ma solo io credo ancora nel mattone????

deposito851

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ciao ragazzi!
leggo sempre più opinioni negative sull'investire nel mattone come seconda casa,ma solo io ci credo??
io ho già una casa di proprietà e assieme a mia moglie abbiamo deciso di investire in una seconda casa.
Abbiamo scelto con cura,sia la casa sia il posto.vicino alla nostra,bifamiliare,in una zona nuova nel mio paese,tranquilla,strada che arriva in quella zona solo per quel gruppetto di case,no ghetti e no condomini.
Ho cercato degli inquilini raccomandati,nei paesi non è impossibile,c'è sempre qualche giovane coppia o amici di amici che cercano casa,raccomandati etc...
Sono 3 anni che è affittata,prendiamo bene,tolta la cedolare secca,trovare una rendita così,non è facile.ci paghiamo il mutuo e rimane qualcosa.
Va bene,ovviamente ci sarà qualche imprevisto (sperò il più avanti possibile!!) ma la casa è nuova e fatta da costruttori della zona a conduzione famigliare,conosciuti e seri.
perché molti invece non ci credono più al mattone?Se scelta bene per me è ancora il miglior investimento con il minor rischio...OK!
 
Mah! secondo me fino a qualche anno fa, quando anche un conto deposito rendeva il 4%, effettivamente investire nel mattone aveva poco senso.
ma adesso, in periodo di tassi negativi, bail in, mercati azionari schizofrenici e crollo dei prezzi stabilizzato (più o meno) non lo considero un investimento peggiore di altri.
Certo, bisogna fare bene i conti, certo ci sono dei rischi...ma quale investimento finanziario non ne prevede?
A mio avviso, il problema più grosso è dato dall'attuale legislazione in caso di morosità, troppo sbilanciata a favore dell'inquilino: se fosse possibile sbatter fuori l'inquilino moroso in 3-4 mesi invece degli attuali 12 e più, sarebbe tutto molto più semplice...
 
Io credo nel Mattone.
Ho comprato nel 2011 come investimento.
Nel 2015 ha comprato mia Moglie per Viverci.
Entro il 2018 comprerò ancora sempre per investimento.
Mentre gli altri bla bla bla io mi sto costruendo una rendita già a 30 anni.
MA ATTENZIONE, IMMOBILIARE non è per tutti!
Bisogna avere capacità di gestione NON COMUNI A TUTTI.

ciao ragazzi!
leggo sempre più opinioni negative sull'investire nel mattone come seconda casa,ma solo io ci credo??
io ho già una casa di proprietà e assieme a mia moglie abbiamo deciso di investire in una seconda casa.
Abbiamo scelto con cura,sia la casa sia il posto.vicino alla nostra,bifamiliare,in una zona nuova nel mio paese,tranquilla,strada che arriva in quella zona solo per quel gruppetto di case,no ghetti e no condomini.
Ho cercato degli inquilini raccomandati,nei paesi non è impossibile,c'è sempre qualche giovane coppia o amici di amici che cercano casa,raccomandati etc...
Sono 3 anni che è affittata,prendiamo bene,tolta la cedolare secca,trovare una rendita così,non è facile.ci paghiamo il mutuo e rimane qualcosa.
Va bene,ovviamente ci sarà qualche imprevisto (sperò il più avanti possibile!!) ma la casa è nuova e fatta da costruttori della zona a conduzione famigliare,conosciuti e seri.
perché molti invece non ci credono più al mattone?Se scelta bene per me è ancora il miglior investimento con il minor rischio...OK!
 
Mah! secondo me fino a qualche anno fa, quando anche un conto deposito rendeva il 4%, effettivamente investire nel mattone aveva poco senso.
ma adesso, in periodo di tassi negativi, bail in, mercati azionari schizofrenici e crollo dei prezzi stabilizzato (più o meno) non lo considero un investimento peggiore di altri.
Certo, bisogna fare bene i conti, certo ci sono dei rischi...ma quale investimento finanziario non ne prevede?
A mio avviso, il problema più grosso è dato dall'attuale legislazione in caso di morosità, troppo sbilanciata a favore dell'inquilino: se fosse possibile sbatter fuori l'inquilino moroso in 3-4 mesi invece degli attuali 12 e più, sarebbe tutto molto più semplice...

