Consiglio: vendita immobile con richiesta di concessione in sanatoria

derobbis

Nuovo Utente
Registrato
26/1/13
Messaggi
58
Punti reazioni
0
Ciao a tutti, avrei bisogno di un consiglio perché prima d'ora non mi sono mai occupato di questioni di diritto immobiliare.
Ho preso contatti con un Agenzia per vendere un rustico in campagna (provincia di Trapani) ereditato da mio padre.
L'immobile è stato comprato negli anni '90 e nell'atto c'è scritto che "la casetta rurale è stata realizzata in assenza di concessione edilizia e che è stata presentata istanza di sanatoria nel 1986 al Comune, allegando anche copia di ricevuta di pagamento".

L'Agente mi ha detto che in passato era consentita la vendita dell'immobile con al sola richiesta di sanatoria, ma che adesso l'immobile così non si può vendere e, prima ancora di mettere l'annuncio di vendita, bisogna verificare la situazione in Comune ed eventualmente capire quanto bisogna pagare per regolarizzare la pratica e quanto tempo ci possa volere. Perché eventualmente potrei perdere anche la caparra in un eventuale compromesso.

Io certamente capisco che bisogni sanare la situazione prima della vendita, ma prima di mettere anche l'annuncio mi pare sinceramente esagerato. Mi ha dato l'idea di voler prendere subito dei soldi per la gestione di questa pratica amministrativa.

Io vi chiedo:
1) Effettivamente è vero che, in base alle leggi attualmente vigenti, non è possibile vendere un immobile in questa situazione?

2) Posso riuscire io da solo ad occuparmi della questione (fare la richiesta di accesso agli atti in Comune, etc) senza dover versare l'obolo all'Agenzia? Purtroppo non ho conoscenza della materia e vivo anche molto distante dal Comune, quindi suppongo che sia possibile.

In questa prima fase, visto che non ho ancora preso impegni con l'Agenzia, vorrei soltanto valutare, grazie ai vostri consigli, la correttezza dell'agente.

Grazie a chi mi fornirà un consiglio!
 
Ciao a tutti, avrei bisogno di un consiglio perché prima d'ora non mi sono mai occupato di questioni di diritto immobiliare.
Ho preso contatti con un Agenzia per vendere un rustico in campagna (provincia di Trapani) ereditato da mio padre.
L'immobile è stato comprato negli anni '90 e nell'atto c'è scritto che "la casetta rurale è stata realizzata in assenza di concessione edilizia e che è stata presentata istanza di sanatoria nel 1986 al Comune, allegando anche copia di ricevuta di pagamento".

L'Agente mi ha detto che in passato era consentita la vendita dell'immobile con al sola richiesta di sanatoria, ma che adesso l'immobile così non si può vendere e, prima ancora di mettere l'annuncio di vendita, bisogna verificare la situazione in Comune ed eventualmente capire quanto bisogna pagare per regolarizzare la pratica e quanto tempo ci possa volere. Perché eventualmente potrei perdere anche la caparra in un eventuale compromesso.

Io certamente capisco che bisogni sanare la situazione prima della vendita, ma prima di mettere anche l'annuncio mi pare sinceramente esagerato. Mi ha dato l'idea di voler prendere subito dei soldi per la gestione di questa pratica amministrativa.

Io vi chiedo:
1) Effettivamente è vero che, in base alle leggi attualmente vigenti, non è possibile vendere un immobile in questa situazione?

2) Posso riuscire io da solo ad occuparmi della questione (fare la richiesta di accesso agli atti in Comune, etc) senza dover versare l'obolo all'Agenzia? Purtroppo non ho conoscenza della materia e vivo anche molto distante dal Comune, quindi suppongo che sia possibile.

In questa prima fase, visto che non ho ancora preso impegni con l'Agenzia, vorrei soltanto valutare, grazie ai vostri consigli, la correttezza dell'agente.

Grazie a chi mi fornirà un consiglio!


Ti suggerisco ti cercarti quanto prima un tecnico abilitato di fiducia (geometra, architetto, ing civile) e procedere con l'accesso agli atti per capire se è necessario ripresentare richiesta di permesso di costruire in sanatoria pagando la relativa oblazione.

Quando l'immobile sarà sanato allora potrai venderlo, se vuoi avvantaggiarti puoi sempre mettere un'inserzione da privato su Immobiliare.it e Idealista.it.
 
Provo a dare qualche ulteriore informazione di tipo urbanistico.
Se la domanda di sanatoria è stata presentata nel 1986 la legge di riferimento è la n.47 del 1985.
All'epoca per presentare l'istanza era sufficiente pagare l'oblazione e compilare alcuni modelli in base al tipo di abuso che era oggetto di sanatoria.
E' possibile, come moltissimi altri casi, che l'istanza a suo tempo presentata sia ancora da definire e quindi la prima cosa da capire è quali elaborati mancano per completare la pratica.
Se occorre presentare degli elaborati, dovrai incaricare un tecnico abilitato che deve sottoscrivere i documenti. Il tecnico incaricato, chiarita tutta la situazione, saprà esattamente dirti come procedere, se ci saranno oneri di urbanizzazione da pagare oppure no ecc., e come arrivare al rilascio della concessione in sanatoria.
 
Grazie a tutti per la risposta. Purtroppo non ho un tecnico di riferimento e penso che alla fine delegherò tutto all'agenzia. Secondo voi faccio male?
 
Se deleghi tutto all'agenzia, quello che probabilmente succederà è che semplicemente l'agenzia sceglierà al posto tuo il tecnico al quale affidare la pratica, ricaricando un po' i costi.
Al limite se proprio non conosci nessuno, puoi chiamare un ordine professionale (ingegneri, architetti, geometri ecc.) della provincia in cui si trova l'immobile, a cui puoi chiedere qualche nominativo
 
Indietro