Registrazione contratto di locazione

Gioue

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21/12/16
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Buon pomeriggio,
Avrei bisogno di un consiglio:
Ho ricevuto un immobile in successione, per tale immobile ho già predisposto contratto per concederlo in locazione.
Sono andato a registrare il contratto all' agenzia delle entrate, ma mi fanno problemi perché non è ancora stata recepita la voltura e quindi da visura catastale il proprietario dell'immobile non coincide con il locatore indicato nel contratto di locazione.
È' normale questo comportamento dell'ade?
Grazie
 
Buon pomeriggio,
Avrei bisogno di un consiglio:
Ho ricevuto un immobile in successione, per tale immobile ho già predisposto contratto per concederlo in locazione.
Sono andato a registrare il contratto all' agenzia delle entrate, ma mi fanno problemi perché non è ancora stata recepita la voltura e quindi da visura catastale il proprietario dell'immobile non coincide con il locatore indicato nel contratto di locazione.
È' normale questo comportamento dell'ade?
Grazie

Se il passaggio di proprietà in conservatoria non è ancora registrato l'AdE fa bene a "farti problemi", ai fini di legge rispetto ai terzi (fisco compreso) non sei ancora proprietario dell'immobile.

Chiedi al notaio che ha gestito la successione se ha già registrato il passaggio di proprietà o quando intende farlo, di solito viene fatto rapidamente.

In teoria dovrebbero farti operare se vai all'AdE con copia protocollata dell'atto di successione anche se non ancora registrata, ma non credo siano obbligati.
 
Buon pomeriggio,
Avrei bisogno di un consiglio:
Ho ricevuto un immobile in successione, per tale immobile ho già predisposto contratto per concederlo in locazione.
Sono andato a registrare il contratto all' agenzia delle entrate, ma mi fanno problemi perché non è ancora stata recepita la voltura e quindi da visura catastale il proprietario dell'immobile non coincide con il locatore indicato nel contratto di locazione.
È' normale questo comportamento dell'ade?

La risposta è negativa: tu non anticipi gli effetti, sei già proprietario/locatore di quell’immobile che vai a locare.

Se sei l’unico erede, puoi registrare il contratto di locazione relativo al bene ricevuto in eredità, anche prima che la dichiarazione di successione sia stata presentata e registrata presso l’Agenzia delle Entrate e volturata in Catasto. La data di apertura della successione corrisponde alla data di decesso del de cuius, art.456 cod,civ. (Apertura della successione). E’ un’azione automatica che rientra nella tacita accettazione di eredità, art. 476 cod. civ. (Accettazione tacita).

Gli effetti dell'accettazione iniziano a decorrere dal momento della morte del de cuius, ossia all'apertura della successione e dell’accettazione dell’eredità da parte dei chiamati, art.459 cod. civ. (Acquisto dell’eredità). Conseguentemente, se l’erede intende disporre dell’immobile dalla morte del de cuius, locandolo appunto, ne ha piena facoltà, rientrando questa azione tra le operazioni di accettazione tacita dell’eredità. In sostanza, il deposito dell’atto presso l’ufficio del Registro costituisce un’ammissione tacita della successione, pertanto l’ufficio a cui ti sei rivolto è tenuto a registrare l’atto.

Se l’addetto allo sportello si rifiuta di registrarlo, la prima porta a cui bussare, in questi casi, è quella del capo-team a cui chiedere spiegazioni della divergente posizione assunta dall’ufficio sulla questione. Posto che l’Agenzia delle Entrate è in grado di accertare il decesso di un soggetto semplicemente interrogando il suo codice fiscale, e che il dato “morte di Caio” passa in Agenzia se il Comune glielo comunica, gli uffici locali delle Entrate, in tale fattispecie, non richiedono alcun tipo di adempimento per le ragioni sovraesposte.

Se ti fanno delle storie in Agenzia, contestualmente alla registrazione dell’atto, allega una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (art.47 DPR 445/2000) per uso successione in cui ad esempio “Caio dichiara che Tizio (ad es. padre), nato a ….. il ……… è deceduto a ……. il …..senza lasciare testamento. Erede legittimo è Caio (figlio di Tizio)”.
 
