Istat - Prezzi delle case che tornano a crescere, specialmente al Nord

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

123abc

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Secondo le stime preliminari, nel secondo trimestre 2019 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e diminuisce dello 0,2% nei confronti dello stesso periodo del 2018 (era -0,9% nel primo trimestre 2019).

La lieve flessione tendenziale dell’IPAB è da attribuire unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti, che registrano una variazione negativa pari a -0,4%, in attenuazione dal -1,3% del trimestre precedente. I prezzi delle abitazioni nuove, invece, aumentano su base tendenziale dello 0,1% rallentando, quindi, rispetto al +1,5% del primo trimestre del 2019.

Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita dei volumi di compravendita che, sebbene con un ritmo inferiore rispetto al primo trimestre del 2019, si conferma anche nel secondo trimestre (+3,9% l’incremento tendenziale registrato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il +8,8% del primo trimestre).

Su base congiunturale l’aumento dell’IPAB (+1,3%) è dovuto ai prezzi delle abitazioni esistenti, che crescono dell’1,5% (la variazione più ampia dal secondo trimestre 2011), mentre i prezzi delle abitazioni nuove sono in leggera flessione (-0,1%).

Il tasso di variazione acquisito dell’IPAB per il 2019 è pari a +0,1%.

La crescita dei prezzi delle abitazioni su base congiunturale si registra, seppur con diversa ampiezza, in tutte le ripartizioni geografiche. Ciononostante, su base tendenziale, mentre il Nord-Ovest e il Nord-Est mostrano un aumento (rispettivamente +0,2% e +1,7%), i prezzi delle abitazioni al Centro e nel Sud e Isole, pur riducendo l’ampiezza del calo, flettono rispettivamente dell’1,7% e dell’1,0%.

Milano conferma la crescita vivace delle quotazioni del mercato immobiliare residenziale, che aumentano, su base annua, del 6,9% (confermando la variazione del primo trimestre). I prezzi delle abitazioni crescono, seppur in misura più contenuta, anche a Torino (+1,7%), mentre a Roma diminuiscono del 2,8%.

https://www.istat.it/it/files//2019/09/CS-abitazioni-Q22019.pdf
 
Secondo le stime preliminari, nel secondo trimestre 2019 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, aumenta dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e diminuisce dello 0,2% nei confronti dello stesso periodo del 2018 (era -0,9% nel primo trimestre 2019).

La lieve flessione tendenziale dell’IPAB è da attribuire unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti, che registrano una variazione negativa pari a -0,4%, in attenuazione dal -1,3% del trimestre precedente. I prezzi delle abitazioni nuove, invece, aumentano su base tendenziale dello 0,1% rallentando, quindi, rispetto al +1,5% del primo trimestre del 2019.

Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita dei volumi di compravendita che, sebbene con un ritmo inferiore rispetto al primo trimestre del 2019, si conferma anche nel secondo trimestre (+3,9% l’incremento tendenziale registrato dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il +8,8% del primo trimestre).

Su base congiunturale l’aumento dell’IPAB (+1,3%) è dovuto ai prezzi delle abitazioni esistenti, che crescono dell’1,5% (la variazione più ampia dal secondo trimestre 2011), mentre i prezzi delle abitazioni nuove sono in leggera flessione (-0,1%).

Il tasso di variazione acquisito dell’IPAB per il 2019 è pari a +0,1%.

La crescita dei prezzi delle abitazioni su base congiunturale si registra, seppur con diversa ampiezza, in tutte le ripartizioni geografiche. Ciononostante, su base tendenziale, mentre il Nord-Ovest e il Nord-Est mostrano un aumento (rispettivamente +0,2% e +1,7%), i prezzi delle abitazioni al Centro e nel Sud e Isole, pur riducendo l’ampiezza del calo, flettono rispettivamente dell’1,7% e dell’1,0%.

