Rendita catastale e valore di mercato

donsalieri

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Buongiorno a tutti,
nella vendita di un locale uso deposito/stalla (categoria C6) ci si ritrova con grossi scostamenti tra rendita catastale (circa 14k) e prezzo di vendita (circa 8k).
Il locale non vale 14k ma come ci si deve comportare per evitare sanzioni da parte dell'agenzia delle entrate?
Ed eventualmente chi risponde davandi all'ADE, l'acquirente o il venditore?
Il notaio che effettua il rogito può essere di aiuto per stabilire se il prezzo di vendita può dar luogo ad accertamenti o lui non risponde di nulla in tal senso?
Grazie
 
rendita catastale e valore di mercato non sono correlati. Si pensi ad esempio a chi vende un immobile inagibile (del quale non per forza si rivede la rendita) o peggio collabente (rendita zero). Non mi farei troppi problemi.
 
rendita catastale e valore di mercato non sono correlati. Si pensi ad esempio a chi vende un immobile inagibile (del quale non per forza si rivede la rendita) o peggio collabente (rendita zero). Non mi farei troppi problemi.

Ciao e grazie per la risposta.
Quindi anche se il valore catastale riportato è circa 14k vendere a 8k non dovrebbe destare problemi?
Mi preoccupavo perchè ho letto di verifiche dell'agenzia delle entrate quando i valori si discostano molto.
Poi starebbe all'utente dimostrare tutto senza garanzia che accettino la cosa nonostante il valore di mercato sia palesemente inferiore a quello catastale.
 
diciamo che è un'anomalia, ma non è l'unica e può capitare. Immagino che per generare una rivalutazione a 14K la rendita di quel C/6 sia elevata, probabilmente è anche bello ampio o posto su due piani. Non escludo un controllo da parte dell'ADE, ma ciò non toglie che il valore di mercato in taluni casi possa risultare inferiore alla rivalutazione catastale, specie per immobili datati, in disuso o in pessime condizioni. Incide anche la situazione del mercato che è di per se oscillante. Al massimo fatti fare una perizia, tanto per un valore del genere non spendi chissà che cifre....
 
diciamo che è un'anomalia, ma non è l'unica e può capitare. Immagino che per generare una rivalutazione a 14K la rendita di quel C/6 sia elevata, probabilmente è anche bello ampio o posto su due piani. Non escludo un controllo da parte dell'ADE, ma ciò non toglie che il valore di mercato in taluni casi possa risultare inferiore alla rivalutazione catastale, specie per immobili datati, in disuso o in pessime condizioni. Incide anche la situazione del mercato che è di per se oscillante. Al massimo fatti fare una perizia, tanto per un valore del genere non spendi chissà che cifre....

Si in effetti è un locale in disuso ed in pessime condizioni, se non peggio.
Ma chi lo vuole acquistare ha deciso di rimetterlo a nuovo per farci non so bene cosa.
Il timore è che trovandolo rimesso a nuovo un eventuale ispettore dell'ADE possa muovere contestazioni.
Forse conviene fare delle foto dello stato all'atto della vendita.
Ma nel caso chi risponde davanti all'ADE, compratore o venditore?
 
Assolutamente si. Non è un caso così fuori dal comune... consiglio di far fare una perizia di stima con foto da un tecnico da allegare all'atto. Poche centinaia di € e si risolve...
 
Io vedevo giusto tre giorni fa che il mio garage ha valore catastale di 24k, valore di mercato reale 6-9k. Io ho venduto due anni fa il mio appartamento che aveva valore catastale 56.6k a un prezzo di 15K più basso e non c'è stato nessun problema. Questa crisi ha reso assurde anche certe rendite catastali. Per assurdo c'è che se io affittassi il garage ( o l'appartamento che avevo) e l'inquilino mi denunciasse e quindi il giudice andasse a fissare l'affitto in base alla rendita catastale, l'affitto salirebbe.
 
Io vedevo giusto tre giorni fa che il mio garage ha valore catastale di 24k, valore di mercato reale 6-9k. Io ho venduto due anni fa il mio appartamento che aveva valore catastale 56.6k a un prezzo di 15K più basso e non c'è stato nessun problema. Questa crisi ha reso assurde anche certe rendite catastali. Per assurdo c'è che se io affittassi il garage ( o l'appartamento che avevo) e l'inquilino mi denunciasse e quindi il giudice andasse a fissare l'affitto in base alla rendita catastale, l'affitto salirebbe.

Hai perfettamente ragione ma ho una gran confusione.
In pratica si tratta di un locale ad uso non abitativo (cat. C6) ed è in uno stato di abbandono e fatiscenza.
Il valore catastale parla di circa 14k ma il prezzo a cui si può relamente vendere è sui 7-8k.
Ho letto che con la legge Bersani si pagano le tasse sul valore catastale evitando controlli ma vale solo per locali ad uso residenziale.
Per gli altri non ho trovato riferimenti chiari e il dubbio mi è sorto spontaneo: non è che vendendo a 7-8k e pagando le tasse su questa cifra ci potrebbero essere problemi visto il valore catastale doppio?
Poi non mi è chiaro su chi potrebbe far scattare i controlli eventualmente l'ADE, sull'acquirente che paga materialemente le tasse (e quindi sarebbe interessato a risparmiare) o sul venditore che si limita ad incassare una certa cifra dalla vendita?
 
In pratica hai paura di finire anche tu a striscia la notizia ...
 
i controlli dell'ADE saranno su chi presumono abbia pagato meno imposte sulla vendita e quindi per l'acquirente per le imposte sull'acquisto e sul venditore per eventuali plusvalenze se tassabili, se ci fosse assoggettamento a IVA colpirebbe entrambi per tale imposta. La perizia giurata con foto penso serva in questo caso a evitare rogne.
 
ma scusate se un'immobile prevede un rendita rivalutata a circa 70k
ed invece il venditore ne richiede 55k, come ci si deve/può comportare?
si può effettuare la transazione (rogito notaio sul prezzo di vendita 55k)
e pagare invece il 2% (prima casa) sui 70k?
grazie
 
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