La risposta è negativa: tu non anticipi gli effetti, sei già proprietario/locatore di quell’immobile che vai a locare.

Se sei l’unico erede, puoi registrare il contratto di locazione relativo al bene ricevuto in eredità, anche prima che la dichiarazione di successione sia stata presentata e registrata presso l’Agenzia delle Entrate e volturata in Catasto. La data di apertura della successione corrisponde alla data di decesso del de cuius, art.456 cod,civ. (Apertura della successione). E’ un’azione automatica che rientra nella tacita accettazione di eredità, art. 476 cod. civ. (Accettazione tacita).

Gli effetti dell'accettazione iniziano a decorrere dal momento della morte del de cuius, ossia all'apertura della successione e dell’accettazione dell’eredità da parte dei chiamati, art.459 cod. civ. (Acquisto dell’eredità). Conseguentemente, se l’erede intende disporre dell’immobile dalla morte del de cuius, locandolo appunto, ne ha piena facoltà, rientrando questa azione tra le operazioni di accettazione tacita dell’eredità. In sostanza, il deposito dell’atto presso l’ufficio del Registro costituisce un’ammissione tacita della successione, pertanto l’ufficio a cui ti sei rivolto è tenuto a registrare l’atto.

Se l’addetto allo sportello si rifiuta di registrarlo, la prima porta a cui bussare, in questi casi, è quella del capo-team a cui chiedere spiegazioni della divergente posizione assunta dall’ufficio sulla questione. Posto che l’Agenzia delle Entrate è in grado di accertare il decesso di un soggetto semplicemente interrogando il suo codice fiscale, e che il dato “morte di Caio” passa in Agenzia se il Comune glielo comunica, gli uffici locali delle Entrate, in tale fattispecie, non richiedono alcun tipo di adempimento per le ragioni sovraesposte.

Se ti fanno delle storie in Agenzia, contestualmente alla registrazione dell’atto, allega una dichiarazione sostitutiva di atto notorio (art.47 DPR 445/2000) per uso successione in cui ad esempio “Caio dichiara che Tizio (ad es. padre), nato a ….. il ……… è deceduto a ……. il …..senza lasciare testamento. Erede legittimo è Caio (figlio di Tizio)”.

Deve portare all'AdE l'accettazione dell'eredità altrimenti l'AdE non può sapere e non è tenuta a sapere che manca testamento, che non c'è un custode dell'eredità, che non è una eredità combattutta etc etc.

Insomma all'AdE serve prova documentale certa che l'individuo può gestire l'immobile, e non basta autocertificare.
 
Deve portare all'AdE l'accettazione dell'eredità altrimenti l'AdE non può sapere e non è tenuta a sapere che manca testamento, che non c'è un custode dell'eredità, che non è una eredità combattutta etc etc.Insomma all'AdE serve prova documentale certa che l'individuo può gestire l'immobile, e non basta autocertificare.


Forse a Bologna (hai verificato di persona?), ma ti assicuro che da altre parti, anche limitrofe (ad es. Modena), non è richiesto alcun riscontro documentale della qualità di erede (tra l’altro ha tempo un anno dalla data di apertura della successione per presentare la dichiarazione).

Del resto, nel caso di un subentro ex lege in un contratto di locazione già in corso, all’erede, che ha 30 giorni di tempo per registrare la cessione del contratto dal de cuius a sé, gli viene forse richiesto di presentare prima la dichiarazione di successione?
 