Unico Appunto: uno sfratto per morosità si risolve normalmente entro 8 mesi.
Se uno fa partire lo sfratto dopo 4 mesi che inquilino !non paga è un altro conto....!
In famiglia unica azione legale che abbiamo fatto per morosità si è risolta in 7 mesi dalla prima lettera.(Dopo 3 mesi che inquilino non pagava) e quindi sono diventati 10 mesi, ma per negligenza, lo sfratto si fa al 31 esimo giorno. SUBITO.
VIA.
 
A mio avviso, il problema più grosso è dato dall'attuale legislazione in caso di morosità, troppo sbilanciata a favore dell'inquilino: se fosse possibile sbatter fuori l'inquilino moroso in 3-4 mesi invece degli attuali 12 e più, sarebbe tutto molto più semplice...

in linea generale sono d'accordo,però poi dipende sempre dai casi e dalle situazioni...
 
Io credo nel Mattone.
Ho comprato nel 2011 come investimento.
Nel 2015 ha comprato mia Moglie per Viverci.
Entro il 2018 comprerò ancora sempre per investimento.
Mentre gli altri bla bla bla io mi sto costruendo una rendita già a 30 anni.
MA ATTENZIONE, IMMOBILIARE non è per tutti!
Bisogna avere capacità di gestione NON COMUNI A TUTTI.

è vero,immobiliare non è per tutti,come ho detto abbiamo scelto bene e con (si spera) intelligenza e attenzione.
sbagli casa,appartamento,zona e son problemi...
 
Con gli immobili che si svalutano è difficile avere una buona rendita, certo se non consideri la perdita di capitale il gaing potrebbe sembrare buono
 
Ultima modifica:
Secondo me le occasioni sono da trovare solo negli immobili di pregio o nelle aste ( per chi ne capisce davvero ).
 
Io credo nel Mattone.
Ho comprato nel 2011 come investimento.
Nel 2015 ha comprato mia Moglie per Viverci.
Entro il 2018 comprerò ancora sempre per investimento.
Mentre gli altri bla bla bla io mi sto costruendo una rendita già a 30 anni.
MA ATTENZIONE, IMMOBILIARE non è per tutti!
Bisogna avere capacità di gestione NON COMUNI A TUTTI.

più le capacità è avere un capitale da investire.... e dipende pure dalla zona, io in alcune zone sarei già a 3-4 case qui a Roma a Zero.... l'immobiliare dipende veramente da tanti fattori... secondo me....
 
Con gli immobili che si svalutano è difficile avere una buona rendita, certo se non consideri la perdita di capitale il gaing potrebbe sembrare buono
Quello della svalutazione è un tema interessante. Quando c'era inflazione, del 3%,5%,10%....le case aumentavano di valore. Ma non sempre l'aumento superava l'inflazione....Ora siamo in deflazione e molti non riescono a ragionare al contrario. La casa si sta svalutando...ma più o meno dell'indice di deflazione? Dipende....
Io comunque terrei separato il rendimento dal capitale.
 
Guarda la differenza rispetto al passato che noti è molto semplice.
Le case rendono, hanno sempre reso, e hanno certamente dei rischi come qualsiasi altro investimento.
Questo rischio è legato principalmente a un terzo, l'inquilino, fattore su cui puoi influire fino a un certo punto, mai al 100%, il resto è caso.
La differenza è che fino a 10 anni fa l'immo era un investimento alla portata di tutti e qualsiasi stalla, porcile, o sottotetto aumentava di valore, ovunque, in modo generalizzato, per inerzia.
Oggi non è così e l'investimento rende ma solo per chi lo sa fare, come giustamente detto già da qualcuno e da te dimostrato con il tuo esempio.
 
la principale differenza tra un investimento immobiliare ed uno finanziario e che il primo e di difficile monetizzazione il secondo è liquido , poi vi è la variabile tasse ed inaffidabilita dello stato su tale punto , i primi sono il bancomat dello stato all occorrenza i secondi si liquidano e si spostano con un click o quasi . Poi le connotazioni di rischi rendimento sono diverse e devono rispondere al profilo di chi investe , come qualsiasi investimento se sbagli perdi .

