Con i tassi a zero i prezzi delle case dovrebbero decuplicare

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

soros75

Cash is the king
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Siamo all'assurdo.

Da una parte, il rendimento dei TdS oppure delle obbligazioni a basso rischio é prossimo allo zero, mentre dall'altra i prezzi degli immobili sono ai minimi storici e gli affiti rendono, al netto di tutto non meno del 3%.

Secondo me, pur tenendo conto di tutti i contro del mercato degli affitti residenziali (morositá, tasse, spese straordinarie), siamo davanti a una situazione paradossale, tanto quanto lo era quella del 2006 quando l'immobiliare era in piena bolla.

Prima o poi il vento cambierá.
 
Siamo all'assurdo.

Da una parte, il rendimento dei TdS oppure delle obbligazioni a basso rischio é prossimo allo zero, mentre dall'altra i prezzi degli immobili sono ai minimi storici e gli affiti rendono, al netto di tutto non meno del 3%.

Secondo me, pur tenendo conto di tutti i contro del mercato degli affitti residenziali (morositá, tasse, spese straordinarie), siamo davanti a una situazione paradossale, tanto quanto lo era quella del 2006 quando l'immobiliare era in piena bolla.

Prima o poi il vento cambierá.

Guarda io ho notato che gli immobili "interessanti" stanno via via uscendo dal mercato ( grandi citta', immobili grandi da ristrutturare pesantemente a da fittare a camera ). Rimangono pero' sempre i problemi dei piccoli centri/paesini e di roba poco interessante. E' vero che i tassi sono a zero, ma l'economia e' praticamente ferma ed il lavoro sempre piu' precario.
Vero e' che l'unico mercato immobiliare che non si e' ancora ripreso in Europa e' il nostro.
 
Guarda io ho notato che gli immobili "interessanti" stanno via via uscendo dal mercato ( grandi citta', immobili grandi da ristrutturare pesantemente a da fittare a camera ). Rimangono pero' sempre i problemi dei piccoli centri/paesini e di roba poco interessante. E' vero che i tassi sono a zero, ma l'economia e' praticamente ferma ed il lavoro sempre piu' precario.
Vero e' che l'unico mercato immobiliare che non si e' ancora ripreso in Europa e' il nostro.

Non avendo pensanto minimamente a "piccoli centri/paesini e di roba poco interessante" non ho specificato tale esclusione.
Hai fatto bene a farlo tu.

Volendo escludere anche gli immobili di pregio, le case della "media borghesia" hanno subito, e stanno ancora subendo, un crollo irragionevole.
 
Non avendo pensanto minimamente a "piccoli centri/paesini e di roba poco interessante" non ho specificato tale esclusione.
Hai fatto bene a farlo tu.

Volendo escludere anche gli immobili di pregio, le case della "media borghesia" hanno subito, e stanno ancora subendo, un crollo irragionevole.

Sì, è vero. Dalle mie parti (Biella) alcuni prezzi sono ormai stracciati però sto notando che il mercato è diviso in due grandi macrocategorie:

- da un lato immobili pesantemente da ristrutturare, molti piani bassi (fino al secondo compreso), palazzi senza ascensore, qualche appartamento fuori dimensione per mutate esigenze delle famiglie (i vecchi appartamenti signorili da più di 170-180 mq, enormi per la famiglia media attuale e con spese di gestione spropositate) a sconto; questi rappresentano il 90% del mercato e in molti casi gli annunci rimangono fermi per mesi; l'idea che ho maturato è anche che questa tipologia viene venduta a meno del prezzo equo perchè chi la compra dovendo fare poi lavori di ristrutturazione deve essere finanziariamente più solvibile e non può finanziare tutto tramite mutuo e questo limita il cluster dei potenziali acquirenti PREZZO MEDIO TRA 400 E 800 EURO AL MQ
- dall'altro lato piani alti (dal quarto in su, in particolare ultimo e penultimo), metrature più attuali (fino a 140-150 mq commerciali massimi), rifatti a nuovo oltre alla poca offerta sul nuovo a prezzi doppi rispetto alla categoria precedente; di questa tipologia ce n'è al massimo il 10% del mercato; PREZZI DA 1200 PER LE LOCATION PEGGIORI (O SE IL VENDITORE HA FRETTA) FINO A 1500 EURO AL MQ per il ristrutturato e DA 2000 A SALIRE PER IL NUOVO.

Quantitativamente l'offerta è sempre buona (più di 700 annunci in città) ma mediamente comunque la tipologia media sta migliorando e si trovano meno annunci interessanti rispetto all'anno scorso o due anni fa.
 
Ultima modifica:
Non avendo pensanto minimamente a "piccoli centri/paesini e di roba poco interessante" non ho specificato tale esclusione.
Hai fatto bene a farlo tu.

Volendo escludere anche gli immobili di pregio, le case della "media borghesia" hanno subito, e stanno ancora subendo, un crollo irragionevole.

IMHO la spiegazione e' priprio da ricercare nel fatto che il lavoro sempre piu' e' concentrato nelle grandi citta'. Ed i giovani ( che sono poi quello che dovrebbero comprare ) vanno dove c'e' lavoro.
 