Milano conferma la crescita vivace delle quotazioni del mercato immobiliare residenziale, che aumentano, su base annua, del 6,9% (confermando la variazione del primo trimestre). I prezzi delle abitazioni crescono, seppur in misura più contenuta, anche a Torino (+1,7%), mentre a Roma diminuiscono del 2,8%.

https://www.istat.it/it/files//2019/09/CS-abitazioni-Q22019.pdf

Voglio vedere che succeed quando si andranno na rinnovare obbligazioni e si scoprira' che invece di prendere soldi I soldi diminuiscono e ancor peggio x i soldi nei CC .Sempre senza considerare l'imminente correzione dei mercati Finanziarti mondiali appena sconteranno lsa recessione in atto
 
I dati delle tre grandi città dicono che:

- a Roma dopo un calo del 36% nominale (42% reale) dai massimi del III trimestre 2011 i prezzi delle case esistenti rimbalzano in modo deciso nell'ultimo trimestre (+3%, massimo dal II trimestre 2011);
- a Torino dopo un calo del 25% nominale (36% reale) dai massimi fatti prima che a Roma, ovvero nel II trimestre 2010 i prezzi sono tornati a crescere del 2.1% nell'ultimo trimestre (massima variazione trimestrale dal I trimestre 2017); in questa città la stabilità dei prezzi è già stata raggiunta nel corso del 2016 e da lì l'andamento è costante (+/- 2/3% dai minimi ai massimi);
- a Milano, città più dinamica e ormai in odore di bolla, i minimi sono stati fatti già parecchio tempo addietro (II trimestre 2015, -28% nominale, -36% reale dal III trimestre 2010). Da quei minimi i prezzi sono già risaliti del 26% nominale (!!!) e sono ormai solo più del 10% nominale (20% reale) sotto ai massimi del 2010. La variazione positiva dell'ultima anno è stata di più dell'8% con una decisa accelerazione dei prezzi a partire dal secondo trimestre 2018.
 
Prezzi in calo anno su anno. Titolo: prezzi in crescita. Non ce la fanno proprio.
 
A Milano tutti gli immobiliaristi che hanno costruito i palazzotti sono falliti al primo giro e le banche si sono pappate tutto.

Per non rimanere con il cerino in mano hanno posato tutti i soldi carta straccia stampati dalla BCE a manetta nell'immobiliare dando mutui a tassi bassissimi a un sacco di gente.

X milano siamo in un periodo pari pari di euforia speculativa al 2005/2008. Tanti rimarranno con il cerino in mano pure sta volta.


Io ho fatto offerta di 1/5 per immobile in posto non proprio sperduto, ma non pompato come Milano da speculatori, in Liguria a 20 min dal mare valutato da esperto 4 anni fa' a 90 mila euro e il proprietario l'ha accettata con sollievo perché nessuno si era fatto avanti in 5 anni...
 
A Milano tutti gli immobiliaristi che hanno costruito i palazzotti sono falliti al primo giro e le banche si sono pappate tutto.

Per non rimanere con il cerino in mano hanno posato tutti i soldi carta straccia stampati dalla BCE a manetta nell'immobiliare dando mutui a tassi bassissimi a un sacco di gente.

X milano siamo in un periodo pari pari di euforia speculativa al 2005/2008. Tanti rimarranno con il cerino in mano pure sta volta.


Io ho fatto offerta di 1/5 per immobile in posto non proprio sperduto, ma non pompato come Milano da speculatori, in Liguria a 20 min dal mare valutato da esperto 4 anni fa' a 90 mila euro e il proprietario l'ha accettata con sollievo perché nessuno si era fatto avanti in 5 anni...

Me ne ricordero' tra 5 anni quando ti faro' una offerta ad 1/5 di quella che tu offri ora :o
 
Me ne ricordero' tra 5 anni quando ti faro' una offerta ad 1/5 di quella che tu offri ora :o

Non ho dubbi in merito che l'immobile che forse andrò a comperare tra un anno varra' meno e tra 5 ancora meno visto l'andamento.

Infatti chi parla di immobili in italia come un investimento e' qualcuno che non ha il polso della realtà'.

