando a cosa potessero andare incontro....
Anch'io pensavo che le persone fossero un po' rinsavite, che avesso valutato come la vita frenetica e assurda che facevano prima cappuccino/brioche di corsa prima di andare al lavoro, apericena come se piovesse, pranzo farlocco al bar così non c'è da cucinare e lavare i piatti, eccetera eccetera. Invece nulla. il 90% di quelli con cui parlo non aspetta altro che di poter tornare alla vita "normale" e quando gli chiedo cosa è per lui normale mi elenca: calcio, bar, ristoranti
Pertanto appena decretano il "tana liberi tutti" tornerà tutto come prima

Sono d'accordo con te anche la gente che conosco svizzera e tedesca del sud scalpita per poter tornare al lago di garda, a venezia, lignano, croazia etc.
 
Anch'io pensavo che le persone fossero un po' rinsavite, che avesso valutato come la vita frenetica e assurda che facevano prima cappuccino/brioche di corsa prima di andare al lavoro, apericena come se piovesse, pranzo farlocco al bar così non c'è da cucinare e lavare i piatti, eccetera eccetera. Invece nulla. il 90% di quelli con cui parlo non aspetta altro che di poter tornare alla vita "normale" e quando gli chiedo cosa è per lui normale mi elenca: calcio, bar, ristoranti
Pertanto appena decretano il "tana liberi tutti" tornerà tutto come prima
strano, avrei creduto che a tutti ora interessasse stare chiusi in casa a guardare netflix e basta :D :D
 
Ho "sentito" anch'io questa storia, anzi …..
me l'ha confermato confidenzialmente un direttore :D

è così ! non ti danno extra fido. ti prendi al massimo il fido "covid" e zitto e muto. E' il solito gioco delle tre carte all'italiana
 
Prima del lockdown i bar erano già vuoti causa panico diffuso...
Certo ora c'è il fatto che dopo due mesi la gente non vede l'ora di cambiare ambiente, ma difficile prevedere come le due cose si equilibreranno.
Per il discorso code, plexiglass, camerieri con la mascherina, ecc. concordo con voi, o si trova un modo per rendere l'esperienza piacevole, o se ne fa a meno. Comunque tutto difficile da prevedere, ricordo che a Milano la gente faceva coda di due ore per assaggiare il caffè di Starbucks o per entrare a vedere i vestiti da Uniqlo...
La gravità della situazione sanitaria (o la comunicazione della stessa) la faranno un po' da padrone imho.
 
Prima del lockdown i bar erano già vuoti causa panico diffuso...
Certo ora c'è il fatto che dopo due mesi la gente non vede l'ora di cambiare ambiente, ma difficile prevedere come le due cose si equilibreranno.
Per il discorso code, plexiglass, camerieri con la mascherina, ecc. concordo con voi, o si trova un modo per rendere l'esperienza piacevole, o se ne fa a meno. Comunque tutto difficile da prevedere, ricordo che a Milano la gente faceva coda di due ore per assaggiare il caffè di Starbucks o per entrare a vedere i vestiti da Uniqlo...
La gravità della situazione sanitaria (o la comunicazione della stessa) la faranno un po' da padrone imho.

Se prima quelli che volevano andare da Starbucks stavano due ore in coda adesso dovrebbero restarci almeno 10 ore per bersi una ciofeca :D
 
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