A Parigi una casa costa in media 10 mila euro al metro quadro. I candidati a sindaco:

reganam

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19/11/09
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A Parigi una casa costa in media 10 mila euro al metro quadro. I candidati a sindaco: «È emergenza»
Soglia superata a settembre: Parigi è una città per ricchi. Il tema abitazione è centrale nella campagna elettorale per il nuovo sindaco: si vota a marzo 2020
A Parigi una casa costa in media 10 mila euro al metro quadro. I candidati a sindaco: «È emergenza» - Corriere.it
A Parigi una casa costa in media 10 mila euro al metro quadro. I candidati a sindaco: «È emergenza» shadow
I quasi 28 mila euro al metro quadro chiesti qualche anno fa da Gérard Depardieu per vendere il suo palazzo ottocentesco in rue du Cherche Midi — 1800 m2, totale 50 milioni — restano un picco, così come i 36 mila euro pagati quest’anno accanto al Museo d’Orsay. Quel che preoccupa opinione pubblica, politici e in particolare i candidati all’elezione per il nuovo sindaco (marzo 2020) non sono tanto le eccezioni ma la normalità, ovvero il prezzo medio del mattone a Parigi. La soglia dei 10 mila euro è stata ufficialmente superata in questo inizio di settembre, e le cifre della camera dei notai confermano un sospetto sempre più solido negli ultimi anni: Parigi sta diventando ormai una città riservata ai ricchi, i soli che possono permettersi certi investimenti per comprare una casa o anche, di conseguenza, per prenderla in affitto.
Simbolo della Francia nel mondo, identificata con il suo Paese più di qualsiasi altra capitale, legata a una tradizione e un immaginario anche popolari (da Victor Hugo a Édith Piaf), Parigi si sta staccando dal resto della nazione e dalle sue classi meno privilegiate. Una città-mondo, come le anglosassoni Londra (14 mila 500 €/m2) e New York (13 mila 500 €/m2), tra le poche metropoli che ancora la superano in termini di costo della casa.
Siamo molto lontani dai 4.000 al metro quadro di Milano e dai 3.000 di Roma. Certo, è il segnale che la capitale francese è sempre più attraente grazie a una struttura economica, una qualità della vita e un’immagine resistite agli attentati islamisti e più di recente alle distruzioni dei gilet gialli. Ma la classe media, le famiglie, non sono più in grado di comprarsi un appartamento, e spesso neanche di affittarlo. «Si arriva a Parigi per studiare e magari cominciare la vita di coppia — dice il sociologo Jean Viard —. Ma appena arrivano i figli molti lasciano la capitale. Parigi diventa un luogo di passaggio, come una stazione».
Dal 2011 Parigi perde circa 12 mila abitanti l’anno, mentre nell’ultimo decennio il prezzo del metro quadrato è aumentato del 66 per cento. Per comprare un appartamento di 100 m2 ci vogliono l’equivalente di trentuno anni di stipendi medi a Parigi, e solo sette nel resto della Francia. Si va dalla zona di Pont-de-Flandre, nel nord della capitale, dove il prezzo medio è di 7.200 euro, a quella di Odéon, vicino al giardino del Lussemburgo, la più costosa con 15.740; ma la soglia dei 10 mila è stata già superata nella metà degli 80 quartieri di Parigi.
Secondo i notai, quasi il 90% di chi ha comprato casa a Parigi nel 2018 appartiene alla fascia sociale denominata CSP+, le «categorie sociali professionali superiori»: avvocati, banchieri, manager e protagonisti dei media, meglio se in coppia con due stipendi importanti. Gli altri sono costretti a trasferirsi in provincia o nell’immediata periferia. Montreuil, ormai quasi ugualmente costosa e gentrificata (le classi più agiate sostituiscono quelle popolari) sta a Parigi come Brooklyn sta a Manhattan.
Il mercato immobiliare vive un momento di grande successo in tutta la Francia grazie ai tassi fermi all’1 per cento che incoraggiano i mutui ovunque. Ma la situazione di Parigi è unica: una domanda in aumento costante, un’offerta bloccata perché i XX arrondissement sono già stracolmi e non si può costruire oltre, l’interesse degli stranieri facoltosi di tutto il mondo, e un mercato turbato dagli alloggi destinati ad Airbnb, la piattaforma online che peraltro è accusata di avere pagato solo 148 mila euro di tasse per tutto il 2018 e per tutta la Francia.
«Troppi turisti, dobbiamo ridare Parigi ai parigini», dice Gaspard Gantzer, ex compagno di corso di Emmanuel Macron, ex consigliere di François Hollande all’Eliseo e oggi candidato sindaco. Il tema della casa è centrale per le elezioni del marzo 2020. «A Parigi potranno abitare anche le persone comuni», ripete la sindaca in carica Anne Hidalgo, ma è la stessa promessa della campagna precedente, nel 2014.
 
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Si, ricordo che una volta, tanti anni fa, nella hall dell'albergo...mi è caduto l'occhio su un giornalino immobiliare. Un monolocale (studiò) a Parigi costava come un castello nel Giura (sur-le briques)...
Ho cominciato a capire il concetto di location/posizione.
 
Non voglio fare il fatalista ma o è così o fanno la guerra al libero mercato.

I prezzi li stabilisce il punto d'incontro fra domanda e offerta e se i turisti rendono conveniente comprare per affittare in centro bisogna farsene una ragione.

L'alternativa quale sarebbe mettere le tasse al 50% sugli affitti inferiori ad una settimana?
 
Con l'ultimo QE e taglio dei tassi possibile che si inizi a vedere un segno di ripresa immobiliare anche da noi, non credo ai ritmi parigini ovviamente. Roma sconta il fatto di essere una città in declino da decenni, con strade piene di monnezza. Un investitore ci pensa bene prima di fare un passo.
 
Parigi è anche molto più piccola (poco oltre 100 km2 contro quasi 1.300) e con una densità demografica 10 volte superiore ...
 
Roma è sempre bella da farci il weekendino, ma da viverci è agghiacciante o quanto meno davvero sgradevole. Con famiglia poi non c'è neanche da parlarne, è terzo mondo.
 
Roma è sempre bella da farci il weekendino, ma da viverci è agghiacciante o quanto meno davvero sgradevole. Con famiglia poi non c'è neanche da parlarne, è terzo mondo.

Quoto, non e' paragonabile. E i prezzi lo confermano.
 
Non credo che la densità sia l'indice definitivo di valutazione o meglio ha sicuramente impatto ma non è il singolo fattore.

Amsterdam rispetto a buona parte delle città italiane è a livelli irraggiungibili come servizi e attrattive.
 
Ma poi nelle grandi città Monaco, Amsterdam, Madrid, Barcelona si vive tranquillamente senz'auto, il trasporto pubblico funziona in modo esemplare, è proprio piacevole da utilizzare.

Provate a farlo a Roma. :o
Romaaaaa capocciaaaaaaa! (cit. Venditti) :p
 
Parigi è anche molto più piccola (poco oltre 100 km2 contro quasi 1.300) e con una densità demografica 10 volte superiore ...

Il punto è questo.
A Roma il prezzo è mediato da una valanga di zone che prevedono distanze clamorose dai punti di interesse.
 
No so che rendimento immobiliario sperano pagando a 10.000 il m2
 
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