A me serve un tetto e quello avrò.
 
Non ho dubbi in merito che l'immobile che forse andrò a comperare tra un anno varra' meno e tra 5 ancora meno visto l'andamento.

Infatti chi parla di immobili in italia come un investimento e' qualcuno che non ha il polso della realtà'.

A me serve un tetto e quello avrò.

Ho capito, questo tuo immobile non vale nulla,nemmeno il quinto che ti avrei voluto dare.
Ma almeno un tetto ce l'hai, contento tu :o
 
Cisiamoquasi,prima hai detto che l'offerta iperibbassata era stata accetta,poi che forse comprerai .Come al solito solo fesserie....
 
QUOTE=cisiamoquasi;53272081]A Milano tutti gli immobiliaristi che hanno costruito i palazzotti sono falliti al primo giro e le banche si sono pappate tutto.

Per non rimanere con il cerino in mano hanno posato tutti i soldi carta straccia stampati dalla BCE a manetta nell'immobiliare dando mutui a tassi bassissimi a un sacco di gente.

X milano siamo in un periodo pari pari di euforia speculativa al 2005/2008. Tanti rimarranno con il cerino in mano pure sta volta.


Io ho fatto offerta di 1/5 per immobile in posto non proprio sperduto, ma non pompato come Milano da speculatori, in Liguria a 20 min dal mare valutato da esperto 4 anni fa' a 90 mila euro e il proprietario l'ha accettata con sollievo perché nessuno si era fatto avanti in 5 anni...[/QUOTE]

Per chi nn ricorda:

Cisiamoquasi ,vive a Milano in una casa piano terra dove I suoi svolgevano la professione di custody/ portiere lavoro ora svolto da lui.
Noin contento ha un secondo lavoro in Cina che svolge nelle restanti ore della giornata tenendo presente che la sera torna a dormire a Milano
Ora pare si stia trasferendo in Liguria non si sa bene per quale motivo dove pare abbia trovato una baracca per allevare animali e altro in attesa di in disastro nucleare mondiale prossimo venturo



La telenovelas continua.
 
Cisiamoquasi,prima hai detto che l'offerta iperibbassata era stata accetta,poi che forse comprerai .Come al solito solo fesserie....

Ecco il mio biografo ufficiale!:clap:

E' stata accettata dal membro della famiglia che sta cercando di vendere il bene e che dopo 5 anni ha ben chiara la reale situazione immobiliare ed ha ben accettato la mia offerta. Ma deve convincere una pletora di parenti che sognavano di incassare qualche mille euro e invece devono fare i conti con una generosa supposta da qualche cento euro.
 
ti posto l'esperienza reale.

Casetta comprata (da amico dei miei genitori io ero un giovanotto ma ricordo bene) 26 anni fa a fluminimaggiore, centro paese
piccolo cortile casa di 2 stanze senza bagno... cortile posteriore tutto da sistemare.
prezo 10 milioni di lire

nel 2015 scendo in Sardegna il proprietario che da oltre 6 anni non ci andava.. mi da le chiavi e mi chiede se potevo guardare come era messa la casa...

fatiscente con intonaco crollato e mattoni del tetto croati pure loro (per buna parte...)


nel 2016 il proprietario oberato da 150 k di debiti...
trovo una persona disposta a comprare sulla carta per 7000/8000 euro l'immobile senza manco averlo visto...
era un impresario di Bergamo con oferta pronta...

il proprietario dice io ne voglio 140.000
poi scende a 90.000

l'impresario mi prende per matto...

2018 accertamento agenzia delle entrate... ipotecati tutti gli immobili = l'immobile in Sardegna non vale e non varrà più nulla

Io ho visto fior di immobili che non valgono nulla ma che i proprietari pensano che valgano qualcosa, e da anni e anni sono li che sperano nel miracolo mentre la casa cade a pezzi.