Sicuramente il giochino dei tempi di inflazione compri immobile con anticipo e fai il mutuo che paghi con l affitto in deflazione e depressione a prescindere dai tassi è ad altissimo rischio
 
Quello della svalutazione è un tema interessante. Quando c'era inflazione, del 3%,5%,10%....le case aumentavano di valore. Ma non sempre l'aumento superava l'inflazione....Ora siamo in deflazione e molti non riescono a ragionare al contrario. La casa si sta svalutando...ma più o meno dell'indice di deflazione? Dipende....
Io comunque terrei separato il rendimento dal capitale.
seguendo questa logica, quando c'era inflazione, il denaro perdeva potere d'acquisto, mentre l'immobile si allineava l'inflazione, ergo l'immobile manteneva il valore in rapporto del valore del denaro, gli stipendi si allineavano in parte e forse l'acquisto con mutuo era consigliabile...

in deflazione, con stipendi fermi forse sarebbe opportuno vendere... questo doveva essere fatto al inizio della crisi perché dovrebbe essere più conveniente, appunto, pensare al contrario...

e posso dare testimonianza diretta... ho venduto 2 app di taglio diverso e in posizioni diverse... uno in semicentro e l'altro in primissima periferia. il primo nel 2009 e l'altro nel 2011...

il primo che vendevo con una caduta dai massimi sul -20%ca. oggi vendono in stessa zona, simili, e non riescono a venderli perchè li vedo da molti mesi in piazza.. a ca. ulteriori 20-30% in ribasso dalla mia vendita.

mentre quello in prima periferia venduto nel 2011... dalla mia vendita son scesi intorno al 40-45%...

NB
io faccio il calcolo con valore certo di vendita con i prezzi che vedo di app analoghi in vetrina...

Io mi chiedo se non è forse il periodo di acquistare... magari strappando, disponendo della cifra totale, un prezzaccio.
 
più le capacità è avere un capitale da investire.... e dipende pure dalla zona, io in alcune zone sarei già a 3-4 case qui a Roma a Zero.... l'immobiliare dipende veramente da tanti fattori... secondo me....

Certo che ci vuole un capitale anche se è sempre bene investire pure una parte in leva.
Roma è un mercato che non conosco per niente.
Condivido sul fatto che i fattori da attenzionare sono molteplici. ;)
 
Con gli immobili che si svalutano è difficile avere una buona rendita, certo se non consideri la perdita di capitale il gaing potrebbe sembrare buono

l'argomento svalutazione è molto interessante,che voi sappiate,c'è un modo per calcolare più o meno la svalutazione di un immobile?tanto per farsi un'idea nel tempo....
 
seguendo questa logica, quando c'era inflazione, il denaro perdeva potere d'acquisto, mentre l'immobile si allineava l'inflazione, ergo l'immobile manteneva il valore in rapporto del valore del denaro, gli stipendi si allineavano in parte e forse l'acquisto con mutuo era consigliabile...

in deflazione, con stipendi fermi forse sarebbe opportuno vendere... questo doveva essere fatto al inizio della crisi perché dovrebbe essere più conveniente, appunto, pensare al contrario...

e posso dare testimonianza diretta... ho venduto 2 app di taglio diverso e in posizioni diverse... uno in semicentro e l'altro in primissima periferia. il primo nel 2009 e l'altro nel 2011...

il primo che vendevo con una caduta dai massimi sul -20%ca. oggi vendono in stessa zona, simili, e non riescono a venderli perchè li vedo da molti mesi in piazza.. a ca. ulteriori 20-30% in ribasso dalla mia vendita.

mentre quello in prima periferia venduto nel 2011... dalla mia vendita son scesi intorno al 40-45%...

NB
io faccio il calcolo con valore certo di vendita con i prezzi che vedo di app analoghi in vetrina...

