Il fachiro
Lascia che ridano
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Buongiorno a tutti, come da titolo mi trovo davanti ad un momento importante della mia vita e vorrei chiedere qualche parere, mi scuso anticipatamente per il papiro ma credo che in questi frangenti, se si vogliono opinioni valide, bisogna sviscerare bene la situazione:
Ho 27 anni, vivo con i miei genitori in una casa a due piani, un piano abitato da noi e l'altro da zia e nonna materna. Un pò perchè a 27 anni credo sia ora di "prendere il largo", un po a causa di continui screzi tra i miei genitori e zia che minano la serenità e il normale quieto vivere, stavo pensando o all'acquisto o all'affitto. Cercherò di esporvi i miei punti di vista sulle due situazioni.
Qualche dato per meglio inquadrare la situazione: come dicevo, ho 27 anni, un lavoro a tempo indeterminato (stipendio circa 28k netti/anno, eventuale possibiltà di carriera che consentirebbe di farmi arrivare a non più di 32k netti, capacità di risparmio, vivendo in casa, di circa 1k al mese...mi ritengo equilibrato, non mi faccio mancare gli sfizi ma neanche sbatto via i soldi). Risorse finanziarie: 80k sul conto, 35k sul fondo pensione (30% ritirabile senza dover dare motivazioni, 75% ritirabile per acquisto prima casa). Abito in Oltrepò pavese, zona dove per altro mi piacerebbe continuare ad abitare. La casa la vivo abbastanza, non sarebbe un semplice "cenare e dormirci", sono turnista e ho sempre mezza giornata libera più i vari riposi. Ho la morosa, siamo assieme da 7 anni, ma non c'è la minima intenzione di sposarsi o avere figli. Per il momento vivrei da solo perchè lei ha problemi a casa (genitori anziani ecc.) e non potrebbe vivere stabilmente con me, ragion per cui in caso di acquisto la casa sarebbe intestata solo a me. In caso di affitto divideremmo affitto e spese il giorno in cui verrà a vivere stabilmente con me
Bene, veniamo a noi:
ACQUISTO: libertà ed indipendenza. Da sempre abituato ad una casa indipendente in campagna, senza rompi******** attorno, non mi dispiacerebbe abitare in una villetta indipendente sulle prime colline con un giardino e un pezzettino di terra per fare l'orto, cosa che già ora faccio e mi soddisfa. Ora, il budget sarebbe di circa 200, massimo 250k. Parlando con i miei genitori è risultato che loro mi darebbero una mano, anzi probabilmente loro penserebbero all'acquisto lasciando a me spese "minori" come notaio, agenzia, arredamento, ecc.
Sto guardando case da circa un annetto e la scelta non è così ampia, benchè a prima vista parrebbe il contrario: una marea di case vecchie anni 50 60 70 (pavimenti orrendi, bagni idem, serramenti e infissi da rifare, impianti quantomeno da rivedere, mancanza clima/cancello elettrico/zanzariere ecc ecc) vendute a 150-170k, improponibili e immediatamente scartate, vorrei qualcosa pronto da abitare o quantomeno non bisognoso di interventi così pesanti...poi tante case che non hanno verde, o ne hanno una marea tanto da farlo diventare un secondo lavoro, o hanno pertinenze tipo cascinali ecc che sarebbero solo spese e grane. Ho comunque tirato fuori dalla lista una quindicina di case papabili, diciamo che sono tutte villette anni 90 di circa 150mq. Interessante una villetta panoramicissima di 200mq da finire a 190k (sostanzioso ribasso dopo essere stata fuori 6 mesi a 250k), ma ho paura che a conti fatti non rientri nel budget.
Non vorrei che l'acquisto si rivelasse un cappio al collo negli anni a venire, tra spese di manutenzione, svalutazione e/o invendibilità (causa mercato immobiliare e/o declino dei paesi collinari), o più in generale causasse un condizionamento nelle scelte di vita. Per dire, ora sarei libero di mandare af******* tutto, licenziarmi, cambiare lavoro, cambiare parte d'Italia, con una casa sul groppone temo che questo non sia più possibile. Ma anche senza mattane da parte mia nessuno garantisce che il mio indeterminato mi metta al riparo per sempre, di sti tempi. Tra l'altro sul mio contratto di assunzione è previsto che l'Azienza possa trasferirmi a sua insindacabile scelta in qualunque altra sua sede italiana o estera. Cosa, che io sappia, che non è mai accaduta, ma che è comunque da tenere in considerazione.
D'altro canto, il momento sembra buono per acquistare, vedo continui e sostanziosi ribassi.
AFFITTO: niente cappio al collo dato dalla casa di proprietà, ma io ho una bassissima tolleranza verso persone rumorose/prepotenti/menefreghiste. Lascerei una situazione domestica non idilliaca per poi magari trovare di peggio e mangiarmi il fegato giorno dopo giorno. In collina non si trova nulla quindi dovrei spostarmi in pianura in qualche cittadina, altra cosa che non mi garba. Spesa per un appartamento un minimo spazioso e decente, direi circa 500€ al mese. Economicamente è una scelta che potrebbe essere a costo 0 o quasi. Se riuscissi a convincere i miei genitori ad investire la cifra destinata all'acquisto della casa in un buon portafoglio di Etf, l'affitto sarebbe pagato sostanzialmente da solo, ma francamente mi pare una soluzione che richiede una faccia tosta che non mi appartiene
Che dire, credo di avere messo le carte in tavola in modo abbastanza esauriente, se volete sapere altro chiedete pure, grazie anticipatamente per opinioni e spunti di riflessione
Ho 27 anni, vivo con i miei genitori in una casa a due piani, un piano abitato da noi e l'altro da zia e nonna materna. Un pò perchè a 27 anni credo sia ora di "prendere il largo", un po a causa di continui screzi tra i miei genitori e zia che minano la serenità e il normale quieto vivere, stavo pensando o all'acquisto o all'affitto. Cercherò di esporvi i miei punti di vista sulle due situazioni.