Altri proprietari, in genere chi eredita la casa da parente lontano e non ne vuole sapere di tenerla, cercano di venderla a costo di rogito ma non ci riescono, e non riescono neanche a donarle ai comuni che non accettano più case avendone già un sacco e non riuscendo a darle via per un euro a nessuno....

Se I giovani in città sapessero che potrebbero avere praticamente gratis grandi case con giardini in deliziose campagne, secondo me valuterebbero se vale la pena rimanere in città con lavori sotto pagati e pagare meta' delle proprie entrate per fetidi loculi...

Ma I prezzi di vetrina sono ancora assurdi e quindi quelle case rimangono li e lentamente cadono a pezzi, e i giovani rimangono in città' a fare gli chiavi per 4 lire in aziende e a indebitarsi a vita con le banche per fetidi loculi....
 
Occhio che la "casa in campagna" può trasformarsi velocemente in una trappola.

Tempi e costi di manutenzione sono elevati… la rivendibilità è molto bassa… gli affitti brevi ti sono preclusi… io la vedo per il 60enne che ormai non ha più nulla da chiedere alla vita… magari col pallino del faidate e del giardino… magari amante dei cani… che si ritira nel suo eremo… a patto che non sia troppo isolato perché i problemi di sicurezza e di salute oltre una certa età li devi mettere in conto…

Un giovane, oggi, deve sempre tener a mente che non può "legarsi"... tutto può cambiare nel giro di 6 mesi… serve flessibilità… altro che case di campagna…
 
Occhio che la "casa in campagna" può trasformarsi velocemente in una trappola.

Tempi e costi di manutenzione sono elevati… la rivendibilità è molto bassa… gli affitti brevi ti sono preclusi… io la vedo per il 60enne che ormai non ha più nulla da chiedere alla vita… magari col pallino del faidate e del giardino… magari amante dei cani… che si ritira nel suo eremo… a patto che non sia troppo isolato perché i problemi di sicurezza e di salute oltre una certa età li devi mettere in conto…

Un giovane, oggi, deve sempre tener a mente che non può "legarsi"... tutto può cambiare nel giro di 6 mesi… serve flessibilità… altro che case di campagna…

Considerazioni logiche, ma limitate.

Il futuro per i giovani Italiani (non parati economicamente) e' all'estero o nelle campagne.

Non c'e' futuro per loro nelle nostre città. I dati sui matrimonio e natalità di noi Italiani delle nostre grandi città sanciscono questa affermazione.
 
e' all'estero o nelle campagne.


Nelle campagne a far cosa ?

Non è che oggi si possa più tornare a realtà settecentesche in cui ci si autosostenta, al limite della sopravvivenza, con quello che si autoproduce (e si muore per una influenza perché gli antibiotici non crescono sugli alberi :D)... e le forme di imprenditoria legate al primario (spesso e volentieri ereditate) non è che se la passino proprio benissimo… coltivare robe per venderle non ha sbocchi da alcuna parte… a meno di non lavorare su marketing, brand etc etc etc...

Io però non sarei così pessimista sulla città.

La rete ha tolto tantissimi posti di lavoro… l'automazione ne toglierà tantissimi negli anni a venire… ma si aprono tante vie per lavorare sfruttando il futuro che avanza… e queste vie passano dalla fibra e da tutte quelle infrastrutture che trovi in una città come Milano… ecco perché Milano sta vivendo una bolla fuori di testa…
 
Nelle campagne a far cosa ?

Non è che oggi si possa più tornare a realtà settecentesche in cui ci si autosostenta, al limite della sopravvivenza, con quello che si autoproduce (e si muore per una influenza perché gli antibiotici non crescono sugli alberi :D)... e le forme di imprenditoria legate al primario (spesso e volentieri ereditate) non è che se la passino proprio benissimo… coltivare robe per venderle non ha sbocchi da alcuna parte… a meno di non lavorare su marketing, brand etc etc etc...

Io però non sarei così pessimista sulla città.