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Buon pomeriggio,
Avrei bisogno di un consiglio:
Ho ricevuto un immobile in successione, per tale immobile ho già predisposto contratto per concederlo in locazione.
Sono andato a registrare il contratto all' agenzia delle entrate, ma mi fanno problemi perché non è ancora stata recepita la voltura e quindi da visura catastale il proprietario dell'immobile non coincide con il locatore indicato nel contratto di locazione.
È' normale questo comportamento dell'ade?
Grazie

Purtroppo hai interagito con un incompetente, per usare un eufemismo. Nel modello di registrazione è prevista, alla sezione III, apposita opzione che recita :

"SEZIONE III - Richiedente
Riportare il numero di moduli compilati e inserire i dati di chi richiede la registrazione (o di chi comunica l’adempimento successivo) e la firma.
La richiesta di registrazione deve essere sottoscritta, a pena di nullità, dal locatore o dal conduttore
o dal mediatore nel contratto. In presenza di più locatori o conduttori è sufficiente che la richiesta di
registrazione sia sottoscritta da uno di essi.
Il soggetto che sottoscrive la richiesta attesta che tutti i dati dichiarati coincidono con quelli contenuti nel contratto di locazione.
Il richiedente la registrazione è tenuto a conservare in originale il contratto sottoscritto dalle parti unitamente alla richiesta di registrazione e alle ricevute di presentazione rilasciate dal servizio telematico.
Il richiedente, inoltre, deve consegnare alle parti del contratto copia delle ricevute dalle quali risultano la registrazione del contratto o la comunicazione dell’adempimento successivo o l'esito del pagamento delle imposte, ove dovute.
Soggetto subentrato
La presente casella deve essere barrata nel caso in cui il soggetto richiedente l’adempimento sia subentrato ad una delle parti del contratto indicata nella prima registrazione.
In tal caso, indicare, nell’apposita sezione del quadro B, il codice fiscale, nonché i dati anagrafici
del soggetto al quale si è subentrati nell’ambito del contratto. L’ipotesi di subentro ricorre, ad esempio, in caso di trasferimento dell’immobile per atto tra vivi o per causa di morte, ovvero per le società ricorre nel caso di trasformazione, fusione o scissione."

Comunque penso potresti chiedere la registrazione via web, se non vado errata.

Fonte AdE : https://www.google.it/url?sa=t&rct=...le.pdf&usg=AFQjCNFpcb4eTpsTZoUpenx2_EQHIXnBQQ

Qui invece trovi un po' di info utili :

Contratto di locazione: cessione per trasferimento mortis causa | Fisco 7
 
Forse a Bologna (hai verificato di persona?), ma ti assicuro che da altre parti, anche limitrofe (ad es. Modena), non è richiesto alcun riscontro documentale della qualità di erede (tra l’altro ha tempo un anno dalla data di apertura della successione per presentare la dichiarazione).

Del resto, nel caso di un subentro ex lege in un contratto di locazione già in corso, all’erede, che ha 30 giorni di tempo per registrare la cessione del contratto dal de cuius a sé, gli viene forse richiesto di presentare prima la dichiarazione di successione?

Personalmente l'ultima eredità che ho dovuto gestire è stata nel 2006 e visto che non era contesa e il notaio è stato veloce quando abbiamo cambiato le intestazioni delle registrazioni dei contratti la proprietà risultava già correttamente volturata.

Di recente però è venuto a mancare il padre di una mia amica, che ha lasciato alcuni garage. L'eredità è combattuta per la presenza di un testamento che sembra violare alcune legittime. Quei garage erano affittati in nero (garage di pregio in zona centralissima di bologna). I rapporti con gli affittuari in nero li tiene un parente della mia amica, uno dei beneficiari del testamento "sbilanciato". In sostanza il tizio anche dopo la morte del padre continuava a incassare gli affitti in nero.

Al chè la mia amica ha pensato di affittare con regolare contratto registrato tali garage ad altri con i canoni che sarebbero andati a fare mucchio con il resto dell'eredità, per non farsi rapinare ulteriormente diciamo. Il suo avvocato le ha sconsigliato di farlo adducendo tra le altre cose il fatto che non avrebbe potuto registrare all'AdE in quanto non proprietaria, e che essendoci eredità controversa sarebbe stato illegittimo provare a farlo. Inoltre ha appunto parlato del fatto che l'AdE avrebbe richiesto prova documentale dell'eredità.

Telefonicamente ho chiesto conferma al mio commercialista che ha concordato con l'avvocato.