Precariato, emigrazione qualificata, immigrazione di gente inutile, matrimoni e convivenze rinviate e/o in calo, nuovi nati in calo continuo, case in quantità da ereditare alla morte di nonni e genitori

Ecco perchè i prezzi non salgono, Wake up please, tassi bassi o no
 
In effetti è un'anomalia solo dell'Italia in tutta Europa.
 
Sì, è vero. Dalle mie parti (Biella) alcuni prezzi sono ormai stracciati però sto notando che il mercato è diviso in due grandi macrocategorie:

- da un lato immobili pesantemente da ristrutturare, molti piani bassi (fino al secondo compreso), palazzi senza ascensore, qualche appartamento fuori dimensione per mutate esigenze delle famiglie (i vecchi appartamenti signorili da più di 170-180 mq, enormi per la famiglia media attuale e con spese di gestione spropositate) a sconto; questi rappresentano il 90% del mercato e in molti casi gli annunci rimangono fermi per mesi; l'idea che ho maturato è anche che questa tipologia viene venduta a meno del prezzo equo perchè chi la compra dovendo fare poi lavori di ristrutturazione deve essere finanziariamente più solvibile e non può finanziare tutto tramite mutuo e questo limita il cluster dei potenziali acquirenti PREZZO MEDIO TRA 400 E 800 EURO AL MQ
- dall'altro lato piani alti (dal quarto in su, in particolare ultimo e penultimo), metrature più attuali (fino a 140-150 mq commerciali massimi), rifatti a nuovo oltre alla poca offerta sul nuovo a prezzi doppi rispetto alla categoria precedente; di questa tipologia ce n'è al massimo il 10% del mercato; PREZZI DA 1200 PER LE LOCATION PEGGIORI (O SE IL VENDITORE HA FRETTA) FINO A 1500 EURO AL MQ per il ristrutturato e DA 2000 A SALIRE PER IL NUOVO.

Quantitativamente l'offerta è sempre buona (più di 700 annunci in città) ma mediamente comunque la tipologia media sta migliorando e si trovano meno annunci interessanti rispetto all'anno scorso o due anni fa.


Suppongo che Biella sconti ancora la crisi del settore tessile ...
 
Suppongo che Biella sconti ancora la crisi del settore tessile ...

Ni, nel senso che le esportazioni sono ai massimi storici con gli addetti ai minimi storici, paradosso dell'automazione...

Considera che per tutto il territorio provinciale comunque gli addetti del settore tessile rappresentano ormai meno del 20% della forza lavoro complessiva.

Il tasso di immigrazione netta è leggermente positivo, ma non sufficiente a fare da contraltare al saldo naturale disequilibrato (ogni anno muoiono circa 300-400 persone più di quante ne nascano) ed è questo il vero grande problema della provincia italiana.
 
Ultima modifica:
Con le ultime decisioni di Draghi con il decennale allo 0.75% lordo (quindi a meno dello 0.5% netto) laddove esista domanda (monolocali, bilocali, centri storici, città universitarie, etc.etc.) con un tasso netto da affitti (in cedolare secca) pari almeno al 3-3.5% il real estate italiano è BUY nonostante i molti elementi strutturali (demografia e tassazione su tutti) che non depongono a favore di tale mercato.
 
Ultima modifica:
Con le ultime decisioni di Draghi con il decennale allo 0.75% lordo (quindi a meno dello 0.5% netto) laddove esista domanda (monolocali, bilocali, centri storici, città universitarie, etc.etc.) con un tasso netto da affitti (in cedolare secca) pari almeno al 3-3.5% il real estate italiano è BUY nonostante i molti elementi strutturali (demografia e tassazione su tutti) che non depongono a favore di tale mercato.

Certo, sta tutto a capire la zona, in caso di rivendita ;)
E' inutile avere un rendimento del 3,5-4% netto se poi dopo 10 anni l'immobile vale la meta'.
 
Certo, sta tutto a capire la zona, in caso di rivendita ;)
E' inutile avere un rendimento del 3,5-4% netto se poi dopo 10 anni l'immobile vale la meta'.

Eh, ma per andare in pari con un titolo decennale che rende lo 0.5% netto dovresti perdere (3-0.5)*10 ovvero il 25%. Senza contare che il titolo non ti difende dall'inflazione, il real estate sicuramente di più anche se non per forza del tutto. C'è ampio margine, chiaramente bisogna comprare bene.

Tra l'altro gli affitti sono in aumento dappertutto in Italia con prezzi di vendita in lieve calo o stabilizzati.
 
Eh, ma per andare in pari con un titolo decennale che rende lo 0.5% netto dovresti perdere (3-0.5)*10 ovvero il 25%.
È morto un professore di economia, ucciso da uno di matematica in un brutale omicidio suicidio che hai causato
 
invecchiamento della popolazione , nessuna tutela per chi affitta , invasione africana , economia stagnante , solo in alcuni casi conviene investire nel mattone.
 
invecchiamento della popolazione , nessuna tutela per chi affitta , invasione africana , economia stagnante , solo in alcuni casi conviene investire nel mattone.

Sul lungo termine l'invasione di cui parli (che poi invasione non é) non sará un problema. Nelle grandi cittá é giá cosi', guarda Londra ad esempio.
Affittare a chi viene da fuori presenta gli stessi rischi che c'erano 50 anni fa affittando ai terroni.

Il concetto chiave é sempre lo stesso, da sempre: selezione, sia dell'immobile che dell'affittuario.
 
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