La rete ha tolto tantissimi posti di lavoro… l'automazione ne toglierà tantissimi negli anni a venire… ma si aprono tante vie per lavorare sfruttando il futuro che avanza… e queste vie passano dalla fibra e da tutte quelle infrastrutture che trovi in una città come Milano… ecco perché Milano sta vivendo una bolla fuori di testa…

Nelle champagne a vedere DVD porno in tutta tranquillita':D:D:D

Ancora qualcuno che prende sul serio le farneticazioni di Uala'...Andare in in posto sperduto senza acqua e luce,abitando in rudere dove x anni avranno buttato rifiutio speciali e materisale di risulkta.E questo sarebbe l'affare del secolo? E' tanto se nn rischi la pelle in in posto del genere e questo dovrebbe essere il futuroagognato dai giovani:D:D:D:D:D:D:D
 
Nelle campagne a far cosa ?

Non è che oggi si possa più tornare a realtà settecentesche in cui ci si autosostenta, al limite della sopravvivenza, con quello che si autoproduce (e si muore per una influenza perché gli antibiotici non crescono sugli alberi :D)... e le forme di imprenditoria legate al primario (spesso e volentieri ereditate) non è che se la passino proprio benissimo… coltivare robe per venderle non ha sbocchi da alcuna parte… a meno di non lavorare su marketing, brand etc etc etc...

Io però non sarei così pessimista sulla città.

La rete ha tolto tantissimi posti di lavoro… l'automazione ne toglierà tantissimi negli anni a venire… ma si aprono tante vie per lavorare sfruttando il futuro che avanza… e queste vie passano dalla fibra e da tutte quelle infrastrutture che trovi in una città come Milano… ecco perché Milano sta vivendo una bolla fuori di testa…



Non c'e' futuro per i ns giovani nelle ns città.

In città' come Milano sono disponibili, ad esclusione di una piccolissima %, solo lavori con stipendi non correlati al costo della vita.
Infatti i giovani a Milano fanno una vita precaria, in loculi di case, in condivisione e chiedendo in continuazione aiuti esterni dalla famiglia per compensare.
Questa situazione ricade sulla natalità che per essi e' praticamente inesistente a Milano.
Le città come sono oggi sono una tomba per i giovani Italiani, costretti a lavorare in uffici e spendere tutto per stare a malapena a galla.

Il boom di Milano e' dato esclusivamente dal:

- turismo
- immigrazione della disperazione di giovani italiani da tutta italia
- immigrazione paurosa di centinaia di migliaia di persone dal terzo mondo
- speculazione edilizia e bancaria sugli immobili

I prezzi di affitti e delle case salgono, ma non i salari.

Oggi proprio grazie al web, e alla robotizzazione non c'e' più bisogno di vivere uno sopra l'altro in città.

Città come Milano/Torino/Roma/Firenze etc. offrono molto poco rispetto a quello che costano per chi deve indebitarsi a vita per quasi meta' delle sue entrate per comperarsi un loculo.

Meglio cosi, che lo capiscano in pochi, cosi le opportunità nelle campagne rimangono esponenziali.
 
Non so veramente chi spinga tutti questi giovani ad andare a farsi tosare a Milano, probabilmente in gran parte sono condizionamenti dei genitori (il prestigio di fare l'avvocato, il plurilaureato nella multinazionale, vivere in condominio=essere borghesi) quando oggi esiste una dimensione globale piena di opportunità.

Chi non ha patrimoni ereditati, ovvero una minoranza della popolazione, se non vuole emigrare, deve trovare un alternativa per poter vivere una vita soddisfacente. Ammassarsi nelle città per arricchire il possidente non so quanto possa aver senso.

La strategia del ritiro in campagna vivendo una vita lean è un opzione da prendere in considerazione. Ad esempio facendo il freelancer o strutturando delle microcompanies offshore di servizi può funzionare.

Io immagino borghi del Centro Italia pieni di digital nomads da tutto il mondo.
Nel sud della Toscana, in tutta l'Umbria o nelle Marche, puoi vivere in posti bellissimi vicini ai servizi, vivere in una comunità di persone affini e magari ti porti a casa 5000 € al mese.