Non mi è chiaro come l'Ade può sapere o meno quali sono le situazioni che intercorrono dopo la morte di un proprietario e a chi consentire di operare sui beni, prima che la proprietà passi di mano con trascrizione.

Di + non so dire, magari sbagliano entrambi i professionisti interpellati
 
Il suo avvocato le ha sconsigliato di farlo adducendo tra le altre cose il fatto che non avrebbe potuto registrare all'AdE in quanto non proprietaria, e che essendoci eredità controversa sarebbe stato illegittimo provare a farlo. Inoltre ha appunto parlato del fatto che l'AdE avrebbe richiesto prova documentale dell'eredità.

Telefonicamente ho chiesto conferma al mio commercialista che ha concordato con l'avvocato.

Non mi è chiaro come l'Ade può sapere o meno quali sono le situazioni che intercorrono dopo la morte di un proprietario e a chi consentire di operare sui beni, prima che la proprietà passi di mano con trascrizione.


L’Agenzia delle Entrate si occupa solo di tasse, ossia liquida e riscuote imposte. Liquida imposte su quegli atti che un soggetto (che sia erede legittimo o meno non rileva) le porta in registrazione: ad es. liquida l’imposta di registro sull’atto relativo alla locazione di un bene immobile e poi controlla che il relativo reddito fondiario entri nella dichiarazione dei redditi di quel soggetto. Fine. Questo è il suo ambito di competenza, questa è la sua funzione.

Non entra nel merito se quel soggetto che ha registrato quell’atto è il legittimo proprietario del bene: lo registra perché è obbligata a farlo, è obbligata a registrare qualsiasi atto per qualsiasi scopo (anche solo per darne data certa), anche se il medesimo è civilisticamente nullo. Perciò, la tua amica poteva richiedere, in via cartacea o telematica, a qualsiasi ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate la registrazione dei contratti di locazione degli immobili di cui si discute, e l’Agenzia delle Entrate glieli avrebbe sicuramente registrati, senza richiedere la denuncia di successione (che ha solo una funzione fiscale, non di certezza del diritto soggettivo: non determina accettazione di eredità, neanche tacita).

L’Agenzia non contesta l’atto, non verifica che la tua amica sia la legittima erede/proprietaria di quel bene locato (tra l’altro, il locatore non deve necessariamente essere proprietario del bene locato). Saranno semmai gli altri (supposti) eredi, ma in un ambito diverso, quello civilistico, a contestarlo.
 
L’Agenzia delle Entrate si occupa solo di tasse, ossia liquida e riscuote imposte. Liquida imposte su quegli atti che un soggetto (che sia erede legittimo o meno non rileva) le porta in registrazione: ad es. liquida l’imposta di registro sull’atto relativo alla locazione di un bene immobile e poi controlla che il relativo reddito fondiario entri nella dichiarazione dei redditi di quel soggetto. Fine. Questo è il suo ambito di competenza, questa è la sua funzione.

Non entra nel merito se quel soggetto che ha registrato quell’atto è il legittimo proprietario del bene: lo registra perché è obbligata a farlo, è obbligata a registrare qualsiasi atto per qualsiasi scopo (anche solo per darne data certa), anche se il medesimo è civilisticamente nullo. Perciò, la tua amica poteva richiedere, in via cartacea o telematica, a qualsiasi ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate la registrazione dei contratti di locazione degli immobili di cui si discute, e l’Agenzia delle Entrate glieli avrebbe sicuramente registrati, senza richiedere la denuncia di successione (che ha solo una funzione fiscale, non di certezza del diritto soggettivo: non determina accettazione di eredità, neanche tacita).

L’Agenzia non contesta l’atto, non verifica che la tua amica sia la legittima erede/proprietaria di quel bene locato (tra l’altro, il locatore non deve necessariamente essere proprietario del bene locato). Saranno semmai gli altri eredi, ma in un ambito diverso, quello civilistico, a contestarlo.