Qualche dato per meglio inquadrare la situazione: come dicevo, ho 27 anni, un lavoro a tempo indeterminato (stipendio circa 28k netti/anno, eventuale possibiltà di carriera che consentirebbe di farmi arrivare a non più di 32k netti, capacità di risparmio, vivendo in casa, di circa 1k al mese...mi ritengo equilibrato, non mi faccio mancare gli sfizi ma neanche sbatto via i soldi). Risorse finanziarie: 80k sul conto, 35k sul fondo pensione (30% ritirabile senza dover dare motivazioni, 75% ritirabile per acquisto prima casa). Abito in Oltrepò pavese, zona dove per altro mi piacerebbe continuare ad abitare. La casa la vivo abbastanza, non sarebbe un semplice "cenare e dormirci", sono turnista e ho sempre mezza giornata libera più i vari riposi. Ho la morosa, siamo assieme da 7 anni, ma non c'è la minima intenzione di sposarsi o avere figli. Per il momento vivrei da solo perchè lei ha problemi a casa (genitori anziani ecc.) e non potrebbe vivere stabilmente con me, ragion per cui in caso di acquisto la casa sarebbe intestata solo a me. In caso di affitto divideremmo affitto e spese il giorno in cui verrà a vivere stabilmente con me
Bene, veniamo a noi:
ACQUISTO: libertà ed indipendenza. Da sempre abituato ad una casa indipendente in campagna, senza rompi******** attorno, non mi dispiacerebbe abitare in una villetta indipendente sulle prime colline con un giardino e un pezzettino di terra per fare l'orto, cosa che già ora faccio e mi soddisfa. Ora, il budget sarebbe di circa 200, massimo 250k. Parlando con i miei genitori è risultato che loro mi darebbero una mano, anzi probabilmente loro penserebbero all'acquisto lasciando a me spese "minori" come notaio, agenzia, arredamento, ecc.
Sto guardando case da circa un annetto e la scelta non è così ampia, benchè a prima vista parrebbe il contrario: una marea di case vecchie anni 50 60 70 (pavimenti orrendi, bagni idem, serramenti e infissi da rifare, impianti quantomeno da rivedere, mancanza clima/cancello elettrico/zanzariere ecc ecc) vendute a 150-170k, improponibili e immediatamente scartate, vorrei qualcosa pronto da abitare o quantomeno non bisognoso di interventi così pesanti...poi tante case che non hanno verde, o ne hanno una marea tanto da farlo diventare un secondo lavoro, o hanno pertinenze tipo cascinali ecc che sarebbero solo spese e grane. Ho comunque tirato fuori dalla lista una quindicina di case papabili, diciamo che sono tutte villette anni 90 di circa 150mq. Interessante una villetta panoramicissima di 200mq da finire a 190k (sostanzioso ribasso dopo essere stata fuori 6 mesi a 250k), ma ho paura che a conti fatti non rientri nel budget.
Non vorrei che l'acquisto si rivelasse un cappio al collo negli anni a venire, tra spese di manutenzione, svalutazione e/o invendibilità (causa mercato immobiliare e/o declino dei paesi collinari), o più in generale causasse un condizionamento nelle scelte di vita. Per dire, ora sarei libero di mandare af******* tutto, licenziarmi, cambiare lavoro, cambiare parte d'Italia, con una casa sul groppone temo che questo non sia più possibile. Ma anche senza mattane da parte mia nessuno garantisce che il mio indeterminato mi metta al riparo per sempre, di sti tempi. Tra l'altro sul mio contratto di assunzione è previsto che l'Azienza possa trasferirmi a sua insindacabile scelta in qualunque altra sua sede italiana o estera. Cosa, che io sappia, che non è mai accaduta, ma che è comunque da tenere in considerazione.
D'altro canto, il momento sembra buono per acquistare, vedo continui e sostanziosi ribassi.
AFFITTO: niente cappio al collo dato dalla casa di proprietà, ma io ho una bassissima tolleranza verso persone rumorose/prepotenti/menefreghiste. Lascerei una situazione domestica non idilliaca per poi magari trovare di peggio e mangiarmi il fegato giorno dopo giorno. In collina non si trova nulla quindi dovrei spostarmi in pianura in qualche cittadina, altra cosa che non mi garba. Spesa per un appartamento un minimo spazioso e decente, direi circa 500€ al mese. Economicamente è una scelta che potrebbe essere a costo 0 o quasi. Se riuscissi a convincere i miei genitori ad investire la cifra destinata all'acquisto della casa in un buon portafoglio di Etf, l'affitto sarebbe pagato sostanzialmente da solo, ma francamente mi pare una soluzione che richiede una faccia tosta che non mi appartiene
Che dire, credo di avere messo le carte in tavola in modo abbastanza esauriente, se volete sapere altro chiedete pure, grazie anticipatamente per opinioni e spunti di riflessione
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