E' un vero peccato che l'Italia non stia sfruttando questa opportunità, attraendo persone da fuori con capitali e skills sarebbe un gran volano economico per aree depresse. Purtroppo si pensa solo ai pensionati e a come farli stare bene o agli UHNWI che sono una razza molto rara.

Certo, è molto difficile strutturare questo genere di attività partendo dall'Italia e, in genere quando qualcosa inizia a dare risultati, si tende ad emigrare per scalare.
Inoltre, il vero problema della campagna è che ancora risente di prezzi che non ti invitano a comprare. Una volta esaurita la confortevole situazione dei boomers le regaleranno (se non saremo invasi da 10 milioni di immigrati). Secondo me ancora dobbiamo attendere.
 
Concordo con Luzerns ci sono tantissimi giovani, per quanto si tratti di una minoranza istruita e più "avanti coi tempi" che si sta trasferendo in campagna in cerca della bella vita. Si tratta di persone colte, con professioni flessibili (es. designers, architetti, creativi digitali), che non hanno necessità di andare in ufficio dalla mattina alla sera. Poi ci sta tutta una serie di professionisti (enologi, agronomi) dediti all'agricoltura di alta qualità (vini, olio, culture biologiche etc.)

Considerati i costi, le qualità dei piccoli borghi (molti con ampia offerta culturale) e tante altre cose alcuni iniziano a capire che nelle grandi città fai solo il criceto su una ruota ma non ci sono reali opportunità.
A questi si aggiungono persone più avanti negli anni in "buen retiro", anche questi abbastanza facoltosi, con il loro casale in pietra finemente ristrutturato che hanno scelto come residenza permanente, invece di stare tristemente parcheggiati in un bilocale metropolitano...
 
ci credi davvero a quanto scrivi? Sei piddino e vivi nel mondo dei piddini?
Oggi come oggi devi correre ed accalappiare clienti prima che gli altri te li freghino.
Architetti? Ma se il 99,99% fa APE per Groupon o siti vari a 15 euro cadauno?
Forse intendi i vari lapo elkan che magari una laurea ce l'hanno e vogliono sfiziarsi in campagna per dire "io ho la tenuta in campagna" gente che non fa nulla nella vita se non divertirsi e pensare a come occupare il tempo: quindi ci stà che vadano in campagna e creino l'orto biostimolante vegano"

per il resto credimi sei lontano anni luce dalla realtà: oggi chi vuole fare il professionista (e non ha lo studio impiantato da papa') deve correre nelle città più o meno grandi e leccare il c.....lo ai possibili ma improbabili clienti...
Mica è come una volta che chiunque andava dal "geometra di paese" e dal "farmacista di paese"

Mah! la acredine delle tue frasi si commenta da sola. Evidentemente conosci solo omuncoli che fanno piccolo cabotaggio arrabbattandosi, e altri finiti professionisti da 20k l'anno.
Che ti devo dire: io parlo di quello che vedo. Architetti che lavorano in progetti su più città (es. ne conosco uno che lavora su Roma, Firenze e Bologna e vive in casale nel Chianti da mille e una notte), facendo progetti per ricchi, non falliti che pensavano di prendere una laurea e chissà quanto guadagnare e poi fanno gli APE su group-on. Informatici che fanno campagne su web e vivono nella campagna romana tanto dal cliente ci vanno una volta a settimana.
Parlo di gente che fa olio d'oliva DOP e lo vende in Germania a 30 € a litro o fa vini da 100 € a bottiglia.
Non hanno nessuna necessità di "leccare" perché a certi livelli le cose come che fanno loro non le sa fare nessuno e la qualità si paga. Gente che non deve nulla a nessuno tanto meno alla famiglia perchè hanno fatto tutto da zero.
Che ti devo dire queste persone esistono e le conosco, anzi cerco di afferrare il più possibile della loro mentalità vincente.
E stai tranquillo che il geometra del paese lavora ancora alla grande
 
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