Quindi io posso andare a registare i contratti che mi pare all'ade? mi pare surreale. Posso andare a cancellare la registrazione del contratto di qualcuno?
 
Quindi io posso andare a registare i contratti che mi pare all'ade? mi pare surreale. Posso andare a cancellare la registrazione del contratto di qualcuno?


Ho forse scritto che puoi affittare la Torre degli Asinelli e che puoi risolvere i miei contratti di locazione? :D:no:

Ho solo scritto – anche se può sembrare surreale – che l’Agenzia delle Entrate è solo un controllore fiscale, non assurge a ruolo di sentinella della validità civilistica di un atto (spetta ad altri occuparsi di questo aspetto), le sue funzioni e attribuzioni sono altre (vedi #8).

Quando sei chiamato allo sportello di via Larga o di via Marco Polo e chiedi di registrare un contratto di locazione o una proroga, il tuo interlocutore - che svolge le funzioni e i compiti che gli sono attribuiti dalla legge in materia di entrate tributarie e diritti erariali - tira forse fuori la paletta e ti intima: “Prego, favorisca il codice fiscale e la dichiarazione di successione”?

Non credo. Se ti presenti a registrare la locazione della Torre degli Asinelli in capo a te, magari al tuo addetto di sportello, secondo me, qualche dubbio gli sovviene :D , ma in altri casi non controlla, in punto di diritto e di fatto, se sei il vero o il falso proprietario del bene locato (tra l’altro nel nostro ordinamento non esiste un problema di legittimazione a locare, intesa quale requisito di validità del contratto), ma ti censisce interrogando il tuo codice fiscale, nell’ovvio presupposto che il locatore del quadro B dell mod. RLI sia anche il proprietario dell’immobile del quadro C, la cui percentuale di possesso è indicata nel quadro D.

Poi fa le verifiche di rito sul contratto: si accerta della presenza delle firme, controlla la tipologia contrattuale, la durata, l’importo del canone, se è esercitata l’opzione per la cedolare secca, per poi verificare la correttezza delle imposte (se dovute) di registro e di bollo e le eventuali sanzioni da pagare, verifica cioè che l’obbligo tributario sia stato ottemperato.

Non spetta all’amministrazione finanziaria (ma ad un giudice, in caso di contenzioso) verificare se Luciom ha davvero un titolo per registrare il contratto. Tra l’altro, come accennavo, chi loca un immobile può anche non esserne proprietario, usufruttuario ovvero titolare di un diritto reale sul bene locato, è sufficiente semplicemente, per esercitare tutte le azioni inerenti la locazione, che chi affitta un immobile (seppure detenuto senza titolo) disponga materialmente del bene e sia in grado di assicurarne il godimento al suo inquilino.

Il contratto di locazione, in quanto di natura personale, non richiede la titolarità in capo al locatore dei diritti di proprietà sulla cosa, ma solo la disponibilità non solo di fatto, ma anche giuridica del bene, acquisita – beninteso – lecitamente. Ne consegue che il locatore non perde la sua qualità di locatore, quando perde la titolarità dell’immobile.

Anche questo principio, non scevro di conseguenze, può sembrare surreale, ma è giuridicamente concepibile, tanto che è stato ribadito da una costante e maggioritaria giurisprudenza di legittimità in tempi recenti e meno recenti, tanto da lambire un’ampia gamma di ipotesi, anche le più bizzarre.

Si pensi solo all’ipotesi di decesso di un locatore non proprietario: anche in questa ipotesi, nel rapporto di locazione succedono gli eredi del locatore non proprietario del bene locato, perpetuando, di fatto, la situazione di partenza. O ancora. Occupazione abusiva di un appartamento. L’occupante si difende dicendo di averlo affittato da un soggetto terzo, che poi risulta non essere il proprietario del bene locato. Anche in questo caso, la locazione stipulata da un non legittimato non è ovviamente opponibile al legittimato, ma ciò non significa che il contratto di locazione stipulato dall’”usurpatore” non sia valido ed efficace nei rapporti tra l’”usurpatore” e l’occupante.
 
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