Io mi chiedo se non è forse il periodo di acquistare... magari strappando, disponendo della cifra totale, un prezzaccio.

Esatto, concordo su tutto il ragionamento. Chi voleva vendere doveva farlo all'inizio della deflazione (ok la bolla ma ci voleva la palla di vetro per immaginare questa situazione dei tassi anche solo 10 anni fa), perché ora è come fare un frontale contro il mercato. Ed a questi prezzi, diventa nuovamente appetibile comprare (chiaramente in modo mirato e ben consapevoli dei rischi), visto che il perpetrarsi della situazione porterà a mio avviso ad un aumento delle richieste di locazione.

Il problema è anche che la maggior parte delle persone si trova ad avere immobili per eredità ed in quei casi non si tratta di tagli interessanti per le locazioni (l'ideale è avere mono o bilocali in zone strategiche). Quindi in molti si trovano con beni illiquidi che producono spese e che rischiano di deprezzarsi ancora. Insomma, le situazioni possono essere anche molto diverse da una persona all'altra e questo spiega perché c'è tanta dicotomia nelle opinioni relative agli investimenti immobiliari.
 
l'argomento svalutazione è molto interessante,che voi sappiate,c'è un modo per calcolare più o meno la svalutazione di un immobile?tanto per farsi un'idea nel tempo....

Devi verificare a quanto sono stati venduti fabbricati simili e vicini al tuo. Puoi anche provare a controllare i valori OMI sul sito dell'Ade, ma non sempre sono attendibili.
 
la principale differenza tra un investimento immobiliare ed uno finanziario e che il primo e di difficile monetizzazione il secondo è liquido , poi vi è la variabile tasse ed inaffidabilita dello stato su tale punto , i primi sono il bancomat dello stato all occorrenza i secondi si liquidano e si spostano con un click o quasi . Poi le connotazioni di rischi rendimento sono diverse e devono rispondere al profilo di chi investe , come qualsiasi investimento se sbagli perdi .

Sicuramente il giochino dei tempi di inflazione compri immobile con anticipo e fai il mutuo che paghi con l affitto in deflazione e depressione a prescindere dai tassi è ad altissimo rischio

Mah, in realtà l'imposizione fiscale è aumentata in modo notevole anche sulle rendite da financials. In alcuni casi è addirittura superiore (vedi le città dove è possibile fruire della CS agevolata). Non dico di preferire gli immobili, ma penso che un 20% - 30% di allocazione in portafoglio sia necessaria. Sulla liquidità dell'investimento, attenzione perché rischi di mandare un messaggio sbagliato... da come parli sembra che con un'obbligazione o un'azione puoi riavere in mano in qualsiasi momento il capitale investito. Non è proprio così, ed anzi il prezzo della liquidabilità con un clic spesso si misura con perdite in conto capitale a doppia cifra. Non ci sono pasti gratis, l'orizzonte temporale per le obbligazioni è di almeno 5-10 anni mentre per le azioni parliamo anche di decenni, vedi com'è andato l'eurostoxx negli ultimi anni e quale volatilità ancora oggi caratterizza i mercati.
 
allo stato attuale l'immobile non è piu' remunerativo sulle seconde case,forse lo è ancora sui commerciali,se trovi a chi affittare,poiche' anche li' è dura e si scende di prezzo sulla locazione.Il residenziale ci espone al rischio svalutazione immobile in atto,al rischio morosita'(un anno e a volte anche due per farli uscire,altro che sette mesi),al rischio spese condominiali straordinarie(amministratori sanguisughe),ordinarie quando è sfitto,manutenzione interna.Se è seconda casa c'è la tassa mario monti che bastona come poche.Siamo fuori,con l'accuso.Forse un commerciale ad uso ufficio,sfratti meno frequenti.Il residenziale va a finire sempre con lo sfratto.Se è la prima casa e ci si deve andare a vivere allora ok,è prima casa,poche tasse.
 
se pero'

se pero'si innesta uno shock finaziario e una superinflazione allora gli immobili diventano bene rifugio,ipotesi teoricamente possibile,e non mi dispiacerebbe
 
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